Turismo Accessibile 2

Carissimi Syusy e Patrizio, chi vi scrive è Larzia Lo Guzzo responsabile dell’ufficio stampa del COIN, gruppo che associa 51 cooperative sociali finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (disabili, disagiati psichici ecc.). Nell’ambito dell’iniziativa HANDYLAB, laboratorio dei diritti del disabile, che si terrà a...
Larzia Lo guzzo, 15 Feb 2010
Carissimi Syusy e Patrizio, chi vi scrive è Larzia Lo Guzzo responsabile dell’ufficio stampa del COIN, gruppo che associa 51 cooperative sociali finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (disabili, disagiati psichici ecc.).

Nell’ambito dell’iniziativa HANDYLAB, laboratorio dei diritti del disabile, che si terrà a Roma presso gli studi di Cinecittà, il COIN organizza per venerdì 30 novembre 2001 il Convegno, “Turismo per Tutti: progettazione e qualità dei servizi” in cui ci piacerebbe avere un Vostro intervento. Anche noi ci sentiamo dei turisti per caso o per meglio dire soggiogati dal caso di non poterci muovere liberamente. La vostra partecipazione, il vostro impegno nel diffondere un tipo di turismo responsabile dove il viaggio non si misura in chilometri ma in una crescita individuale, e la percezione dell’altro da sé si attraversa con testa e non con il corpo, ha per noi un significato e contenuto importante:quello di affermare, ribadire, sostenere il diritto per tutti a viaggiare e muoversi liberamente.

Sono oltre 3 milioni gli italiani interessati ad un turismo accessibile. Si tratta di cittadini in particolari situazioni di disagio, con bisogni speciali che rappresentano il 10% dei turisti italiani. A ciò bisogna aggiungere le richieste provenienti da altri paesi dove il turismo accessibile è già realtà consolidata. Un trend in crescita legato all’evoluzione ed affermazione dei percorsi diretti alla piena e reale integrazione sociale e lavorativa delle persone diversamente abili, percorsi che hanno attivato sul mercato una richiesta maggiore di servizi diretti al tempo libero, allo sport, alla cultura e allo svago piuttosto che di servizi assistenziali.

Ciò nonostante rimangono aperti molti problemi che spesso sono dovuti all’inadeguatezza delle strutture, alla impreparazione e a volte scarsa sensibilità degli operatori, alla mancanza di una rete efficiente in grado di sostenere la persona nell’esercizio di un diritto di cittadinanza attiva. Si tratta di migliorare i servizi di accoglienza e di assicurare l’accessibilità della ricettività, del trasporto e della mobilità, della ristorazione e del tempo libero; di mettere in collegamento fra loro tali servizi in modo da renderli realmente utilizzabili, senza discontinuità, in modo da dare alle persone che hanno bisogni speciali e alle loro famiglie un ampio grado di autonomia nella fruizione turistica.

Sicura di una Vostra risposta vi invio un affettuso saluto.

Larzia Lo Guzzo Note: Ci trovate on line cliccando www.Coinsociale.It