Le luci del nord

In viaggio da Helsinki a Stoccolma fra natura e cultura
Scritto da: hummin
le luci del nord
Partenza il: 22/06/2019
Ritorno il: 29/06/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Ogni viaggiatore ha una grande passione, un luogo specifico o una zona del mondo alla quale si lega e dove immancabilmente ritorna appena possibile. Questa passione per me è rappresentata dal Nord Europa, ho sempre subito il fascino della natura, della cultura e anche del clima, che per alcuni può essere un pò estremo, di queste zone. Ho avuto la fortuna di visitare praticamente tutti i paesi scandinavi ma appena ne ho la possibilità cerco di ritornarvi, quest anno si è presentata la possibilità di scoprire un po’ meglio la Finlandia e anche di ritornare a Stoccolma, città già visitata ma sempre molto affascinante.

22 giugno

La partenza è dall’aeroporto di Pisa con Norwegian Airlines, abbiamo (non si tratta di plurale maiestatis ma ogni viaggio è come sempre condiviso con la mia pazientissima moglie) trovato un volo diretto per Helsinki ad un prezzo accettabile, devo dire che ormai vista l’evoluzione di alcune note compagnie low cost non ci sono più le grandi occasioni del passato, la sensazione è che ormai il panorama delle offerte si sia uniformato molto e a parità di spesa preferisco una qualità superiore.

Si arriva nella capitale finlandese dopo circa 3 ore di volo, la giornata è splendida e tutto va per il meglio, la differenza fondamentale è nella temperatura, partiamo infatti con più di 30 gradi e al nostro arrivo ce ne sono circa la metà, per me che non amo il caldo è perfetto.

L’aeroporto Vantaa non è molto lontano dal centro dove abbiamo prenotato il nostro hotel per una notte, i collegamenti con i mezzi pubblici sono ottimi e avendo tempo decidiamo di sfruttarli. Recuperati i bagagli prendiamo il treno che ci porta alla stazione centrale della città in circa mezz’ora, le indicazioni qui sono sia in finlandese che in svedese visto che per secoli la Finlandia ha fatto parte del regno svedese e la stazione è conosciuta come Helsingfors, considerata per architettura e cura nella realizzazione una delle più belle d’Europa. Da qui con il tram 4 percorriamogli ultimi chilometri che ci separano dall’hotel sfruttando il solito biglietto, devo precisare che ad Helsinki i biglietti non si possono acquistare a bordo dei tram ma ci sono quasi ovunque macchine che permettono di comprarli comodamente, e consiglio di farlo sempre perchè i controlli sono capillari e le sanzioni molto severe.

Ci sistemiamo vicino alla zona del porto, comoda per visitare a piedi la città e centro nevralgico della vita di Helsinki, negozi, ristoranti e il mercato infatti si concentrano proprio qui. Credo sia utile sapere che nei giorni che vanno dal 21 al 23 giugno si festeggia il passaggio all’estate, ed è una festa presa molto sul serio nel senso che alcune attività chiudono e molti ne approfittano per abbandonare le città per qualche giorno di vacanza. Questa è la ragione per cui, pur essendo sabato, troviamo la città quasi deserta, c’è una calma irreale e poca gente in giro il che se da un lato può disorientare dall’altro ti fa apprezzare la città sotto una luce diversa.

