Tanzania… orizzonti infiniti

Un tour safari organizzato fra i parchi naturali
Scritto da: Edgar
tanzania... orizzonti infiniti
Partenza il: 01/07/2019
Ritorno il: 10/07/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
Quest’anno, festeggiando i 30 anni di matrimonio, abbiamo deciso di realizzare un sogno che ha sempre avuto mio marito: safari in Africa per ammirare gli spazi infiniti e fotografare i grandi mammiferi. Ci siamo informati sulle varie destinazioni ed alla fine abbiamo scelto la Tanzania, consigliati anche dal nostro agente di viaggio. Il tour operator a cui ci siamo affidati è “Il Diamante” specializzato per la destinazione. Abbiamo prenotato il tutto a febbraio e la partenza sembrava lontanissima. L’attesa ha aumentato il desiderio di partire e finalmente il giorno è arrivato. Si parte da Milano con Qatar Airways in tarda serata. Dopo 6 ore facciamo scalo a Doha e cambiamo aereo per le successive 6 ore, arrivando all’aeroporto del Kilimanjaro nel pomeriggio successivo. Volo tranquillo e compagnia aerea ottima, l’unica nota riguarda i sedili un pochino stretti in larghezza, ma per il resto siamo stati veramente coccolati. All’arrivo ci aspetta la nostra guida, un ragazzo di 25 anni molto gentile ed estroverso. Incontriamo gli altri partecipanti: una coppia di Bergamo, un ragazzo di Roma, una famiglia con figli di Bergamo e una coppia di sposini in viaggio di nozze. Siamo stati distribuiti su due jeep con due guide e finalmente si parte! La prima notte la passiamo ad Arusha in un bellissimo lodge con un giardino lussureggiante ed ecco il primo “avvistamento”! Nel giardino c’erano due piccoli dik-dik che brucavano tranquillamente l’erba.

03/07/2019 – Arusha / Tarangire National Park

Il mattino successivo si entra nel vivo! Dopo Arusha abbandoniamo la strada asfaltata per passare allo sterrato che ci accompagnerà per tutto il viaggio. Arriviamo al Tarangire National Park, la nostra guida apre il tetto della jeep così ci possiamo alzare per fotografare e vedere tutta la bellezza del paesaggio intorno a noi! Il primo stupore lo proviamo arrivando ad una pozza d’acqua dove si sta abbeverando un branco di zebre. Sembrava di essere in uno dei tanti documentari visti in TV! Dovunque zebre, gazzelle, qualche giraffa e gli elefanti, meravigliosi pachidermi che sembrano così tranquilli! Dormiamo all’interno del parco al Maweninga Camp: il nostro primo campo tendato in mezzo alla natura rigogliosa. Dalla terrazza abbiamo potuto ammirare un tramonto mozzafiato e poi il cielo stellato che a casa, con tutta l’illuminazione della città, non possiamo nemmeno immaginare! La “stanza tendata” è stata una bellissima esperienza, non abbiamo chiuso i teli oscuranti per la notte in modo da poter godere di tutti i rumori notturni e della prima luce dell’alba.

