Un’altro punto di vista sul Sudafrica

Intervengo, contro le mie abitudini, sul tema Sud Africa per rettificare alcune grossolane imprecisioni della lettera di Tiziana, la quale prima dipinge un quadro catastrofico e poi dice che bisogna avere le stesse cautele necessarie in certe aree delle città italiane. La corbelleria più grande e direi anche grave è quella delle collane di...
Ciro M, 15 Feb 2010
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Intervengo, contro le mie abitudini, sul tema Sud Africa per rettificare alcune grossolane imprecisioni della lettera di Tiziana, la quale prima dipinge un quadro catastrofico e poi dice che bisogna avere le stesse cautele necessarie in certe aree delle città italiane. La corbelleria più grande e direi anche grave è quella delle collane di fuoco, che attribuisce ai bianchi a danno dei neri. Quello, cara Tiziana, era il sistema reclamizzato da Winnie Mandela per punire i neri, da parte di altri neri, che secondo gli attivisti politici erano nemici della lotta contro l’apartheid. Quanto al pianto di certi bianchi sulla difficoltà di trovare lavoro e di vivere, non ci sono disoccupati fra i miei figli e i loro amici e il paese ha urgente bisogno di tecnici specializzati e laureati che cerca all’estero. Certo, per un bianco oggi è difficile fare un lavoro non qualificato che può essere fatto da un nero, considerato che la disoccupazione supera il 40%. E due anni fa, nel Soweto Day, io ero con una troupe del TG2 nello stadio di Soweto, 4 bianchi fra 400.000 neri, e non ho percepito alcuna ostilità. Forse Tiziana ha frequentato le aree sbagliate. E non che in Sud Africa siano solo rose e fiori, ma, come dice lei, bisogna muoversi con un minimo di buon senso. Io vivo qui da 30 anni. Ciao a tutti.