Lisboa meu amor

Articoli, itinerari e consigli di viaggio raccontati direttamente dalle nostre Guide per Caso! Ecco il meglio della capitale lusitana, parola della GpC del Portogallo, Adriana Pezzetta (GpC Didiadry)
DIDIADRY, 13 Ago 2009
lisboa meu amor
Spesa: Fino a €250 €
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“…il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: ‘non c’è altro da vedere’, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.” José Saramago da Viaggio in Portogallo.

Ecco quello che succede a chi viene per qualche giorno in vacanza a Lisboa, la luminosa, romantica, affascinante capitale del Portugal. Situata su sette colli e con il suo fiume Tejo, che vicino alla Torre di Belém raggiunge l’Oceano Atlantico, è anche l’unica capitale europea con spiagge atlantiche vicinissime al centro, ad es. Estoril. La sua storia è antica: secondo la leggenda fu fondata da Ulisse durante il suo viaggio di ritorno a Itaca; venne chiamata Olisipo, divenne colonia romana e sicuramente anche i fenici hanno vissuto in questi luoghi. Poi nel 711 i Mori conquistarono la città e le cambiarono il nome, divenne al-ʾIšbūnah (e poi Lisboa). Il terribile terremoto e maremoto del 1755 distrusse la città eccetto il quartiere Alfama, sulla collina dove è situato anche il Castelo de Sao Jorge, tanto che qui è ancora evidente l’impronta araba nelle sue case e strette strade, così come gli azulejos, le mattonelle colorate con il colore blu dominante che adornano case e chiese…Poi ci furono le conquiste di terre lontane che portarono prestigio e un importante patrimonio alla città, oggetti conservati anche nel Museo do Oriente (www.museudooriente.pt) o come il Museo Nacional de Arte Antiga (http://museudearteantiga.pt).

Il suo clima mai troppo freddo o caldo la rende una ottima meta in ogni mese dell’anno. L’aeroporto è vicinissimo alla città, servito dalle compagnie low cost e collegato con la metropolitana (stazione dentro la zona arrivi), il che permette ai turisti di spostarsi velocemente. Anche le sue stazioni ferroviarie di Santa Apolonia, Oriente, Rossio, Campolide, Campo Grande, Cais do Sodre sono un punto di arrivo/partenza da/per altre destinazioni… E poi ci sono i bus che collegano ogni città del Portugal. I mezzi di trasporto sono efficienti: metropolitana, bus, tram, ascensores ed elevador, diventati nel 2002 Monumento Nacional (www.carris.pt/pt/ascensores-e-elevador/) e c’è anche il traghetto che permette di raggiungere la riva opposta del Tejo, Almada, dove c’è la statua del Cristo Rei. Salendo sulla parte superiore si vede un bellissimo paesaggio della città e del ponte XXV de Abril.

LA CITTÀ È IMPERDIBILE PER…

L’atmosfera, per i suoi quartieri diversi e ugualmente belli da percorrere, il brioso Bairro Alto con le sue stradine in salita e i ristoranti, i bar… librerie, negozi di design (c’è una concentrazione elevata di ogni genere di negozi e anche di gente), vivace giorno e notte, e in Praça de Luís de Camões c’è il Monumento dedicato al grande poeta.

Il quartiere Estrela/Campo de Ourique (raggiungibile con l’Electrico 28), con i suoi bei giardini che in estate ospitano anche concerti musicali, la casa di Fernando Pessoa.

Il Chado, dove è nato Pessoa (e al Café A Brasileira viene ricordato con una statua nel luogo dove si sedeva ogni giorno); oltre la salita ci sono le rovine del Convento do Carmo (si raggiunge anche con l’Elevador de Santa Justa, sempre affollato) e il Largo do Carmo, il luogo della Rivoluzione dei Garofani (il 25 Aprile è festa nazionale). Vicino c’è la Baxia (ricostruita dopo il terremoto dal Marchese de Pombal con criteri antisismici), con l’Elevator de Santa Justa, Avenida da Liberdade: è il quartiere commerciale con la pedonale Rua Augusta lastricata con le calçadas, la Stazione del Rossio con le sue due porte di entrata a ferro di cavallo, la Praça Dom Pedro IV, Restauradores, e poi poco lontano il Tejo con Praça do Comercio o Terreiro do Paço (Piazza del Palazzo), le Cais das Colunas di fronte che rappresentavano una porta virtuale di entrata in città.

