Ad Atene si respira la storia, ma non solo!

Tutto quello che c'è da sapere per vivere la città un po' da turisti e un po' da veri greci!
steber, 28 Gen 2016
ad atene si respira la storia, ma non solo!
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A cura di Ornella (@puccy) e Renata (@Artemisia59), guide per caso della Grecia

A cavallo fra Occidente e Oriente, luccica bianca e sospesa su quel lembo di terra contornato dal mare che fu la culla della civiltà occidentale. Ad Atene si respira la storia: si verifica uno strano fenomeno per cui il viaggiatore sarà portato a sentirsi parte della città, come le foglie appartengono alle radici di un albero.

La prima volta

Ci sono dei luoghi irrinunciabili che appartengono all’immaginario collettivo e che non possono assolutamente mancare nel programma di un primo viaggio ad Atene.

L’Acropoli: Per avere una vista del Partenone improvvisa e strepitosa, conviene salire da Nord-Ovest, seguendo la via Dioskuron dopo i negozietti della Plaka, poi a destra lungo la Theorias, infine a sinistra per l’unico ingresso dell’Acropoli. Si accede attraverso i Propilei, magnifico portico di marmo pentelico, e da qui inizia un viaggio nella storia senza uguali: intorno al Partenone, l’Eretteo, il tempio di Atena Nike, l’Odeon di Erode Attico, il Teatro di Dioniso… Solo la vista dalla cima dell’Acropoli è un’emozione unica. Dall’Odeon di Erode Attico, si può attraversare la via principale e seguire una qualunque delle strade in salita: si arriverà in cima alla Collina di Filopappo, da cui si gode un altro scenografico panorama.

Il biglietto di 12 euro, comprende anche la visita del Museo dell’Acropoli e dell’Antica Agorà con il meravigliosamente conservato Tempio di Efesto (si ammira dalla strada appena percorsa) e la restaurata Stoà di Attalo, che ospita un Museo. Non si dimentichi però che il vero, storico museo di Atene è il Museo Archeologico Nazionale (zona Omonoia, ingresso 7 euro), uno dei più importanti musei al mondo, e la cui visita difficilmente si riuscirà a completare in una sola volta.

I musei di Atene: Oltre al citato e imperdibile Museo Archeologico Nazionale la città è ricchissima di musei di ogni genere, ma ci limiteremo ai più importanti. Nella zona di Plaka ci sono il Museo dell’Arte Popolare Greca e il Museo Kanelopoulos (dove è raccontata la storia di Atene dal III millennio a.c. Al XIX sec.). Nella zona di Syntagma abbiamo invece 4 musei importanti il Museo Benaki (dal nome del collezionista che la donò allo Stato), il Museo della Guerra (vi si trovano equipaggiamenti militari, ma anche testimonianze storiche e di vita), la Galleria Nazionale, di recente ampliata, il Museo Bizantino.

Cambio della guardia: Gli Evzones in gonnellino davanti al Parlamento in Piazza Syntagma, sono uno dei simboli di Atene. La domenica mattina alle 11, o negli altri giorni ad orari variabili, potrete ammirare questi bei giovanotti con il gonnellino dalle 150 pieghe (gli anni della dominazione turca), darsi il cambio davanti alla tomba del Milite Ignoto.

Collina del Licabetto: Per una serata romantica, è molto particolare salire al tramonto su questa collina che domina Atene (in funicolare o a piedi). La vista spazia fino al mare e, nelle giornate limpide, fino all’isola di Egina. Vedere accendersi le luci della città è molto suggestivo, e si può anche cenare sul posto.

CON POCO TEMPO

Se siete di passaggio, se avete pochissimo tempo a disposizione o, semplicemente, vi piace guardarvi intorno ascoltando una guida, ecco cosa fa per voi.

City Bus: Un tour con il pullman turistico a due piani che ferma vicino ai luoghi di interesse turistico. Vengono proposti 2 itinerari diversi, il biglietto costa 18 euro per un solo itinerario e 22 euro per entrambi, dura tutto il giorno, così si può salire e scendere a piacimento.

