Imperdibile Valencia
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Valencia è imperdibile per la convivenza di edifici arabi (come l’Almudin), gotici (tra cui la Lonja, patrimonio dell’UNESCO) e ultra-moderni (come la famosissima Città delle arti e delle scienze).
Per il clima mediterraneo caratterizzato da 360 giorni di sole l’anno e una temperatura media di 15°. Da fine marzo il clima inizia ad essere ogni giorno più estivo, allungando le giornate fino le 21:30 in agosto e settembre.
Perché ogni quartiere della città respira un suo carattere proprio. Il Carmen (la città vecchia) è caratterizzato da un ambiente bohemio, con botteghe di artigiani, artisti e hippy. Ruzafa è diventato recentemente il nuovo quartiere di moda, feudo indiscutibile di hipster, locali di tendenza, negozi artigianali e ottimi ristoranti. A Canovas si respira la Valencia bene, quella dei grandi negozi di marca della Calle Colon e Calle Jorge Juan, dove i ristoranti e i bar sono leggermente più cari ma l’ambiente è più esclusivo. Oppure la zona di Blasco Ibañez dove gli studenti delle due vicine università convertono le notti del quartiere in autentiche feste low cost.
Valencia è anche una città di meravigliosi parchi, primo fra tutti il Turia, l’ex fiume che attraversava Valencia e che ora è un parco di 10km di lunghezza paradiso per gli amanti del running e ogni tipo di spot grazie ai numerosi campi da gioco (calcio, rugby, atletica, palestre, agility dog, zone infantili…). Il parco de la Cabecera, dove si trova il Bioparc, con un pubblico più rilassato e familiare, ideale per una gita sul lago o una siesta sotto l’albero. I giardini di Viveros e quelli di Monforte invece, sono parchi neoclassici dove, tra statue e rosai infiniti, è facile dimenticarsi dei problemi quotidiani.
Il Mercado Central è una meraviglia per i cinque sensi. Si tratta del mercato coperto più grande d’Europa oltre ad essere un bellissimo esempio di architettura modernista. Al suo interno è diviso in zone a seconda dei prodotti venduti (pesce, carne, verdura), tutti freschissimi e quasi sempre locali. Si può fare la spesa per tutta la settimana o semplicemente una passeggiata assaggiando le offerte delle diverse bancarelle. Da non perdere il Central Bar by Camarena, un semplicissimo bar dove assaggiare le tapas dello chef Ricard Camarena (Stella Michelin) che a Valencia gestisce vari ristoranti.
Per Las Fallas. Una delle feste popolari più importanti e imponenti della Spagna. Si celebrano dall’1 al 19 marzo, ma l’ultima settimana è la più importante e piena di eventi. Las Fallas sono enormi statue di legno e cartapesta, alte come palazzi di cinque piani e che rappresentano una satira della società. Ogni quartiere è diviso in varie zone ognuna capitanata da un Casal Fallero. Questi luoghi sono il vero e proprio motore della società valenciana perché influiscono nella cultura, economia e politica cittadina. Si calcola che ogni anno s’installino oltre 300 fallas. L’ultima settimana della festa tutti i falleros si riversano per le strade con i loro vestiti tipici (splendidi quelli femminili) per organizzare sfilate, processioni e feste aperte al pubblico. Ogni giorno alle 14 nella Plaza del Ayuntamiento si celebra la Mascletà, un assordante ma divertentissima festa dei petardi, il rumore è talmente intenso che si può ascoltare da tutta la città. Il 19 marzo poi, San Josè, a mezzanotte tutte Las Fallas sono bruciate in contemporanea con l’assistenza dei pompieri che vigilano per evitare incendi. Las fallas sono la vera espressione del carattere valenciano: festa, fuoco e tradizione.
Promesse mantenute:
Citta delle arti e delle scienze: Sicuramente il luogo più internazionalmente conosciuto della città, una foto con CAC alle spalle è la prova inconfondibile di un viaggio a Valencia. Non a caso, Disney ha girato qui il film Tomorrow Land. La verità è che la Città delle Arti e delle Scienze merita la visita e il prezzo del biglietto. Gli edifici sono imponenti, estremamente contemporanei e affascinanti. La zona è immersa in un insieme di laghi artificiali dove si rispecchiano el Palau Reina Sofia (il palazzo dell’opera); l’Emisferic (un cinema Imax dove vendono proiettati documentari mozzafiato anche in Italiano); il Museo Principe Felipe (il mitico museo delle scienze, un luogo didattico ma dove i più piccoli potranno toccare di prima mano la conoscenza), l’Agora (un edificio polivalente per eventi di grande scala) e l’Oceanografic (l’acquario più grande d’Europa, dove i Beluga sono i beniamini della città). Una curiosità, il ponte che divide CAC tra il Museo Principe Felipe e l’Agora viene simpaticamente chiamato dai valenciani Jamonero dovuto alla somiglianza con l’attrezzo tipicamente usato per tagliare a mano il prosciutto iberico assai amato dagli spagnoli.
