Volontariato, teatro e disagio sociale

Cari Syusy e Patrizio, vi raccontiamo il nostro viaggio nel mondo. L’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” è nata nel 1988 dall’incontro tra giovani con e senza disabilità mentali e/o disagio psichiatrico, come ipotesi di laboratorio permanente delle diversità sul territorio. Le diversità fisiche, psichiche, sensoriali, culturali,...
Associazione volontari, 15 Feb 2010
Cari Syusy e Patrizio, vi raccontiamo il nostro viaggio nel mondo.

L’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” è nata nel 1988 dall’incontro tra giovani con e senza disabilità mentali e/o disagio psichiatrico, come ipotesi di laboratorio permanente delle diversità sul territorio.

Le diversità fisiche, psichiche, sensoriali, culturali, politiche, religiose, etniche, razziali ed economiche non vengono considerate come motivo di discriminazione ed emarginazione, ma divengono occasione di scambio reciproco e crescita comune, nell’ascolto dell’altro.

I giovani con e senza disabilità dell’Associazione sono persone che cercano di vivere quotidianamente una cittadinanza partecipata, individuando i problemi del territorio e proponendo concretamente delle soluzioni di convivenza pacifica ed interculturale.

L’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” opera per un graduale passaggio da una mentalità diffusa che vede la persona con disabilità come un oggetto di assistenza ad una cultura nuova che riconosca il valore di ogni diversità, valorizzando la persona con disabilità come soggetto di cittadinanza attiva.

Il progetto “Pinocchio nel paese delle meraviglie” si articola in una serie di laboratori di animazione teatrale ed espressiva paralleli, che coinvolgono bambini bielorussi con ritardo mentale o problemi psichici di un orfanotrofio in area Chernobyl; persone con disabilità mentale e disagio psichiatrico; giovani da tutta Europa in situazione di scambio giovanile/campo di lavoro internazionale; persone tossicodipendenti in trattamento sanitario in comunità; persone provenienti da associazioni, cooperative sociali, scuole e parrocchie; professionisti del mondo dello spettacolo In ciascuno dei laboratori attivati dal mese di Gennaio 2001 si sta lavorando sul tema comune della favola di Pinocchio, sviluppando ciascuno i frammenti della storia più vicini alle proprie esperienze di vita, con verifiche e scambi intermedi tra i vari laboratori (ad esempio, nel mese di Marzo, alcuni rappresentanti del Laboratorio di Roma sono andati in Bielorussia per una settimana, per mettere a punto alcuni percorsi espressivi e creativi).

Dal 25 maggio al 25 giugno verranno a Roma n. 18 bambini bielorussi provenienti dall’Internato per persone con oligofrenia di Begoml. Durante il giorno verranno ospitati in una Parrocchia, dove svolgeranno attività teatrale ed altre attività di animazione.

Dal 30 maggio al 20 giugno giungeranno a Roma circa 15 ragazzi provenienti da tutta Europa, per un campo di lavoro internazionale, che confluirà nel progetto, tramite la ong YAP-Youth Action for Peace (già Movimento Cristiano per la Pace) Attualmente, la nostra Associazione ed altre associazioni/cooperative di Roma stanno svolgendo laboratori teatrali paralleli (integrati con persone con disabilità psichica) sul tema di “Pinocchio”, così come, analogamente sta facendo la Comunità Exodus per tossicodipendenti all’Isola d’Elba (comunità promossa dalla omonima Fondazione diretta da don Antonio Mazzi).

Dal 1 al 10 giugno, tutti i gruppi confluiranno all’Isola d’Elba, per affiatamento ed allestimento dello spettacolo finale.

Lo spettacolo finale andrà in scena a Roma intorno alla metà di Giugno 2001.

Tutto il progetto/programma è stato promosso dall’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco”, ma, attualmente, non sappiamo come pagare il tutto.

Ci siamo impegnati a pagare anche l’aereo ed il soggiorno dei bambini bielorussi, chiedendo a delle famiglie italiane di offrire loro un posto per dormire, una colazione ed una cena (e magari il sabato e la domenica). Abbiamo presentato il progetto alla Regione Lazio per un finanziamento: siamo in attesa in questi giorni di una risposta.