Guide professionali: In poco tempo riescono a farti vedere molto, propongono diversi programmi, anche in italiano. Il prezzo di solito comprende anche il costo degli ingressi, le organizzazioni migliori sono Get Your Guide e City Walking Tours.

Guide volontarie: Esiste anche un nuovo progetto, This is My Athen, cioè la possibilità di girare Atene accompagnati gratuitamente da guide locali volontarie.

SORPRESE CHE NON TI ASPETTERESTI

Atene è una città inaspettatamente verde, a dispetto dei luoghi comuni, e non solo per la bella strada pedonale che sale all’Acropoli tra i pini o il bel sentiero che sale al colle del Licabetto. Il più importante è il polmone verde di Atene, il Pedion Areos (Metro 1, Victoria Station): si passeggia attraverso 100 ettari di spazio verde disseminati di sculture, e vi è anche un teatro all’aperto. Vi sono poi i Giardini Nazionali, vicino Piazza Syntagma, in buona posizione per una sosta dal traffico e dalle visite. Si può ancora salire la collina di Ardittos (tram Zappeio Station) e dal suo parco alberato ammirare la vista sullo stadio Panathinaikon, interamente in marmo, dove si svolsero le prime olimpiadi dell’era moderna nel 1896. Sulla sommità di questa collina si stima la tomba di Erode Attico. Ancora, il variegato Giardino Botanico, il più grande della Grecia, donato all’Università di Atene.

VIVERE LA CITTÀ COME GLI ATENIESI

Se già si conosce un po’ la città, si può girovagare senza una meta precisa, facendosi trasportare dal ritmo della vita Ateniese, quella vita che pulsa ancora intorno all’Acropoli come ai tempi di Pericle, quando arrivava gente da tutte le parti del mondo antico sbarcando dalle navi che approdavano al Pireo… ora si arriva con gli aerei e la cosa non cambia poi molto.

Plaka: Una volta era il quartiere delle botteghe artigiane dove potevi acquistare oggetti di uso quotidiano e utensili per il lavoro, ora è indubbiamente il quartiere più turistico della città e ci trovi le miniature del Partenone, le magliette con gli dei olimpici e ogni altra horribilia turistica. Le taverne sono graziose e caratteristiche, ma spesso servono moussaka cucinata in fretta e il bouzuki strimpella distratto per i tour organizzati. Il quartiere di Plaka resta comunque meraviglioso, nel suo aspetto e nelle sue vedute con l’Acropoli sullo sfondo, per qualsiasi turista è ancora molto piacevole e suggestivo, direi impagabile, sedersi ad uno dei tavolini disposti sulla scalinata che dalla Plaka sale all’Anafiotiko, la propaggine più elevata del quartiere che sembra un vero e proprio villaggio cicladico trasportato sulle pendici dell’Acropoli. Da 20 anni, però, la Plaka non è più l’epicentro della movida ateniese e nello storico Brettos Bar troverete quasi ed esclusivamente i turisti a contemplare la sua spettacolare esposizione di migliaia di bottilgie di ouzo.

Ermou: La via che porta il nome del dio Hermes è l’arteria commerciale per eccellenza e divide come uno spartiacque Plaka da Monastiraki. E’ una delle più belle vie dove passeggiare, movimentata giorno e notte, tanti negozi e moltissimi ristoranti, locali notturni e lounge bar. Uno dei posti migliori per passare il tempo in modo spensierato fra shopping, divertimento e buona musica.

Monastiraki: Popolato di bancarelle che vendono mercanzie ai turisti e di negozietti di souvenir, resta ancora un must se cercate qualcosa dal sapore antico. Gli Ateniesi non rinunciano a farvi una passeggiata la domenica mattina, quando in Avyssinias Square si può ancora vivere l’atmosfera di un vero e autentico “mercatino delle pulci”. E dopo aver rovistato fra vecchie mercanzie e polverose chincaglierie, uno spuntino nel fascinoso Cafè Avissinias è il giusto complemento. Nelle sere del fine settimana le piazzette del quartiere si trasformano in un palcoscenico per improvvisati spettacoli all’aperto di artisti di strada.

