La Via Alta nelle Hautes Alpes francesi

Un itinerario dalle radici antiche, sulle tracce dei pellegrinaggi medievali
scottifranca, 28 Lug 2011
la via alta nelle hautes alpes francesi
Nulla di meglio, per noi che amiamo andare a zonzo, che percorrere sentieri dalle radici antiche, dove è passata la storia secolare dei pellegrinaggi europei. C’è stato un tempo in cui l’Europa era attraversata da pellegrini che percorrevano strade difficili, poco visibili oppure appena tracciate, sfidando pericoli di ogni genere, pur di raggiungere le più importanti mete della cristianità. Lungo questi percorsi fioriva l’arte, si sviluppavano idee, si creavano le basi di un’identità comune. Alcuni di questi itinerari hanno superato la prova del tempo, come il Cammino di Santiago, verso Compostela, e la Via Francigena, verso Roma. Tra questi esisteva un cammino che attraversava le Alpi, all’altezza del Monginevro, congiungendo idealmente Santiago a Roma. Questo itinerario, la Via Alta, è oggi di nuovo aperto e percorribile: a piedi, se siamo allenati e appassionati, in bicicletta oppure in macchina, per sostare qua e là negli angoli più nascosti. L’itinerario offre bellissimi paesaggi naturali, perché attraversa ben 7 parchi naturali tra Piemonte, Hautes Alpes, Provenza, tra le montagne più alte d’Europa, e bellissimi paesaggi culturali di fortezze, palazzi, santuari e abbazie. In alcuni di questi si può alloggiare, ripetendo l’esperienza degli antichi pellegrini che trovavano accoglienza negli hospitals lungo la strada.

Per cominciare a vivere le emozioni della Via Alta scegliamo il percorso che parte dal confine con l’Italia e scende verso la pianura provenzale. Dopo i paesaggi spettacolari del passo del Monginevro, la prima tappa in Francia é la città di Briançon, magnifico esempio di città fortificata, che dimostra l’imponente fenomeno della catena di fortificazioni difensive, costruite a cavallo delle Alpi, quasi tutte tra 1600 e 1700, da audaci ingegneri militari. A Briançon il genio fu quello di Vauban, che realizzò nell’arco di pochi anni una potente struttura difensiva di cinta muraria, fortezze che proteggono la città dall’alto, fossati esterni, casamatte e bastioni che ospitavano uomini e pezzi d’artiglieria. Allora le frontiere franco-italiane erano terra di scontro, in cui pellegrini ed eserciti si mescolavano, proteggendo il territorio, ma mantenendo sempre aperte le vie di comunicazione. Dal 2008 tutta la rete di strutture difensive progettate da Vauban, a Briançon e nel resto della Francia, è stato classificato Patrimonio dell’Umanità. Con la sua collocazione a 1400 metri di altezza, Briançon oggi, più che una cittadella militare, è diventata una invitante località sportiva per tutte le stagioni. www.ot-briancon.fr

Il panorama grandioso che si scopre dalle mura della città da una parte è l’ampia valle della Durance, dall’altra è il Parco Nazionale degli Ecrins, più di 150 vette, montagne che superano i 3000 metri, una quarantina di ghiacciai, una trentina di rifugi, oltre 740 chilometri di sentieri segnalati www.les-ecrins-parc-national.fr

Ma torniamo alla nostra Via Alta in cerca di tracce della religiosità medievale. Da non perdere la famosa Cattedrale di Notre Dame du Réal ad Embrun, una minuscola cittadina abbarbicata su uno sperone roccioso che domina la valle della Durance, vicino al Lago di Serre-Ponçon. Anche in queste terre alpine erano giunti i Saraceni intorno all’anno 1000, per cui la devozione popolare e l’iniziativa dei vescovi spinse a costruire, tra il XII e il XIII secolo, una grandiosa cattedrale presto legata alla famiglia reale. Cattedrale di confine, Notre Dame du Réal conserva uno stile romanico-gotico di ispirazione lombarda, molto vicino alle architetture tipiche della pianura padana, ma già proiettato verso il gotico, secondo lo stile che si stava sviluppando in terra francese. Le pietre bianche e nere, i leoni che affiancano il portale e l’organo donato da Luigi XI accolgono uno dei più grandi tesori religiosi di Francia, visibile nella Cappella di Sainte Anne. www.tourisme-embrun.com

