Thailandia in pratica 2

In giro tra la caotica Bangkok, i siti di Ayutthaya e le spiagge di Phuket
Scritto da: aborigeno
thailandia in pratica 2
Partenza il: 12/03/2018
Ritorno il: 23/03/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
THAILANDIA, MARZO 2018

Volo: Venezia – Istanbul – Bangkok. Aereo A 321 prima tratta ottimo invece da Istanbul a Bangkok un A330-300 con posti strettissimi sia andata che al ritorno, ottimo il servizio a bordo, hostess sempre cordiali e disponibili.

Il viaggio di ritorno, con partenza da Phuket, quasi metà viaggio con forti turbolenze fatto sta che in molti abbiamo anche vomitato… viaggio terribile…

Da novembre a marzo è il periodo ideale, aprile e maggio sono i mesi più caldi, da giugno a ottobre i più piovosi.

Bangkok è una città molto interessante, imperdibile.

Hotel a Bangkok: The Raja Surawong: voto – Buono. Colazione normale, non eccellente. Fanno pagare 200 bhat di acconto la seconda key card della stanza. Condizionatore in camera e nessun canale tv in italiano. Aria condizionata a manetta nelle zone comuni. È in una zona tranquilla e vivace allo stesso tempo. È situato a 200 metri dalla metro sopraelevata che permette di arrivare nella zona dei centri commerciali più importanti e, nella direzione opposta, al fiume Chao Phraya dove c’è il molo Sathon Pier. Da lì si può prendere il battello per arrivare facilmente in varie zone dove ci sono i principali monumenti… e spenderete veramente poco per spostarvi.

Dal molo Pier Tha Tian, ad esempio, vicino al Palazzo Imperiale vi chiederanno 4 centesimi di euro per portarvi nel lato opposto del fiume dove c’è il tempio Wat Arun.

Bangkok è una strana città: o ricchi o poveracci… pochissimi barboni per le strade.

C’è l’esatto opposto in ogni situazione: dai centri commerciali favolosi a gente che vive in strada o sotto una lamiera in pieno centro. Da quello che ho potuto capire lo street food è solo per turisti e per coloro che vogliono spendere poco, perché la stragrande maggioranza, specialmente thailandesi, mangiano nei locali puliti o addirittura all’interno dei grandi centri commerciali dove c’è praticamente di tutto e di più.

Sarà una mia impressione, però, i thailandesi ora vivono in città ma hanno mantenuto una mentalità e lo stile di vita della giungla. Aggiungo che sono nati svegli e intraprendenti. In furbizia non sono secondi a nessuno.

Appena arrivato in aeroporto a Bangkok ho fatto una SIM turistica con l’operatore AIS, 15 euro x 5 Gb dati e alcuni minuti di telefono, usato in hotspot con un altro telefono. Ottima ricezione sia nel centro di Bangkok che, successivamente, a Phuket e sulle isole a sud… Veramente ottima rete. Test download a 57 Gb e Upload a 70 Gb… incredibile. Altro che Italia! Ho anche cambiato 50 euro subito in aeroporto e il cambio non è così sconveniente come avevo letto su alcuni forum, ci avrò rimesso circa 2 euro, che non mi sembra una tragedia.

In Thailandia è preferibile pagare in contanti. Pertanto sappiate che prelevare con una Postepay da un ATM oltre ai 5 euro di transazione vi verrà applicato un cambio davvero molto sfavorevole rispetto al cambio fatto in un ufficio Change lungo la strada. Esempio prelievo 5000 Baht: in un change office con contanti in euro spendevo 131 euro mentre da ATM spendevo 145 euro (commissione + cambio sfavorevole).

Quindi preparatevi in anticipo: o contanti o carta di credito che non abbia commissioni alte.

In Thailandia per riconoscere un taxi ufficiale non guardare il colore della carrozzeria bensì il colore della targa: se è verde o giallo è ufficiale. Inoltre hanno appiccicato internamente una targhetta con il codice del taxi. Se fai venire un taxi all’hotel allora di solito fanno partire il tassametro (taxi meter) altrimenti cercano sempre di farti un prezzo forfettario, per guadagnarci un po’.

Sconsigliato il noleggio scooter o auto. Se vedete come corrono capirete il motivo, oltre al fatto che corrono a sinistra.

Passaporto assolutamente in cassaforte dell’hotel e portatevi una fotocopia in tasca. All’arrivo in aeroporto vi rilasciano un tagliandino – un visto di ingresso (che avrete compilato in aereo) che non dovete perdere.

Da Bangkok per Ayutthaya abbiamo noleggiato un taxi ufficiale per tutta la giornata a 2500 Baht. Ci sono delle tariffe standard ben precise alla reception degli hotel, non serve contrattare, ma fatevelo prenotare dalla reception per essere tranquilli sulla spesa e serietà del tassista. Vi aspetterà in macchina ad ogni sito che visitate. Inoltre lui conoscerà bene la zona e i siti dove portarvi senza perdere tempo. Sappiate che l’ingresso x sei siti archeologici ad Ayutthaya costa 220 baht. Mentre se volete fare, ad esempio il mercato galleggiante di Damnoen Saduak, è meglio farlo con una gita organizzata. Risulta un po’ più pratico.

