Consiglio – Birmania
Mi aspettavo misticismo e spiritualità, meditazione e raccoglimento… Ho trovato un immenso mercato. La compravendita di ogni sorta di oggetti e, purtroppo, anche di sorrisi, di volti di bambini, di corpi storpiati… Anche nei luoghi di culto in Myanmar c’è una sfrenata commercializzazione: sono pieni di persone che fingono qualcosa per farsi fotografare e poi chiedere il “compenso”: delusione Birmania.
Boicottare il turismo in Birmania? Meglio sarebbe se noi turisti boicottassimo le guide locali: spesso sono i peggiori colonizzatori del loro popolo, e non contribuiscono minimamente a riscattarlo dalla condizione di arretratezza, ignoranza e miseria in cui vive. Anzi! Il loro unico scopo è di far acquistare ai turisti ogni genere di paccottiglia, purchè siano acquisti effettuati nei negozi convenzionati con loro, dove cioè alle guide resta una congrua “tangente”: a pensar male si fa peccato, però ci si azzecca!…
Anche nel mio viaggio di Natale in Myanmar è successo questo. Viaggio di gruppo, e si sa che il viaggiatore abituato a girare da solo deve tacere ed adeguarsi, però non oltre il limite della decenza! La guida birmana sig.Ra Giada lo ha invece superato, portando il gruppo di cui facevo parte a comprare lamine d’oro, oggetti di argento, lacche, sigari, tessuti, legno pregiato, opuscoli e libri, ombrelli, ventagli, pietre preziose (fatte addirittura arrivare in albergo!), arazzi, e chi più ne ha più ne metta!!! Sin dal primo giorno le era stato fatto sapere che una giovane insegnante componente del gruppo, messasi preventivamente d’accordo in Italia con il Tour Operator “Dimensione Turismo”, aveva con sè parecchio materiale didattico e corredo scolastico da consegnare, a nome dei suoi allievi italiani di una scuola media in provincia di Bergamo, per iniziare un percorso di gemellaggio e di solidarietà, ad un Istituto scolastico pubblico qualsiasi che avessimo visitato (come da programma) durante i giorni del tour in Birmania.
Ebbene: la guida procrastinava di giorno in giorno la visita alla scuola, illudendo (e deridendo) le aspettative della giovane insegnante di Lettere, professoressa Luana. Ormai la guida si faceva insolente nel raccontare bugie pur di non effettuare la visita alla scuola…Ho scritto a voi perchè penso che altri turisti dovrebbero ribellarsi all’arroganza di certe guide locali che si fanno gli affari propri e pensano che i visitatori del loro Paese siano solo delle vacche da mungere! Non è sempre così: sebbene intruppati in gruppo, mettiamo in valigia anche il cuore e il cervello! vorremmo tornare a casa arricchiti di esperienze e di sensibilità, non derubati dei nostri progetti di solidarietà, oltre che dei nostri soldi! …Grazie dell’ospitalità.
(Qualcuno condivide? Qualcuno mi contesta? Qualcuno mi risponde?…) Ciao Paola