In Thailandia tra delusioni e sorprese

Bangkok e Phuket... itinerario troppo turistico
Scritto da: alisa75
in thailandia tra delusioni e sorprese
Partenza il: 08/11/2014
Ritorno il: 18/11/2014
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €

8 nov

Vacanza di 9 giorni: Bangkok più Phuket. Itinerario piu’ turistico che mai e che sconsiglio, soprattutto Phuket. Siamo 4 donne: Cla, Ka, Roby ed Io e Lean il fratello di Ka. Con poco meno di 600eu prendiamo il volo con la Turkish e con 100eu circa il volo bkk phuket a/r. Spesa totale 1300/1400 compresi i pasti, le notti, i souvenirs, l’assicurazione…e bla bla bla… Hotel prenotati tramite Agoda che ha sede in Thai e prezzi competitivi.

9 nov

E’ meta’ mattina e appena arrivati ci ha accolto Pier, un amico che abita a bkk. Ha un blog: “Provarciegratis”, fatto molto bene con molti consigli su itinerari, assicurazioni e alloggi. Spiega dettagliatamente come muoverti sopratutto a Bkk, ti prende per mano e dice quanti passi devi fare dalla biglietteria al molo e i prezzi dei biglietti e come non fati truffare…e cose cosi’! Non e’ il suo lavoro accompagnare turisti, ma per amicizia ed essendo domenica ha fatto un’eccezione. Pier mi recupera anche una sim Thai…si trovano nei seven7eleven e con 150 Bhat la attivi per 10gg con interent incluso. Pronti, via! In un’oretta di minibus raggiungiamo il mercato su rotaie giusto in tempo per veder passare il treno tra le bancarelle che vengono sistematicamente smontate al passaggio della locomotiva. In pochi secondi ritirano le merci e avvolgono le tende per poi riposizionare il tutto in men che non si dica. Preparate lo stomaco perche’ ci sono soprattutto generi alimentari di dubbia provenienza e l’igiene e’ approssimativa. Poi, belli freschi, ci siamo spostati al mercato galleggiante ad Amphawa con giro in barca dei templi… non sono bellissimi, ma pittoreschi, veri e frequentati solo da asiatici. Ne vale davvero la pena. Per cena siamo a Bangkok, salutiamo Pier e ci infiliamo nel primo centro massaggi vicino all’hotel… se ne trovano ovunque. Poi pasto Thai andato male male perche’ ci eravamo preparati al piccante ma non avevamo previsto l’autocombustione … sbagliando si impara!

10 nov

Svegliati tardi… alle 11… usciamo dall’hotel il Baan Saladaeng Boutique Guesthouse in zona Silom, consigliatissimo. Si dorme lontano dal bordello e in 5 minuti a piedi sei sulla linea metro e anche sulla linea dello skytrain. Comunque oggi facciamo il giro dei templi… Buddha sdraiato, Budda smeraldo, Budda d’oro, budda sciatore, budda fiori di pesca, budda idraulico, budda copertina di Vogue…. capito, no? Millemila Budda. Per girarli ci siamo spostati sul fiume con il battello e a piedi. Ci sono bancarelle con frutta e acqua a prezzi ridicoli ovunque quindi non patirete fame e sete.

Nel tardo pomeriggio eravamo al Wat Arun, il palazzo di architettura Khmer. L’ora era perfetta per ammirare il fiume e la citta’ con la luce del tramonto. Sempre che si riescano a scalare i gradini che erano difficoltà 27 sullo step per salire e difficoltà morte nera su pista da sci per scendere. Scherzo, sono solo un paio di rampe un po’ ripide…. Ovviamente posti meravigliosi di uno splendore che lascia a bocca aperta. Serata al Lebua o meglio allo Sirocco che e’ lo skybar…occhio al dresscode, non sono esigenti ma attenti ai dettagli…infatti noi ci siam presentati un po’ sciatti in t-shirt e pantaloncini e l’unico problema sono state le infradito della Roby, non volevano farla passare ma dopo 7 telefonate 2 TAC e un consulto con lo Jedi ci hanno fatto entrare. Io con le nike andavo bene ma lo zainetto me l’hanno preso in custodia. Lean per fortuna indossava gia’ i pantaloni lunghi. Cmq locale pettinatissimo e piastrato, ma super gentili!!! Cocktail 10eu… panorama inenarrabile. Cena in Silom road poi passeggiata a perderci e infatti ci siamo infilati in una vietta con disinibite adescatrici che ci invitavano nei locali proponendoci svariati pussy show: dal classico pussy ping pong all’erudito pussy write a letter ma anche lo spericolato pussy blowing candle e candle fire e l’enigmatico pussy magic zaor. Alcune ci tentavano con un gastronomico pussy cut banana o il romantico pussy rainbow ma abbiamo resistito e siam tornati in albergo che domani si fa shopping! Anzi chopping ( cheap shopping).

