La predica
La prima domenica alla messa la chieesa è quasi vuota e il prete, che prova una certa antipatia per i bergamaschi, legge il brano della Bibbia in cui si parla di Caino e Abele.
Durante la predica egli dice: “FRATELLI, DEGLI STUDI FATTI RECENTEMENTE DA ESPERTI, HANNO DIMOSTRARTO CHE CAINO AVEVA IN REALTA’ DELLE ORIGINI BERGAMASCHE” I pochi presenti escono indignati e la domenica successiva la chiesa è gremita di gente. La lettura questa volta è quella del massacro degli inoocenti e ancora una volta durante la predica il prete: “FRATELLI, DEGLI STUDI FATTI RECENTEMENTE DA ESPERTI, HANNO DIMOSTRARTO CHE RE ERODE AVEVA IN REALTA’ DELLE ORIGINI BERGAMASCHE” Ancora una volta i fedeli escono e vanno dal vesscovo che chiede al prete di essere meno duro con i bergamaschi e di non dire delle menzogne che possono dare loro fastido.
Così la domenica successiva il prete durante la predica relativa al brano dell’ultima cena esordisce così: “I 12 apostoli , venuti a conoscenza del fatto che uno di loro avrebbe tradito Gesù, vollero sapere chi di essi sarebbe stato a commettere questo terribile atto.
Pietro disse: “Non sarò mica io Signore?!?” e Gesù : “No Pietro, tu sarai la pietra della mia chiesa e non mi tradirai”.
Dopo Pietro , Tommaso: “Signore non sarò io!?!” e Gesù: “No Tommaso, non sarai nemmeno tu” A ruota tutti gli apostoli fanno la stessa domanda, l’ultimo è Giuda e tutti si girano verso di lui. Un po’ imbarazzato egli si rivolge a Gesù e dice: “POTA SIGNUR, SARO’ MIA ME!!!”