Abbiamo solo una mezza giornata a disposizione per visitare la città prima di ritornarvi a fine viaggio, ne approfittiamo per girarla a piedi e vedere ciò per cui è celebre. Il cuore di Helsinki è senza dubbio piazza del Senato (Senaatintori) l’angolo più famoso e fotografato della capitale. Qui si affacciano gli edifici più importanti, la cattedrale, il palazzo del Governo, l’università e la Sederholm house il più antico della città. Di solito la grande scalinata che porta alla cattedrale diventa un luogo di ritrovo, gli abitanti di Helsinki vi si siedono per trascorrere un po’ di tempo insieme anche se oggi è praticamente deserta. Riusciamo a visitare però la cattedrale che è gratuita, anche se all’interno è molto meno spettacolare che vista da fuori, ha uno stile molto sobrio ed essenziale come del resto il luteranesimo richiede. Da qui consiglio di riportarsi verso il mare e vedere le Esplanadi, di fatto sono due vie immerse nel verde che conducono alla piazza del mercato (Kauppatori) dove si riuniscono soprattutto i giovani per pic-nic improvvisati o anche solo per stare insieme, approfittando anche dei molti banchetti di street food che qui si trovano normalmente. Devo dire che ad un primo impatto Helsinki mi ha colpito moltissimo, città giovane, dinamica ma totalmente a misura d’uomo, non si percepisce caos o stress, è bellissimo vedere le piscine sul lungomare piene di gente fino a tardi approfittando della luce, l’enorme ruota panoramica lì accanto ancora piena di gente e il viavai continuo dalle saune che qui, come noto, sono delle istituzioni.

Andiamo a dormire quando sembra ancora pieno giorno, la stanchezza si fa sentire, il giorno successivo ci aspetta il trasferimento in treno verso Turku, città più antica del paese e nostro punto di imbarco verso la Svezia.

23 giugno

Ci svegliamo abbastanza presto per andare verso la stazione centrale, il nostro treno per Turku partirà infatti verso le 9:30. Faccio a denti stretti una piccola considerazione, per lavoro faccio il pendolare da anni ormai e ogni volta che mi capita di prendere un treno all’estero mi sembra di atterrare su Marte, puntualità, silenzio, pulizia ad una cifra più che accettabile, sicuramente anche qui ci saranno problemi e difficoltà però nulla se paragonate con le esperienze che devo vivere quotidianamente.

Detto questo il viaggio va per il meglio e arriviamo a Turku in tarda mattinata, l’hotel è a non più di 500 metri dalla stazione e quindi lo raggiungiamo a piedi senza bisogno dei mezzi pubblici, giusto il tempo di posare i bagagli, rinfrescarci ed usciamo. Siamo ancora in quei giorni di festa di cui accennavo prima, la differenza è che Turku offre oggettivamente meno di Helsinki e quindi sarà dura far passare la giornata. I musei sono quasi tutti chiusi ma il primo problema è trovare un ristorante decente aperto, alla fine ci rifugiamo in una sorta di catena stile McDonald che non ho mai sentito nominare ma che a dire il vero offre in emergenza una scelta niente male.

La città è molto carina, curata e pulita e in una placida domenica come questa tale sensazione è ancor più amplificata dalla mancanza di confusione, c’è un clima quasi sonnolento. Pur essendo molto antica il tessuto urbano è di fatto moderno, nel 1827 infatti fu devastata da un incendio e ricostruita quasi completamente, perdendo di sicuro un po’ di fascino. Da internet scopriamo che l’unico museo aperto è quello navale, lo raggiungiamo con un traghetto che qui funge un po’ da autobus tanto per ammirare il panorama da una diversa prospettiva. La vita in Finlandia è molto cara e i gli ingressi ai musei anche, quindi suggerisco di scegliere in maniera oculata che cosa visitare, in questo caso specifico però ne vale la pena. Il biglietto permette di visitare il museo più tre navi ancorate lì davanti, e dura due giorni, avendo tempo noi lo sfruttiamo subito, in pratica si possono visitare due piccole navi militari e un veliero che personalmente ho trovato molto interessante. Nel museo propriamente detto c’è di tutto, motori marini, modelli in scala, memorabilia di vario tipo, insomma tutto quanto basta per trascorrere un paio d’ore e salvare la giornata. Torniamo indietro a piedi, per nostra fortuna avremo anche il giorno successivo per esplorare la città, possiamo tornare quindi in hotel a riposare un po’ e pensare alla cena.

