Syusy in Valle d’Aosta: Saint Martin de Corlèans

L'area megalitica coperta più vasta d'Europa! Primo episodio di una nuova web serie di Italia Slow Tour
Turisti Per Caso.it, 24 Giu 2021
syusy in valle d’aosta: saint martin de corlèans
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Nuova web serie di Italia Slow Tour in Valle d’Aosta! Un viaggio in sei puntate con Syusy Blady e Patrizio Roversi alla scoperta di questo territorio, plasmato dai suoi elementi naturali: le montagne, le pietre, l’acqua e i metalli. E plasmato anche dalla sua gente che, fin dall’antichità, ha saputo adattarsi all’ambiente trovando le risorse per sviluppare i collegamenti, l’agricoltura, l’artigianato. Seguiremo Syusy Blady in un itinerario di natura storico-archeologica: la Valle d’Aosta dal Neolitico alla contemporaneità, fra storia, storie e mito. Mentre Patrizio racconterà un percorso parallelo legato all’agricoltura e ai prodotti tipici che definiscono il paesaggio e l’identità!

In questo primo episodio Syusy ci porta con sé ad Aosta: facciamo un salto indietro nel tempo nell’area megalitica e nel museo di Saint Martin de Corlèans!

Si tratta dell’area megalitica coperta più vasta d’Europa, estesa circa un ettaro, testimonianza di un’evoluzione storica ininterrotta, dal 4900 a.C.: un luogo che trasmette informazioni preziose dal Neolitico all’età del Ferro, dove troviamo le tracce di un’aratura molto arcaica che racconterebbe addirittura l’origine dell’agricoltura… Ma non solo: l’aratura sembrerebbe di tipo rituale e racconterebbe dunque anche un’altra storia, una storia mitica! Potrebbe rappresentare, ad esempio, un momento della storia degli Argonauti… in fondo il mito in assenza di fonti scritte è una forma di narrazione che tramanda anche un po’ la storia.

In questa puntata seguiamo Syusy alla scoperta del sito archeologico, accompagnata da Gianfranco Zidda, responsabile scientifico del museo. Vediamo dunque i famosi solchi di queste arature, l’area in cui erano collocate ben 46 stele in pietra e le fosse che sostenevano dei pali totemici.

Un progetto di Italia Slow Tour in collaborazione con la Regione Valle d’Aosta