Tra Oriente e Occidente

In Tunisia sono passati Romani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi...
Turisti Per Caso.it, 28 Ott 2010
tra oriente e occidente
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Sole, spiagge, mare: probabilmente so­no queste le prime immagini che vengono alla mente pensando a una vacan­za in Tunisia; eppure sui lidi tunisini, in quasi 3000 anni di storia, sono passati Fenici, Ro­mani, Vandali, Bizantini, Arabi, Ottomani e Francesi e, chi visita per la prima volta il Pa­ese, resta stupito dalla molteplicità di popoli con le rispettive culture e gli splendidi monumenti lasciati in eredità. L’incontro tra nazionalità così diverse, euro­pea, araba e africana, ha favorito un tipo di cultura eclettico e accogliente. L’influenza delle varie civiltà che si sono avvicendate è maggiormente visibile nel Nord del Paese; nei pressi di Tunisi ad esempio si possono ammirare i mosaici di origine romana così come i resti di Cartagine, ma anche più tarde costru­zioni in stile moresco e turco, mentre il sostra­to architettonico di stile islamico si apprezza nei vivaci suq all’interno della Medina, nelle moschee e negli hammam. L’Unesco ha rico­nosciuto nel Paese sette siti come patrimonio culturale dell’umanità. E allora fate uno sforzo e allontanatevi per un po’ dalla spiaggia: ne vale la pena!

LA MEDINA DI TUNISI

Fino all’Ottocento la Medina, la parte più an­tica, era Tunisi, una città di forma ovale cin­ta da mura, dove la grande moschea era col­legata alle porte della città e circondata da souq coperti con passaggi sovrastati da volte che conducevano alle abitazioni. Verso la fine dell’Ottocento, con l’occupazio­ne francese, iniziò a svilupparsi fuori del perimetro delle mura la Ville Nouvelle e oggi il centro di Tunisi è costituito dalla lunghissi­ma Avenue Bourghiba un viale alberato dove si affacciano eleganti edifici in stile liberty. L’antica e ben conservata Medina, che alla fine degli anni ’70 è stata inserita nell’elen­co dei beni culturali dell’umanità tutelati dall’Unesco, è oggi un animato groviglio di vicoli nei quali si nascondono, dietro anoni­me facciate, inestimabili tesori di architettura islamica quali mausolei, hammam e bazaar. Il cuore della Medina è la grande moschea Zi­touna, costruita nel IX secolo sulla base del­le colonne dell’antica Cartagine romana. Tra i palazzi e i musei da visitare il Dar Ben Abdal­lah che oggi ospita il Museo delle Arti e Tradizioni Popolari; il Tourbet el-Bey, un mausoleo dalle cupole verdi e decorato internamente con piastrelle e stucchi intricati dove sono se­polti principesse, bey e ministri. Un elemento caratteristico della città vecchia sono i magnifici portoni: blu o beige con borchie nere e un batacchio “a mano di Fatima” circondati da stipiti in pietra scolpiti in modo intricato. Al di fuori della Medina, il Museo del Bardo, ospitato in un palazzo del XII secolo che è uno dei più belli del paese; ex palazzo reale dei bey, è famoso soprattutto per la ricca col­lezione di mosaici che abbellivano le sontuo­se ville romane in Africa.

IL MITO DI CARTAGINE

Il nome più importante nella storia della Tu­nisia è senz’altro quello di Cartagine. Fon­data dai Fenici nel 814 a.C. Fu una delle cit­tà più potenti dell’intero bacino mediterraneo per oltre mille anni, fino all’annientamento da parte di Roma. Oggi è diventata un elegante quartiere periferico di Tunisi, raggiungi­bile in metropolitana. La maggior parte dei monumenti si trovano all’interno del Par­co Archeologico sulla collina Byrsa, dove un tempo sorgeva l’Acropoli della Cartagi­ne punica. Tra questi: il Santuario del Tophet, il più antico luogo di culto punico, i resti dei due porti dello stesso periodo simbolo della potenza marittima della città e le terme di An­tonino Pio. Dal Parco si accede al Museo Na­zionale che conserva una ricca collezione di sculture e mosaici. I reperti qui raccolti appar­tengono a tre grandi periodi: fenicio-punico, afro-romano e arabo-musulmano.