11 nov

Anche oggi fa fresco, 34gradi e umidità 80%… praticamente si nuota. Prima tappa: China Town dove il connubio di smog, aria fritta e gomma bruciata ci annientano in meno di un’ora… meglio andarci dopo le 16…c’e’ piu’ vita…cmq interessante e curiosa. Poi abbiamo alternato centri commerciali e mercatini all aperto. Praticamente come passare dalla Tundra siberiana all’Amazzonia usando le scale mobili. Sono riuscita a comprare un paio di infradito e delle calamite poi ho cominciato ad avere le allucinazioni (io odio lo shopping) quindi mi sono rifugiata con Lean e Ka in un bar a bere un ottimo un caffè americano …non pensavo ci fossero gli unicorni in Thailandia!! Cmq il centro piu’ conveniente e’ MBK e il piu’ curioso T21. Massaggi, cena e solita passeggiata sui marciapiedi infestati da bancarelle, topi e scarafaggi in egual misura.

12 Nov

Stamattina mi sono svegliata presto… e se non dormo io nessun altro può dormire. Quindi ho fatto rumore, acceso luci, bussato a porte e ho “alzato” tutti. Alle 645! Eeeeh vabbe’ tanto dovevamo prendere l’aereo! Alle 11… A mezzogiorno siamo a Phuket. Precisamente a Kata Beach. Bella per carita’, ma dal nostro hotel “Charm Hotel” (ve lo consiglio fortemente) si raggiunge a piedi in 10 minuti e l’ultimo tratto si fa passando su una fogna a cielo aperto che indovinate un un po’ dove finisce? Il mare e’ verdognolo non proprio da snorkeling ma l’acqua e’ calda e ci sono i beach boys con acquascooter, moto e quad… quelli poco rumorosi per intenderci che riescono anche rovinare l’atmosfera di un tramonto bellissimo entrando e uscendo dalla spiaggia con i motori scoppiettanti, la puzza di benzina le urla e fischi da stadio che manco i derby a San Siro. Poi lasciano pulito, proprio pulito. Domani prendiamo i motorini. Che Budda ci assista. Possibilmente Budda operatore ecologico

13 Nov

Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere. E, infatti… Ma andiamo per ordine: Stamattina (quindi verso le 11) ho combattuto ferocemente con la receptionist spuntando un tour a KoRacha di due giorni a metà prezzo. Credo… Io ne sono uscita stremata ma lei era in lacrime… comunque domani, Budda volendo, ci spostiamo da qui. Poi via coi motorini! L’ultima mia esperienza con le due ruote scoppiettanti risale a 24 anni fa e un mese di gesso. E Phuket non è famosa per essere facile da “guidare”. La boss degli scooter stava snocciolando il rosario (contro ogni aspettativa) quando mi ha vista partire ma ce l’ho fatta quindi state sereni e noleggiate senza paura. Munitevi di bandana sottocasco se siete schizzinosi. Esploriamo un paio di spiagge: Ya nui e Kata noi e lo snorkeling ci regala grandi emozioni: pesce bottiglia di birra,pesce scatoletta di tonno, pesce merendina kinder, pesce pneumatico… e un rarissimo vitello dai piedi di balsa, insomma una gioia! Siccome alle 18 inizia ad essere buio decidiamo di rientrare e quindi arriva il monsone…alle 1730 pioveva senza pietà! fermi un’ora sotto la tettoia di una lavanderia. Tuoni, lampi e acqua come fossimo in Italia. Ma Buddha pilota deve aver posato il suo manone su di noi e siam tornati alla base. La mamy Thai vedendoci si è convertita al cristianesimo! …poi non trovava il mio passaporto, ma questa è un’altra storia.

