La mia Toscana

Un week end fra le colline toscane, da Firenze al Chianti passando da Regello,"perdendosi" in questa terra meravigliosa
Scritto da: elisag81
la mia toscana
Sono molto contenta, cher la seconda tappa per il concorso “Driver per caso” con la Fiat 16, sia stata scelta proprio la Toscana, perche’ per prima cosa per me e’ una delle piu’ belle regioni d’Italia, e seconda cosa e’ la mia regione!!!!!! Si io abito a una ventina di chilometri da Firenze, in un piccolo paesino, praticamente immerso nelle colline fiorentine; e con questo concorso mi sento quasi “ in dovere” di farvi un po’ da cicerone a casa mia!!!!!!!!! Premetto che l’itinerario che vi proporro’ e’ frutto delle scampagnate domenicali mie e di mio marito a zonzo per Firenze e dintorni che durante il fine settimana ci piace riscoprire.

Indice dei contenuti

PRIMO GIORNO

Firenze, chi e’ che non conosce questa citta’ cosi’ famosa? Mi e’ capitato di essere all’altro capo del mondo, ma a chiunque dicessi questo nome, mi sorrideva complice, e annuiva contento.

Io il nostro itinerario lo farei partire da qui, proprio da questa stupenda citta’, che oltre a essere conosciuta per le bellezze dell’ arte e della sua architettura rinascimentale, ha anche una dimensione molto piccola, che permette in una giornata di vedere una bella quantita’ di cose.L’unica pecca di Firenze, pero’, come forse la maggior parte dei centri storici italiani , e’ che il centro e’ vietato al traffico, e questo comporta molti problemi per chi arriva in centro con la propria auto. Infatti pochissimi hotel hanno il parcheggio interno, e in citta’ esistono pochi posti dove lasciare la propria auto se non a pagamento a dei prezzi salatissimi. Io infatti a tutti i miei amici che mi sono venuti a trovare, suggerisco sempre di lasciare la macchina nel parcheggio sotterraneo della Stazione Ferroviaria di Santa Maria Novella, ottimo punto d’ inizio poi per visitare la citta’ secondo me.

