Val d’Orcia in due giorni

Un paesaggio incredibile, quello della Val d'Orcia: paesini medievali, colline di un verde incredibile e l'albero simbolo di questa bellissima terra, il cipresso.
Scritto da: isy,va''!
val d'orcia in due giorni
Partenza il: 05/05/2011
Ritorno il: 06/05/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Che bella terra, la Val d’Orcia! non basta vedere quei bellissimi paesaggi in foto, è necessario ammirarli di persona per assaporarne in pieno la bellezza. Colli verdi a perdita d’occhio, di un verde incredibile, tanto da sembrare finti. Boschetti di cipressi che ombreggiano vecchi casali, scorci di straordinaria bellezza che meritano una visita, almeno una volta nella vita.

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Avevamo due giorni liberi da studio e impegni vari, e viste le ottime previsioni metereologiche abbiamo deciso che la Val d’Orcia sarebbe stata la meta perfetta per una breve vacanza. Essendo toscani, anche se “marittimi”, in sole 2 ore e mezzo siamo arrivati a destinazione. Uscendo dall’autosole A1 a VALDICHINA-BETTOLE è breve e piacevole la strada fino alla prima nostra destinazione, PIENZA. Il paesaggio è quello tipico, da cartolina, dei colli toscani. Verde, verde, verde, viuzze costeggiate da cipressi che portano a bellissimi casali, spesso trasformati in agriturismi o aziende agricole. Pienza è un bellissimo borgo, che ti accoglie con un intenso profumo di formaggio, il tipicissimo pecorino di Pienza. Amanti del formaggio e non, è impossibile resistere alla tentazione di entrare in uno dei tanti negozietti e comprare qualche forma di cacio. Attraverso le viuzze dai nomi romantici “via del bacio”, “via dell’amore”, si scorgono bellissimi scorci sulla campagna circostante. La piazza principale del paese, con il bel palazzo Piccolomini e la chiesa, è molto bella e ben curata, con bellissime aiuole floreali e ghirlande. Un bel colpo d’occhio! “la passeggiata” panoramica al margine del paese regala una delle vedute più belle sul monte amiata, perfetta per qualche scatto o per una breve sosta, contemplando la bellezza della natura gustando un panino al pecorino. La prossima tappa è MONTALCINO, raggiungibile in mezz’ora. E’ la città del vino: come a pienza i negozi di formaggio sono una mèta obbligata, così a Montalcino lo sono le enoteche. Sembra di entrare in una gioielleria: vini dalle etichette particolarissime, dai prezzi esorbitanti, un profumo intenso nell’aria. rosso o brunello? Il brunello, tende a essere più caro, perchè invecchiato per anni, ma anche più buono. Con 9,00 euro circa un ottimo rosso è assicurato, e con poso di più anche un buon brunello. Vini buoni ma più modesti anche spendendo meno. La città e il castello sono da esplorare, e la vista che si gode su tutta la Val d’Orcia è unica. Stanchi, ci siamo avviati verso SAN QUIRICO VAL D’ORCIA, dove si trovava il nostro albergo. Casa Lemmi è una buona base per esplorare san quirico e il resto della val d’orcia, ma non se viaggiate con molti bagagli: l’hotel si trova nel centro pedonale di San Quirico, raggiungibile con una breve passeggiata. L’albergo ha solo poche camere, la nostra stanza “la stanza del fattore” era molto accogliente e ben curata, con una bella vista sulla chiesa della Collegiata e sulla via francigena. L’hotel dispone anche di una piscina riscaldata, di cui noi non abbiamo però potuto usufruire, che dalle foto sembrava molto bella e intima. Per la cena abbiamo scelto la trattoria “al vecchio forno”, scelta per la facciata ricoperta di piante e fiori e per il menu invitante. Dopo cena, con 85 euro di meno nel portafoglio, e resi allegri dal buonissimo vino, una breve passeggiata per le vie del centro del paese era d’obbligo. Il giorno successivo abbiamo visitato il bellissimo Horti Leonini, un giardino all’italiana cinquecentesco, per poi salire su una bellissima parte ben conservata della cinta muraria. Dopodiché ci siamo avviati verso l’abbazia di Monte Oliveto Maggiore, un bellissimo monastero di benedettini immerso nel verde, per poi visitare la vicina Buonconvento, uno dei borghi medievali meglio conservati d’Italia. Nel tardo pomeriggio, dopo varie soste per ammirare cipressi e casali, ci siamo riavviati verso casa, felici, rilassati, e con la mente ancora piena di qui bellissimi paesaggi. Unico interrogativo: ma dove sono le pecore? In due giorni non ne abbiamo vista neppure una.

SPESE

L’albergo, bellissimo, lo abbiamo pagato 89 euro, ma attraverso booking.com ne abbiamo visti di più economici. Con 70-75 euro si può avere un ottimo albergo. Per la cena abbiamo speso 85 euro, ma non ci siamo fatti mancare niente: aperitivo con prosecco, cena a lume di candela con 3 portate e un ottimo vino di Sant’Antimo. Per quanto riguarda i pranzi,il primo giorno abbiamo mangiato un bel panino al pecorino, che abbiamo pagato, con una bottiglietta d’acqua, 4 euro in due. Il giorno dopo abbiamo pranzato al ristorante dell’abbazia, spendendo 30 euro in due per un primo, bibite, gelato e caffè.

VEGETARIANI IN VIAGGIO

Io e il mio ragazzo siamo entrambi vegetariani, e ci siamo trovati abbastanza bene. È facile farsi fare un panino senza salumi, con formaggio e olio, e nei ristoranti si trovano ottime alternative senza carne. Sono stata guardata con shock dopo aver rifiutato (garbatamente) una bistecca di chianina. Un pò più difficile per i vegani, visto che il pecorino è veramente ovunque.

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