14 Nov

Oggi ci siamo trasferiti a Ko Racha… mezz’ora di barca veloce dal porto di Chalong che e’ a mezz’ora di bus da Kata… Siamo in compagnia dei cinesi e le ragazze vestono come dame dell 800 e refuggono i raggi solari brandendo i loro obrellini di pizzo…io dico cosa ci vengono a fare al mare? Poi detergono il viso con fazzoletti magici che non fanno crollare il make up e si fanno selfie a raffica. Tutto il giorno … ore e ore in posa… poi sbirci una caviglia sotto le loro organze e volant e trovi il cugino Itt Addams! Comunque finalmente mare bello bello e un po’ di sano snorkeling… abbiamo visto una super medusa! Quelle che invece dei tentacoli sembra avesse un grumo di vomito giallo e se lo tocchi ti reincarni in quel che ti meriti…come insegna il buon Buddha. Poi una murena poco collaborativa, centinaia di pescetti colorati ed invadenti che ci circondavano. E poi dei rassicurantissimi serpenti d’acqua…e una tarantola…o una sua cugina tropicale…ma quella era in camera e l’abbiamo espulsa a scopate… e anche un calamaro fuggevole che però stasera nei nostri piatti non sfuggiva affatto e faceva perfetta pandanne con le verdure saltate. Ci sono anche dei gatti tra i bungalow…qui siamo al Racha Bugalow….praticamente sulla spiaggia. Pero’ voi prendete le stanze piu’ nuove con l’aria condizionata, che noi abbiam fatto braccine e non erano un gran che e sopratuttoci entravano gli insetti. Claudia ha chiesto una zanzariera extra e Roby ha dormito con gli occhi aperti. Cena, libro e quattro chiacchere e alle 23 andiamo a nanna…che a parte gechi, cicale, grilli e chissà quale altro pericolosissimo insetto… qui non si muove nulla a San Fran-budda piacendo… (gioco di parole tra Budda e San Francesco che comunicava con le bestie).

15/16

Sveglia presto e sono uscita dal bozzolo anti atomico e antiragni nel quale abbiamo avvolto il letto usando la zanzariera e alle 730 facevo il bagno sola sola. Alle 11 lo sbarco dei cinesi ha dato soddisfazione: damine, mimi in accademico, astronauti, palombari… Dopo pranzo partiamo in esplorazione dell’isola… abbiamo incontrato varani di diverse misure e tante farfalle colorate e i soliti cinesi. Lo so non c’è nesso ma è così. Poi il megaragno si è fatto trovare puntuale nel cesso, Claudia urla, Roby sviene e io vado di ramazzate come se piovesse e infatti piove… vabbe’. Mangiato, bevuto, nanna che è tardi. Ultime ore a Ko Racha trascorse a mollo tra i pescetti colorati… poi barca e rientro a Phuket… Attacco subito una trattativa per il tour a Phiphi… spuntando meno della meta’ dal prezzo iniziale. Finisco con mal di testa io e senza capelli la receptionist. Le chiedo dove si può reperire il curry verde e lei corre al super a comprare pollo, curry e latte di cocco e improvvisa una lezione di cucina Thai con assaggio finale. Bellissimo gesto e peccato che a me il curry faccia schifo… e mentre gli altri fanno scarpetta nella lava fusa io sbocconcello Mango, Papaya, ananas, e altri squisiti succosi e dolcissimi frutti… Massaggio ai piedi. Cena. E domani sveglia alle 645 per andare a PhiPhi…

