Tunisia per Caso

Hammamet, Tunisi, Cartagine, Sidi Bou Said e Villaggi Berberi
Scritto da: alera83
tunisia per caso
Partenza il: 09/08/2010
Ritorno il: 16/08/2010
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Causa ferie inaspettate , arrivando un po’ all’ultimo in agenzia e cercando nelle offerte rimaste per agosto, io e mio marito abbiamo deciso di andare in Tunisia , un po’ per il prezzo e un po’ perché non c’eravamo mai stati. Siamo partiti il 9 agosto da Bologna con destinazione Monastir e successivo trasferimento ad Hammamet sulla costa tunisina, alloggiamo al DAR KHAYAM con trattamento all inclusive (l’hotel è un 3 stelle pulito , ma non pensate ai nostri standard).Dopo qualche giorno trascorso in relax in spiaggia a far vita di mare (l’acqua è molto bella), decidiamo di fare un paio di escursioni. La prima riguarda TUNISI , CARTAGINE E SIDI BOU SAID, la giornata non comincia bene, in quanto l’autobus non passa a prenderci, poco male una jeep ci porterà a destinazione, e precisamente a Tunisi, nella medina , la città vecchia, dove ci avventuriamo per le strade tortuose e il “souk” (attenzione perchè è molto facile perdersi) tra oggetti in pelle, oro , ceramiche , piatti lavorati ecc… , come in tutto il mondo arabo bisogna contrattare ! Dopo aver comprato qualche souvenir per noi, ci dirigiamo al Museo del Bardo, il più importante museo tunisino , in cui si trovano mosaici romani e varie statue, ora ci attende Cartagine, visiteremo i resti delle Terme di Antonino Pio , fra le più grandi del mondo. Le rovine sono immerse in un bel giardino con piante di peperoncino rosso e alberi da cui si ricava l’henne’, da qui si ha una bellissima vista sul mare , il sito è veramente gigantesco e pensare che questo è solamente il basamento… Sono circa le 12.30 mangiamo in un ristorante nella zona nuova di Tunisi, il 4 seasons, con menù turistico. Ora ci dirigiamo a SIDI BOU SAID , letteralmente SANTO PADRE FELICE , un pittoresco villaggio araboandaluso, caratterizzato da case bianche con porte e finestre azzurre, che è patrimonio dell’Unesco e conosciuta come città degli artisti. La salita che và dal parcheggio alla cittadina è molto ripida e fa un caldo infernale, verremo ripagati dalla bella vista e dai negozi di artigianato locale. Percorrendo la stradina principale , s’incontrano diversi negozietti di artigianato, (rimango colpita da un bellissimo piatto di ceramica con disegno berbero che mi porterà a casa come ricordo), e infine si arriva al porto, la vista che si ha da qui è veramente bella.

VILLAGGI BERBERI IN 4X4 Oggi 15/08 andremo alla scoperta delle tradizioni … una fantastica NISSAN PATROL ci viene a prendere davanti all’hotel , con autista di origine libica e guida parlante italiano( pensate che la ns guida ha solo 19 anni e studia all’università che tengo a precisare è gratuita per tutti i tunisini). Passiamo a prendere altre tre ragazze napoletane in un altro hotel , che saranno nostre compagne di viaggio e si parte per la ns avventura che comprenderà : visita al lago salato , the alla menta a TAKRUNA, degustazione di prodotti tipici in un villaggio berbero e infine un ultimo passaggio in una tenda di seminomadi. Lasciamo l’asfalto per lo sterrato e ben presto ci troviamo di fronte al lago salato, dove sembra veramente di vedere un miraggio …dopo aver scattato alcune foto ci dirigiamo verso i villaggi berberi. Questi villaggi si trovano alla sommità delle colline, probabilmente per potersi difendere in caso di attacco, tutti quelli che cominciano con la lettera T sono di origine berbera. Ormai non li abita quasi più nessuno, sono rimaste poche famiglie, gustiamo un thè caldo alla menta , e proseguiamo per un altro villaggio dove entriamo in una casa e assaggiamo del pane fatto a mano in appositi forni artigianali, con del miele locale, buonissimo, ci sono diversi oggetti fatti con una pianta tipica della zona intrecciati a mano e per 5 dinari , mi porto a casa una borsetta. Sempre attraversando un tratto quasi desertico, dove ci sono solo fichi d’india, olivi , mucche pecore e caprette arriviamo alla tenda dei seminomadi, ormai anche loro quando si trasferiscono utilizzano camioncini presi a noleggio,ma la vita rimane comunque molto dura, infatti i membri più giovani della famiglia vanno all’università, il figlio più grande lavora in un paese vicino e ha un pick-up in comodato d’uso ecc…, hanno qualche mucca e qualche pecora, ma come si può immaginare ormai nessuno vuole più fare il nomade . Ci offrono del pane fatto in casa con olio d’oliva e del the alla menta dolcissimo, prima di salutare e ringraziare per l’ospitalità. E’ sera ormai un po’ stanchi torniamo all’hotel, salutiamo la guida e l’autista, l’indomani si rientra in Italia. Quello che più mi ha colpito in questo viaggio è il ruolo della donna tunisina, è una donna che comunque lavora, e gode di notevoli libertà rispetto al mondo arabo , inoltre esiste anche il Ministero della Donna Tunisina , una cosa che invece non mi è piaciuta è che appena si esce da una città o da una strada principale, si incontrano immense distese d’immondizia , case mai terminate ecc…, credo che dovrebbero salvaguardare di più l’ambiente e valorizzare il territorio, detto questo il mio parere sulla Tunisia rimane comunque positivo e mi piacerebbe tornarci magari per visitare un’altra zona.



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