La magica Svezia…

Perchè scegliere la Svezia in estate? Perchè come dice il mio piccolo Alexandro è magica e molto esplosiva. il clima è molto influenzato dalla corrente del Golfo, dunque è mitigato e in molte zone si può fare addiritura il bagno! Certo a noi non è andata così, abbiamo avuto un'estate piuttosto piovosa o nuvolosa, ma è stata...
Scritto da: Fefy
la magica svezia...
Partenza il: 07/08/2010
Ritorno il: 18/08/2010
Viaggiatori: 5
Spesa: 2000 €
Siamo giunti a in Stoccolma decisi a fare l’anello svedese, 1600 km di meraviglie , con il lago più grande di svezia, Vanern, e le due coste quella verso Danimarca e quella verso i paesi Baltici e la Finlandia.

Diciamo che è il “meglio” della Svezia in quanto la maggior parte del territorio è ricoperto da foreste e laghi ed è poco abitata: per il nord occorre andare magari con una meta precisa e fare il tragitto da Goteborg a Kiruna, ma è un viaggio che richiederebbe altri 10 giorni che noi non abbiamo. E poi abbiamo deciso di portare con noi Julia, la bimba ucraina affidataci per tutta l’estate da un’associazione che si occupa di mettere in contatto questi piccoli sfortunati (ancora toccati, nonostante siano trascorsi diversi anni, dalle conseguenze del disastro “Chernobil”) con famiglie italiane per un affidamento temporaneo per dare loro beneficio e risanamento fisico, con l’allontanamento temporaneo da quelle zone cosi’ vicine alla citta fantasma di Pripjat.

Julia ha 10 anni (ne dimostra molto meno), è piccola, minuta e graziosa. E’ felice di partire con noi, anche se non sa bene cosa voglia dire fare un viaggio itinerante, e anche perchè si faccia, quale sia il significato di visitare un paese nuovo…L’anello che abbiamo percorso noi è stupendo, stimolante, migliaia di laghi, foreste distesedi prati verdissimi, betulle e città vivissime, e anche mare! Ma noi il sole l’abbiamo visto poco!!

1° Giorno 7 ago 2010. Milano – Stoccolma – Uppsala (120 km circa)

Partenza da Torino verso Malpensa dove c’è il volo diretto per Stoccolma. Arrivo a destinazione e ritiro della macchina all’aereoporto di Stoccolma verso mezzogiorno e partenza, seguendo la

E 4 in direzione Nord, verso Uppsala.

Uppsala ci accoglie con il suo clima umidicio. Soggiorniamo allo Scandic Hotel (Hotel Scandic Uppsala Nord Gamla Uppsalagatan 50 Uppsala 754 25 Sweden. www.scandichotels.com ), molto consigliato, ottimo rapporto qualità prezzo.

Ad Uppsala trascorsi qualche giorno nel 1993 e già allora la trovai deliziosa. Tornare è stato un tuffo nel passato, struggente.

La città è un vivace centro universitario, dove insegnò e visse Carlo Linneo (Carl Von Linnè, sviluppò la nomenclatura binomiale per la classificazione sistematica tassonomica degli organismi viventi, animali vegetali, minerali). Breve giro pomeridiano della città.

2° Giorno 8 ago 2010. Uppsala

Visita delle attrattive principali della città: la cattedrale, Il castello, l’Università, il Centro storico.

La cattedrale di Uppsala, costruita in stile gotico, è una delle più grandi del nord Europa, con torri che raggiungono i 119 metri di altezza. E’ davvero bellissima anche all’interno.

Uppsala è anche sede di un castello reale del XVI secolo e di un’importantissima e antica università.

3° Giorno 9 ago 2010. Uppsala – Orebro – Karlstad (300 km circa)

In mattinata partenza in direzione Vasteras via Enkjoping e arrivo a

Orebro (172 KM) dove sostiamo la mattinata e per il pranzo.

Visita dell’omonimo castello rinascimentale in stile Vasa.

La città di Örebro (134.000 ab) ha radici medioevali con più di 700 anni di storia. Il Castello è situato proprio nel cuore della città attraversato dal fiume Svartån. Inizialmente nacque come forte

Per la difesa e la prigionia, ma inseguito fu ricostruito per essere abitato come un castello reale. Adesso è la residenza ufficiale del sindaco di Örebro..!

Örebro è circondata da numerosi e fitti boschi e poi prati verdissimi, fiumi e laghi balneabili durante l´estate. Il Fungo o la torre d´acqua è un’altra costruzione che caratterizza la città ma non è che sia tutta questo bellezza. (La torre d´acqua, chiamata “il fungo” per la sua unica forma. fu costruita nel 1956-1957 con funzione di riserva idrica, con capacità di 9.000 metri cubici. Oggi serve soprattutto a stabilizzare la pressione dell´acqua della città e in parte come riserva d’acqua in caso di necessità, per esempio in caso di incendio).

