Una settimana in Val d’Orcia

Nel cuore della Toscana...
Scritto da: francemoretta
una settimana in val d'orcia
Partenza il: 10/08/2009
Ritorno il: 15/08/2009
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Spesso mi capita di passare dei giorni in Val d’Orcia perché i miei suoceri, dopo essersi innamorati di questa valle solcata dal fiume Orcia, dal quale prende il nome, si sono comprati una casetta a Campiglia d’Orcia, alle pendici del monte Amiata, incontrastata vetta che veglia su tutta la valle.

Questa estate, approfittando del clima mite di Campiglia, io e il mio fidanzato ci siamo fermati per una settimana ed abbiamo assaporato al meglio le meraviglie paesaggistiche, folkloristiche e gastronomiche che offre la valle.

10 Agosto. Partiamo nel primo pomeriggio da Livorno e in circa due ore e mezzo, fermandoci durante il tragitto per una visita a Monteriggioni, citata da Dante nell’Inferno come “Pozzo dei giganti”, arriviamo nella splendida valle. Ad accoglierci come sempre è il caratteristico boschetto di cipressi messi in cerchio che sono ormai da anni un simbolo della Toscana.

Senza neppure passare da casa ci dirigiamo direttamente ad Abbadia san Salvadore, il centro più grande dell’Amiata. Questa sera infatti, in occasione della notte di San Lorenzo, nel corso principale del paese c’è la festa “calici sotto le stelle” durante la quale sono allestiti degli stand che propongono la degustazione dei migliori vini della zona e di alcuni piatti locali; inutile dire che il Brunello di Montalcino e il Nobile di Montepulciano fanno da protagonisti.

11 Agosto. Il mattino seguente ce lo prendiamo di relax e con tutta calma andiamo a fare due passi lungo il sentiero che dal paese ci conduce, passando per il bosco, alla Rocca di Campigliola. Una torre è l’unico resto di una vecchia fortificazione di avvistamento, che si trova sul crinale dello sperone roccioso che sovrasta il paese di Campiglia d’ Orcia. In una ventina di minuti arriviamo alla torre che si affaccia su un burrone scosceso. Anche se la rocca è in rovina, rende bene quello che era e l’atmosfera dà l’illusione di essere una principessa rinchiusa nella torre più impervia che aspetta di essere liberata dal suo principe.

Nel pomeriggio decidiamo di tornare alla nostra amata Pienza, che secondo me supera in bellezza gli altri paesi circostanti. Durante il viaggio (che dura circa 15 minuti) ci fermiamo per fare alcune foto alla campagna che circonda pienza ed ai caratteristici covoni di grano sparsi qua e là sulle dolci colline che si susseguono come le onde del mare. Con un grande gesto atletico, che non si confà alla mia natura di pigrona, riesco a salire su uno di questi per farmi fare una foto…

Proseguiamo verso Pienza e posteggiamo l’ auto subito fuori le mura del centro storico del paese voluto da Enea Piccolomini, nonché Papa Pio II, che la fece costruire sopra l’antico e degradato borgo di Corsignano. Pienza infatti, a differenza dei paesi vicini, ha uno stile rinascimentale e non medievale. Il borgo si articola attorno ad un corso principale nel quale si susseguono negozi di ceramiche, souvenir e formaggi. In particolare molto “stuzzicanti” sono i negozi che vendono il famoso pecorino di Pienza….BUONISSIMO!!

Da non perdere è una visita alla cattedrale e al vicino Palazzo Piccolomini. Caratteristici sono i nomi delle vie laterali che si intersecano con il viale principale: via della Fortuna, via dell’Amore e via del Bacio, davanti alla quale anche io e il mio fidanzato abbiamo scattato una foto mentre ci diamo un castissimo bacio!

12 Agosto. Il giorno seguente ci mettiamo i costumi da bagno ed andiamo alle vicine vasche termali di Bagni San Filippo. Proprio accanto allo stabilimento termale ci sono delle vasche libere. Il luogo è molto suggestivo per i bianchi depositi calcarei formati da cascate d’ acqua di zolfo calda. Dopo esserci cotti per benino sotto le cascate calde torniamo a casa per fare la doccia (indispensabile visto che l’ odore dell’ acqua ricorda vagamente l’uovo marcio! ) e per mangiare un boccone.