04/07/2019 – Tarangire National Park / Lake Manyara / Karatu

La mattina successiva, con il nostro cestino per il pranzo preparato dal lodge, si parte alla volta del Lake Manyara. Attraversiamo villaggi e piantagioni di mais, girasoli e riso. In ogni villaggio i bimbi ci accolgono e riusciamo a dare loro un piccolo regalo: avevamo portato un sacchetto pieno di penne proprio per regalarle ai bimbi che nei villaggi chiedono sempre un piccolo dono. Nel parco possiamo vedere i primi leoni: un maschio e una femmina che disturbati si spostano placidamente in una posizione più tranquilla. Percorriamo il parco tra la natura rigogliosa ed una miriade di uccelli colorati, poi ad un certo punto la vista del lago si apre con un panorama bellissimo. E’ molto vasto e circondato dal verde. Finalmente possiamo scendere dalla jeep e percorrere a piedi una passerella in legno che porta oltre la riva del lago. Da questo punto privilegiato ammiriamo il verde delle montagne, il rosa dei tanti fenicotteri che cercano cibo sulle rive e i pellicani che in volo formano dei disegni incredibili. Risaliamo sulla jeep e ci fermiamo subito dopo per scendere ad una fonte di acqua calda (direi quasi bollente) che sgorga direttamente dalla montagna e, grazie al contenuto di minerali, forma un percorso in cui la terra presenta diversi colori e lungo il quale cresce un’erba verdissima. Procediamo e sulle rive incontriamo qualche gnu che bruca tranquillamente l’erba ed una colonia di babbuini intenta a mangiare radici e a fare la reciproca pulizia del pelo. Lasciando il lago, un’aquila dalla testa bianca ci saluta appoggiata sul ramo più alto di un albero rinsecchito sulle rive in attesa di una facile preda. Al termine di questa ricca giornata ci dirigiamo verso il nostro lodge (Bashay Rift Lodge) nei pressi di Karatu in cima ad una collina da cui si gode di un bel panorama e ancora una volta possiamo ammirare un tramonto con colori mozzafiato

05/07/2019 – Karatu / Ngorongoro / Olduvai

Si riparte con il nostro cestino per il pranzo alla volta della Ngorongoro Conservation Area. Si sale nella nebbia fino a più di 2.000 metri, ci fermiamo alla sommità per ammirare il cratere dall’alto: una distesa pianeggiante punteggiata di innumerevoli animali, chissà se riusciremo a vedere il famoso rinoceronte nero di cui si contano circa 30 esemplari monitorati proprio in quest’area? Scendiamo nel cratere e subito ci accolgono gli onnipresenti gnu e zebre che ormai quasi non consideriamo più, tanti ne abbiamo visti! Poi visitiamo la parte del cratere ricoperta da foresta nella speranza di avvistare il leopardo: non siamo stati fortunati (….per ora…). Ci dirigiamo verso il laghetto degli ippopotami per il pranzo quando improvvisamente ecco una famiglia di leoni (3 leonesse con i cuccioli) ed un elefante piuttosto vicino da cui i leoni cercano di distanziarsi. Bloccata la jeep, ammiriamo per più di mezz’ora questa famiglia che si sposta, attraversa un piccolo ruscello fermandosi a bere e si posiziona sull’altra riva, ben distante dall’elefante che nel frattempo si dirige verso le erbe verdi. Fotografiamo tutta la scena a qualche metro di distanza increduli di come i leoni non si curino minimamente della decina di jeep che nel frattempo si era raccolta in zona! Il laghetto degli ippopotami è bellissimo, questi grossi animali sguazzano felici e ogni tanto emettono qualche verso cupo arrabbiandosi con il vicino probabilmente per conquistare un posto migliore! Pranziamo all’interno della jeep per evitare che le aquile che volteggiano sopra di noi ci rubino il cibo scendendo in picchiata! Uscendo dal cratere ci aspettano un bel po’ di kilometri fino ad arrivare al Olduvai Camp, il nostro secondo campo tendato in mezzo al nulla; costruito intorno ad una collinetta di rocce. Dopo mezz’ora dall’arrivo partiamo per la passeggiata con i Masai che ci conducono ad un altro agglomerato roccioso per ammirare il tramonto. Il silenzio è assoluto, ci sediamo sulle rocce ed aspettiamo le 18:30, ora in cui il sole si congeda colorando di rosso le nuvole all’orizzonte!