Nel pomeriggio proseguiamo verso ovest e dopo aver superato karlskoga, arriviamo a Karlstad 85000 ab (112 km), la città del sole (a detta degli svedesi), perchè in estate è sempre giorno, fino alle 23 e poi dalle 3…Noi niente sole, ma luce si, molta, moltissima e tanti tantissimi laghi bellissimi.

Il Pomeriggio abbiamo visitato la città. Ci siamo fermati per la notte soggiornando al Berling Hotel Drottninggatan 1 (65224 Karlstad). Modesto, ma lo consiglio, è pulito e costa pochissimo, 25 euro o

Poco più a persona…

Karlstad è situata nella Svezia meridionale e precisamente sul delta del fiume Klarälven, il più lungo della Svezia, che sbocca nel lago Vänern, anch’esso il più ampio tra i bacini lacustri del Paese scandinavo. Fu fondata nel 1584 da Carlo IX di Svezia da cui prende anche il nome, letteralmente Karlstad significa Città di Carlo. Ai tempi della sua fondazione poteva contare su circa 45 abitazioni. Lo stesso Carlo, che al tempo della fondazione era ancora duca, affidò a tale centro il rango di sede governativa della regione nonché un controllo giurisdizionale su un territorio piuttosto vasto. Nello stesso periodo costruì la sua residenza questa fu poi denominata “Kungsgården” (Il giardino del Re).

La cattedrale di Karlstad fu eretta nel medesimo luogo tra il 1724 ed il 1730.

Karlstad come ho accennato è conosciuta come la città dell’”happy sun“, una nomea che si deve anche all’ospitalità ed alla cordialità dei suoi abitanti, in una terra in cui il sole risplende da giugno fino a settembre. La città si trova sul Lago Vänern, uno dei più grandi d’Europa: a pochi passi dalla riva o navigandone le acque si ha la sensazione di essere al mare.

La costa di Karlstad si estende lungo un arcipelago composto da 22.000 isole, molte delle quali disabitate e pronte ad essere scoperte dai viaggiatori più avventurosi. Anche il centro cittadino offre uno splendido scenario, ma il vero protagonista è sempre e comunque l’acqua. Il fiume Klarälven scorre ed invade il centro attraverso i tanti canali che lo abbelliscono, rendendo magica l’atmosfera.

Karlstad e tutta la regione del Värmland offrono molto da fare e da vedere: a soli 10 minuti di bicicletta ci si ritrova nel bel mezzo della natura. La buona notizia? La città mette le biciclette a disposizione dei viaggiatori in forma del tutto gratuita. Tutto ciò che devi fare per sfruttare quest’opportunità è lasciare i tuoi dati, ritirare la bicicletta al mattino e riportarla alla base il pomeriggio. Il punto di raccolta è la piazza centrale della città. Le cose da fare se avete tempo si moltiplicano durante il periodo estivo. Ad esempio una bella passeggiata nel parco Mariebergsskogen. Il parco più importante della città. Si trova a soli 10 minuti dal centro, in connessione con il fiume. Vanta al suo interno un bosco di grandi dimensioni adatto a lunghe passeggiate. Puoi fare anche una Mini-crociera sul lago Vänern. Una crociera che parte alle 6 del pomeriggio e percorre passaggi angusti, raggiungendo alcune isole dell’arcipelago. Puoi fare un giro in bicicletta o scoprire i suoi fantastici sentieri alberati. Karlstad non appare sulle principali guide di viaggio, ragion per cui di turisti non se ne vedono molti.

Dopo la visita della città abbiamo optato per una passeggiata nel parco Mariebergsskogen…

4° Giorno 10 ago. Karlstad – Goteborg (260 km circa)

Ripartiamo costeggiando il lago Vanern, il lago più grande della Svezia, in direzione sud fino ad arrivare a Goteborg, seconda città della Svezia affacciata sul Mare del Nord ed ex sede di tutta la Volvo, oggi in gran parte in Cina.

Lungo il percorso ammiriamo una natura incontaminata che nonostante il brutto tempo conserva fascino e suggestione. I colori sono meravigliosi e cambiano a ogni ora

Arrivati a destinazione visitiamo la città. Me la ricordo assolutamente diversa da 17 anni fa! Si è riempita di lacali, caffetterie nuovi edifici. Ma è sempre affascinante, intrigante, davvero bella e viva. Göteborg è la seconda città più grande della Svezia, con oltre 500.000 abitanti.

