Qualche giorno in Val di Non

Il weekend di Pasqua in Val di Non con il nostro bimbo di due anni
Scritto da: Elenoire
qualche giorno in val di non
Partenza il: 06/04/2012
Ritorno il: 08/04/2012
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
Per il weekend di Pasqua 2012, io mio marito e il mio bimbo di due anni, abbiamo deciso di visitare la Val di Non, in Trentino. Come alloggio abbiamo scelto il bellissimo agriturismo Golden Pause, che si trova a Toss di Ton, proprio sotto Castel Thun. Le camere sono accoglienti con la presenza di molto legno e dispongono di tutti i confort (TV, phon, connessione wi fi, frigobar). Nella struttura la deliziosa colazione, preparata dalla Sig.ra Carla, viene servita nell’accogliente sala colazione con caminetto. L’agriturismo dispone anche di centro benessere e sala comune dotata di fornelli e tavoli. Durante il viaggio il primo giorno ci siamo fermati presso l’agriturismo Erta a Sabbionara – Avio (Località Erta, 2 – 38063 – TN Tel.: 0464684061), che ricordavamo da un precedente viaggio. Pranzo molto abbondante e prezzo conveniente. Dispone anche di camere e dalle finestre si gode la vista sul famoso castello di proprietà Fai. Appena arrivati abbiamo esplorato un po’ i dintorni. Il paesino di Toss è molto piccolo e consta di alcune case un piccolo market ed una chiesa (attualmente chiusa per restauri); Vigo è un po’ più grande con un paio di bar, un market e una carinissima piccola chiesetta. Il simbolo caratteristico di questi paesi sono le distese di meleti, ora tutti in fiore. Nelle campagne circostanti vi sono moltissimi capannoni Melinda ed è possibile anche visitare il Mondo Melinda a Taio. Cena presso l’ ‘Antica Locanda Picinin, posta lungo la strada che dalla Rocchetta porta al paese di Ton, convenzionata con il Golden Pause (sconto 10% sui prezzi già piuttosto convenienti). Cucina tipica trentina: tortel di patate (piatto tipico della zona: fritteline di patate con affettati, carne salata, formaggio e contorno di crauti con fagioli), cervo con polenta, gnochetti tirolesi ecc.

In mattinata abbiamo visitato Castel Thun, situato in cima ad una collina a 609 m. vicino al paese di Vigo di Ton in bellissima posizione panoramica. Il castello fu costruito nella metà del XIII sec. e fu la sede della potente famiglia dei Thun, è un esempio tra i più interessanti di architettura castellana trentina, la struttura civile-militare è tipicamente gotica ed è circondato da un complesso sistema di fortificazioni formato da torri, bastioni lunati, fossato e cammino di ronda; imponente la “porta spagnola” (1566) costruita con massicci conci bugnati disposti a raggiera. Le fortificazioni centrali sono a pianta quadrangolare con forti baluardi per la difesa con armi da fuoco, quattro torri quadrate agli angoli e, dopo il fossato, altro muro con feritoie a strombo profondo e due medievali torri merlate. Oltrepassata la porta del ponte levatoio (1541) e superato il primo cortile, a sua volta percorso sul lato settentrionale da un lungo colonnato, formato da diciotto poderose colonne di pietra, si incontra l’ingresso del palazzo comitale. Al piano terra si trovano le stanze pubbliche, mentre al primo piano si trovavano le stanze dei signori. Fra le numerose sale, ancora riccamente arredate, la più pregevole è la “stanza del vescovo”, interamente rivestita di legno di cirmolo, con il soffitto a cassettoni e una porta monumentale (1574), abitata dal principe-vescovo Sigismondo Alfonso Thun. Il costo del biglietto intero è di 6 Euro ed è aperto in questo periodo dalle 09:30 alle 17:00. Nel complesso è presente anche una caffetteria. Nel pomeriggio ci siamo diretti verso l’alta Val di Non. Passando tra alcuni famosi paesi quali Malosco, Fondo, San Zeno, Taio ecc. Questa volta non siamo stati a San Romedio e a visitare il Canyon di Fondo, in quanto li avevamo già visti in passato. Ma consigliamo queste visite a chi non le ha mai fatte. E’ molto caratteristico raggiungere il Santurario San Romedio partendo da San Zeno e percorrendo il passaggio di circa 3 km scolpito nella roccia. La chiesa maggiore di S. Romedio eretta nel 1536, conserva in urne, nel sacello, le reliquie del Santo, la sua particolare conformazione architettonica, protratta verso il cielo e arrancata su un roccione alto settanta metri, tra boschi popolati da cervi e caprioli, fa inevitabilmente pensare alla prima pagina di un libro di fiabe. Per il Canyon si parte dal centro del paese di Fondo davanti alla chiesa di S. Martino, dal rione “Giò a l’aca”, così nominato perché lungo il torrente Sass c’era e c’è ancora ricostruito il lavatoio dove un tempo le donne del paese andavano a lavare i panni. Accanto al lavatoio c’è un antico mulino con tutte le attrezzature in perfetto stato di conservazione, che è possibile visitare prenotando una guida presso l’ufficio turistico o la biblioteca di Fondo. Dallo stesso punto è possibile vedere i ruderi del ponte romano che collegava le due sponde del torrente prima che venissero costruite le case circostanti. Risalendo il torrente in direzione del lago ci si inoltra sul fondo del canyon lungo un sentiero pianeggiante che passa accanto ad un altro mulino completamente ricostruito le cui pale sono mosse dalla forza dell’acqua del rio Sass. In prossimità del lago, il percorso diventa più suggestivo, perché un ponticello sospeso permette di osservare da vicino le erosioni e le formazioni calcaree delle rocce con varie colorazioni dovute alla diversa concentrazione di minerali. Nelle pareti del burrone si notano inoltre delle piccole “marmitte dei giganti”, cavità circolari prodotte da ciottoli roteanti che, trascinati dall’acqua, hanno scavato queste specie di fiori nella roccia. Alcuni metri di altezza sopra la passerella, incastrato tra le pareti di roccia, si può notare un grande masso erratico in granito di origine glaciale. In pochi minuti si giunge ai piedi della cascata che sgorga dalla diga artificiale costruita nel 1965. La passeggiata prosegue oltre il lago Smeraldo risalendo il corso dell’acqua, sulla destra, fino al campo sportivo, dove un ponte di legno permette di attraversare il torrente e di raggiungere la strada asfaltata per il ritorno. Il lago Smeraldo si trova m.1001 ed ha una superficie di 10 mila metri quadrati, è un bacino artificiale che, inserito nell’ambiente alpino della zona, ne aumenta il fascino e la bellezza; realizzato in tempi recenti (1964) sbarrando il corso del Rio Fondo. Il lago offre una spiaggietta per chi vuole rilassarsi al sole o rinfrescarsi nell’acqua. Sul lago consigliamo la Pizzeria Folon.