Psirrì: Un quartiere complesso e articolato che si stende fra Monastiraki e Omoia. Le sue strade circondano il Mercato Centrale e si diramano in modo tentacolare e tentatore. Passeggiare in questo quartiere è come fare il giro del mondo o visitare un immenso centro commerciale con merci e cibi che arrivano da ogni parte del mondo, impossibile non trovare qualcosa di veramente particolare. In via Sofokleous ci sono negozietti cinesi e kebab house, in via Euripidou, Menandrou e Sapfou si respirano i profumi speziati e melensi di India, Pakistan e Bangladesh, in via Gheraniou arrivano gli aromi dell’Africa e in via EolouKotzia Square sembra di fare un salto nella vecchia Europa dell’Est o nelle lande siberiane. Dopo la “turisticizzazione” della Plaka ora è Psirrì il centro e il cuore della movida serale ateniese, una vera Babele di locali diversissimi. A Psirrì si trova di tutto e di più: internet-cafè, sushi-bar, teatri-off, cineforum, gallerie d’arte, ristoranti etnici, vegetariani, fusion e ancora qualche cafè mezedopolio verace.

Mercato Centrale: Nel cuore del quartiere di Psirrì, in via Athinas n.42, è irrinunciabile sprofondare in questo gorgo di colori, profumi, sapori e grida. Gli Ateniesi ci vanno a fare la spesa, è il loro mercato alimentare principale, uno dei più belli e autentici che esistano. Dal variopinto assortimento di frutta, verdura e fiori, si passa ai profumi delle spezie e delle erbe aromatiche, noci, nocciole, bacche e olive da ogni parte della Grecia, a profusione. Farete la conoscenza con tutti i tipi possibili e immaginabili di pesci, crostacei e molluschi in bella mostra su lastre di ghiaccio azzurro. E se non siete schizzinosi o impressionabili varcate anche la soglia del meat market, un posto dove nulla, ma proprio nulla è finto. Andateci la mattina quando i banchi sono ancora pieni di merce e le massaie fanno compere.

Gazi: A ovest di Monastiraki, superato il quartiere Keramikos, si trova questo particolare quartiere che richiama gli Ateniesi per le loro serate più “in”. A Gazi il vecchio polo industriale, stretto fra via Pireos e Ierà Odos, è stato trasformato in modo tale che arte-musica-cucina si possono fondere negli happening più di tendenza della città. Qui si è andati ben oltre il recupero di un’area industriale, e con risultati sorprendenti: le fabbriche e le catapecchie affittate agli immigrati sono state trasformate in sale congressi e gallerie d’arte, i capannoni e le ciminiere sono gli scenari teatrali dove si cena in veri e propri templi della gastronomia più gourmet.

Kolonaki: A est di Monastiraki c’è il quartiere più elegante della città, quello dello shopping griffato, steso sotto il “lato nobile” del Licabetto che guarda verso l’Acropoli. Kolonaki è il “quadrilatero della moda” ateniese, un reticolo di vie in saliscendi su cui si allineano showroom di vari stilisti, negozi di antiquariato e oggettistica d’avanguardia, profumerie chic e parrucchieri famosi, palestre e beauty club, negozi bellissimi che espongono scarpe, abiti, accessori e lingerie costosissimi. Il cuore del quartiere è la piccola Kolonaki Square, dove il sabato mattina per un ateniese chic è quasi un rito mostrarsi. Tutti i locali del quartiere sono molto glamour e frequentati da “bella gente”, persino i musei della zona possono definirsi chic, per “palati fini”, come il Museo Benaki, ospitato in una bella dimora ottocentesca, e il Goulandrì con la sua preziosa raccolta di arte cicladica.

