Esperienze thailandesi con la famiglia

Oriente magico e sicuro: popoli, architetture, cibo e natura
Scritto da: Ary11
esperienze thailandesi con la famiglia
Partenza il: 20/06/2016
Ritorno il: 02/07/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €
Siamo una famiglia, due adulti e un ragazzo di 13 anni, abituati a viaggiare. Siamo stati molte volte in Oriente, ma era la nostra prima volta in Thailandia. Avevamo quindi necessità di sfruttare al meglio i soli 13 giorni disponibili, dal 20 giugno al 2 luglio. Ci siamo affidati alla professionalità di Giuseppe di CartOrange (www.cartorange.com/giuseppegianassi), che ha saputo coniugare la nostra voglia di fare da soli, almeno in parte, con la necessità di ottimizzare i tempi. Ne è risultata la seguente combinazione:

– Volo Milano Bangkok con Thai il lunedì 20 giugno

– Visita di Bangkok da soli il 21/06

– Dal 22/06 al 28/06 proseguimento visita Bangkok + tour del nord di gruppo

– Il 28/06 all’alba volo Bangkok-Koh Samui

– Dal 28/06 al 01/07 Koh Samui

– Il 2 luglio rientro in Italia

La Thailandia è un paese certamente molto più sviluppato di quanto io immaginassi. Ottime le strade, il cibo, l’ospitalità. I tailandesi sono di una gentilezza quasi sconosciuta nel mondo occidentale. Altra loro caratteristica è che mangiano a tutte le ore del giorno!

Il caldo umido appare soffocante, soprattutto i primi giorni! Però andare in questo periodo ci ha consentito di assaggiare una quantità enorme di frutti tropicali a noi sconosciuti.

Fra le cose negative il traffico di Bangkok, che però si può facilmente arginare utilizzando lo skytrain o la metro e soprattutto il più economico battello sul Chao Praya. Purtroppo non esiste un abbonamento integrato fra i trasporti della capitale, quindi si può eventualmente fare l’abbonamento per l’uno e/o per l’altro. Noi abbiamo preferito pagare le singole corse, perché non sapevamo con certezza i nostri spostamenti e alla fine è stato meglio così.

Per quanto riguarda il Tour del Nord (Bangkok, Damnersaduak, Bang Pa In, Ayuthaya, Sukhotai, Lampang, Chang Rai, Triangolo d’oro, Chang Mai), esso è risultato un po’ faticoso per i lunghi spostamenti e per la sveglia quasi sempre all’alba, però siamo stati molto contenti perché abbiamo potuto vedere molte cose, per vedere le quali da soli con i mezzi pubblici avremmo impiegato assai più tempo. Inoltre il fatto di essere solo 6 nel gruppo ci ha consentito di stringere buoni rapporti fra noi e di ottimizzare ulteriormente i tempi delle soste. Apprezzabile l’aria condizionata nel minibus che ci ha consentito di riposare fra una vista e l’altra e wifi che ci ha permesso di essere in contatto con l’Italia. Importante avere la guida, che ci ha permesso di conoscere tradizioni, storia e costumi.

Un altro vantaggio rispetto al fai da te è che avevamo inclusa ogni garanzia e l’assistenza telefonica 24 h su 24. Per fortuna a noi questa volta non è servita, ma in precedenti viaggi ci siamo visti cancellare il volo e solo grazie all’intervento dell’assistenza siamo stati riprotetti su altri voli e siamo riusciti ad arrivare a destinazione, seppur con ritardo, mentre a chi aveva prenotato ad esempio con expedia era stato dato un buono per acquisto di un altro volo…

Da sapere che in Thailandia la testa è sacra e quindi è assolutamente proibito/sconsigliabile toccare volontariamente o involontariamente la loro testa: neppure i bambini possono essere accarezzati. Altra cosa da sapere è che il re è considerato Dio in terra e quindi occorre portare massimo rispetto e anche interrompere qualunque attività nel momento in cui c’è l’inno.

Attenzione al costo dei taxi, che è irrisorio a Bangkok, ma molto elevato a Koh Samui: qui usate i taxi collettivi.

