Venite dalle mie parti perché…
Quel grande globo, tale era per me piccina, mi sembrava vivo. Sognavo di percorrerlo tutto e, nello stesso tempo, avevo un po’ di rispettoso timore di quei 4 uomini che lo sorreggevano, così preoccupati e attenti nel loro compito e, insieme pensierosi. Da qualche tempo il globo ha preso a viaggiare. Prima per essere restaurato, poi per farsi vedere. Ed io, quando ora vado nella cara chiesetta, guardo il vuoto che il Mondo, ha lasciato, come un caro che non sai quando tornerà a casa. Perchè ho scritto questa solfa? Bhe…, per ricordarvi che la mia città finalmente, dedica a colui che Honorè de Balzac, ha chiamato ” Il Michelangelo del legno”: Andrea Brustolon. Noi Bellunesi quando andiamo in giro per l’Italia spesso ci guardiamo stupiti e insieme orgogliosi di trovare in qualche chiesa e palazzo le sue opere.. ( es chiesa dei Frari a Venezia o la sala Brustolon al Quirinale). Nella mia provincia molte chiese hanno delle sue opere che con calore ci vedono crescere. Con orgoglio quando qualche “foresto” viene nella nostra città non manchiamo di portarlo a S. Stefano mostrando i meravigliosi angeli che, quando gli austriaci dovettero lasciare la città, per paura di un trafugo, i nostri concitadini immersero nel gesso facendoli sembrare di marmo, evitando così che facessero la fine di altri tesori leggeri e traspotabili. Così spero che avendo voi, una giornata di tempo, facciate una visitina alla mostra dedicata a Brustolon che inizierà il 29 marzo al palazzo Crepadonna a Belluno, seguendo la scia di quel passionale di Tiziano. Così, anche se da piccola pensavo che Andrea fosse lo zio di una mia compagna di asilo, mi piacerebbe che i turisti-velisti per caso venissero nella mia piccola cittadina per amirare colui che senza voce ci fa sentire il “canto degli angeli”.
Un abbraccio a tutti Cristina Triches