L’Humbracle, il giardino pensile che si trova proprio di fronte alla zona di CAC in estate si trasforma in una discoteca all’aperto molto famosa in città.
Sul web della Città delle Arti e delle Scienze si può comodamente comprare pacchetti per visitare varie le attrazioni con grandi sconti ed evitando le lunghe code (soprattutto in estate). I biglietti per l’opera possono essere acquistati direttamente presso il Palau Reina Sofia, online o nei rivenditori autorizzati.
Bioparc: La parola zoo è terribilmente proibita al Bioparc, qui si parla di natura libera. Infatti, gli animali non sono rinchiusi in gabbie strette ma vivono in grandi habitat naturali perfettamente ricreati e sono separati dai visitanti da laghi, rocce, alberi o, nel caso dei felini, da vetri blindati. Visitare il Bioparc è un’esperienza unica non solo per i bambini, che ne rimango estasiati e vogliono ripetere la visita, ma anche per gli adulti che sicuramente non hanno mai visto alcuni di questi animali nel loro habitat naturale. Ad esempio nella zona del Madagascar i turisti entrano in un’isola in mezzo a un lago e si ritrovano immediatamente circondati da tre specie di lemuri che li guideranno durante la loro permanenza. Da non perdere è una sosta al ristorante del parco, dove ci si potrà riposare mentre si osservano splendide viste alle giraffe, zebre, gazzelle e struzzi che popolano la zona della savana.
I biglietti possono essere comprati all’entrata del Bioparc, su internet o sui voli di Ryanair con importanti sconti.
Fallas: Lo spirito valenciano si respira durante Las Fallas. Alcuni valenciani chiedono ferie al lavoro per potersi dedicare anima e corpo a questa celebrazione. Durante l’ultima settimana (si conclude il 19 di marzo) la città non dorme mai. Numerosi ristoranti e bar rimangono aperti le 24 ore del giorno, los Casales Falleros aprono le loro porte ai visitanti per condividere vino e paella, i posti ambulanti di Churros e Buñuelos con cioccolato caldo riempiono l’aria di un aroma dolce ed invitante e las Falleras (le rappresentanti di ogni Casal Fallero) passeggiano con i loro bellissimi, e carissimi, vestiti per tutte le strade della città. Non sono pochi i concerti e discoteche all’aperto che si organizzano in questo periodo. Non spaventatevi se sentite petardi scoppiare a tutte le ore del giorno e della notte, sono il suono tipico de Las Fallas. Una vera pazzia che v’intrappolerà durante la vostra visita.
Sorprese che non ti aspetteresti:
Spiagge libere: In Spagna la maggior parte delle spiagge sono libere, quindi basta un telo mare, un ombrellone e una borsa frigo per trascorrere un giorno indimenticabile in spiaggia. Se si vuole noleggiare uno sdraio, i costi sono assolutamente abbordabili (5€ tutto il pomeriggio). Tutte le spiagge del litorale valenciano sono pulitissime, vigilate dall’alba al tramonto e con servizi comuni come docce, infermeria, biblioteche e chiringuitos (i bar sulla spiaggia). Le spiagge più conosciute sono sicuramente quelle cittadine, raggiungibili comodamente in metro come la Malvarosa (fermata Las arenas) o in autobus come la spiaggia della Patacona. Fuori città, e raggiungibile solo in macchina o con autobus interurbani, sono assolutamente consigliate le spiagge vergini del Saler e Pinedo.
Musei economici: A parte alcune eccezioni come CAC in genere i musei valenciani sono molto economici o gratis in alcuni casi. L’IVAM (Arte moderna) è un moderno museo che si affaccia sul parco Turia e il cui biglietto costa 2€, il MUVIM (Illustrazione) in pieno centro città ha un costo di 2€ e ospita mensilmente splendide mostre itineranti, il Museo Taurino, costa 2€ ed include una visita all’interno della Plaza de Toros (ottima opzione se non ve la sentite di assistere a una corrida). La Fundaciòn Bancaja è uno spazio culturale polivalente che ospita importanti esposizioni itineranti di fama internazionale (The bodies, Sympathy for the Stones, Andy Warhol…) ma i biglietti difficilmente superano l’euro.