Girovagando qua e là sulle Hautes Alpes, ecco, immersa nei boschi, la suggestiva abbazia di Notre-Dame de Boscodon, oggi Monumento Nazionale, costruita da monaci eremiti nel 1100, grazie alla donazione di un terreno da parte di Guglielmo di Montmirail. Qui i monaci vivevano sfruttando le risorse della foresta, allevando animali e offrendo ospitalità ai pellegrini stanchi per l’attraversamento della grande barriera naturale delle Alpi. Il monastero montano probabilmente appariva come un miraggio, dopo la fatica del cammino: costruito in funzione dei ritmi del sole, dei corsi d’acqua, della presenza di una strada in pietra nei dintorni, della foresta e dei centri abitati, risultava in totale armonia con la natura. Ancora oggi si respira un’atmosfera dolce e tranquilla che invita alla sosta. Relax spirituale e fisico negli ambienti ombreggiati dove il puro stile romanico parla attraverso linee semplici e volumi armoniosi. Poi, perché no? la vicina area picnic in riva all’acqua sarà perfetta per gustare all’aperto una merenda provenzale. www.abbayedeboscodon.fr

Un santuario più recente, meta di moderni pellegrinaggi, è quello di Notre Dame de Laus, costruito nel 1666, in seguito alle apparizioni della Vergine Maria a Benoîte Rencurel. A poche decine di chilometri dalla frontiera con il Piemonte, nel villaggio Saint-Etienne le Laus, si apre questo magico luogo legato ad una pastorella analfabeta, che è stata definita “una delle forze più nascoste e più influenti della storia d’Europa”. Qui si visitano, in un piacevole percorso panoramico, vari luoghi che ricordano la vita di Benoite, le apparizioni, la Valle dei Forni dove abitava. Qui si può essere alloggiati semplicemente nell’Ostello del Santuario, secondo lo spirito di questa bella storia. www.notredamedulaus.com

Consigli di viaggio

Per gustare i sapori tradizionali di queste terre di montagna ecco qualche consiglio. In piacevole contrasto tra lampadari di cristallo e teste di cervo impagliate, l’hotel-ristorante La Chaussée che risale al 1892, al centro di Briancon, offre un menù di ispirazione montana con salumi e paté maison, salsicce di fegato d’oca, maiale marinato alle erbe e cotto al vino rosso, fondue e raclette. Tel 0492211037 Hotel-de-la-chaussée@wanadoo.it

Invitante anche l’idea di un “bistrot de pays”, un accogliente relais multiservizio, luogo di vita culturale, una tappa imperdibile nei villaggi, per raccogliere informazioni sulle curiosità locali, farsi consigliare sulle specialità culinarie, oppure per incontrare e fare due chiacchiere con la gente del paese. Nata nel 1992 in Haute-Provence, questa associazione conta oggi, come Ambasciatori del loro territorio, circa 190 locali in Francia, di cui una cinquantina in Provenza-Alpi-Costa Azzurra. www.bistrotdepays.com

Informazioni

Per percorrere la Via Alta francese è proposto l’itinerario GR 653D, oltre 20 giorni di trekking, comprendente 459 km di sentieri. Il percorso è pubblicato nella topoguide® Montgenèvre – Arles, edita dalla Fédération Française de la Randonnée Pédestre. Per prenotare la guida : Comité Départemental de la Randonnée Pédestre, Tel. 04 92 53 65 11, www.ffrandonnee05.net – www.via-alta.it – www.hautes-alpes.net



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