Ultimo consiglio, prima di passare alla descrizione dettagliata dei giorni di viaggio, è quello di non portate tante cose da vestire, soprattutto cose “pesanti” o comunque a maniche lunghe. Saranno inutili e comunque troverete tanti capi di abbigliamento anche senza andare nei centri commerciali, che noi abbiamo volutamente evitato (ci bastano quelli in Italia… non siamo amanti dello shopping) per dedicarci a luoghi più tipici.

Itinerario in dettaglio:

1° giorno: Italia- Bangkok

Partenza di buon mattino in auto per Milano Malpensa, dove arriviamo in netto anticipo sull’orario di imbarco (ma non volevamo rischiare). Alle 14:05 il volo Thai parte puntuale alla volta di Bangkok. Notte (per noi giorno!) in aereo.

2° giorno: Bangkok da soli

Il volo arriva alle 6 di mattina. Dopo il ritiro dei bagagli, trasferimento in hotel, incluso nel viaggio. Abbiamo subito modo di vedere quanto sia caotica la città: ci mettiamo un’ora e mezzo per fare 35 km.

La nostra destinazione è l’Eastin Grand Hotel Sathorn, uno dei migliori alberghi della città. Per questa notte non siamo vincolati agli hotel del tour e Giuseppe ci aveva consigliato questo hotel sia per la sua vicinanza allo skytrain (al quale si accede direttamente dal 3 piano) sia soprattutto per la spettacolare piscina a sfioro al 14° piano!

Arrivati in hotel poco dopo le 8, la camera non è disponibile, ma ci dicono di poterla preparare le per 11.

Lasciamo quindi i bagagli e ci dirigiamo subito alla scoperta della città. Decidiamo ovviamente di non visitare le zone che saranno comprese nel tour che parte domani e che inizia proprio con la visita di Bangkok.

Andiamo quindi a Chinatown, sfruttando skytrain + battello sul Chao Praya. Già il confronto fra questi due mezzi di trasporto, uno modernissimo e l’altro tradizionale, ci mettono in risalto le diverse anime della metropoli.

Chinatown è veramente una scoperta: assolutamente non turistica (e quindi diversa dalla Chinatown che si vede ad esempio a New York) è un insieme di facce e odori, di cibi sconosciuti e di venditori e acquirenti affrettati. Non so se perché è abbastanza presto, ma siamo gli unici occidentali. Oltre ai mercati, vistiamo anche un caratteristico tempio cinese, che risulterà poi assai diverso da quelli che vedremo in seguito.

Decidiamo di rientrare in hotel per cambiarci, visto che siamo in viaggio da quasi 24 ore.

Ci assegnano una grande stanza panoramica e poco dopo siamo già nella bella piscina a sfioro, veramente caratteristica. E’ l’ora di mangiare qualcosa, ma visti i prezzi dei ristoranti interni, decidiamo di provare lo street food ad una bancarella vicino e una successiva bevuta ad un bar del quartiere Sathorn.

Nel pomeriggio ci rituffiamo nel caldo umido e optiamo per la vista a piedi consigliata e descritta nella guida National Geografic, che parte da Sathorn e arriva alla stazione centrale dei treni: in realtà non è stata un gran che, se si eccettua il famoso hotel Mandarin Oriental Bangkok, col suo giardino e la bella hall dove ci siamo seduti a rinfrescarci un po’.

Cena ad un ristorante tipico nel quartiere Sathorn, vicino all’albergo: Ban Chiang. Se capitate da quelle parti andate, una delle migliori cene del viaggio e anche economica.

Mentre cenavamo si è scatenato un acquazzone tropicale e tornare in camera, seppure a piedi è stata un’impresa ardua, le strade erano tutte allagate!

3° giorno: Bangkok, inizio tour di gruppo

La mattina ci viene a prendere la guida per il trasferimento nell’hotel che ci ospiterà le prossime due notti, l’Anantara Riverside. L’albergo è bellissimo, anche se più decentrato: in ogni caso frequentemente partono le barche private dal molo dell’hotel per Saphan Taksin, dove ci sono skytrain e battello.

Nell’attesa della partenza del tour, prevista per le 13 approfittiamo della bellissima piscina.

Alle 13 conosciamo i nostri 3 compagni di viaggio e la guida. E’ subito prevista la navigazione sul Chao Phraya tramite la caratteristica “long tail boat”; interessante la visita ai canali secondari dove si osserva la vita della popolazione di Bangkok con le loro caratteristiche case costruite su palafitte lontano dai grattacieli e dal centro della città.