Arrivati a Firenze di prima mattina e dopo aver, lasciato la macchina al parcheggio, si puo’ iniziare a visitare la citta’, passando proprio davanti alla Basilica di Santa Maria Novella che si trova proprio di fronte la stazione. Il complesso della Basilica e’ frutto dell’ insediamento dei Frati Domenicani nel 1200, edificata in stile gotico, e’ stata completata nella seconda meta’ del 1400, e al suo interno vi si possono trovare affreschi di maestri come Ghirlandaio, Giotto e la famosa Trinita’ del Masaccio. Si puo’ continuare la passeggiata per Via Sant’ Antonino, passando per la Piazza Unita’ Italiana , direzione il Borgo di San Lorenzo, con il suo mercato ambulante dove e’ possibile acquistare uno dei souvenir piu’ tipici di Firenze, il cuoio fiorentino, qui si trovano appunto centinaia di bancarelle che vendono borse, cinture e ogni tipo di accessori fatti con questo pellame. Siamo in una delle zone , che piu’ ricordano la presenza dei Medici alla guida della citta’. Il complesso di San Lorenzo infatti era la chiesa della famiglia e ospita nelle cappelle medicee le tombe dei membri della famiglia piu’ insigni. Se si inizia ad avere un po’ fame, siamo nel posto giusto, ad ogni angolo ci sono bar o ristoranti dove e’ possibile rifocillarsi, consiglio un buon panino con i nostri salumi. Il pane toscano e’ famoso in quanto e’ senza sale ( si dice sciocco in dialetto fiorentino) e’ si accompagna benissimo con i nostri salumi che invece sono salatissimi, come il prosciutto o il salame toscano, oppure la porchetta. Per bere suggerisco una bibita che si trova solo qui, (in altre zone d’Italia quando l’ ho chiesta mi hanno presa per una marziana,) si tratta della Spuma , che secondo il colore puo’ essere Bionda, o Cedrata al cedro, o rossa al Bitter. Garantisco che disseta moltissimo e e’ veramente buona!!! Riprendiamo il cammino e attraversando il Borgo ci ritroviamo dietro il Battistero San Giovanni e davanti al Duomo di Firenze. Costruiti in epoche diverse rappresentano entrambi un esempio di gotico fiorentino.Il Battistero di San Giovanni e’ di tipica forma ottagonale, e nellla fonte battesimale al suo interno, sono stati battezzati molti celebri fiorentini, fra cui il grande Dante Alighieri. Il Campanile di Giotto e’ cosi’ chiamato perche’ si deve proprio a lui l’ideazione (estremamente originale per i canoni dell’ epoca) e la progettazione del primo piano di questo edificio, prima di passare la mano al Talenti. Il Duomo o Santa Maria al Fiore fu iniziato intorno al 1296, e finito molti anni dopo verso il 1486, e’ ancora oggi uno degli edifici piu’ alti di Firenze, con la sua cupola fatta dal Brunelleschi.All’ interno del Duomo c’e’ la cripta di S.Reparata. Ovvero i resti della cattedrale fiorentina , la Santa Reparata appunto, che fu demolita per fare posto alla costruzione del Duomo. E’ possibile salire in cima alla cupola , e lo consiglio vivamente, innanzitutto per la sua visuale da lassu’, ma poi per la particolarita’ delle scale che bisogna fare per arrivare alla sua cima, ci sono in certi punti che sembra di perdere l’ equilibrio, perche’ la scala segue esattamente il profilo esterno della cupola. Una cosa emozionante. Ovviamente mentre l’ entrata al Duomo e’ gratuita, la salita si paga. A questo punto non ci resta che andare verso Piazza della Signoria, fulcro della vita cittadina sin dal tempo dei comuni , dove la fa da padrone il Palazzo Vecchio chiamato cosi’ da quando Cosimo I dei Medici sposto’ la sua residenza ufficiale da qui al Palazzo Pitti,, quando Firenze poi dal 1865 al 1870 divenne Capitale d ‘Italia fu sede della Camera dei Deputati del regno. E’ immancabile per chi viene a Firenze una visita alla Galleria degli Uffizzi, forse la galleria d’arte italiana piu’ famosa del nostro paese, al suo interno sono custodite opere di inestimabile valore come la Primavera del Botticelli o la Nascita della Venere sempre del Botticelli. Di solito c’e’ sempre la fila alla sua entrata, infatti consiglio di prenotarla per tempo, insieme a una audio guida che vi guidera’ appunto in questa magnifica collezione. Considerate che come minimo ci vorra’ un paio di ore per visitare almeno le opere piu’ importanti della Galleria. Nel pomeriggio si puo’ continuare la visita della citta’ andando alla Chiesa di Santa Croce che si trova proprio lungo il Lungarno delle Grazie e visitandola al suo interno.Questa chiesa e’ una delle piu’ grandi chiese officiate dai francescani, e un po’ anche uno dei ’ simboli di Firenze.Viene anche comunemente chiamata Pantheon degli artisti, in quanto qui vi sono le spoglie mortali dei piu’ grandi artisti italiani, sia nel campo della letteratura, , dell ‘arte , della musica, nomi come Galileo Galilei, Michelangelo, Niccolo’ Machiavelli riposano qui. Gia’ nell’ antichita questa chiesa veniva usata come luogo di sepoltura per i personaggi piu’ illustri della citta’, come gia’ si faceva in altre chiese, ma sulla fine del 800, si pensa a causa del funerale di Ugo Foscolo che seppur morto in Inghilterra, fu tumulato qui su sua precisa richiesta, la Chiesa divenne luogo di sepoltura ambito, e arrivarono richieste da tutta Italia, tanto che fu organizzata una commissione che si incaricava di vagliare le richieste che poi venivano accettate solo dal Granduca in persona.Dante Alighieri, personaggio fiorentino, forse piu’ famoso in Italia, non riposa qui, la richiesta della restituzione della sua salma alla citta’ di Ravenna e’ stata respinta , dentro la chiesa c’e’ solo un epitaffio in suo onore. Durante l’ alluvione di Firenze del 1966, la zona di Santa Croce fu seriamente danneggiata, forse fu la zona piu’ danneggiata della citta’, qui L’ Arno arrivo’ a toccare quasi i 4 metri di altezza, e tutt’ oggi dentro la Basilica c’e’ una targa commemorativa che indica il livello che l’ acqua arrivo’ a toccare al suo interno. Fu danneggiato gravemente anche il famoso crocifisso di Cimabue. Approfittando della bella stagione e delle giornate piu’ lunghe, si puo’ ammirare il tramonto dalla terrazza panoramica d’eccezione ovvero dal Piazzale Michelangelo,da lassu’ si ha una visuale completa di tutta la citta’, . Per andare al Piazzale ci sono 2 modi, uno e’ di prendere l’ autobus n. 13, che passa ogni 20 minuti sul Lungarno davanti alla Chiesa di Santa Croce, e uno e’ di andarci in macchina, passando per Viale dei Colli (prosecuzione dei viali della circonvallazione) e fare i 6 km di passeggiata della collina che domina Firenze.Per scendere si puo’ decidere di riprendere l’ autobus , oppure fare a piedi la scalinata che porta al Ponte Vecchio per una romantica passeggiata prima di cena. Il Ponte Vecchio forse il piu’ famoso Ponte d’ Italia ospita le botteghe degli orafi fiorentini, fu l’unico ponte fiorentino a non venire distrutto dalle bombe dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale, per un accordo fatto con un ufficiale tedesco che ne evito’ la distruzione. Ha rischiato comunque durante l’ alluvione del 1966, in cui riporto’ seri danni.

