Tra Oriente e Occidente

In Tunisia sono passati Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi...
Turisti Per Caso.it, 28 Ott 2010
tra oriente e occidente

Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi: sono i popoli che hanno lasciato il segno su questa terra. E chi visita per la prima volta il Paese resta stupito dalla molteplicità di tradizioni, culture e splendidi monumenti lasciati in eredità. Se poi aggiungete il sole che splende tutto l’anno e l’incanto del deserto…

LA TUNISIA ROMANA

Un tempo una delle più importanti province dell’impero romano, la Tunisia conserva rovine e monumenti straordinari e spesso ben conservati. Nell’entroterra, facilmente raggiungibili da Tunisi, si possono visitare i siti archeologici di Thuburbo Majus, Bulla Regia e Dougga. Thuburbo Majus fondata nel V secolo a.C., fu colonizzata dei fenici. Entrata a far parte dell’impero romano diventò un impor­tante centro per il commercio dei prodotti agri­coli. Nel II secolo la città aveva 10.000 abitan­ti e i più ricchi gareggiavano nel donare edifici pubblici e mosaici pregiati. Il sito è domina­to dalle rovine del Campidoglio con quattro gigantesche colonne che segnano l’ingresso al tempio; si raggiunge con una scalinata che parte dal foro circondato da un colonnato. L’imponente Portico dei Petronii deve il suo nome alla famiglia che finanziò la costruzione del gymnasium, dove si svolgevano gli incon­tri di boxe e di lotta. Accanto le Terme d’estate, uno dei cinque complessi termali della città e da lato opposto le Terme d’Inverno, entrambe ricche di splendidi mosaici. Tra i siti archeologici più interessanti figura anche Bulla Re­gia, città del II secolo d.C., celebre per le sue incredibili ville dotate di un piano sotterra­neo le cui stanze e la corte centrale riproducono il pianoterra. Costruite per sfuggire alla calura estiva, le stanze sotterranee sono dota­te di cortili e colonnati, con pavimenti decora­ti da ricchi mosaici. Il nome attribuito ad ogni villa riflette il tema del mosaico trovato all’in­terno. Da non perdere, in particolare, la Mai­son de la Chasse (Casa della Caccia), la Maison de la Pêche (Casa della Pesca) e quella di Amphitrite. Dougga, dichiarata patrimonio mon­diale dall’Unesco, è il più grande complesso di rovine romane della Tunisia e tra le meglio conservate del nord-Africa. Vie selciate in cui si notano ancora le tracce delle ruote dei carret­ti, case ornate di mosaici, le terme, compongo­no il paesaggio di questa città, sorprendente­mente ben conservata. Tra i resti archeologici più importanti il Teatro, risalente al 168 d.C. E destinato a contenere 3.500 spettatori, il Tem­pio di Saturno, la Piazza dei Venti che prende il nome dalla grande Rosa dei Venti incisa sul lastricato, il Ninfeo, il Mercato, l’enorme Tempio Capitolino in cima al colle e alcune Domus, tra le quali la casa di Dioniso e Ulisse. Situato sulla costa centrale della Tunisia, a me­tà strada tra Sousse e Sfax, lo straordinario anfiteatro romano di El-Jem, fu eretto tra il 230 ed 240 d.C. Costruito sulla città di Thysdrus, una delle più prosperose dell’Africa roma­na all’apogeo dell’impero, il colosseo aveva in origine tre ordini di gradinate per un’altezza di circa 30 metri e poteva accogliere più di 20.000 spettatori. È uno degli ultimi anfitea­tri romani costruiti. È tuttora possibile salire sulle gradinate superiori e osservare l’arena o esplorare i passaggi sotterranei nei quali si te­nevano gli animali e i gladiatori.