Slow Tour Padano, 6 puntata: la cultura, viaggio a Milano
Il viaggio di Slow Tour Padano anche per questa quarta stagione arriva al capolinea: la sesta e ultima puntata del programma di Patrizio Roversi sui valori italiani che ci distinguono nel mondo va in onda sabato 30 dicembre alle 15.30 su Rete4, in replica giovedì in seconda serata.
In questa puntata Patrizio affronta l’impresa non facile di raccontare il valore della Cultura e, per farlo, ha dato appuntamento a una turista giapponese innamorata dell’Italia a Milano. Milano si presta a molti esempi, del passato, del presente e anche del futuro: è una città con le radici ben piantate nella terra – le sue origini agricole – che sanno arrampicarsi molto in alto, verso il cielo. Come le guglie del Duomo! Cultura qui fa rima con coltura. Con Patrizio in questo viaggio che parlerà di moda, design, arte digitale e che passerà persino al Teatro alla Scala, c’è Nana Ebata, una musicista venticinquenne di Hokkaido che studia clarinetto al conservatorio di Roma.
La prima tappa non può che essere proprio alla Scala, tempio della cultura non solo milanese o italiano, ma per il mondo intero. Dove Patrizio e Nana, dopo aver ripercorso tra museo e quinte la storia del teatro, che va di pari passo con la storia della città, hanno il privilegio di assistere a una prova d’insieme. Poi visitano Raffles Milano – International Design Institute, una prestigiosa e internazionale scuola di design e moda, che – scoprono – sono quei linguaggi individuali e collettivi che attraverso creatività e sapere artigianale interpretano la cultura contemporanea e lancia rivoluzioni. Per capire davvero il fenomeno della moda, resta da sapere che Milano è anche la Capitale del Design: l’ADI Museo del Design è una biografia del paese attraverso gli oggetti iconici che hanno vinto il Compasso d’Oro, dal 1954 ad oggi. Senza dimenticare il Salone del Mobile, luogo di business, ma anche di cultura e di pensiero.
Il viaggio di Patrizio e Nana nella cultura passa anche dalla Cooperativa La Liberazione di Rudy Sforza, uno spazio per la Milano sociale che ne preserva la memoria, dove mangiare i piatti della tradizione. Poi al MEET, il centro internazionale di arte e cultura digitale, un network globale unico nel suo genere, esempio spettacolare di innovazione tecnologica e cultura. E al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci, dove scoprono partecipando ai laboratori sulle tecniche leonardesche che nel Rinascimento non c’era separazione fra arte e tecnica: i grandi artisti erano anche grandi ingegneri, proprio come Leonardo. E questa eredità di sperimentazione artistica si può trovare ancora oggi, ad esempio nell’istallazione di Anselm Kiefer dei Sette Palazzi Celesti, al Pirelli Hangar Bicocca, archeologia industriale riconvertita e centro di arte contemporanea.
Appuntamento sabato 30 dicembre alle 15.30 su Rete4, in replica al giovedì in seconda serata e on line subito dopo la messa in onda su Italia Slow Tour
