Paella
La ricetta che propongo è ricavata dalla tradizione popolare di Villores (culla della paella) e “costruita” usando le indicazioni di Manuel Vasquez Montalban in un suo famoso libro (“i mari del sud”).
Per 4 persone 500 g di riso Mezzo pollo Mezzo coniglio 250 g di puntine di maiale (io le ho sostituite spesso con dell’arista, per evitare l’osso) 250 g di fagiolini 8 cucchiai d’olio d’oliva 2 peperoni 2 pomodori Prezzemolo Aglio Zafferano in stigmi Paprica Sale La ricetta necessita dell’uso esclusivo di una paella abbastanza capiente (ma vi assicuro che va bene anche un tegame profondo, se proprio non riuscite a rimediare una paella).
Scaldare l’olio nella paella insieme ad uno spicchio d’aglio. Spezzettare le carni e, quando l’olio sarà caldo, metterle a cuocere fino a che non si dorano dopo aver rimosso l’aglio.
Aggiungere i fagiolini, una volta puliti, alla paella. Pelare i pomodori e farli a pezzettini insieme ai peperoni (anche questi spellati, per chi vuole) e soffriggere il tutto.
Coprire con acqua bollente e cuocere finchè le carni non sono tenere. Aggiungere alcuni stigmi di zafferano, salare e lasciar cuocere amalgamando bene il tutto lasciando assorbire un po’ l’acqua fino a che non raggiunge l’altezza dei manici della paella. Aggiungere la paprica a seconda dei gusti.
A questo punto aggiungere il riso mescolando. Cuocere il tutto a fuoco vivo per i primi 10 minuti e a fuoco gradualmente più basso per altri 8-10 minuti. Se il riso si dovesse asciugare troppo aggiungere ancora un po’ di acqua bollente.
Lasciar riposare 5 minuti prima di servire aggiungendo il prezzemolo tritato (poco!!! serve solo a dare colore!) e controllando la salatura. Portare in tavola con della paprica che chi vuole potrà aggiungere.
Io l’ho lasciata riposare anche per un’ora e più prima di servirla e vi posso assicurare che guadagna in sapore!!! In questo caso però, è meglio toglierla dal fuoco con il riso non ancora cotto alla perfezione e chiudere la paella tappata dentro uno straccio per mantenere il calore.
Per chi desidera ho anche un’ottima ricetta per una perfetta sangrìa… Fantastica, soprattutto in estate!