Il pupazzetto di cioccolata
I bambini della casa guardavano entusiasmati la torta, quando al improvviso il pupazzetto saltò e cominciò a correre gridando: “No mi raggiungerete, sono di cioccolata, un bambino di cioccolata” e scappò in giardino.
Dato che i bambini non lo raggiungevano, avvisarono i genitori e i nonni che cominciarono a inseguirlo. più piccolo, arrivò il nonno con un dolce regalo per tutti, era una torta che finiva con un pupazzetto di cioccolata. Però il pupazzetto di cioccolata arrivò in strada, continuava a correre, rideva e saltava mentre gridava
“Non mi raggiungerete! Non mi raggiungerete!”
Passando accanto al cortile, i bambini raccontarono agli animali della fuga del pupazzetto e la sorellina del piccolo che faceva gli anni piangeva triste perché non si lasciva prendere.
Dopo aver sentito la storia, la signora gallina riunì i suoi pulcini e si unirono all’inseguimento. Anche il cavallo corse dietro il pupazzetto di cioccolata, poichè gli piaceva sapere tutto quello che succedeva nella fattoria.
Il pupazzetto di cioccolata correva e correva davanti a tutti senza smettere di gridare “non mi raggiungerete mai, né i bambini, genitori, nonni, galline, cavallo, ecc., nessuno perché io sono un bimbo di cioccolata”.
Il pupazzetto arrivò al fiume, per continuare a scappare cercò di attraversarlo, però all’entrare in acqua si sciolse rapidamente lasciando solo una macchia oscura.
Quando tutti gli inseguitori arrivarono alla riva del fiume, il piccolo che faceva gli anni assaggiò l’acqua con un dito e disse “saporito, è di cioccolata”. Cosi tutti tornarono a casa.