17 Nov PhiPhi

Non fate assolutamente questa escursione o trovate una formula che vi salvi dalle frotte di cinesi e russi che sbarcano ovunque prima, dopo e con voi. Se state a Kata salpate solo da Chalong. Il tranfert verso il porto di Phuket prende un’ora e mezza da Kata anche perchè che comprende un tour degli hotel lungo la strada per recuperare altri festosi gitanti. A destinazione aspetti che si raduni tutto il gruppo, quindi fanno il breafing, cerchi le pinne del tuo numero (100Bhat il noleggio) e altre cose… insomma, ci siam svegliati alle 730 e salpiamo alle 11. Khai island e’ tipo un atollo e sarebbe bella se non fosse completamente occupata da ombrelloni e chioschetti che sarebbero vietati sulle spiagge ma qui, in questo potenziale angolo di paradiso, fanno eccezione! Te la vendono come zona di snorkeling, in realta non c’e’ nulla da vedere, il corallo e’ morto e non ha nessuna possibilita’ di riprendersi. Pesci non ce ne sono anche perche’ le barche ormeggiano sulla banchina a motore acceso e ci sono centinaia di bagnanti che urlano e nuotano urtando con le pinne il fondale delicato.

Monkey beach: una lingua di sabbia incastonata tra alte pareti rocciose, suggestiva e fotogenica, peccato l’ignoranza! Ammetto l’antipatia che destano in me i primati che sono notoriamente dispettosi e volubili ma ancor peggio penso dei turisti che nutrono le scimmie e lasciano sacchetti di plastica e bottiglie a far da arredo! Passiamo a Vicking Cave… non l’ho capita… inutile stop di 30 secondi costeggiando una parete rocciosa con dei buchi e dei legni e degli stracci infilati dentro… ti spiegano che era un insediamento dei Normanni risalente a migliaia di anni or sono e di scattare velocemente le foto perche’ essendo proprieta’ privata non si puo’ stare, non mi sono neanche presa il disturbo. Lo stop più bello è a Maya Bay, da spezzare il fiato, ma le barche attraccano ovunque direttamente sulla spiaggia impedendo la balneazione, e c’è gente ovunque, casino, musica e spazzatura in acqua. Poi di nuovo in barche, è ora di andare. Passi più tempo sui mezzi di trasporto che esplorando spiagge e fondali. Ah, da qualche parte ci siamo fermati a mangiare, ma non ricordo su quale meravigliosa ma urbanizzata spiaggia di PhPhi.

18 Nov

Fermi a Phuket ci spostiamo a nord di Patong per raggiungere la bellissima Laem Sing beach che si raggiunge dalla strada principale che costeggia il mare e scendendo dei gradini interessanti. L’acqua e’ calda ed e’ un piacere in mare. Ci stiamo un paio d’ore poi torniamo su con pit stop per un pranzo a base di pesce su una terrazza naturale che ospita un ristorantino proprio lungo la salita. Spesi ben 8 eu! Poi passeggiata di un km verso Surin beach, piu’ grande e molto lunga e piu’ tranquilla di Kata e Karon. Per fortuna abbiamo usufruito del Taxi per spostarci… infatti alle 16 si sono aperti i rubinetti e il monsone fantozziano ha martellato per un’ora mentre noi ci siamo rifugiati in un chioschetto. Finito il temporale abbiamo preso un TucTuc (che ha voluto ben 700bhat!!!) e siamo tornati in albergo. Ultimi preparativi e via sull’ennesimo minibus per il volo serale che in un’ora ci riporta a Bangkok al Don Mueang dove abbiamo preso la navetta gratuita verso ill Suvarnabhumi. Da qui altra navetta organizzata che in 7 minuti ci ha portati al Tong Tha hotel, dignitoso e comodo con buona colazione e tranfert inclusi.

Il 19 mattina aereo per rientro in Italia.

Conclusione. Evitate i circuiti piu’ turistici. La Thai commerciale ha ben poco di genuino da offrire. La natura e’ spremuta ignobilmente per ottenere profitto. I thailandesi sono persone cordiali e accoglienti e cucinano benissimo! Il paese e’ sicuro, facile da girare e curioso. E’ molto economico.



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