Siamo andati a mangiare la famosa frittata col granchio da JanFay (una stella michelin). Arrivo davanti al negozietto 12.30, apre alle 14.00, ho mangiato alle 15,30 (e ci è andata bene). Padrona non simpatica, non parla con nessuno dei clienti, lei cucina e basta, è un personaggio… con gli occhiali da barone rosso. Hanno un metodo: servono 2 tavoli alla volta fino a che hanno completato le comande e poi passano ad altri due… e così via. 1700 baht per frittata al granchio (1000 baht), un piatto di verdure e gamberi, 2 birre Shinga grandi.

Se è il vostro primo viaggio in Thailandia, secondo me ci vogliono almeno 5 notti a Bangkok. A Phuket dipende… se fate qualche gita vanno bene 5/6 giorni altrimenti 4 notti sono più che sufficienti perché non c’è molto da vedere, a meno che non volete crogiolarvi al sole, e lì picchia davvero tanto.

Phuket – Hotel Kata Palm discreto, un po’ vecchio, però le stanze sono carine e arredate in modo thailandese.

Colazione molto buona e varia. Lingua inglese sufficiente. All’ingresso del parcheggio dell’hotel c’è un ATM molto valido.

Phuket: è carissima per essere in Thailandia. Ci sono solo negozietti di souvenir, bibite e snack e tanti ristoranti. Ci sono negozi appositi per i Russi. Phuket è un paese è bruttissimo. Lungo la strada si vedono fasci di fili del telefono. Motivo? Ne aggiungono di nuovi se si rompono e non tolgono quelli vecchi.

Ho notato una grande differenza di prezzo tra Bangkok a Phuket. Se a Bangkok 10 km in taxi pago 100 baht, a Phuket pretendono 400/500 baht… come tra l’altro molte altre cose sono molto più care. Da Kata Beach a Patong beach – 8 km: 400 baht (10 euro)

In pratica siamo in linea coi prezzi della Sardegna in Costa Smeralda solo che il mare a Phuket non è particolarmente bello e la sabbia grossolana e sporca. Manutenzione zero, però i prezzi sono da posti di lusso. Tra la Seychelle e Phuket c’è un abisso… per avere spiagge belle e mare cristallino bisogna andare nelle isole. Tanto per dare un voto Seychelle 10 – Phuket 6 – isole zona Phuket 9.

Due lettini con ombrellone costano 400/500 baht (15 euro circa). Uno stipendio medio di un thailandese è di 250 euro circa.

Le gite alle varie isole meritano e i prezzi per la stessa gita possono variare da 2000 a 3700 e più baht, quindi informatevi in più posti. Sulle isole più famose si paga una tassa (300/400 baht) per poter scendere e fare il bagno, quindi se contrattate un prezzo verificate che ci sia inserita la tassa.

Tenete presente che in Thailandia la vita costa ¼ che in Italia, così potete capire quanto sparano sui prezzi.

Ci sono ancora i segni dello Tsunami che ha colpito l’isola nel 2004.

Le gite alle isole da Phuket, prenotate nelle reception, hanno un costo che varia da 2500 a 4500 Baht. Se, invece, le prenotate privatamente con gente del posto spendete molto meno. Io ho contattato Anan Huangphon su facebook… (cell +66 818926356)… lui è del posto, affidabile ed esperto su come muoversi per non trovare troppa ressa nelle isole. Parla Italiano, ha lavorato per anni in Francorosso. Sempre a Phuket i marciapiedi sono un optional, sconnessi o improvvisamente mancanti e con buche improvvise. Una sera, da un carrettino che vendeva frutta, ho visto una donna fratturarsi una caviglia. In pratica avevano messo una tavoletta di legno per coprire una buca profonda. La tavoletta si è spostata e la signora ci è caduta dentro. Ma lìè tutto a caso… momentaneo. Ripeto, hanno ancora la mentalità di vita della giungla, viaggiano anche in 4 su un motorino. Nessuno mette il casco, tranne i turisti.

In tutta la Thailandia occorre contrattare sempre, sia in negozio che per strada. Mediamente il prezzo giusto è il 50% in meno di quello che ti chiedono. Uno stesso prodotto dove nel primo negozio mi chiedevano 480 baht, dopo 4 negozi, contrattando il prezzo, sono sceso a 260. Certo, non è sempre così, però, a volte trovate il negoziante scafato che non vuole cedere, quindi lasciate perdere e passate al prossimo, funziona sempre.

Vicino all’hotel Kata Palm c’è il ristorante “il tagliere” gestito da un italiano dove fanno una discreta pizza e vari piatti thailandesi. I prezzi sono molto buoni, circa 1000 bath a coppia in media.

Il miglior Pad-thay (270 baht) che ho mangiato è al ristorante “TWO CHEFS“, alla fine di Kata Beach, verso Karon beach, un po’ caro.

Viaggio interessante per cultura, la buona cucina… e la frutta. Quella che si mangia in Thailandia è un ricordo che ti porterai per sempre.

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