LA GENTE

Gli Ateniesi? Gente tosta e solare. Fieri del loro paese e della loro eredità culturale, nelle difficoltà dimostrano sempre il loro antico orgoglio, la loro natura indomita e uno stupefacente senso di concreta solidarietà. Possono essere irascibili, ostinati, polemici, curiosi, rumorosi e logorroici, ma sono gente viva, aperta e di cuore, in fatto di ospitalità non li batte nessuno, sempre pronti a darti una mano e a offrirti qualcosa, la loro disponibilità e generosità riesce sempre a stupire. Gli Ateniesi anche se vivono in una grande città hanno conservato la spontanea allegria e la genuina voglia di vivere della gente di paese e il senso della felicità per loro sta ancora in tre parole magiche: parea (compagnia), lefi (buonumore) e musica. Per questo gli Ateniesi amano uscire di casa, sempre. Non manca mai il momento di interrompere il lavoro per sorseggiare un lento caffè greco. A volte sembra di vedere gli eredi dei pensatori classici, ancora intenti a dialogare rumorosamente di filosofia, vita e politica. Ogni occasione è buona per ritrovarsi e fare due chiacchiere e sedersi intorno ad un tavolo a condividere allegramente un bicchiere di ouzo e un piatto di mezè, banchettare per ore scambiandosi le numerose vivande ordinate, passare la notte in un bouzoukia ballando musica greca o abbandonandosi alla vita notturna. Gli Ateniesi amano la musica, la sentirete ovunque, nei ristoranti, nei negozi, uscire dai finestrini delle macchine e dalle finestre aperte delle case. Gli Ateniesi amano la notte, sembra che non abbiano mai sonno, li troverete far tardi nei numerosi locali della città e li troverete all’alba dai fornai a mangiare la prima pita del giorno. Si dice che Socrate tirasse l’alba dissertando di filosofia davanti a coppe di vino…

LUOGHI COMUNI su atene

Ci sono cose che tutti dicono e sono vere:

Archeologia e arte: Atene è un incredibile libro di storia a cielo aperto, un paradiso archeologico di ineguagliabile valore e livello artistico, una miniera di chiese e piccoli monasteri bizantini. L’Acropoli varrebbe da sola il viaggio, ma tutti i numerosi siti archeologici circostanti sorprenderanno sia gli appassionati per la squisitezza e il valore dei reperti, sia i meno esperti per la bellezza del contesto urbanistico paesaggistico.

Traffico: Il traffico di Atene, famoso per essere congestionato e anarchico, per noi italiani non è poi così diverso da quello della nostra capitale. Ma il traffico di Atene è reale e in alcune vie del centro lo smog è una presenza più che concreta. Guidando bisogna poi stare bene attenti a non sbagliare direzione, il centro di Atene è caratterizzato da grandi strade a più corsie e a senso unico che, una volta imboccate, obbligano a proseguire in una sola direzione per lunghi tratti. Da tenere poi presente che il traffico ateniese può diventare una vera trappola per l’esodo domenicale verso le spiagge nei week-end estivi: evitate di mescolarvi al rientro domenicale verso la città, inimmaginabile.

Atene non è bella: Secondo i comuni canoni estetici non la si può definire bella, eppure ha un fascino innegabile, uno straordinario potere di avvolgerti nelle sue calde spire. Atene raccoglie metà della popolazione nazionale con tutti i problemi che ne conseguono, aggravati anche dalla crisi congiunturale. Da vicino vedi le sue cicatrici, ma quando la contempli dall’alto, così bianca e luminosa, sembra perfetta.

Ci sono cose che tutti dicono e non sono vere

Mezzi pubblici: “I mezzi pubblici non funzionano”: vi sorprenderà il constatare che ad Atene i mezzi pubblici sono ben più che efficienti, comodi e puliti di quelli di casa nostra. Il servizio autobus della KTEL è encomiabile, ottimo, consente di raggiungere ogni località greca in perfetta efficienza e puntualità. Filobus e tram in città hanno corse abbastanza frequenti e coprono ogni zona su corsie preferenziali. Le linee metropolitane costituiscono un efficiente asse di collegamento fra il centro della città, l’aeroporto internazionale, il porto del Pireo e i quartieri esterni. I percorsi del metrò corrono in gran parte all’esterno, i treni sono confortevoli, alcune fermate sembrano proprio piccoli musei con le loro vetrine che espongono i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi.

Hotel: “Atene non offre hotel di livello”: scoprirete che Atene non è per nulla una Cenerentola in fatto di hotellerie. La città mette in campo tante strutture, per tutte le tasche e tutte le esigenze, ma per i più esigenti non mancano strutture del tutto in linea con i grandi hotel di Londra, Parigi e Madrid. Le famose “stellette” magari non sempre corrispondono alla classificazione, ma il rapporto qualità-prezzo è spesso ben più che vincente.