Nel tardo pomeriggio visitiamo il paese di Monticchiello per proseguire poi per Contignano, alla sagra del raviolo. I ravioli di Contignano sono enormi e squisiti!

13 Agosto. Oggi ci svegliamo di buon’ ora perché la nostra destinazione è più lontana, infatti addirittura sconfiniamo nel Lazio, precisamente a Bolsena in provincia di Viterbo. Durante il tragitto ci fermiamo ad Acquapendente per comprare dei panini che ci gusteremo al bordo del lago di Bolsena e per visitare la cattedrale che ospita una pietra segnata con il sangue che si dice provenga dal santo sepolcro di Gerusalemme.

Proseguiamo il viaggio e arrivati a Bolsena lasciamo la macchina in uno dei molti posteggi a pagamento vicino al lago. La mattina la passiamo lungo la spiaggia del lago, nuotando con le papere e prendendo un po’ di sole. Dopo pranzo andiamo nel pittoresco centro storico di Bolsena e visitiamo la bellissima Basilica di Santa Cristina, la santa di appena undici anni che venne torturata dal padre e dal fratello affinché rinnegasse la fede cristiana. La santa è sepolta nelle catacombe che si possono visitare sotto la basilica. Ma la Basilica di Bolsena è soprattutto conosciuta perché qui nel 1263 avvenne il miracolo eucaristico che ha dato vita alla festa del Corpus Domini. Nella basilica sono custodite le pietre macchiate dal sangue uscito dall’ostia.

La giornata volge al termine e noi stanchi ma contenti ce ne torniamo a casa.

14 Agosto. Dopo la gita di ieri, oggi ce la prendiamo comoda. In tarda mattinata andiamo a fare un giro a Montalcino per comprare una bottiglia del magnifico brunello. Dopo una visita veloce del centro, ci dirigiamo alla vicina abbazia di Sant’Antimo. Una visita è sempre d’obbligo! La bellissima chiesa si staglia nella verde campagna con il suo inconfondibile cipresso che sembra fare a gara con il campanile a chi è più alto. L’abbazia è uno degli esempi più importanti delle stile romanico toscano. E’ custodita da otto monaci grazie ai quali è tutt’ oggi possibile assistere alla messa in latino con i canti in gregoriano. L’ atmosfera che si respira dentro l’abbazia ( sia che si sia credenti oppure no) non si può spiegare in parole.. E’ un vero luogo di pace!

Nel pomeriggio andiamo a fare un giro a Montepulciano, città natale del poeta umanista poliziano, ma diventata ancora più famosa ultimamente per essere stata il set di alcune scene del film New Moon della saga di Twilight.

15 Agosto. Oggi è Ferragosto e abbiamo l’originale idea di andare sulla vetta dell’Amiata…. L’avessimo mai fatto!!!! Già a metà salita troviamo una lunga fila di automobili di famiglie che hanno avuto la nostra idea. Ma noi speranzosi non demordiamo…finalmente troviamo un posto per l’auto e ci dirigiamo a piedi in cima alla vetta dove c’è la famosa croce di ferro alta 22 metri che sembra vagamente una piccola sorellina della Tour di Parigi. Il panorama da quassù è notevole e si dice addirittura che nelle giornate più limpide si possano vedere il lago di Bolsena, il Trasimeno e alcune isole dell’arcipelago toscano e in condizioni particolarmente favorevoli addirittura la città di Roma! Noi però non abbiamo visto niente di tutto ciò…..

Dopo la salita alla vetta ci rifocilliamo in un rifugio dove gustiamo un buon piatto di polenta con i funghi. Anche questa vacanza è ormai alla fine, il giorno dopo partiamo per tornare a casa, ma senza la solita tristezza che mi pervade quando devo lòasciare un posto alla fine delle ferie, perché tanto già so che tra qualche settimana ritornerò!!!!!



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche