Malta, terra di conquiste e leggende

Un incredibile incrocio di popoli e culture... E la Dea Madre è femmina o maschio?
Syusy Blady, 26 Apr 2010
malta, terra di conquiste e leggende
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Malta è l’incrocio di impronte culturali lasciate da… Fenici, cartaginesi, romani, bizantini, normanni, aragonesi, Cavalieri di Malta, francesi e inglesi! È il luogo in cui Caravaggio dipinse e lasciò la sua Decollazione di San Giovanni. È un’isola con un clima eccezionale. Un luogo pieno di feste religiose. Il posto dove probabilmente Ulisse incontrò Calypso. È il centro della Rosa dei venti, in mezzo al Mediterraneo…

Ma per me Malta è prima di tutto la terra d’elezione della Dea Madre! Qui ci sono i più grandi templi dedicati al suo culto, come Hagar Qim (Grandi Pietre Erette) o come Gigantija sull’Isola di Gozo, quest’ultimo risalente a 5.000 anni prima di Cristo: uno dei luoghi di culto più antichi del Mediterraneo (prima che fosse scoperto in Turchia il Tempio Megalitico Gobechil Tepè). La Dea Madre è presente ovunque nell’isola. Isola che – potendola vedere dall’alto – rivela la forma dei suoi templi, tutti fatti a forma di “otto”, cioè a forma di Grande Dea opulenta. Così come sono fatte le statue che si trovano nel Museo Archeologico di La Valletta: statue votive, statue cerimoniali e una grande statua di cui è rimasta soltanto la parte inferiore (la gonna e le gambe) che rappresenta appunto una grande dea, ma che è stata spezzata, forse per interrompere il legame della popolazione con questo tipo di divino, all’arrivo delle popolazioni indoeuropee più aggressive, più gerarchiche, più “primitive”, che adoravano il dio Sole.

Ma l’esperienza più bella a Malta è calarsi nell’Hypogeum, una serie di 7 livelli successivi che portano ad un grande tempio sotterraneo, questa volta scavato nella roccia (e non costruito con la roccia). Quando ci sono arrivata m’è parso di capire – più che altro di intuire – una cosa: visto che l’ultimo strato conduce a 7 gradini che arrivano al pozzo da cui estrarre l’acqua, probabilmente questa costruzione più che un tempio era qualche cosa di tecnologico, forse un acquedotto, importantissimo e fondamentale in un’isola che non ha fonti d’acqua. Solo successivamente questo luogo è stato usato come sepoltura, in segno di devozione. Qui è stata trovata la statuetta della Sacerdotessa dormiente, un piccolo gioiello dell’antichità: è una grassa sacerdotessa dalle forme prorompenti, con una bellissima chioma e i capelli raccolti, con un abito elegante, che dorme su un giaciglio decorato. Forse dorme – come le Pizie e gli Oracoli – per profetizzare, per dare responsi a chi ne aveva bisogno. Già, perché nell’antichità non dimentichiamoci che le sacerdotesse erano appunto donne. Bei tempi…

Nonostante tutto, se andate a Malta potete anche incontrare qualche archeologo maschio che non è d’accordo sul fatto che l’Isola fosse dominata dal culto della dea: arrivano a dirvi che le statue attribuite alla dea potrebbero essere sacerdoti maschi grassi! Ma verificate voi stessi: la dea ha due grandi tette ed è spesso rappresentata nell’atto di partorire! Fate un po’ voi… Inoltre, se andate a Malta, fatemi un piacere: andate a verificare se al Museo Archeologico de La Valletta sono stati esposti di nuovo, dopo una lunga assenza, i crani dolicocefali (cioè allungati e misteriosi) che io – con Adriano Forgione e Vittorio De Cesare – sono andata a cercare a suo tempo. Sono importantissimi: li avevano tolti dal Museo perché non si riesce a spiegare la loro natura. Sono allungati come i crani di Tutankamon, di Nefertiti o di Akenaton. Sono allungati come i crani deformati artificialmente, per esempio, in Perù. Ah, dimenticavo: nell’Hypogeum c’è l’impronta di una mano a sei dita… Ma questa è un’altra storia. Basta: non ce la faccio a raccontarvi tutto: dovreste vedervi il mio video Dio è nato Donna.