Disabili

Carissimi…. Mi chiamo Fabrizio, il mio nick è rotex, sono un vostro “turista per caso”, con piacere racconto alcuni dei miei viaggi/spostamenti, grazie a questa opportunità mi è capitato di ricevere delle mails di incoraggiamento ecc. Questo mi ha ovviamente fatto piacere ed aumentato la mia voglia di viaggiare e di realizzare un mio...
ROTEX, 15 Gen 2008
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Carissimi…

Mi chiamo Fabrizio, il mio nick è rotex, sono un vostro “turista per caso”, con piacere racconto alcuni dei miei viaggi/spostamenti, grazie a questa opportunità mi è capitato di ricevere delle mails di incoraggiamento ecc.

Questo mi ha ovviamente fatto piacere ed aumentato la mia voglia di viaggiare e di realizzare un mio piccolo progetto. Quello che vorrei fare è di sensibilizzare coloro che hanno difficoltà a muoversi a “viaggiare”, ad “uscire”, a “muoversi” ma anche i problemi che provocano le barriere architettoniche nei spostamenti.

Mi piacerebbe poter raccontare i viaggi di un “rotellato”, in tv, radio,riviste più o meno specialistiche o qualsiasi altro modo che possa essere utili per attirare l’attenzione a chi non è disabile sulle limitazioni che provocano le barriere architettoniche e ai disabili le accessibilità dei vari luoghi, dando inoltre un incoraggiamento/stimolo a viaggiare o per visitare una delle nostre bellissime città d’arte.

Mi piacerebbe poter raccontare le difficoltà ma anche e soprattutto le possibilità che un “handy” incontra nel viaggiare/muoversi per il mondo…

Credo che sarebbe anche un modo diverso di raccontare un viaggio, dando delle prospettive e delle visioni diverse.

Sono tantissimi i disabili, molti dei quali giovani, che per timore o scarsa informazione, non viaggiano o peggio ancora credono che sia un “lusso” che non possono permettersi.

In realtà è più semplice di quanto si creda, ma credo che sia necessario raccontarlo…Comunicarlo…Renderlo “normale”… Oltre ad essere doveroso informare i “normodotati” di quali difficoltà causanole barriere architettoniche.

Le barriere non sono altro che un impedimento alla libertà personale a migliaia di persone, costringendole in alcuni casi agli arresti domiciliari o all’accompagnamento obbligatorio.

Guardando i vostri siti (velisti e turisti) è palese quanto siate coinvolti in questa tematica, mi piacerebbe però chiedervi se potrebbe essere pensabile coinvolgere dei programmi televisivi o altri mezzi di comunicazione o degli sponsor che abbiano “voglia” di investire per raccontare i viaggi di “rotellati”, in quanto non ci sarebbe nulla di meglio che raccontare la “diversità” come una “normalità”. Se avete o potete darmi delle “dritte” al riguardo vi sarei molto grato… Grazie…Grazie… Fabrizio Marta