24 giugno

Oggi è l’ultimo giorno a Turku, in serata ci imbarcheremo infatti su un traghetto Viking diretti a Stoccolma, viaggio che impiegherà tutta la notte. E’ lunedì quindi dovremmo riuscire a vedere tutto ciò che non abbiamo potuto visitare il giorno prima, l’attrazione principale della città è senza dubbio il suo castello, si trova un po’ fuori dal centro quindi per raggiungerlo consiglio un autobus. Il castello è uno dei più antiche di Scandinavia quindi è meta di un forte turismo interno, la sua realizzazione è dovuta ai reali di Svezia e la costruzione iniziò nel 1280. Nel 1614, durante la visita di re Gustavo II Adolfo di Svezia, un enorme incendio distrusse quasi completamente la struttura principale in legno; a seguito di ciò, il castello fu abbandonato e utilizzato in parte per attività commerciali.

Durante la guerra di Finlandia il castello fu utilizzato dalla marina imperiale russae consegnato alle autorità finlandesi dopo che al paese era stato concesso lo status autonomo all’interno dell’Impero Russo con l’istituzione del Granducato di Finlandia. Nell’estate del 1914 fu colpito da una bomba incendiaria. Il restauro del castello, iniziato già prima della seconda guerra mondiale, venne completato nel 1987. Un altro restauro venne completato il 12 ottobre 1993. L’edificio è di proprietà dello Stato finlandese e la sua gestione è affidata alla città di Turku. Nella parte principale del castello si trovano sale per ricevimenti e cerimonie, una cappella e una caffetteria.

Finita la visita torniamo verso il centro giusto in tempo per il pranzo, abbiamo ancora altre cose da fare nel pomeriggio e il tempo inizia ad essere agli sgoccioli. Con tutti i ristoranti aperti stavolta la scelta è più facile, optiamo per un ristorante di cucina vichinga, al di là del folklore con cui tutto è realizzato i piatti sono molto buoni e devo dire particolari, per quanto abbastanza costosi.

Terminato il pranzo ci avviamo verso uno dei più importanti musei di Finlandia, il Luostarinmäki Handicrafts Museum. In pratica è un museo all’aperto, un intero quartiere è stato preservato nella sua forma originale per mostrare quale tipo di vita si facesse a Turku alla fine dell’800. Ci sono tutta una serie di case in legno, quasi tutte visitabili, sia abitazioni private che botteghe di artigiani e all’interno di queste alcuni figuranti in costume mostrano come all’epoca si realizzassero alcune manifatture. Abbiamo già visto musei simili, uno ad esempio a Reykiavik in Islanda, e se fatti bene esercitano un grande fascino, un tuffo nel passato vero e proprio che permette di capire quale fosse lo stile di vita di qualche decennio prima.

Avendo ancora un po’ di tempo a disposizione torniamo in centro a vedere un altro museo l’Aboa Vetus & Ars Nova, in pratica si tratta di due musei distinti che convivono nel solito edificio, uno di arte moderna che sconsiglio a meno che non siate grandi appassionati del genere, e uno molto più interessante, sotterraneo, che riporta alla luce alcuni scavi dell’antica città di Turku con reperti di vario genere. Tutto in Finlandia è a misura di bambino, troverete spazi dedicati ovunque, anche nei musei e tutto è accessibile, senza contare la grande gentilezza e disponibilità di questo popolo, apparentemente timidi e riservati li ho trovati personalmente molto cortesi.

La giornata si conclude dopo aver recuperato i bagagli in hotel, con il bus ci rechiamo al terminal Viking, per fortuna abbiamo prenotato una cabina vista la durata della traversata, per il resto è in tutto e per tutto una nave da crociera, gli spazi comuni, i ristoranti e i locali sono standard. Ammetto di non amare particolarmente le crociere ma il traghetto era il modo più economico per andare in Svezia e per godersi lo spettacolo della navigazione attraverso il fiordo di Stoccolma, unico neo l’arrivo alle 6:30, e proprio perchè in realtà non è una nave da crociera questo ci obbligherà ad iniziare la nuova giornata veramente all’alba.