Vorremmo collegare i 150 bambini bielorussi dell’orfanotrofio di Begoml (che non verranno in Italia) tramite Internet, all’interno dello spettacolo finale. Così come vorremmo creare delle pagine web sul progetto. E magari si potrebbe mandare in diretta lo spettacolo su Internet.

Siamo stati recentemente, per l’ennesima volta, in Bielorussia in alcuni orfanotrofi, che ospitano bambini disabili. Ci sono difficoltà in Bielorussia. Come tutti gli anni, in questo periodo, non c’è da mangiare. E poi …Non c’è futuro per chi è bollato come “oligofrenico”. Stiamo valutando (io e mia moglie e i miei figli) la possibilità di fare venire dei bambini bielorussi (che già abbiamo ospitato in passato) in Italia (a casa nostra), stabilmente, appena avranno compiuto 18 anni. Stiamo sensibilizzando alcune cooperative sociali a dare lavoro a giovani bielorussi disabili. Una ragazza bielorussa proveniente da un orfanotrofio per bambini oligofrenici è stata assunta recentemente da una cooperativa sociale integrata di Roma.

In giro per la Bielorussia, in giro per orfanotrofi, tra miseria e radioattività. E in Bielorussia abbiamo pensato di avviare una serie di progetti italo-bielorussi, che ci sembrano interessanti (e soprattutto utili): una casa-famiglia per ragazzi disabili, l’inserimento lavorativo di ragazzi disabili in una fabbrica statale, un laboratorio teatrale in Bielorussia in interscambio con un laboratorio teatrale in Italia.

L’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” è’ nata oltre dieci anni fa come ipotesi di laboratorio permanente delle diversità sul territorio. In parole povere, un gruppo di giovani con e senza disabilità mentale o disagio psichiatrico decise di mettersi insieme, considerando le proprie specifiche diversità fisiche, psichiche, sociali, culturali, religiose, politiche, etniche ed economiche, anziché un motivo di emarginazione e discriminazione, una occasione di scambio, di reciprocità e di eventuale crescita personale. All’epoca, eravamo tutti senza lavoro, senza rapporti sentimentali fissi, senza grandi prospettive per il futuro, per così dire eravamo “scoglionati”: tutto questo mettemmo insieme, senza sapere bene che cosa volevamo fare in compagnia.

Andavamo a mangiare la pizza, in vacanza insieme oppure ci sentivamo al telefono.

Probabilmente, la nostra associazione, l’Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco”sia l’unica associazione di volontariato integrata in Italia, cioè una associazione i cui soci volontari sono con e senza disabilità. Di solito, i volontari sono normodotati e gli utenti sono disabili. Il caso è talmente anomalo, che non possiamo iscriverci all’Albo regionale delle associazioni di volontariato, perché tra i documenti da produrre c’è l’assicurazione dei soci volontari. Attualmente, in Italia, le persone con disabilità psichica sono inassicurabili.

Siamo volontari in quanto persone impegnate in una cittadinanza partecipata, sia che abbiamo o no una disabilità. Anche il cosiddetto “handicappato” è passato da oggetto di assistenza a soggetto di cittadinanza partecipata, facendosi promotore di iniziative sul territorio e denunciando le carenze legislative e di servizi per tutta la collettività.

Cercando cercando, ci siamo cercati…E abbiamo scoperto con il tempo le nostre velleità artistiche.

Abbiamo scritto libri, abbiamo fatto manifestazioni pubbliche, abbiamo fatto spettacoli teatrali e film.

Insomma, ci sono tanti spunti diversi, che verranno cuciti insieme in questo grande raduno teatrale: da Chernobyl al disagio psichico, dal volontariato alle cooperative sociali, dalla tossicodipendenza al teatro di ricerca.

I NOSTRI RECAPITI: Associazione Volontari “Il Cavallo Bianco” GAIA CARLETTI, presidente dell’Associazione GIOVANNI SANSONE Tel. 06/7826452 Altri recapiti Tel. 06/7129011 – 71290161 Recapito Fax 06/71290179 Cellulare 0333/2093605 E-mail: cavallo.Bianco@inwind.It