Per la cena vi suggerisco un posto carino in centro davanti al Duomo di Firenze, si chiama il Sasso di Dante, e e’ un tipico locale fiorentino, molto piccolo, dove vengono serviti i piatti della cucina fiorentina, dai nostri antipasti ( l’ antipasto toscano), alla ribollita o minestra di pane, per finire con la mitica bistecca alla fiorentina.Noi ci siamo stati pochi mesi fa a mangiare, e ci e’ sembrato veramente ottimo sia per il prezzo, che per la simpatia dell’ avventore ( dote che troverete in tutti i fiorentini, si sa siamo gente simpatica!!!!) La particolarita’ del nome del ristorante, e’ data proprio dalla presenza di un masso all’ entrata del locale, masso che la leggenda vuole sia proprio quello in cui soleva sedere tutti i giorni Dante Alighieri, per assistere alla costruzione del Duomo di Firenze.

La serata si puo’ concludere semplicemente passeggiando per il centro di Firenze, tipo le vie dello shopping ovvero Via de’ Tornabuoni, o Via dei Calzaiouli, o vedere la casa museo di Dante nella via Dante Alighieri ( che fantasia!), oppure andare al mercato del Porcellino, un mercato semiambulante che ha appunto una statua di un piccolo cinghiale, la leggenda vuole che si debba mettere una monetina sulla lingua della bocca aperta dell’ animale, se tale monetina poi cade nel pozzetto sottostante, si avverera’ un desiderio. Per quanto riguarda il pernottamento, Firenze e’ piena di Hotel di qualunque fascia di prezzo e di stelle, ovviamente sapete anche che Firenze e’ una delle citta’ piu’ care d’ Italia, ma forse con pazienza e fortuna si puo’ spuntare un buon prezzo anche qui.

SECONDO GIORNO

Lasciamo la citta’ di Firenze di prima mattina e iniziamo il nostro viaggio verso Reggello prendendo l’ Autostrada A1 e usciamo all’ uscita Incisa ( circa 37 km). Da qui Il paesaggio è vario, tipico delle colline fiorentine, dove si alternano superfici coltivate, vigneti e uliveti ( la Toscana e’ famosa per il suo olio extra vergine di Oliva) come le sue tipiche case coloniche, molte delle quali sono aziende agricole o agriturismi, centri abitati e insediamenti industriali e commerciali. La fascia collinare, coltivata a terrazze, è attraversata dalla Strada dei Setteponti che raggiunge Arezzo, attraversando suggestivi e piccoli centri storici, ricchi di punti di interesse artistico. La mattina infatti si puo’ passare andando a visitare a circa 14 km di distanza dal centro di Reggello nel Borgo a Cascia, la Pieve dei Santi Pietro e Paolo e a soli 8 km dal centro di Reggello il Castello di Sammezzano. Si dice che nell’antico Castello di Sammezzano, il quale occupava l’area dove sorge ora la Villa, sostò nel 780 Carlo Magno, con la giovane moglie e il figlio, dopo aver incontrato a Roma il papa Adriano I ed aver deposto il re longoobardo Desiderio, che lo seguiva prigioniero. Molti secoli più tardi il castello appartenne alla famiglia fiorentina dei Gualtierotti, che lo passo’ di famiglia in famiglia fino a che Nel 1564 il Granduca Cosimo I creò la cosiddetta bandita di Sammezzano (un vasto territorio corrispondente a buona parte dell’attuale territorio del comune di Reggello, nel quale non era consentito pescare o cacciare senza permessi), che donò al figlio Ferdinando, futuro Granduca. Alla fattoria pertineva anche una selva faggiata, detta la “Comunanza di Sammezzano”, situata nella zona di Macinaia, nei pressi dell‘abbazia di Vallombrosa. Il parco della Villa e’ tra i parchi piu’ vasti delal Toscana.