25 giugno

La giornata inizia molto presto, come detto il traghetto attracca alle 6:30 e a quell’ora veniamo gentilmente invitati a scendere visto che dovrà ripartire da lì a poco. Il terminal è ovviamente un po’ fuori dal centro, vista l’ora l’unica cosa che ci viene in mente è andare a lasciare i bagagli in hotel per poi sfruttare la giornata. Stoccolma è ben più grande di Helsinki, consiglio quindi di sfruttare i mezzi pubblici il più possibile, tram e metropolitana offrono un servizio ottimo così come i bus. Noi acquistiamo subito il biglietto valido 72 ore per tutti i mezzi, la via più breve è cercare i Pressbyran, piccoli supermercati che fungono anche da edicola e che si trovano soprattutto vicino ai terminal e nelle stazioni più grandi della metro, il costo è di 25 euro a persona. Può sembrare caro ma a mio parere sono soldi spesi bene, trovare un hotel in pieno centro di Stoccolma è difficile, quindi per spostarsi dall’immediata periferia al centro i mezzi pubblici sono fondamentali.

Lasciati i bagagli in hotel decidiamo di ripartire nel tentativo di capitalizzare al meglio la giornata, dopo una breve colazione infatti prendiamo il tram verso Djurgarden, una delle tante isole che compongono la città di Stoccolma. Qui infatti ci sono alcuni fra i musei più interessanti, oltre ad essere uno dei maggiori polmoni verdi della città. La prima tappa è il museo Vasa, per capirci quello dove è perfettamente conservato un veliero vichingo del XVII secolo e che a differenza di tutti gli altri apre già alle 8:30. Ci eravamo già stati nella precedente visita della città ma il desiderio di rivederlo era troppo forte, importante andare presto per precedere i gruppi e godersi la visita. Il vascello Vasa fu costruito fra il 1626 e il 1628 per re Gustavo II Adolfo di Svezia e destino volle che affondò proprio il giorno del varo. Rimasto sott’acqua per tre secoli fu recuperato nel 1961, restaurato ed esposto, per quanto le gelide temperature delle acque svedesi lo abbiano mantenuto in ottime condizioni. Il museo è strutturato molto bene, su vari livelli che salgono in progressione permettendo di ammirare la nave da vicino senza potervi salire per ovvi motivi, una volta terminata la visita però si ha la sensazione di aver visto tutto il possibile nel migliore dei modi.

Djurgarden è una zona di musei quindi c’è tanto da vedere, personalmente dopo aver visitato il Vasa noi siamo passati attraverso il cimitero monumentale di Galärvarvskyrkogården, proprio accanto al Nordiska Museet tappa successiva del nostro peregrinare. Il Nordiska non ha la struttura moderna del Vasa, è imponente, da fuori sembra quasi un castello, fu realizzato tra il 1888 e ail 1907 ispirandosi all’architettura del Rinascimento danese e il progetto originale prevedeva un palazzo quattro volte più grande, l’architetto fu Isak Gustaf Clason che progettò anche lo Skansen, il museo all’aperto proprio lì accanto, il primo in Europa nel suo genere.

Il Nordiska è di fatto il museo dove è conservata la storia di tutte le popolazioni nordiche, al suo interno si trova un po’ di tutto, c’è a mio parere un’interessantissima mostra sui Sami o Lapponi come sono meglio conosciuti, tutti i loro costumi, usanze e tradizioni si basano sul colore, un impatto bellissimo. Altra particolarità è l’enorme statua di re Gustav Vasa che domina l’ingresso e che si dice sia stata realizzata sulle fattezza dell’architetto che progettò il museo.