Cucina: “Si mangiano sempre le stesse cose”: il problema sarà quello di non poter assaggiare tutto. Per il fatto che gli Ateniesi sono gente di mondo, sia per il fatto di amare il convivio fuori casa, sia per il fatto di essere curiosi e aperti a tutte le novità, sia per il fatto che quasi tutti hanno passato almeno un periodo della loro vita all’estero, Atene si presenta oggi come una vera e propria metropoli gastronomica. Accanto ai sapori della cucina tradizionale, riscoperta e valorizzata al meglio, convivono anche sapori di tutto il mondo, sapori fusion e global. Molti chef greci sono ormai ai vertici delle classifiche europee. Se c’è dunque un problema, è l’imbarazzo della scelta. I migliori souvenir che si possano portare a casa da questa città sono i cibi: dal meraviglioso olio d’oliva alle olive in barattolo, dai vini resinati ai dolci mielosi e speziati che sanno d’oriente.

Giovani: “Atene non è una meta giovane”: Atene vi stupirà invece con il suo brio, i suoi innumerevoli locali, i suoi straordinari appuntamenti musicali, con la sua atmosfera easy e friendly. Atene è un luogo dove è facilissimo fare amicizia e divertirsi ancora più facile. La città è piuttosto economica e godibile anche con un budget low-cost. Il suo clima gradevole facilita quella street-life che a noi mediterranei piace moltissimo.

PROMESSE MANTENUTE

Atene mantiene le sue promesse di capitale vincente in fatto di:

Storia e archeologia: Il Partenone, insieme al Colosseo e alla Tour Eiffel, è indubbiamente uno dei monumenti europei più famosi al mondo e regala sicuramente una forte emozione. Chi lo vede apparire davanti a sé per la prima volta prova lo stesso colpo al cuore di quando si incontra da ragazzi un amore segreto. La potenza di questa emozione deriva tutta dal fatto che l’Acropoli è indubbiamente il simbolo tangibile di una storia che non appartiene solo alla Grecia ma a tutto il mondo occidentale.

Cultura locale e atmosfera: Atene non è stata fagocitata dalla globalizzazione. Gli Ateniesi, per quanto curiosi, accoglienti e affamati di novità, hanno comunque conservato e difeso tradizioni, gusti e abitudini locali che hanno permesso a peripteri, taverne e ouzerie, botteghe tradizionali e storici mercati di sopravvivere. A dispetto delle varie mode importate, e magari rielaborate in chiave ellenika, Atene resta comunque una città greca e ancora carica di quella atmosfera genuina di cui altre mete europee son ormai ben povere.

Night life: Atene non dorme mai e i nottambuli saranno accontentati. I locali sono tantissimi e per tutti i gusti, un caleidoscopio di colori e ambienti davvero incredibile, un fiume di musica inimmaginabile. Scopriteli girovagando senza meta per i diversi quartieri, da Kolonaki a Psirrì, da Ermou a Gazi, da Syntagma Square al Licabetto, dalle spiagge di Glyfada al Mikrolimano del Pireo. La movida ateniese si chiama glenti e non ha nulla da invidiare a quella spagnola. Se amate la tradizione e volete vivere un’esperienza di pura emozione greca, non dovete farvi mancare una serata in un locale di musica rebetika: tra meze e bicchieri di ouzo ascolterete (e vivrete) la musica buzuki di Atene, nata tra le prostitute e i marinai del Pireo. Una sorta di blues greco con toni orientaleggianti, da noi riportata in auge dal film Rebetiko di Capossela.