Metrovalencia: Il metro della città di Valencia è veramente comodo e moderno. È conosciuto come il “metro snob” per i suoi nuovissimi e ampli treni e per alcune delle sue stazioni, vere opere di architettura. Il metro funziona con schede Mobilis, ricaricabili in tutte le fermate, su internet e nei tabacchini, quindi non buttate il biglietto dopo l’uso (errore tipico di tutti i turisti). Valencia è divisa in 4 zone (A, B, C, D) ma i turisti difficilmente usciranno dalla A. Viaggiare all’aeroporto ha un tariffa “speciale aeroporto – grazie per la vostra visita” leggermente più cara.
Centro storico: Il centro storico, che comprende i quartieri del Carmen, Xerea, Mercat e Ayuntamiento è un ottimo punto di partenza di una visita a Valencia. Si possono scoprire edifici di tutte le epoche e popolazioni passate per la città (romani, arabi…). È anche la zona più turistica della città per cui ogni tanto sentirete parlare più italiano che spagnolo. Troverete moltissimi negozi artigianali, botteghe storiche e impressionanti murales che ricoprono facciate intere di edifici, alcuni dei quali sono stati premiati e oggi sono patrimonio cittadino.
Albufera: A 15 minuti fuori Valencia potete visitare una splendida laguna naturale protetta dal Ministero dell’ambiente per il suo incalcolabile valore faunistico. L’Albufera merita una visita per assaggiare i piatti tipici della zona e realizzare una piacevole gita su una barca di pescatori al tramonto. Da non perdere è la visita a una Barraca (non lasciatevi ingannare dal nome) si tratta di una tipica casa della zona, molte delle quali organizzano master class di paella per i turisti. Un modo divertentissimo ed originale per trascorrere una domenica a Valencia.
Luoghi comuni veri
È vero gli spagnoli sono pazzi, sono positivi e sanno divertirsi. Senza grandi sforzi, una cena con gli amici può durare tranquillamente fino le 5 o le 6 del mattino. Ma attenzione, qui si cena tardi, i locali per turisti iniziano a servire la cena dalle 20 ma non si riempiranno fino alle 21:30/22.
La Spagna in generale, e Valencia in questo caso, è molto sicura sia di giorno sia di notte. Non è raro vedere polizia nazionale e locale vigilando le strade, per cui il tasso di microcriminalità è molto basso.
Luoghi comuni falsi
La Spagna non è più un paese così economico com’era qualche anno fa. L’aumento dell’IVA del Governo di Rajoy ha aumentato in generale i prezzi lasciandoli molto simili a quelli italiani. Eccezioni fanno i ristoranti, i servizi pubblici e i cocktail la sera che rimangono più competitivi rispetto ai nostrani.
La corrida non è lo sport nazionale per eccellenza, anzi… quest’argomento rappresenta un grande conflitto nella società spagnola, dove alcuni lo difendono come parte della cultura millenaria del paese e molti altri lo tacciano di barbarie. Soprattutto tra i più giovani è uno spettacolo di poco interesse e che non dovrebbe continuarsi.
In Italia pensiamo che la Spagna sia un ferreo paese cattolico ma ci sbagliamo. Storicamente la penisola iberica porta con se un’importante cultura cattolica ma dagli anni ’80 in poi (con la “movida”) gli spagnoli si sono aperti a nuove forme di credere nella religione.
Vai per la prima volta? Non devi perdere:
Assolutamente da non perdere la Città delle Arti e delle Scienze, il Bioparc, il centro storico e una buona passeggiata in bicicletta lungo il parco Turia. Assaggiare la paella valenciana, las tapas in qualche locale del Carmen e l’Agua de Valencia.
Cosa succede in città
Valencia è una città molto viva e in costante evoluzione. Ogni giorno aprono nuovi negozi, si organizzano mostre ed eventi culturali per cui merita la pena ripetere una visita.
Per conoscere le ultime novità e la programmazione culturale della città, gli instancabili consultano lovevalencia.com/agenda o si può cercare la rivista gratuita Agenda Urbana, distribuita in bar e ristoranti (la versione digitale è disponibile qui au-agenda.com/).