La nostra meta invece è il Sanny Ranch a Cavareno. Qui ci fermiamo per il pranzo alla pizzeria La Trifora posizionata in prossimità della pineta dove sono presenti giochi per bambini e con bella terrazza panoramica. Anche qui propongono specialità regionali. Spendiamo circa 60,00 Euro per dei ravioli tirolesi e un piatto di Gulash con polenta annaffiati da ¼ di vino Teroldego.

Dopo pranzo ci coglie un violento temporale e temiamo di non poter far fare al nostro piccolo l’agognata passeggiata sul pony. Dopo un’oretta il sole ritorno e finalmente possiamo andare al Sunny Ranch. Dove dispongono di un bel maneggio con bellissimi cavalli. Qui è possibile fare lezioni di equitazione, gite sulle carrozze e per i piccoli giri sui pony. Il nostro bimbo ha fatto una passeggiatina di 30 minuti sul pony Clarabella per la modica cifra di 5 euro. Abbiamo attraversato i prati attorno al maneggio, gustando il bellissimo paesaggio dopo la tempesta. Poi una capatina alla latteria sociale del paese per acquistare alcuni prodotti tipici, tra i quali il famosissimo Trentingrana. Torniamo percorrendo una strada alternativa che tocca Cles con scorci panoramici sul lago artificiale di Santa Giustina. Iniziati nel 1940, poi sospesi a causa della guerra e ripresi nel 1946, i lavori di costruzione della diga che ha creato questo lago, terminarono nel 1950. La Diga è una delle più alte ed una delle maggiori a volta finora costruite in Europa. Paesaggio stupendo, anche se si vedono gli effetti della siccità di questi mesi. Cena come al solito all’Antica Locanda Picinin, dove proviamo il famoso Turtel di patate. Veramente gustoso, sempre accompagnato da vino Teroldego.

Il giorno dopo purtroppo e ora di ritornare verso casa. Durante la notte è nevicato e si vedono attorno le cime innevate. Decidiamo di tornare passando dal Parco Ademello Brenda toccando Fai della Paganella, Andolo dove ci fermiamo per fare un giretto e ci coglie una bella nevicata, scendiamo poi a Molveno con il suo splendido lago. Purtroppo è il giorno di Pasqua e facciamo un po’ fatica a trovare il ristorante per il pranzo. Riusciamo a trovare posto presso la Pizzeria Al Caminetto proprio sul lago. Ottimo pranzo a base di capretto e salmerino. Ripartiamo poi passando dalle Terme di Comano, Tenno con il suo splendido laghetto alpino e proseguendo verso riva del Garda, costeggiamo tutta la sponda orientale (provincie di Trento e Verona) dello stupendo Lago. Passiamo da Torbole, Malcesine, sosta a Garda per un gelato sul lungo lago, Lazise. Ci ripromettiamo di ritornare e visitare meglio questi luoghi, tra i quali il Monte Baldo, raggiungibile in funivia con partenza da Malcesine.

Anche questa vacanza volge al termine, avremo occasione di ritornare in queste zone, che offrono scorci paesaggistici molto belli



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