Sole e mare: Atene è una meta godibile tutto l’anno, l’inverno di solito arriva dopo Natale è più che una stagione sembra quasi un “capriccio” climatico; la primavera arriva prima e l’autunno ritarda sempre rispetto alle altre capitali europee; l’estate è lunga e luminosa. Atene offre la possibilità di soggiornare anche in riva al mare, alternando full immersion cittadine a relax sulla spiaggia: il mare di Glyfada e Vouliagmeni è cristallino come quello delle isole e bastano 45/50 minuti di tram per arrivare ai piedi dell’Acropoli. La città vive in stretta simbiosi con i suoi porti, ne ha ben 3 intorno, Pireo, Lavrio e Rafina, tre ponti gettati sull’Egeo verso le sue innumerevoli isole, cosicché una visita di Atene può essere programmata anche in abbinata a una classica vacanza di mare o una mini-crociera alla scoperta delle isole più vicine.

Appuntamenti e eventi

Capodanno: Gennaio. Il Capodanno ad Atene si festeggia ormai come in tutte le capitali europee, ma il primo giorno dell’anno nelle famiglie ateniesi è ancora speciale, si festeggia San Basilio (Agios Vasileios), una sorta di Babbo Natale che porta doni, e si taglia la Vassiliopìta, un dolce in cui viene nascosta una moneta e chi la trova avrà un anno fortunato.

Carnevale: Febbraio. Il Carnevale (Apokries) dura per tutte le 3 settimane che precedono la quaresima. Non è certo famoso come quello di Venezia o di Rio, ma in città è molto sentito e in tutti i week-end del periodo Atene è in fermento. Troverete animazione per le strade, incontrerete danze di strane creature vestite metà capra e metà uomo a memoria degli antichi satiri, spettacoli, fuochi e feste in maschera. I quartieri più animati in questo periodo sono Plaka e Moschato.

Giorno dell’Indipendenza: Marzo. Tutti gli anni il 25 marzo si celebra in Grecia la fine del dominio ottomano. Ad Atene c’è una grande e spettacolare parata militare-patriottica in Syntagma Square con profusione di bandiere e Euzoni, tutti hanno libero accesso alla manifestazione.

Pasqua: La Pasqua ortodossa è un vero evento e può diventare una esperienza nell’esperienza. Inizia con la processione delle candele la notte del Venerdì Santo per proseguire con le celebrazioni del Sabato Santo che culminano con i fuochi d’artificio che a mezzanotte in punto annunciano la resurrezione di Cristo. Atene è forse il luogo meno adatto per parteciparvi in quanto, molti ateniesi in questo periodo lasciano la città per andare a festeggiare la Pasqua nei loro paesi di origine, il pranzo in famiglia con l’agnello alla brace è una tradizione, in centro potreste trovare anche ristoranti chiusi.

Festa del Lavoro: Il primo maggio è festa nazionale e tradizionalmente coincide con la Festa della Primavera. Per gli Ateniesi è tradizione la gita “fuori porta” sul Monte Parnitha (poco a nord della città) per fare un pic-nic e far volare gli aquiloni. In questo giorno vedrete ghirlande di fiori ovunque, appese alle case e alle macchine, che hanno sostituito gli asinelli.

Festival di Atene: Giugno/Agosto. Dal 1955 è l’evento culturale più importante della città. Concerti, opere liriche, tragedie e drammi classici, tutto ai massimi livelli e nello scenario spettacolare dell’Odeion di Erode Attico sotto l’Acropoli. In questo periodo non mancano anche spettacoli di Suoni & Luci in altre aree archeologiche. Per date e programma consultare il sito.

Rockwave Festival: Luglio. Dal 1996 si svolge nel grande stadio a nord di Atene. Nei 3 giorni di kermesse sfilano i migliori nomi del rock e alla musica si affiancano attività e intrattenimenti come bungee-jumping, stilt-walking, skate-park con esibizioni acrobatiche. Per date e programma consultare il sito

Festa del Vino: In Grecia le Feste del Vino iniziano verso la fine del mese di luglio e continuano fino a settembre, baldorie e bevute di dionisiaca memoria. La più famosa è quella che si tiene a luglio al Monastero di Dafni, solo 11 km da Atene e raggiungibile con la metro. Con pochi euro si possono assaggiare vari tipi di vino spillati direttamente dalle botti.

Maratona Spartathlon Settembre. Solo per aspiranti eroi c’è la maratona estrema Spartathlon, Atene – Sparta, 246 km, una delle più difficili maratone internazionali, Il tragitto è lo stesso che percorse il soldato Filippide prima della battaglia di Maratona per chiedere aiuto a Sparta. Per data e programma consultare il sito.