Dopo tutto questo girovagare in macchina in questi stupendi panorami fiorentini, ci vuole una bella pausa , e direi di fermarsi per pranzo all’ Outlet The Mall proprio a Reggello , e poi che ne so un po’ di shopping non fa mai male no? Nel pomeriggio si puo’ andare nel cuore del Chianti Classico, con un piccolo tour di circa 60 km, dove toccheremo le tre citta’ forse piu’ famose del Chianti. Il Chianti e’ un territorio ricchissimo sia dal punto di vista naturalistico, che storico culturale, in quanto in tutto il suo territorio da sempre conteso fra Firenze e Siena, sono presenti piccoli borghi ancora tuttoggi dal sapore medioevale, e Pievi e chiese. Viaggiare fra questi campi e queste campagne da’ una sensazione di liberta’ e di pace immensa. Partiamo da Reggello quindi in direzione Greve in Chianti ( circa 31 km) attraverso la Via Chiantigiana che unisce Firenze con Siena. Greve ha aggiunto la denominazione”in Chianti” dal 1972, anno in cui e’ entrata a far parte della sottozona “classico del Chianti”; e’ un piccolo comune conosciuto ai piu’ per la sua attivita’ vinicola. A pochi passi dal centro di Greve c’e’ il Borgo il Montefioralle, considerato uno dei piu’ bei Borghi d’ Italia, e la Pieve di San Cresci, semplice con un ‘ unica navata, e’ ritenuto uno dei piu’ antichi villaggi del Chianti.Un po’ piu’ a nord di Greve c’e’ il Castello di Verrazzano, un insiedamento etrusco-romano ;in questo castello nel 1485 nacque Giovanni di Verrazzano, l’ espolaratore che scopri’ la baia di New York. Proseguiamo con la statale 429 e andiamo a Radda in Chianti un altro importante centro vitivinicolo che si infittisce di strade che uniscono piccoli borghi isolati e casolari. Il centro vanta origini antiche, infatti nel 1415 FIrenze gli attribui’ il controllo della Lega del Chianti , giurisdizione autonoma creata dalla Repubblica fiorentina , che aveva compito di tutelare la legge sui terzieri Di Radda, Gaiole e Castellina. E’ stato quindi un grande centro di importanza e ad oggi testimonianze di questi antichi splendori sono dati dalla Pieve di S. Maria Novella una delle piu’ antiche Pievi chiantigiane e dai Castelli di Albola Vecchia e il piccolo agglomerato medioevale di Volpaia. La terza tappa del nostro Tour nel Chianti finisce a Castellina in Chianti a circa 10 km da Radda,visitiamo subito la sua Pieve di San’ Agnese, che per tanti anni e’ stata contesa fra Firenze e Siena, per la sua posizione strategica fra Valdensa e il Chianti, fu un avamposto cosi’ importante da arrivare a tenere sotto il suo controllo 13 chiese.A sud c’e’ il Castello di Fonterutoli, teatro di vari incontri fra Firenze e Siena, il piu’ importante quando fu siglato il controllo fiorentino per il territorio di Poggibonsi. Ad oggi il castello e’ conosciuto per l’ ottima produzione vinicola. Ovviamente approfittate dell’ occasione per assaggiare il vino Rosso Chianti, infatti in tutti questi paesi c’e’ l’ opportunita’ di poterlo fare in tante tenute vinicole, o in cantine per la degustazione.

Spero che il mio piccolo itinerario vi sia piaciuto e che vi possa essere utile per una futura vacanza nella “mia” regione.

Alla Prossima

Elisa

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