Al ritorno visita del famoso Wat Arun, il Tempio dell’Aurora, alto 86 metri e costruito in stile Khmer sulla riva del fiume, che però è in fase di ristrutturazione e quindi è in parte coperto da impalcature.

Successivamente tramite i mezzi pubblici ci dirigiamo da soli a vedere il Budda d’Oro, al di fuori dei circuiti turistici e al parco Lumpini dove i tailandesi riescono a fare jogging con 35 gradi. Simpatico il fatto che quando risuona l’inno nazionale dagli altoparlanti, tutti i runners si fermano in raccoglimento e in attesa della fine per poter ripartire.

Ritorniamo in hotel. Tuffo in piscina per “raffrescarsi” e… improvviso temporale molto forte che ci costringe, divertiti, a rientrare in camera.

Decidiamo di cenare in albergo, nonostante sia caro. Cena ottima da Trader Vic’s.

4° giorno: Mercato sulla ferrovia – Damnersaduak – Bangkok

Giornata molto intesa. Nonostante la concentrazione di cose da fare e vedere, devo dire che alla fine i tempi sono risultati sufficienti per vedere tutto ciò che volevamo.

Partenza prima delle 7 per il famoso mercato sulla ferrovia, dove quando i treni passano vengono in fretta e furia spostate le bancarelle. Arrivare presto ci ha consentito di essere fra i pochi turisti e apprezzare meglio questo spettacolo. La nostra sosta si è limitata a fare foto e non ad acquistare i prodotti del mercato, che è quasi esclusivamente alimentare.

Proseguiamo in minibus per Damnersaduak, nella provincia di Ratchaburi, uno dei più vivaci e colorati mercati galleggianti dell’intera Asia. Nonostante ci siano molti turisti, apprezziamo la visita del mercato sulla barca con i venditori che si avvicinano con i loro sampan carichi di frutta, verdura e altri prodotti, portati dai villaggi vicini. C’è poi anche una parte di mercato “fissa”, su terraferma che vede vestiti, spezie e qualcosa di più turistico e una serie di ristorantini. Noi abbiamo sperimentato frutti sconosciuti, di cui non saprei neppure dire il nome. Abbiamo acquistato spezie e abbiamo ceduto alla tentazione di farci una foto con un bellissimo pitone e con un galagone, una piccola scimmia.

Rientriamo a Bangkok, pranziamo velocemente in uno dei ristoranti-barca sul Chao Phraya e poi ci dedichiamo alla visita del Palazzo Reale. Il Palazzo è stupendo, sfavillante di ori e di marmi preziosi, costruito nel 1782 seguendo motivi architettonici europei ma integrando perfettamente elementi decorativi tipici thai. La vista con la guida ci ha consentito di apprezzare meglio tutte le varie costruzioni del palazzo, che si estende su un territorio davvero vasto. Da notare che sono richiesti i pantaloni lunghi, non sono sufficienti quelli sotto il ginocchio.

Interessante la visita del Wat Phra Keo, il tempio del Buddha di Smeraldo, che nonostante le sue piccole dimensioni (45 cm di altezza) è davvero bello. Per contro, subito dopo siamo andati a visitare il Wat Pho, cioè il tempio del budda sdraiato, che misura 46 m in lunghezza e 15 m in altezza!

Dopo una veloce sosta in hotel, siamo andati a cena al famoso “Asiatique”, meta prediletta di tutti i giovani del luogo, che però non ci è piaciuto particolarmente.

5° giorno: Bangkok – Ayuthaya -Sukhothai

Oggi lasciamo Bangkok e sarà la parte più lunga del nostro viaggio.

Alle 7 partiamo e raggiungiamo Bang Pa In dopo circa un’ora. Un tempo residenza estiva dei Re della Thailandia, comprende palazzi in vari stili architettonici (thai, cinese, italiano e vittoriano) inseriti in bellissimi giardini e laghetti. Vediamo anche i varani.