06/07/2019 – Olduvai / Serengeti National Park / Grumeti Reserve

Ripartiamo di buon mattino per il Serengeti che nel nostro immaginario è una distesa di erba secca con alberi di acacie dovunque: è proprio così, tutti i documentari visti ci hanno reso perfettamente l’idea di com’è nella realtà! Poco dopo esserci immersi in questo enorme parco incontriamo il primo insolito abitante: una iena sdraiata su una collinetta (ex termitaio) probabilmente sazia dopo la caccia notturna. Improvvisamente si alza: è affascinante pur nella sua estrema bruttezza! Poi gazzelle a perdita d’occhio, zebre e gnu. Vediamo un assembramento di jeep davanti a noi e ci dirigiamo in quel punto: possiamo osservare il pranzo di un folto gruppo di avvoltoi raccolti intorno ad una carcassa che si spintonano e litigano per accaparrarsi il boccone migliore. Altro assembramento di jeep: questa volta una leonessa sdraiata nell’erba secca e poco lontano un leone maschio che pensa bene di alzarsi e di farsi una passeggiata intorno alla nostra jeep e qui gli scatti fotografici non si contano! Poi all’improvviso passa un branco di gazzelle poco distante, la leonessa le vede e si mette in caccia: inizia la corsa per l’attacco, ma le gazzelle sono molto veloci e le sfuggono; abbiamo pensato che non si sia impegnata a fondo nella caccia, probabilmente già sazia ed in cerca solo di uno spuntino supplementare!

Il pranzo, questa volta non al sacco, presso il Ronjo Camp all’interno del parco. Un campo tendato in cui sotto una tenda protetti dal sole cocente dell’Africa, ma con un bel venticello rinfrescante, ci hanno servito una fetta di pizza con verdure che devo dire migliore di alcune pizze mangiate in Italia! Proseguiamo il nostro safari ed improvvisamente alla nostra sinistra vediamo due giovani leoni maschi che camminano dirigendosi verso un agglomerato di rocce poco distanti (chiamate kopjes dei leoni). Li seguiamo, salgono sulle rocce e uno dei due si sdraia proprio sulla sommità offrendoci un ritratto a dir poco esaltante, sembrava che si fosse messo in posa appositamente per farsi fotografare da noi! Usciamo al parco per recarci al nostro prossimo lodge tendato (Grumeti Hills) all’interno della riserva privata in cui trascorreremo due notti.

07/07/2019 – Grumeti Reserve

Partenza di buonora dopo un caffè ed un biscotto per il safari a piedi. Ci accompagna una guida ed un ranger armato di fucile (piuttosto inquietante!). Partiamo dal lodge e camminiamo attraverso il bush tra zebre e gnu. La guida ci spiega un po’ la flora del posto e ci illustra la gerarchia delle termiti che popolano i numerosi termitai presenzi in zona. Mentre ascoltiamo la spiegazione un branco di elefanti si avvicina, il ranger è in allerta…..è giunto il momento di proseguire per non farci raggiungere dagli elefanti! Arrivati sulle rive di un piccolo torrente, troviamo i tavoli imbanditi per una colazione in mezzo alla natura! Dal lodge hanno portato tutto il necessario, compreso anche un fornello su cui cuocere le omelettes!

Ripartiamo dopo colazione con la jeep per il safari all’interno della riserva privata. Assistiamo ad una piccola migrazione di zebre e gnu, come sempre insieme, che si stanno recando al nord in cerca di pascoli verdi. Proseguendo lungo il fiume che attraversa la riserva, in un’ansa scorgiamo il primo bufalo! Si sta abbeverando con le quattro zampe in acqua, calmo e tranquillo (per fortuna!) alza la testa e ci osserva curioso. Proseguiamo incontrando numerosi elefanti, antilopi molto grandi e gazzelle. Siamo alla conclusione del safari e ci stiamo recando al lodge per il pranzo quando la radio della jeep gracchia comunicando l’avvistamento di un leopardo! Subito ci rechiamo sul posto indicato dall’altra guida ed eccolo lì: sul ramo di un albero che sonnecchia placidamente. Ci piazziamo sotto l’albero in attesa del minimo movimento: il leopardo si alza in piedi mostrandosi in tutta la sua bellezza e maestosità! A mio avviso è stato uno dei momenti più emozionanti dell’intero viaggio. La guida infatti ci ha detto che non è semplice vederlo essendo un animale molto schivo e solitario. In conclusione, siamo rimasti sotto l’albero più di un’ora ammirando quella splendida creatura!

Dopo il pranzo nel lodge abbiamo il pomeriggio libero. L’intenzione è quella di provare la piscina costruita sul bordo della collina proprio sullo strapiombo, ma sfortunatamente un temporale ha cambiato i nostri piani. E’ stato comunque bellissimo stare seduti sul terrazzino della nostra tenda, riparati dalla struttura in legno ad ascoltare il suono della pioggia!