L’antico quartiere Alfama, con le sue strette stradine che si inerpicano fino al Castelo de Sao Jorge, con una sorprendente Camera Obscura che permette di godersi a 360° gradi la vista della città, gli azulejos, la Sé, l’Electrico 28 ma arriva qui anche il 12, e il Miradouro de Sta Luzia che guarda verso il porto commerciale. Poco distante c’è Graça, con il miradouro “Senhora do Monte”, le passeggiate lungo il fiume, il Ponte XXV de Abril in lontananza, il Padrao dos Descobrimentos, la Torre di Belém (vista stupenda dal suo balcone), che anticamente serviva come protezione della città (adesso c’è un museo), il Mosteiro dos Jeronimos, la cattedrale con la tomba di Vasco de Gama.

E poi i “Pasteis de Belém” all’Antiga Confeitaria de Belém, una specialità portoghese la cui ricetta è ancora adesso segreta, Cais do Sodré con il Mercado da Ribeira, Santos vicino a Avenida 24 de Julho dove c’è il Santos Design District SDD, con negozi del design Portoghese e bar/ristoranti, un teatro (opere classiche) e locali per divertirsi la sera, ma anche musei ad es. quello della Marionetta. Da lì si arriva a Rua das Janelas Vertes, con palazzi importanti dalle finestre verdi (trasformati in hotel o in ambasciate).

C’è anche un quartiere delle Avenidas Novas (ad es. Avenida Roma) con grandi strade e nuovi palazzi: è a Nord della città e qui si trova il grande Parque Eduardo VII (inizia da Praça Marquês de Pombal). Ancora oltre c’è il Museo Calouste Gulbenkian, ricco di opere e dipinti antichi e moderni. Belli anche i suoi bei giardini, c’è anche una cafeteria. Parlando di musei, se si vuole conoscere la città si può visitare la Memoria da Cidade – Lisboa Story Centre, Terreiro do Paço 78 (www.lisboastorycentre.pt), il Museu National dos Coches (www.museudoscoches.pt), il Museu Nacional do Azulejo (www.museudoazulejo.pt), e il Museu do Fado (www.museudofado.pt), la musica Patrimonio dell’Umanità i cui brani raccontano storie di emigrazione, dolore, separazione per la lontananza… La saudade e la speranza, il suono della chitarra portoghese unito alla chitarra classica rende il tutto piacevole da sentire e non è triste come si pensa. Come dice Pessoa “il fado non è né allegro né triste”. Senza andare nei vari bar/ristoranti, si può anche sentire il fado anche al Cine Theatro Gymnasio con “Fado in Chado” (Rua da Misericórdia 14, dal lunedì al sabato ore 19, durata un’ora: fadoinchiado.com/fadoemlisboa).

PROMESSE MANTENUTE

Ciò che si chiede ad una città o un luogo quando si decide di andarci dipende dalle proprie aspettative, dalla propria memoria di viaggiatore, da quello che si è appreso prima di iniziare il viaggio (ciò che per me può essere valido, per un altro viaggiatore può anche non avere valore), ma solitamente si cerca la varietà di luoghi da vedere e Lisboa mantiene la promessa. Si pensi ai suoi Miradouros come Santa Luzia, Santa Catarina, Torel, dalla Torre di Belém, Parque Eduardo VII (c’è anche la maternità di Botero), Santa Clara (il punto più alto), Castelo de Sao Jorge… E poi ai parchi e alle piazze con le grandi piante di jacaranda, con i suoi fiori colorati e profumati.

SORPRESE CHE NON TI ASPETTERESTI

I prezzi bassi, il caffè espresso come quello italiano, i dolci tra cui i Pasteis de Nata, la gentilezza dei lisboneti, disponibili ad aiutare anche quando la lingua potrebbe creare una barriera (è parlato anche l’inglese), la semplicità, i lisboneti ai café perché in Portugal è da sorseggiare con calma seduti (i prezzi non fanno la distinzione in piedi/seduti come in Italia), il loro chiacchierare con allegria…

LUOGHI COMUNI VERI?

Si mangia tanto e bene, legati alle tradizioni, un po’ malinconici ma anche allegri, ci sono molte ricorrenze per fare festa durante l’anno, la semplicità della gente e l’assaporare il momento con lentezza…

LUOGHI COMUNI FALSI?