Proseguiamo per l’antica città di Ayuthaya, che è stata per quattro secoli la capitale della Thailandia dal 1350 al 1767. Anche se saccheggiata e data alle fiamme dagli invasori birmani nel XVIII secolo, le rovine del “Parco Storico di Ayuthaya” sono davvero interessanti. L’area da visitare è molto vasta. Grazie alla guida abbiamo appreso notizie molto interessanti e abbiamo anche ottimizzato i tempi, ma questa è davvero l’unica tappa del tour di gruppo in cui avremmo desiderato avere qualche ora in più.

Ripartiamo e dopo ancora un po’ di viaggio, ci fermiamo in un bel ristorante fra la vegetazione tropicale.

Il pomeriggio è dedicato al lungo trasferimento verso Sukhothai, dove alloggiamo e ceniamo al Sukothai Treasure Resort, un albergo troppo in stile occidentale per i miei gusti.

6° giorno: Sukothai – Lampang

La mattina è dedicata alla visita dello splendido Parco archeologico di Sukhothai, prima capitale del regno del Siam nel XIII secolo e oggi patrimonio dell’UNESCO. Contiene i resti del palazzo reale e di 26 templi (Wat Srisawai, Wat Maha Dhat, Wat Sra Sri, ecc.). Successivamente siamo andati al Wat “Chalieng”, uno dei più famosi siti pre angkoriani. Qui abbiamo anche preso la benedizione del monaco, che, essendo anziano, poteva avere a che fare anche con le donne!

Dopo pranzo abbiamo proseguito per Lampang, dove abbiamo visitato il Wat Phrathat Luang, uno dei templi più importanti del periodo cosiddetto Lanna.

Abbiamo pernottato al bellissimo Lampang River Lodge, immerso nella vegetazione tropicale. Nonostante sia l’albergo con la classificazione più bassa nel nostro tour come numero di “stelle”, a me è piaciuto più di tutti gli altri proprio per la sua location. Avendo tempo a disposizione, sono anche andata a farmi fare un piacevolissimo (anche se un po’ doloroso!) massaggio thai.

7° giorno: Lampang – Chiang Rai

Prima sosta al Wat Sri Chum, il più grande tempio in stile birmano della Thailandia.

Altro trasferimento un po’ lungo. Ci fermiamo al lago di Kwan Phayao, dove la nostra guida degusta degli ottimi (dice lui!) bachi tostati.

Prima di arrivare a Chiang Rai, la nostra guida ci porta al famoso Wat Rong Khun, noto come il Tempio Bianco, dall’architettura in stile thai moderno. La visita era prevista per domani, ma è stata anticipata da oggi perché così sfruttiamo la pausa pranzo in cui il wat chiude, di modo che tutti i turisti escono e possiamo fare delle bellissime foto senza gente nel mezzo. La sua costruzione ebbe inizio nel 1997 ed è realizzato completamente in gesso bianco e specchietti, che, riflettendo il sole, creano i giochi di luce particolari. Anche all’interno ci sono immagini “profane” tipo i minions e Bin Laden… infatti questo tempio è stato anche criticato dalle popolazioni indigene in quanto “contro la tradizione locale”. A me è piaciuto davvero molto, soprattutto l’esterno.

Arrivati a Chang Rai, visitiamo il Museo Baan Dam (la Casa Nera).

Dopo pranzo si arriva al famoso Triangolo d’Oro, il luogo geografico d’incontro dei tre paesi, Birmania, Laos e Tailandia. Dopo l’interessante visita del Museo dell’Oppio, ci imbarchiamo su moto lance per la visita del fiume Khong. Scendiamo in Laos. Questa è una parte del viaggio molto turistica: è suggestivo pensare di trovarsi su un fiume così importante, ma per il resto non ci sono cose da segnalare.

Rientriamo a Chiang Rai, con pernottamento all’hotel Dusit Island Resort, che sorge su un’isola privata nel mezzo del fiume Kok, dotato di bella piscina e vista sul fiume.

8° giorno: Chiang Rai – Chiang Mai

Ci dirigiamo a Chiang Mai, la porta per il Nord della Thailandia nonché la seconda più grande città dopo Bangkok: è situata in una pianura circondata da montagne e da una campagna lussureggiante. Fondata dal re Mengrai nel 1262 per essere la capitale del regno Lannathai, la città oggi conta circa 80.000 abitanti. I monasteri di Chiang Mai sono i più belli del Nord e rievocano la ricca tradizione di arti e mestieri decorativi rispecchiati nella Città Vecchia che conserva il sapore del passato. Visitiamo il Chedi Luang ed il Phra Sing. Al tramonto, saliamo al Wat Prathat Doi Suthep per ascoltare i canti serali dei monaci buddhisti e vedere il panorama.

