Un appello dell’Amref: Venti litri di Solidarietà

Lo scorso 22 marzo si è svolta la Giornata Mondiale dell'acqua promossa dall'associazione AMREF, African Medical and Research Foundation che, come molti sapranno, è la principale organizzazione sanitaria con base in Africa fatta di uomini e donne africani.
Turisti Per Caso.it, 30 Mar 2004
un appello dell’amref: venti litri di solidarietà
Lo scorso 22 marzo si è svolta la Giornata Mondiale dell’acqua promossa dall’associazione AMREF, African Medical and Research Foundation che, come molti sapranno, è la principale organizzazione sanitaria con base in Africa fatta di uomini e donne africani. L’invito-sfida che AMREF proponeva in quella giornata era contenere i consumi e cercare di vincere la “patente” del risparmio, partecipando alla campagna on line “Venti litri di Solidarietà” (www.Amref.It). Un gioco per sensibilizzare le persone a un consumo più consapevole di una risorsa preziosa come l’acqua, ma per noi così “scontata”, e per sostenere la realizzazione dei progetti idrici di AMREF in Africa. Si prevedeva per ogni uso domestico dell’acqua un valore in punti, variabile in relazione alla sua utilità e al consumo, si trattava, quindi, di non superare il tetto massimo di venti punti di consumo in una giornata, seguendo le regole fissate on line. La pena per i trasgressori consisteva nel ritiro della “patente” del risparmio. A tutti gli altri partecipanti, invece, è stata data la possibilità di vedere pubblicati sul sito e sul Notiziario dell’associazione i racconti più originali della loro giornata solidale.

La campagna promossa da AMREF porta il nome “Venti litri di solidarietà” perché sono proprio 20 litri la dose quotidiana d’acqua di cui dispone un contadino africano: un quantitativo evidentemente insufficiente, meno della metà del fabbisogno minimo di 50 litri indicato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, e appena un decimo del consumo medio di un cittadino italiano. I progetti idrici di AMREF Italia in Africa sono cinque, suddivisi tra Kenya, Uganda e Tanzania. Nel 2003, grazie alla solidarietà di oltre 50.000 donatori italiani, ha attivato 312 nuove fonti d’acqua (tra costruzione di pozzi e messa in sicurezza di sorgenti) e cambiato in meglio la vita di circa 75.000 beneficiari. Quest’anno si propone non solo di costruire 4 acquedotti, 280 pozzi di superficie e 5 pozzi trivellati, ma anche di promuovere l’educazione sanitaria a scuola e un’economia agricola locale. “In Africa la mancanza d’acqua pulita è legata direttamente o indirettamente all’80% delle malattie, compromette gli equilibri sociali e impedisce lo sviluppo di un’economia agricola locale nelle zone rurali, dove vive il 70% della popolazione”, ha dichiarato Thomas Simmons, direttore di AMREF Italia, in occasione della Giornata Mondiale dell’acqua. “Tanti anni di esperienza” – ha aggiunto Simmons – “ci hanno insegnato che per garantire il successo dei progetti idrici è necessario assicurarne la sostenibilità attraverso il pieno coinvolgimento delle comunità beneficiarie, il decentramento, e il rafforzamento delle capacità locali di gestione dell’acqua”. Portare acqua in Africa è un processo complicato, con tante implicazioni politico-sociali, oltre che culturali. Comprendere la differenza tra Africa ed Occidente rispetto al problema è fondamentale, affinché il diritto all’acqua possa diventare qualcosa di più di una bella dichiarazione d’intenti. L’acqua, infatti, è, in base all’esperienza di AMREF, un punto di partenza per costruire un futuro di pace e democrazia in Africa.

AMREF Italia ha organizzato, per aprile, la proiezione di due film a testimonianza della situazione africana: il film-documentario di Luca Zingaretti, “Gulu”, proiettato mercoledì scorso, e il film-documentario di Giobbe Covatta, “Sono stato negro pure io”, in programma per venerdì 16 aprile; entrambi prodotti da AMREF Italia e presentati ufficialmente all’Auditorium di Roma (Sala Settecento, ore 20.30). A seguito delle proiezioni, è previsto un dibattito tra i protagonisti del film (Zingaretti e Covatta), il Sindaco di Roma, Walter Veltroni, e il Direttore di AMREF Italia, Thomas Simmons. Una occasione per tutti di conoscere direttamente l’associazione e i problemi africani, ma anche un modo di rimediare per coloro che non hanno ottenuto la “patente” del risparmio.



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