Pensare che il Portogallo e quindi Lisbona siano arretrati e inefficienti, invece è esattamente l’opposto. Ciò che a volte si scambia per non moderno è invece solo un mantenere le memorie antiche. La cucina portoghese non è povera come si pensa e non c’è solo il bacalhau. Le spiagge sono tutte di libero accesso, non come in Italia. La malinconia, depressione dei portoghesi… Una curiosità: “fare il portoghese”, cioè entrare senza pagare, si riferisce a un evento storico del secolo XVIII secolo, quando l’ambasciatore del Portogallo presso lo Stato Pontificio invitò i portoghesi residenti a Roma ad assistere gratuitamente a uno spettacolo teatrale. Siccome bastava dichiarare la propria nazionalità portoghese, molti cercarono di spacciarsi per portoghesi entrando così gratuitamente… Insomma, non erano i portoghesi a non voler pagare.

VAI a lisbona PER LA PRIMA VOLTA? NON DEVI PERDERE…

Una corsa a/r sul Tram 28. Se si ha poco tempo anche il Yellow Bus hop-on/hop-off può essere un valido mezzo per vedere la città, il biglietto è valido per 48 ore dal primo uso (http://goo.gl/qOVTiA).

Il quartiere Alfama con una visita al Castelo de Sao Jorge.

Sedersi pigramente in uno dei tanti chioschi “quiosques” della città sorseggiando il chá oppure una bica di Café espresso, café cheio (allungato con acqua), pingado (con latte), um galão (capuccino), um garoto, il massimo del riciclo (si utilizza il fondo di caffè precedente poi si aggiunge latte), e bere anche una bibita con sciroppi ai frutti di bosco Capilè o Groselha.

Belém, il Mosteiro dos Jéronimos e i Pasteis de Belém (l’antica pasticceria già menzionata precedentemente).

Una passeggiata lungo il fiume ammirando il Ponte XXV de Abril e magari pranzare o cenare in un ristorante alle Docas, gli antichi moli recuperati al turismo e ai lisboneti. Rua Garret con il Café a Brasileira, il café amato da Pessoa e l’antico “A vida Portuguesa” (www.avidaportuguesa.com) in rua Anchieta, un negozio museo di prodotti portoghesi, la drogheria (tipologia di esercizio commerciale quasi del tutto scomparsa in Italia) “Mimosa da Lapa” in Rua da Bela Vista, vicino ai grandi “Jardim da Estrela”, altro luogo dove fermarsi un po’ a passeggiare…

In Praça do Comércio (Terreiro do Paço) sedersi vicino al Tejo guardando le Cais das Colunas, il Ponte, la statua di Cristo Rei, i battelli che passano… Magari aspettare il tramonto e poi andare a cenare i uno dei ristoranti nella piazza.

Il nuovo quartiere Parque das Naçoes: ci si arriva con la metropolitana, ammirando anche la bella stazione progettata da Calatrava. Da vedere l’Oceanario, il lunghissimo ponte Vasco da Gama costruito per l’Expo 1998. I quartieri Bairro Alto, Baixa, Chado… Da fare almeno una salita con un elevador o ascensor, centralissimo è l’Elevador da Lavra (Avenida da Liberdade) che porta ai Giardini do Torel. Da ricordare infine che sulla mappa tutto sembra pianeggiante, ma Lisboa sorge su sette colli!

PERCHÉ ANDARCI NEL 2015?

Oltre che per vedere la città sempre più moderna e organizzata anche per i vari eventi, le Festas (religiose) e Festival o Feiras (popolari)

Marzo: Festival das Músicas e dos Portos, musica popolare, il Fado.

Aprile: dal 9 al 19 Aprile “Peixe em Lisboa”, molti ristoranti propongono menu concordati a prezzi scontati: (www.peixemlisboa.com)

25 Aprile: la Festa dei Garofani con parate e altre manifestazioni, Festa Nazionale

23-26 Aprile: Festival dell’Innovazione

Dal 23 Aprile al 3 Maggio: Festival del Cinema Indipendente (indielisboa.com)

Giugno: Festa della Cultura (www.egeac.pt) e la Festa di Sant’Antonio, il 12-13 giugno

Luglio: Super Bock Super Rock dal 16 al 18 (www.festicket.com/festival/super-bock-super-rock-2015)

Agosto: Jazz! Dal 1 al 10, artisti internazionali e jazz contemporaneo (www.musica.gulbenkian.pt/jazz)

Luglio/Agosto: Festival dos Oceanos

Settembre: Fashion Night Out Lisboa, musica in strada e negozi aperti fino all’alba. In Avenida da Liberdade, Rossio, Rua Garret e dintorni aria di festa.

