Chi viaggia a Capodanno…
Devo confessare che per Capodanno cerco di lavorare, che è il modo migliore di guardare dall’esterno le espressioni di gioia degli altri: quelle vere sono belle e mi coinvolgono, quelle finte non mi toccano più di tanto. Ma se non fate i saltimbanchi come noi, o i camerieri, i cuochi, i fuochisti-artificiali, gli infermieri, gli orchestrali o i pompieri, e quindi non avete occasione di passare il Capodanno lavorando, allora c’è solo un rimedio: passatelo viaggiando!
Il nostro miglior Capodanno in assoluto è stato quello del 2000, che ha rappresentato un viaggiodi-lavoro: ci hanno mandato a lavorare in Cina. Si trattava di una diretta televisiva dal luogo in cui – rispetto all’Italia – il sole sorge prima. Eravamo nei dintorni di Shangai, a Wang Zou. Peccato che si trattasse di un posto notoriamente nebbiosissimo (come se da noi ci mandassero a Rovigo o a Rho), per cui la famosa diretta dell’alba del nuovo millennio non si è vista.
C’è, poi, un’altra ipotesi, se volete: passare il capodanno in montagna, in campagna, insomma in un posticino tranquillo, con poca gente, dove basta un brindisi e via. Per anni siamo andati a Monteveglio, in provincia di Bologna, dove davanti a un’abbazia, in cima a una collina, le famiglie del borgo si auto-costruivano un vecchione da bruciare. Ma, certo, volendo Parigi o Berlino o Londra sono mete più affascinanti… Cercatele nel nostro sito.
Buon viaggio e buon anno!