Djerba l’isola dell’oblio

La leggenda vuole che Ulisse e i suoi compagni si fermarono qui dimenticando per sempre la strada di casa. Oggi è una delle mete turistiche più frequentate del Mediterraneo per le splendide spiagge e i centri di talassoterapia.
Turisti Per Caso.it, 03 Giu 2010
djerba l'isola dell'oblio
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La leggenda vuole che Ulisse e i suoi compagni si fermarono qui dimenticando per sempre la strada di casa. Oggi è una delle mete turistiche più frequentate del Mediterraneo per le splendide spiagge e i centri di talassoterapia.

Lotophagitis è il nome con cui era conosciuta nell’antichità; Djerba è infatti l’isola dove, nell’Odissea, Ulisse e i suoi compagni incontrano il popolo dei Lotofagi. Alcuni di loro, imitando gli abitanti del luogo, si cibano del fiore di loto e, catturati da questo paradiso terrestre, perdono per sempre il ricordo della terra da cui provengono e della loro vita passata. Oggi i fiori di loto non ci sono più, ma certo molti turisti vorrebbero poter dimenticare la strada di casa e restarsene su questa splendida isola; il luogo ideale per una fuga ristoratrice, alle soglie dell’Africa, ma soltanto a poco più di un’ora di volo da Roma.

UNA LUNGA STORIA

Djerba è per molti turisti il primo approccio con la Tunisia; alle porte del Sahara, l’isola è particolarmente apprezzata per le lunghe spiagge costeggiate da palme e il clima mite anche durante la stagione invernale. Geologicamente farebbe parte della terraferma se l’innalzamento del mare non l’avesse trasformata nell’isola più grande del nord Africa. Situata di fronte alla costa meridionale della Tunisia e non lontano dal confine con la Libia, è collegata alla terraferma dalla strada costruita dai romani che si estende per otto km attraverso il mare al di sopra di un terrapieno artificiale e dalla linea di traghetti che partono dal porto di Ajim. Vicino a Mellita, nella parte nord-occidentale, si trova l’aeroporto che gestisce i numerosi voli charter internazionali. Djerba ha una storia millenaria, dovuta alla sua conformazione naturale particolarmente strategica: il Golfo di Bou Grara, dalla penisola di Jorf a quella di Zarzis, offre da millenni una delle rade più sicure di tutta la costa settentrionale dell’Africa, caratteristica che venne sfruttata dai fenici, romani, arabi e turchi. L’isola è di fatto una grande oasi, ricca di palmeti e uliveti e punteggiata dalle tipiche case di un bianco abbagliante. Sono i menzel, le case coloniche fortificate costruite tutte con il medesimo schema: un muro difensivo che racchiudeva un complesso rettangolare, con torri quadrate agli angoli. Sull’isola vi sono anche 200 piccole moschee le più antiche delle quali furono costruite come fortezze per difendersi dagli invasori. Edifici squadrati con mura irrobustite da contrafforti e piccole decorazioni; le più belle sono quelle di El-May, al centro di un cortile lastricato dove numerose botole consentono di controllare il livello dell’acqua nelle cisterne sottostanti, e quella a sud di Guellala. Nell’isola aveva trovato proseliti la religione ibhadita, una setta derivante da una scissione interna dell’Islam avvenuta al tempo del regno dei Kharigiti, di origini berbere. A Djerba si trova ancora una delle ultime comunità di ibaditi rimaste, ma i praticanti stanno quasi scomparendo: ne restano pochi nuclei nel sud est dell’isola, verso Guellala, dove ancora si usa il dialetto berbero. Nella cittadina di Cedouikech si può ammirare la singolare moschea sotterranea costruita nel XII secolo, appartenente alla setta ibadita, della quale sono visibili all’esterno soltanto le cupole bianche.

LE SPIAGGE

La Zone Touristique di Djerba occupa gran parte della costa orientale dell’isola. La spiaggia più amata è quella di Sidi Mahres, una lunga striscia di sabbia dorata che inizia a est della bassa penisola di Ras Remel, chiamata anche Punta dei Fenicotteri per il gran numero di uccelli che vengono qui a svernare. La spiaggia prosegue in direzione est fino al promontorio sulla punta orientale di Djerba, dove la sabbia abbraccia una grande laguna. Proseguendo verso sud si incontra la spiaggia de La Seguia. Tutta questa zona è completamente costellata di resort e alberghi di lusso, villaggi turistici e hotel de charme, con ristoranti, locali, casino. Gli amanti delle attività sportive possono dedicarsi ad ogni tipo immaginabile di sport acquatico, dalla vela al windsurf, al jet sky, al paracadutismo ascensionale. Qui si trova anche il nuovo Djerba Golf Club.