Shanghai solo andata

Storie di giovani italiani in Cina, di Duccio Alabiso
Turisti Per Caso.it, 11 Ott 2011
shanghai solo andata
Duccio Alabiso, chef ed ex guida per caso storica di Turisti per Caso da quindici anni è viaggiatore “fisso” -come ama autodefinirsi- per studio o per lavoro in Giappone e in Cina. Lì c’è finito per caso, durante una vacanza in bici con la famiglia, e ha deciso di trattenersi per 6 mesi seguendo un corso intensivo di lingua cinese. Da quel momento è cominciato il suo vagabondaggio: Mongolia, Sichuan, Singapore… intervallato da sporadici rientri in Italia per racimolare qualche soldo svolgendo lavori stagionali. Fallito il tentativo di mettere radici nel paese natale, dopo aver visitato anche Australia e Filippine, si trasferisce definitivamente a Shanghai, dove dal 2004 lavora per una società che importa prodotti alimentari.

Oggi torniamo a parlare di Duccio in veste di scrittore! Il suo libro “Shanghai solo andata. Storie di giovani italiani in Cina” (Franceso Broschi Editore) racconta le esperienze di venti italiani di età compresa tra i 25 e i 42 anni: gente comune, che alla sicurezza e alla comodità dell’ambiente familiare, ha scelto di rimboccarsi le maniche e di mettersi in gioco in un altro paese, con una barriera linguistica e culturale evidente. Stagisti e tirocinanti, manager e imprenditori, cuochi e architetti, artisti e avvocati, tutti accomunati dal desiderio di lasciare l’Italia e di trasferirsi in Asia per cercare fortuna. L’idea del libro è nata dalla rassegnazione causata dalla crisi globale e dallo spettro della disoccupazione che Duccio nota nei giovani italiani, spesso però troppo mammoni… Il libro non ha la presunzione di essere una guida tecnica su come e cosa fare fare quando si arriva in un altro paese, ma al suo interno l’autore ha pensato di stilare un elenco di professioni ricercate in Cina, informazioni sul visto e sul costo della vita. Sicuramente inoltre può offrire spunti interessanti, basati sulle esperienze personali delle persone intervistate, che -a volte con monologhi in prima persona- raccontano il loro punto di vista, le motivazioni che li hanno spinti ad andare via, i loro sogni, le loro paure, e i loro consigli su come vivere in Cina.

PS In redazione abbiamo ricevuto una copia del libro, che Duccio ci ha spedito direttamente da Shanghai… Grazie e in bocca al lupo per la nuova avventura!



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