Dando un’occhiata al meteo sappiamo che quello successivo sarà un giorno di pioggia, decidiamo quindi di lasciarci alcuni musei in modo da occupare la giornata al meglio, ci premuriamo però di acquistare subito i biglietti per lo splendido Palazzo Reale di Stoccolma, in modo di non dover fare l’indomani nessuna coda. Trascorriamo il pomeriggio girovagando per Gamla Stan , la parte più antica e cuore pulsante di Stoccolma. E’ la zona dove si trovano tutte le attrazioni più interessanti della città, Palazzo Reale, Parlamento e Museo del Nobel, oltre che le coloratissime e caratteristiche case che dominano nelle foto della capitale svedese. Non mancate di passare per Stortorget, la piazza su cui affaccia il museo del Nobel e gli edifici medievali di cui parlavo prima.

Una lunga giornata volge al termine, è iniziata prestissimo e proprio per questo torniamo in hotel a riposare un po’ prima di uscire per cena.

26 giugno

Come previsto dal meteo oggi piove, nulla di particolare una pioggia sottile ma insistente quindi la scelta di tenerci per oggi alcuni musei è stata azzeccata. Il Palazzo Reale apre alle 10 arriviamo subito per precedere i gruppi, il biglietto del museo comprende gli appartamenti reali, i gioielli della corona, il Museo delle Antichità e il Kronor, un museo realizzato su ciò che resta del castello che bruciò nel 1697. La visita dei vari musei vi porterà via una mattinata se fatta con la calma che meritano, io consiglio di vedere anche l’armeria che a differenza degli altri tre è gratuita. Qui si trovano un’interessante esposizione di carrozze reali e di splendide armature, noi lo troviamo pieno di bambini, di sicuro il fatto che non si paghi è uno stimolo in più.

Senza allontanarsi troppo dal Palazzo Reale, c’è un altro museo gratuito proprio davanti al Parlamento, cioè il il Museo Medievale, basta scendere le scale sull’isolotto che portano verso il fiume ed entrare. E’ realizzato intorno al più grande scavo sotterraneo della città, infatti ci sono alcune parti molto antiche tra cui un muro del XVI secolo, per il resto è completato da varie ricostruzioni molto ben realizzate che ci danno un’idea della vita nella Stoccolma medievale. E’ stata una mattinata molto intensa e l’ora di pranzo arriva in fretta mentre la pioggia continua a cadere sottile ed insistente, restiamo in zona perchè alle 14 avremo la possibilità di visitare il Parlamento. Le visite del Parlamento sono gratis e solo in inglese o svedese, occorre presentarsi all’ingresso visitatori un quarto d’ora prima per i controlli di sicurezza e i gruppi non possono superare le 28 unità. Noi partecipiamo alla visita in inglese, di solito ce n’è una ogni ora dalle 12 alle 15, in sintesi chi prima arriva meglio alloggia quindi la cosa migliore è presentarsi anche un po’ prima, i controlli sono come quelli in aeroporto, non è permesso portare zaini o borse. Capitiamo durante la pausa estiva della politica svedese quindi il Parlamento è vuoto, devo dire che l’attuale sala non è granchè, molto moderna tanto da sembrare uno spot Ikea, mentre molto più particolare è l’edificio dove si trovano le due antiche camere, oggi non più utilizzate da quando la Svezia si è data una svolta monocamerale.

Per concludere la giornata di visite ci lasciamo il tempo per il Museo del Nobel, non mi sarei perdonato se avessi lasciato Stoccolma senza visitarlo. E’ un luogo carico di storia e significato, ci sono cimeli appartenuti ai vari vincitori del premio, molte foto e pannelli interattivi che spiegano cosa c’era realmente dietro ad ognuno dei grandi nomi che hanno reso grande questo riconoscimento.