Maratona: Novembre. Il mitico e leggendario evento sportivo che affonda le sue radici nella storia. Gli atleti percorrono la stessa strada percorsa nel 490 a.C. dal soldato Filippide al termine della epica battaglia di Maratona per annunciare agli Ateniesi la incredibile vittoria sui Persiani. Un percorso di 42,195 km che parte dal villaggio di Maratona e finisce allo stadio marmoreo Panathinaikon, non lontano dall’Acropoli di Atene. Per date e programma consultare il sito.

ZONA STRATEGICA DOVE ALLOGGIARE

La zona di Plaka, confinante con piazza Monastiraki, è movimentata di giorno e di notte. E’ qui che conviene alloggiare se si vuole anche avere dalla finestra dell’hotel la classica visione del Partenone. Qui è molto semplice fermarsi per la cena o per un ouzo ai piedi dell’Acropoli. E’ certamente una zona turistica nel senso che, inevitabilmente, è piena di turisti, ma non c’è da temerne più di tanto le conseguenze, in quanto è frequentata anche dai locali, che amano molto trascorrere le serate fuori casa. Al tavolino di fianco al vostro, facilmente sentirete parlare greco. Buoni anche i quartieri Monastiraki e Syntagma. Se invece, anche per ragioni di budget, troverete un hotel un po’ decentrato, niente paura: verificate solo che sia vicino ad una stazione della metropolitana, e potrete spostarvi senza difficoltà. Anche alloggiare sul bel lungomare di Glyfada, con acque inaspettatamente cristalline, potrebbe essere non male.

DOVE MANGIARE

Voglia di menù greco? mamma mia, c’è l’imbarazzo della scelta, ovunque ti giri… impossibile consigliare, ma ecco giusto qualche “taverna per caso”…Bairaktaris in Monastiraki Square angolo Mitropoleos (Monastiraki), oppure i classici Savvas Kebap in Ermou 91 (Monastiraki) e O Thanasis in Mitropoleos 69 (Monastiraki). Platanos in posizione suggestiva fra la Torre dei Venti e il Bagno Turco (Plaka), Bakaliarakia o Damigos in Kidathineon 41 (Plaka), o l’enoteca Oinapotiki – Kallimarmaro vicino allo stadio Kallimarmaro, piatti tradizionali e vini eccellenti a buon prezzo. E se andate nel calidoscopico quartiere di Psirri scegliete pure fra le mille segnalate dal sito To Komboloi Tou Psirri in base ai vostri gusti… ma non ci sarà problema a scoprirne e provarne 1.000 altre…

I DINTORNI DI ATENE

Se si dispone di un po’ di tempo in più, potrebbe essere interessante spostarsi di qualche km, anche con i mezzi pubblici.

Capo Sounion: Il capolinea del bus della Ktel per Capo Sounion è a Plateia Aigyptou (Egyptou Square), vicino alla stazione della metro Victoria (Metro 1 verde, 2 fermate dopo Monastiraki). 70 km da Atene. Un posto bellissimo a tutte le ore: rocce, rovine, mare blu, vento, c’è tutto quello che si possa amare, ma l’esperienza del tramonto è un’altra cosa, di quelle da provare almeno una volta nella vita. Ci si sente in comunione con il mare e i colori del cielo. Sembra che Poseidone sia lì con noi, a soffiarci tra i capelli. Ma curiosamente c’è un altro momento magico: quello in cui tutto diventa buio, il vento rinforza, e tu scendi, in silenzio, dal promontorio…è il momento del senso di vuoto e di brutale ritorno alla realtà, come quando al cinema si accendono di colpo le luci dopo un film bellissimo…

Maratona: Terminal Mavromateon: situato a 250 metri a nord del Museo Archeologico, accanto al Areos Park. 150 metri a nord partono gli autobus per Rafina e Maratona. Non c’è nulla di imperdibile, ma quella piana non deve passare inosservata a chi la sorvola o chi la vede partendo da Rafina: qui la democrazia erompe sulla tirannide, qui la battaglia è finita in gloria, il cuore di ogni occidentale si riempie di orgoglio. E poi c’è la Maratona odierna, che sa ancora contagiare con l’entusiasmo atleti e popolazione. Non è una gara podistica come le altre: è ben altra cosa.