Pernottiamo all’Holiday Inn e ceniamo il locale tipico, con musica e danze folcloristiche.

9° giorno: Chiang Mai – campo addestramento elefanti – Bangkok

Questa mattina visitiamo un campo di addestramento degli elefanti. Pur essendo consapevoli che è un’attrazione turistica, la visita ci è piaciuta molto e ci è sembrato che questi maestosi animali fossero trattati molto bene. Ci sono tre momenti:

1) La passeggiata a dorso d’elefante: si sale in due per volta su “comodi” sedili; il guidatore invece siede sul collo, senza alcun ausilio; si attraversa per ben due volte il fiume ed è incredibile la forza e la bellezza di questi giganti.

2) La visita la villaggio delle donne giraffa, Padong; molti souvenir, le foto di rito e uno spettacolino.

3) Il bagno degli elefanti e il loro spettacolo. La cosa più emozionante è vedere che questi elefanti… dipingono! Vengono dotati di una tela bianca su cavalletto, di un pennello che manovrano con la proboscide e, con l’aiuto di una persona che intinge il pennello nei colori, disegnano alberi, elefanti, foglie. Talvolta paiono soffermarsi a pensare cosa fare. Spettacolare!

Rientriamo a Chiang Mai e andiamo in aeroporto. Partenza con volo di linea per Bangkok.

Pernottiamo al Novotel dell’aeroporto, perché domattina abbiamo volo all’alba. Ottimo hotel.

10° giorno: Koh Samui

All’alba volo per Koh Samui. All’arrivo vediamo l’aeroporto più tipico di quelli che abbiamo mai visto: trasferimento al terminal su trenino scoperto. Il terminal è totalmente all’aperto, i negozi sono casette tipiche in sequenza!

Trasferimento in hotel, al Pavillon Samui Villas and Resort, direttamente affacciato su Lamai Beach: avevamo chiesto di non stare a Chaweng, la spiaggia più modaiola dell’isola perché volevamo un po’ di tranquillità.

All’arrivo ci viene spiegato in dettaglio tutto ciò che è possibile fare sull’isola, come muoverci e così via. Decidiamo di prenotare l’escursione al Parco Nazionale Marino di Ang Thong e di noleggiare un’auto per il resto del tempo. Attenzione al noleggio di scooter: spesso sono senza assicurazione e qui la guida è assai spericolata.

Intanto si sono già fatte le 12. Percorriamo tutta Lamai Beach, con le sue caratteristiche rocce, facciamo il bagno e ci fermiamo a pranzo al ristorante Baobab di cui avevamo letto recensioni qui. Buono, ma non eccezionale: la cosa migliore è la posizione sulla spiaggia.

Purtroppo il cielo è coperto. Meno male che nel nord doveva piovere e qui essere tempo buono, anche se non è la stagione migliore per venire. Al contrario: al nord sole, a parte qualche acquazzone serale, e qui medio-brutto!

Prendiamo gli ombrelli a disposizione in camera (si conferma che è stagione delle piogge) e con un taxi collettivo andiamo a Chaweng. Attenzione a non prendere i taxi-meter, che a Bangkok non costano nulla: qui è un salasso. In ogni caso è necessario contrattare prima.

Dopo aver visto la via principale e i suoi negozietti, ceniamo dove ci è stato consigliato, in un ristorante tipico del posto, con cucina a vista: Tom Yam Koong. Ottima ed economica cena.

11° giorno: Koh Samui

Oggi sveglia all’alba perché prima delle 7 ci dovrebbero passare a prendere per l’escursione al parco marino. Invece piove! Forte anche. Decidiamo che è inutile andare. Facciamo colazione con calma, direttamente sul mare. Anticipiamo e prolunghiamo il noleggio dell’auto e iniziamo il giro dell’isola. Nel frattempo smette di piovere.

La prima sosta è a Hin Ta e Hin Yai all’estremità sud di Lamai, due grosse rocce molto somiglianti ai genitali maschili e femminili, formatesi nel corso di molti anni in modo naturale.