Quando rientriamo in hotel nel tardo pomeriggio il tempo sembra migliorare, smette di piovere ed esce un pallido sole tanto che, dopo cena, riusciamo a fare una breve passeggiata in una zona non ancora visitata della città, cioè quella di Skeppsholmen passando proprio davanti al Museo Nazionale, torneremo comunque domani mattina, nostro ultimo giorno in città per vedere la zona con maggiore calma.

27 giugno

Oggi si riparte verso la Finlandia in traghetto ma abbiamo ancora a disposizione la mattinata per passeggiare in centro, torniamo quindi nella zona visitata la sera prima in metro. Alcune stazioni della metro di Stoccolma sono opere d’arte tanto da meritare un loro tour, e riusciamo a vederne alcune per poi fare un giro sul lungo mare di Skeppsholmen attraversando il famoso ponte omonimo, caratterizzato dalla presenza lungo le sue ringhiere di alcune splendide corone finemente intagliate. Qui ci si immerge nel verde godendosi il mare e allontanandosi dal caos della città, sembra quasi un mondo a parte, andateci a tempo perso, senza fretta, è l’unico modo per goderne veramente.

Prima di tornare in hotel a recuperare i bagagli abbiamo modo di salutare la città con un nuovo giro a Gamla Stan, ci fermiamo a pranzo e con calma andiamo al terminal Viking per la nuova traversata. Questa volta il traghetto parte nel primo pomeriggio, lo spettacolo più bello è senza dubbio vedersi scorrere intorno l’infinito fiordo all’interno del quale si trova Stoccolma, una costellazione di isole più o meno popolate, puntellate da splendide e coloratissime case in legno. Inutile dire che per chi, come me, ama la fotografia è una occasione unica e nonostante la temperature non sia proprio gradevole mi piazzo sul ponte per due ore armato di macchina fotografica, deciso a non lasciarmi sfuggire nulla dello spettacolo intorno a me.

28 giugno

L’ultimo giorno di questa splendida vacanza lo trascorriamo di nuovo ad Helsinki dove attracchiamo verso le nove del mattino, dopo aver fatto nottetempo una spettacolare sosta anche a Mariehamn principale delle città delle isole Aland, arcipelago autonomo ma di fatto appartenente alla Finlandia.

Trascorriamo l’ultima notte nello stesso hotel utilizzato il primo giorno che è a pochi metri dal terminal, lasciamo i bagagli e per sfruttare la giornata e ci imbarchiamo subito su un traghetto verso Suomenlinna. Si trova a neppure dieci minuti di traghetto dal porto di Helsinki e di fatto è un piccolo arcipelago caratterizzato dalla presenza di una fortezza militare russa dismessa, oggi è una sorta di paradiso naturale dove gli abitanti della capitale finlandese si ritrovano per scampagnate o per andare al mare. Si può percorrere tranquillamente a piedi, il periplo delle isole è di circa tre chilometri fra andata e ritorno e merita assolutamente. Ci abitano attualmente circa 800 persone, sfruttando anche le vecchie strutture militari riconvertite in abitazioni, troverete anche ristoranti, bar e un supermercato ma tutto perfettamente armonizzato nella natura, nulla stona e nulla è esagerato o fuori contesto. Ci trascorriamo tutta la mattinata, è una splendida giornata di sole e passarla all’aperto è piacevole, quando verso l’ora di pranzo ci imbarchiamo verso il ritorno arriva in senso contrario un’orda di gente, possiamo dire di aver fatto appena in tempo.

Il pomeriggio lo passiamo visitando lo splendido giardino botanico di Helsinki, una parentesi rilassante nel verde che domina letteralmente la città. Dopo cena visto lo splendido tempo e il sole ancora alto fatichiamo a rientrare, continuiamo a passeggiare in questa città che ci ha inaspettatamente preso il cuore, torniamo in piazza del Senato, ci sediamo sulla scalinata della cattedrale come se fossimo gente del posto e quando si fa ora di rientrare lo facciamo con un velo di tristezza. In conclusione, un dei viaggi più belli mai fatti.

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