Sulle orme di Agatha Christie
Una volta a terra… il dilemma dell’albergo
Tra l’altro la nave è un ottimo mezzo di trasporto, per poi potersi fermare e fare delle escursioni a terra: tra Luxor e Aswan ci sono Esna, Edfu, Komombo, e oltre ai classici Luxor e Karnak ci sono altri gioielli storici incomparabili da vedere, come i Colossi di Memnon o il Tempio della famosa Regina Agipsut (che sarebbe poi Hatshepsut, quella che si era fatta passare per un uomo). Noi non ci siamo fatti mancare nulla, tra l’altro dopo la Crociera siamo andati in cammello anche al Monastero di San Simeone, quello che si faceva legare per i capelli per stare sveglio e pregare tutta la notte. Sul rapporto fra Patrizio e il cammello val la pena di sorvolare… Arrivati sull’Isola Elefantina siamo scesi a terra e ci siamo trovati di fronte a due alberghi: uno antico e bello (quello di Agata Christie) e uno modernissimo ma brutto. E Syusy si pose il famoso dilemma: meglio stare in quello bello, ma vedere dalla finestra quello brutto, oppure stare in quello brutto e vedere dalla finestra quello bello, e anche tutto il resto del magnifico panorama intatto, perché nella bruttura ci sei dentro e non la vedi? Non abbiamo mai sciolto il dilemma del tutto, anche se in realtà siamo andati in quello vecchio e bello, che tra l’altro costava anche meno. E siamo anche andati in giro per i piccoli Paesi, per i mercati, e soprattutto per la campagna, meravigliosa.
Un altro ricordo scolastico: il famoso limo che ogni anno si deposita sulle rive del fiume, grazie alle piene, e che regala alla valle del Nilo da millenni la terra più ubertosa e bella del mondo… Tutto vero: la striscia attorno al fiume è meravigliosa, e le tonalità di verde che abbiamo visto erano infinite. Anche il mondo dei Fellah, dei contadini, è affascinante e meraviglioso, un po’ illustrazione da sussidiario di storia e un po’ fotografia di attualità. Tra l’altro abbiamo avuto anche una fortuna: capitare a Luxor durante il Ramadam. Dopo il tramonto scoppiava la festa, le gente era disponibilissima, durante tutta la notte c’era vita, nei locali in cui si fumava il narghilé, nelle strade. Abbiamo mangiato il pane appena sfornato, abbiamo chiacchierato con tutti, e il mondo mussulmano ci si è presentato nel migliore dei modi.
Patrizio & Syusy