Ottobre: dal 22 all’1 Novembre il Festival del Documentario (www.doclisboa.org/2015)

Novembre: Arte Lisboa

ZONA STRATEGICA DOVE ALLOGGIARE

Centro storico partendo da Avenida dos Aliados (Marques de Pombal) e le vicine strade laterali fino al Rossio… Per chi vuole movimento anche alla sera, il Bairro Alto, Baixa, Carmo. Vanno bene anche il quartiere Belém e il parzialmente recuperato Moraria (Alfama)

DELUSIONI

Sapere che ci sono ancora zone di periferia da recuperare. Un problema che è comune a tutte le grandi città purtroppo.

LA GENTE

Gentile, disponibile, accogliente, salutano sempre.

LA CUCINA (E QUALCHE CONSIGLIO SU DOVE MANGIARE)

La cucina portoghese è molto varia, il pane è buonissimo (bianco, nero, ai cereali) e a Lisboa il bacalhau viene cucinato in 365 modi… ma ci sono anche altri pesci come sardine, vongole, polipo, nasello, ostriche, pesce spada. Poi carne di pollo (al piri pii, peperoncino piccante), agnello, maiale, lo stufato di carne, formaggi di capra e di pecora, patate, cavoli, cipolle… I feijaos e il caldo (minestra) con cavolo e fagioli. E poi i dolci: toucinho do céu, torta di latte uova e un po’ di cocco buonissimo! Queijada doce (formaggio), bolinho de chuva, bolla de berlim, paste de feijão con uovo e fagioli bianchi (li vendono anche i supermercati Pingo Doce in vassoi da sei pastel), il bolo rei, dolce nazionale, pão de ló.

Anche i vegetariani hanno la possibilità di scelta, perché ci sono vari piatti senza carne e pesce, molta verdura. A fine pasto potete andare alla Ginjinha Espinheira in Largo de São Domingos a bere un bicchierino di Ginjinha, liquore di amarene, acqua, cannella e zucchero tipico di Lisboa.

SEMPRE DIFFICILE CONSIGLIARE UN RISTORANTE, MA ECCONE ALCUNI

Marisqueria Uma, Rua Dos Sapateiros 177, Baixa – è un locale piccolo, stile anni 70, il suo arroz de marisco è buonissimo

Carvoaria, Rua Maria Andrade No. 6

Claras em Castelo (vicino al Castelo de Sao Jorge), Rua Bartolomeu De Gusmao 31

Frade dos Mares, Av. Dom Carlos I 55A

Ristorante A Licorista o Bacalhoeiro che si trova sempre in Rua Sapateiros 222/224

Cantinho Lusitano, Rua dos Prazeres 52

Malmemer Bemmequer, Rua de Sao Miguel 23

Bota Alta – trav.da Queimada 35-37, Rua da Atalaia 122, nel quartiere Bairro Alto, specialità Bacalau

“Faca & Garfo” zona Chiado, vicino alla chiesa do Carmo

“Adega da mò” zona Rossio, in una traversa di Rua Augusta

Marisqueira do Lis, Av. Alm. Reis 27

Cervejaria Trinidade, nel quartiere del Chiado

Nel quartiere Bairro Alto ci sono moltissimi ristoranti e tascas, ristoranti semplici a conduzione familiare. Da provare anche i petiscos, stuzzichini che sostituiscono un pranzo.

Per un ristorante romantico, alle Docas de Santo Amaro ci sono molti ristorantini che hanno vista Ponte XXV de Abril

UNA CURIOSITÀ

Il cha, cioè il tè, è stato introdotto alla corte britannica da una principessa portoghese, Caterina di Bragança, che aveva sposato Carlo II d’Inghilterra portando come dote una cassa piena di tè cinese insieme alla Città di Bombay (fu il punto di partenza della dominazione inglese), i Portoghesi con Vasco da Gama raggiunsero l’India nel 1497.

E PER CHI AMA IL MARE…

Dalla stazione Cais do Sodré ogni 35 minuti parte un treno Comboios Portugues che porta in poco più di mezz’ora a Sao Joao do Estoril: l’Oceano Atlantico è a pochi passi.

Tchau!

Adriana (GpC del Portogallo)