Zanzibar 9

A dicembre io e mio marito siamo partiti per un viaggio di 2 settimane a Zanzibar. La scelta è caduta sul tour operator Karambola, il principale motivo era che ci dava la possibilità di fare la prima settimana sulla costa est dell'isola al Mapenzi Beach e la seconda settimana a Nungwi, località a nord di Zanzibar, al Baobab Beach, il tutto ad...
Scritto da: Vivi Arcangioli
zanzibar 9
Partenza il: 10/12/2006
Ritorno il: 24/12/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
A dicembre io e mio marito siamo partiti per un viaggio di 2 settimane a Zanzibar. La scelta è caduta sul tour operator Karambola, il principale motivo era che ci dava la possibilità di fare la prima settimana sulla costa est dell’isola al Mapenzi Beach e la seconda settimana a Nungwi, località a nord di Zanzibar, al Baobab Beach, il tutto ad una cifra per noi abbordabile di 1.433,00 a testa, incluso il transfer Mapenzi-Baobab e naturalmente il volo aereo.

La soluzione era per noi ottimale perchè in questo modo potevamo visitare bene l’isola appoggiandoci anche ad una agenzia locale, la Migodatour, contattata tramite internet e pagata dall’italia tramite bonifico bancario: 350 dollari in due per 3 gite con auto privata, autista e guida.

Il soggiorno al Mapenzi era in all inclusive, con un ottimo servizio di open bar, cucina buona anche se un pò ripetitiva ma si sa che noi italiani siamo troppo esigenti in materia cibo!! Questo villaggio si trova a Pwani Machagani sulla costa est dell’isola di Zanzibar, dove sorgono quasi tutte le strutture turistiche e a pochi chilometri dalla spiaggia di Kiwengwa famosa per i suoi innumerevoli villaggi: Francorosso, Bravoclub, Ventaglio ecc.Ecc.

Tutto questo litorale è caratterizzato dalle famose maree: il mare si ritira per oltre 500 metri dalla riva creando pozze di acqua caldissima, dove puoi rimanere a mollo delle ore, oppure puoi passeggiare fino alla barriera corallina osservando i locali che pescano o le donne raccoglitrici di alghe al lavoro. Nonostante la vicinanza al chiassoso mondo dei villaggi vacanza, Pwani Machagani rimane una zona tranquilla: i locali vivono di pesca e di coltivazioni di alghe, che vedrete ad essicare ovunque.

Chiusi e coccolati all’interno di questi villaggi, compreso il Mapenzi, avrete scarse possibilità di conoscere Zanzibar e la cultura zanzibarina, un “esplosivo” mix arabo, portoghese, inglese, bantu e hindi.Infatti una delle escursioni più belle è sicuramente quella nella capitale: Stone Town.

Una delle città più affascinanati che io abbia mai visto: un labirinto arabeggiante di stradine, palazzi con porte intarsiate, bazar e mercati.

Una città che ha saputo fondere diverse culture e sopravvivere nel tempo mantenendo intatto il suo fascino.Essenziale, per la visita della città, una buona guida e se possibile poterci rimanere una notte soggiornando in Hurumzi Street (uno dei posti migliori dove rovistare tra cianfrusaglie e antiquariato) all’ Emerson & Green, cenando al ristorante posto all’ultimo piano di questo splendido palazzo appena restaurato, da cui si godrà un tramonto unico su Stone Town. Prezzo per una serata del genere 80 dollari in due, con una prenotazione anticipata di circa due mesi: un’africa vecchio stile coloniale, forse un pò demodee ma di un fascino innegabile.

Un’altra escursione, che io e mio marito, consigliamo vivamente è l’isola di Chumbe. Qui il termine “ecoturismo” è veramente appropiato: niente tv, ne telefono e l’acqua piovana viene filtrata e raccolta sotto il pavimento, mentre acqua calda e elettricità sfruttando l’energia solare. Lo snorkeling è un’esperienza da non perdere ( le immersioni subacquee sono vietate all’interno del parco marino) e se siete “stanchi” di mare potrete divertirvi a fotografare il coconut crab o ladro di cocchi il più grosso granchio che io abbia mai visto.

Gli ultimi giorni del nostro soggiorno zanzibarino li abbiamo passati a Nungwi, località a nord dell’isola, meta gettonata dai saccopelisti, che unisce una bella spiaggia ( non soggetta alle maree come quella del litorale est) una atmosfera easy ed una vivace vita nottura ( stiamo parlando di Zanzibar non di Cuba…Ci siamo capiti!!!).

Noi eravamo alloggiati al Baobab Beach Bungalows in BB, semplice ma pulito, d’altronde qui a Nungwi in camera ci stai ben poco; la spiaggia è molto bella e il mare te lo godi con lunghissimi bagni, la sera i ristorantini propongono le loro specialità del giorno scritte su una lavagna all’entrata del locale e se non ti va il ristornante puoi sempre optare per i barbecue serali sulla spiaggia con spettacolini di percussioni al chiaro di luna.

In ultimo vorrei spendere due parole sul popolo zanzibarino: io e mio marito possiamo parlarne solo bene e sperando in un turismo sempre più responsabile che porti loro lavoro e benessere, salutiamo e ringraziamo chi ci ha reso questo viaggio unico.

Se siete interessati a vedere le nostre foto di Zanzibar visitate il nostro sito: www.Clericimarco.It nella sezione ‘pictures’.



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