Isole Argo-Saroniche: Egina, Idra e Poros sono molto vicine al porto del Pireo e visitabili anche con una gita di un giorno. Esistono molti tour organizzati che partendo dal Pireo toccano tutte e tre le isole, ma forse è consigliabile sceglierne una sola, usufruendo di un traghetto tradizionale, ed esplorarla con più calma.

Voula e Vouliagmeni: Il mare di Atene. Appena superata Glyfada si incontrano questi altri due paesi vacanzieri ma veraci, frequentati soprattutto da ateniesi, con spiagge e mare superlativi.

Monte Imetto e monasteri: Percorso per camminatori. Da via Akademia (zona universitaria) si prende l’autobus per Kesariani. Da lì inizia un percorso a piedi di 5 km tra fiori e piante (quelle da cui si ricava il famoso miele di Imetto) e si arriva al primo dei monasteri, vicino ad una sorgente in cui nell’antichità le madri bagnavano i figli malati. Prima della vetta (non accessibile), si incontrano altri due monasteri, a distanza di un paio di km. La vista dal limite dell’area permessa, spazia dalla Piana di Maratona, a Salamina e alle coste del Peloponneso.

Il Pireo: Il porto per eccellenza. Non è un “bel luogo”, forse non è nemmeno un luogo, ma è il trampolino verso l’Egeo, il mare che porta ovunque. Da lì partivano e tornavano le navi dirette in guerra, da lì partono e tornano i turisti diretti alle isole, che spesso vedono di Atene appunto solo il porto. Può essere affascinante, anziché correre trascinando la valigia, fermarsi in questo luogo enorme e sospeso e guardarlo vivere: pescatori, vagabondi, viaggiatori, prostitute, croceristi, tutti si incontrano al porto del Pireo. L’affascinante trambusto è ben rappresentato nel film cult Mai di domenica del 1959 con Melina Mercouri, indimenticabile la sua colonna sonora I Ragazzi del Pireo. Nelle vie dietro la banchina-lungomare Akti Miaouli, dove approdano i traghetti, puoi ancora trovare quella atmosfera perduta nelle caratteristiche ouzerì e skyladika (letteralmente “canili”) dove si ascolta musica rebetika, come il Rakadiko – Stoà Kouvelou in via Karaoli-Dimittriou 5. Anche qui non mancano due pregevoli musei: il Museo Archeologico, che raccoglie i reperti trovati al Pireo e nei porti circostanti, e il Museo Navale della Grecia che si affacciano entrambi sull’altra baia del Pireo, il Pasalimani, il Porto dei Pascià, quello dove sono ancorati gli yacht miliardari e sfilano i ristoranti più eleganti. Continuando a piedi lungo il mare si arriva al terzo bacino del Pireo, il Mikrolimano, il Porticciolo, che i locali continuano a chiamare Tourkolimano, il Porto dei Turchi. Quest’ultimo è il più bello di tutti, raccolto e civettuolo, steso ai piedi di Kastella, un quartiere molto chic e allo stesso tempo un dedalo di scalinate e vicoli con palazzi dalle tinte pastello che al tramonto si specchiano nel mare. Le migliori taverne di pesce della capitale le trovate qui.

Dafni: Il più importante monumento bizantino della zona di Atene merita sicuramente una visita, sia per la sua bellissima struttura architettonica che per i magnifici e lucenti mosaici dell’XI secolo. Ma molto bello è anche il luogo che, a soli 11 km da Atene, inaspettatamente profuma ancora di mistico e di mito. Il suo nome, Dafni, rinvia infatti all’antico mito della ninfa Dafni o Dafne che, inseguita da Apollo, pregò di potergli sfuggire e venne trasformata da Zeus in una pianta di profumato alloro proprio in quel luogo. E qualche alberello di alloro è ancora lì a testimoniare la sua storia.

Ornella e Renata

Guide per caso della Grecia