Il Mercado di Tapineria è un luogo diventato di gran moda negli ultimi anni. Si tratta di un concetto di space sharing che è stato creato per dare visibilità ad artisti e negozianti. È un mercato che occupa due piazzette adiacenti e facilmente raggiungibili da Plaza de la Reina. Nei locali delle due piazze si organizzano moderni mercati monotematici (artigianato, vestiti, bambini, libri…) che durano 15 giorni. Ogni due settimane tutti gli spazi sono rinnovati. I punti vendita sono accompagnati con musica dal vivo, monologhi, convegni… Le uniche attività costanti del Mercado de Tapineria sono l’ottimo ristorante e il curioso bar. L’agenda delle diverse attività è presente sulla web dell’organizzazione.
Un altro mercato da visitare, ma di diverso stile, è il Mercado de Colon. Si tratta di un ex mercato all’uso che è stato ristrutturato completamente e oggi è un ottimo luogo di ritrovo per la grande quantità di bar e ristoranti al suo interno. Si può iniziare con un aperitivo di ostriche e Cava in un bar che solamente offre questa specialità, per passare a una cena birmana e concludere la serata in un pub irlandese, senza uscire dalla struttura modernista del mercato.
Durante l’estate nella Marina Real Juan Carlos I e sul Paseo Neptuno, numerosi bar e discoteche che in inverno dominano il centro città, aprono la loro versione estiva sul lungo mare. Nella maggior parte dei casi si tratta di locali aperti, originali, con la musica alta e dove passare qualche ora allegra prima di gettarsi per un tuffo di mezzanotte nel Mediterraneo.
Zona strategica dove alloggiare
Tutta Valencia offre ottime strutture alberghiere per ogni gusto e tasche in quasi tutti i suoi quartieri. Oltre alle catene di hotel internazionali, sono numerosissimi gli hotel boutique che offrono un soggiorno diverso al turista. Vista la morfologia rotonda della città si consiglia di scegliere un hotel centrico per muoversi con facilità per raggiungere tutti i punti di interesse.
Delusioni
Il porto de l’America’s Cup ha perso tutto il fascino di qualche anno fa. A causa di vari conflitti politici la zona era caduta in disuso durante vari anni e lo stato di abbandono degli edifici è palese. Tuttavia questi conflitti sono stati recentemente risolti e non sono poche le aziende private che si stanno installando negli enormi hangar vista mare per aprire qui i loro uffici. Non stupitevi se durante la vostra visita troverete operai all’opera e qualche gru in movimento. Sicuramente in poco tempo si trasformerà in una nuova zona di moda.
La gente
I valenciani, e gli spagnoli in generale, sono estremamente gentili e aperti. Se vi trovate in difficoltà non esitate a fermare per strada per chiedere aiuto, non appena sapranno che siete italiani v’inizieranno a raccontare del loro viaggio in Italia e consigliare qualche locale da non perdere in città.
La tolleranza spagnola è ben visibile per strada, dove il panorama umano è abbastanza variopinto. Le mode non si seguono massivamente ma in modo più personale e soggettivo. Perciò non stupitevi di vedere punk, hippy, emo o anziane con i capelli bianchi dipinti di viola (lo giuro, sono tante). Anche i vestiti femminili sono spesso sorprendentemente corti e non è raro vedere coppie gay tenendosi per mano al supermercato.
I Valenciani non diranno mai di no ad uscire a cena con gli amici o bersi una birra e mangiare una tapa in buona compagnia.
La cucina
e qualche consiglio su dove mangiare
Due costanti della vita valenciana sono la Gastronomia e la Festa. Sono caratteristiche tipiche di tutta la Spagna ma particolarmente vere a Valencia. La cucina Valenciana è buonissima, basata in prodotti freschi e mediterranei. La paella valenciana è il piatto per eccellenza, del quale i valenciani vanno orgogliosissimi e sempre conoscerete qualcuno che v’inviterà la domenica successiva a mangiarla a casa sua. Da non perdere il pesce, il prosciutto iberico, las patatas bravas… e l’Agua de Valencia, una bibita fatta con Cava, succo d’arancia e vari ingredienti segreti.
A Valencia ci sono ristoranti per tutti i gusti e tutte le tasche, da quelli etnici a numerosi ristoranti con Stella Michelin. Il Carmen, Ruzafa, Canovas, Botanic… sono i quartieri dove si può cenare bene senza spendere una follia (di media 10/15€ a testa). La zona di Convento Jerusalem si è convertita negli ultimi anni nella Chinatown valenciana dove molti giovani, e meno giovani, si riversano per cenare a prezzi bassissimi piatti tipici della cucina cinese; ma niente riso alla cantonese o involtini primavera, qui si mangiano Pan Baozi, Alghe con mandorle o squisiti Dim Sum per meno di 6€ a testa.
Davide
Guida per caso di Valencia Low Cost