Per fortuna il temporale ha avuto vita breve perché dopo cena ci aspetta il safari notturno!

Saliamo su una jeep elettrica completamente scoperta alla volta del bush in versione notturna! Con una lampada molto potente la nostra guida illumina la zona intorno alla jeep ed improvvisamente in tutte le direzioni brillano innumerevoli occhi! Piccoli cangurini africani che saltellano, una genetta che si arrampica sull’albero, tantissimi gnu che all’avvicinarsi della jeep scappano in massa. Ma una delle scene più memorabili di tutto il viaggio è il pasto notturno delle iene: un gruppo di iene intorno ad una carcassa, lo schioccare delle ossa spezzate dalle possenti mascelle, il litigare per accaparrarsi l’intera carcassa ed un cucciolo che timidamente cercava di avvicinarsi agli adulti; questa scena è stata veramente forte ed allo stesso tempo estremamente naturale.

Ritorniamo alla nostra tenda per il meritato riposo dopo una giornata densa di emozioni

08/07/2019 – Grumeti Reserve / Serengeti National Park / Karatu

Ripartiamo per l’ultimo safari attraversando ancora il Serengeti. Innumerevoli zebre, gazzelle e gnu; a metà di una collinetta 4 giraffe intente a mangiare le foglie di acacia: con tutte quelle spine come faranno a non pungersi, sono veramente abili!

Ecco un assembramento di jeep, raggiungiamo il posto e scopriamo mamma ghepardo con due cuccioli (già piuttosto grandi) che riposano all’ombra di un albero di acacia. Siamo vicinissimi e possiamo fotografare la scena senza alcuna difficoltà: sembra che i ghepardi si mettano in posa per noi, tranquillissimi a godersi il loro relax!

Ancora un’ultima emozione: arrampicato sul ramo di un albero un leopardo con la sua preda, una gazzella adagiata a cavallo del ramo pronta per sfamare il possente felino!

In giornata visitiamo anche un villaggio Masai. Ci accolgono con una danza di benvenuto e visitiamo le loro case; ci spiegano le tradizioni che ancora oggi segnano i passaggi fondamentali della loro vita. Visitiamo anche la piccola scuola dove abbiamo l’occasione di lasciare penne e quaderni per i bimbi che, con i loro grandi occhi, accolgono con un applauso il dono: è stato veramente commovente.

Un’ultima vista panoramica sul cratere del Ngorongoro ci regala l’ultimo dei “big five” mancante all’appello: il rinoceronte! Seppur distantissimi le nostre guide con l’occhio allenato ed un bel binocolo li hanno riconosciuti. Con un obiettivo potente siamo riusciti a fotografarli, sono proprio loro, riusciamo a distinguere il corno!

Proseguiamo per ritornare al Bashay Rift Lodge di Karatu per l’ultima notte in Tanzania

09/07/2019 –Karatu / Arusha

Ripartiamo di buon mattino per Arusha, il tetto della jeep ormai chiuso (che tristezza!) perché a questo punto lasciamo definitivamente le sterrate strade dei safari e torniamo all’asfalto. Ci fermiamo in due negozi per acquistare qualche ricordo di questa bellissima esperienza. Attraversiamo villaggi e mercati in cui avremmo voluto fermarci, ma il tempo è tiranno!

Dopo il pranzo in un lodge di Arusha con un giardino spettacolare, ci ritroviamo in un baleno in aeroporto pronti ad affrontare il viaggio di ritorno con gli occhi ed il cuore colmi di quei paesaggi, quella luce, quegli animali liberi ma allo stesso tempo tanto confidenti da accettare la presenza delle jeep come naturale.

Ringraziamo le nostre guide Godlove e Godifrei che con la loro esperienza ci hanno fatto sentire parte di un mondo così diverso da quello a cui siamo abituati ed a cui ora è più difficile tornare.

Veramente un’esperienza da provare… ci si sente liberi, purtroppo però la nostra vita fatta di obblighi, scadenze, formalità e stress ci attende. Ci rifugeremo con piacere nei ricordi di questo viaggio quando lo stress comincerà a farsi sentire!



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