Poco dopo visitiamo le cascate di Na Muang 1 e Na Muang 2; per raggiungere queste ultime occorre fare una salita a piedi ma, visto il caldo, per pochi bath optiamo per farci trasportare alle cascate da un 4 x 4, anche perché nostro figlio si è divertito a stare seduto sul tetto della jeep.

Lì vicino visitiamo la Butterfly Hill, un piccolo parcò a pagamento dove ci sono farfalle: caro per quello che vale, ma noi abbiamo visto anche un serpente e dall’alto si vede un bel panorama di tutte le piantagioni di banane e delle isole.

Ci siamo poi dedicati alla visita delle spiagge del sud: Hua Tanon, Bang Kao, Thong Krut. La zona sud è bellissima sia da vedere che da fotografare, ancora poco moderna e poco costruita, piena di bananeti. Le spiagge meritano una visita, anche se risentono molto delle maree e talvolta sono ventose. Quando siamo andati noi l’acqua era eccessivamente bassa e quindi ne abbiamo approfittato per una sosta in uno dei numerosi ristorantini thai.

Interessante osservare la raccolta del cocco. Noi non siamo volutamente andati a vedere quella fatta dalle scimmie.

Passando alla parte sud-ovest dell’isola, conosciuta come “Costa Vergine”, abbiamo visto le spiagge di Lipa Noi e Taling Ngam. Questa zona è in gran parte incontaminata, con baie nascoste e litorale che tende ad essere roccioso. La costa occidentale si affaccia sulle famose “Five Islands” e sul Parco Marino di Angthong. Sapevamo che sulla spiaggia a cui si accede attraverso l’Elephant Gate, nel tardo pomeriggio ci portano i bufali a fare il bagno: Noi non siamo stati fortunati, non li abbiamo visti. Lì vicino, al Wat Khiri Wongkaram, c’è uno dei due monaci mummificati dell’isola.

Ritorno in hotel e poi nuovamente a cena da Tom Yam Koong a Chaweng.

12° giorno: Koh Samui

Oggi è l’ultimo giorno, purtroppo. Oltretutto si tratta di poco più di mezza una mezza giornata perché il trasferimento all’aeroporto viene, per consuetudine, fatto con largo anticipo. Liberiamo la camera, lasciamo i bagagli e al ritorno ci sarà messa a disposizione una shower room temporanea per una doccia prima del lungo viaggio.

Oggi tocca alla parte nord dell’isola. Iniziamo subito dalle spiagge comprese fra Lamai e Chaweng: Coral Cove, Crystal Bay e Chaweng Noi. E’ mattina presto, quindi le spiagge sono ancora poco affollate. Facciamo il bagno e il caldo, visto che oggi c’è un po’ di sole, si fa davvero sentire. Evitiamo volutamente la Chaweng dei mille alberghi, dei ritrovi mondani e festaioli.

Ci dirigiamo poi direttamente alla costa ovest: Nathon e Bang Po. Belle spiagge con paesaggi pittoreschi, a volte lunari, a causa della bassa marea. Breve sosta per bagno ormai di rito, amaca, palme, prima di ripartire per la costa Nord: Maenam e Bophut. Spiagge tranquille, con qualche ristorantino locale, per questo meta prevalente dei residenti e non dei turisti.

Sulla via del rientro facciamo un passaggio al famoso Fisherman’s Village dove il venerdì si tiene un bellissimo e vivace mercato. Oggi è proprio venerdì ma il mercato si tiene di sera e noi a quell’ora saremo già in aeroporto.

Ultima visita al Big Buddha, il tempio più famoso di Samui, sull’isolotto di Koh Fan collegato alla terraferma da una strada. Ovviamente, avendo visitato il nord della Tailandia, non è un luogo imperdibile.

Rientriamo a malincuore in hotel, doccia veloce, trasferimento nel bellissimo aeroporto, volo per Bangkok e coincidenza per Milano.

13° giorno: Koh Samui

Arriviamo di prima mattina a Milano in anticipo sull’orario previsto. Dopo aver ritirato l’auto, torniamo a casa, pronti per un nuovo viaggio!

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L'elefante pittore

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Palazzo reale a Bangkok



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