E’ all’apparenza molto continentale ma non tralascia comunque i suoi antichi splendori passati, tutti nordici. L’attrazione più visitata della Svezia si trova qui, il Spaceport Liserberg, uno dei parchi di divertimento più grandi del mondo in funzione dagli anni ’20! Al contrario di Stoccolma, posta ad oriente, sul Mare Baltico, Goteborg è posizionata nella costa occidentale della Svezia, allo sbocco del fiume Göta e alla stessa distanza dalle capitali scandinave di Oslo (Norvegia) e Copenhagen (Danimarca).

La sua area geografica si espande lungo l’intero sbocco del fiume e la fascia costiera, comprende un arcipelago di rocce aride e scogliere selvagge: isolotti di roccia, insenature e pittoreschi villaggi di pescatori).

Con oltre 60.000 studenti l’Università di Göteborg è la più grande della Scandinavia e spesso la città, per la sua tipica atmosfera giovanile e lo spirito dei suoi abitanti e dei servizi urbani proposti, viene considerata come la più accogliente di tutta la Svezia. E’ bella davvero e se si ha tempo sarebbe bello trascorrervi qualche giorno.

La città venne fondata agli inizi del XVII secolo dal re svedese Gustavo II Adolfo, nel 1621. E’ sempre stata un importante centro di commercio. e fu costruita secondo modelli olandesi, con strade e canali artificiali in un sistema rigorosamente progettato, che andava anche a comprendere una grande piazza, l’attuale bellissima Gustaf Adolf Torg, vicino al Canal Grande. La città una volta era il centro dell’industria della costruzione navale svedese (grazie anche alla Compagnia Svedese delle Indie Orientali fondata nel 1731), ma con l’aumento della concorrenza dei cantieri stranieri, molti dei bacini di carenaggio hanno dovuto chiudere. Gran parte della zona interna del porto è cambiata per via dei nuovi cantieri navali ad alta tecnologia.

La storia della Goteborg operaia e mercantile è facilmente visibile in particolare nella zona del porto, che offre anche diverse testimonianze di origine scozzese. Durante le guerre napoleoniche Goteborg ebbe modo di intraprendere relazioni commerciali con la Gran Bretagna e in particolare la Scozia, i cui commercianti si trasferirono qui diventando in seguito potenti mecenati (importante l’eredita culturale e sociale da questi lasciata).

Notiamo tantissime eleganti caffetterie e locali alla moda in stile americano e londinese, grandi centri commerciali situati nel centro. Il centro della città, dove si trova l’università, è caratterizzato dalla vita studentesca, e per questo si notano diverse strutture consone alla vita accademica.

Vi consiglio di fare un’escursione in barca lungo il fiume Göta älv. Ci è piaciuto moltissimo e per Julia è stata la sua prima gita in barca, percui era emozionatissima e un po’ impaurita all’inizio, quindi ha indossato ben volentieri la giacca arancione di salvataggio:)!

Circondata da mura, bastioni e un fossato, Göteborg è stata una delle maggiori città-fortezza del Nord Europa. Tre delle fortezze costruite al di fuori della città sono ancora oggi in piedi. Con l’espansione urbana alcuni dei canali sono stati riempiti, i porti e le banchine estesi. Edifici famosi che sono stati preservati dalle demolizioni avvenute lungo il XVIII secolo che potete notare e visitare perchè davvero molto suggestivi sono per esempio il Palazzo del Cambio, la Stazione Centrale, il teatro Stora Teatern, il mercato del pesce e il mercato alimentare, gli antichi magazzini dell’artiglieria, il Palazzo Torstensson, il Canal Grande e il fossato, il palazzo della Compagnia Orientale delle Indie, e poi ovviamente il parco divertimenti di Liserberg: se avete qualche giorno vale la pena, soprattutto se avete bambini con voi.

Abbiamo soggiornato presso Hotell Kusten: confort, pulizia, camera grande, parcheggio gratuito, posizione facile da raggiungere comodissimo visitare per il centro: 20 min a piedi 5min tram; a 5 min dal traghetto per Danimarca). C’è anche una sala per giochi bimbi, scaffale biblioteca, wifi free, economico, consiglio a tutti, ma occhio alcune camere hanno lo scarico dell’acqua del lavandino nella doccia, chiedete quindi, se la cosa vi dà fastidio specificandolo nella mail. L’hotel si trova in Kustgatan 10, Göteborg. Questa la mail se volete prenotare: info@hotellkusten.se.

5° Giorno 11 ago

Goteborg – Helsingborg -Malmo (280 km circa)

Partenza da Goteborg e arrivo a Helsinborg, che

Rappresenta il punto più vicino alla Danimarca.

Helsingborg è conosciuta come la “perla della dell’Öresund”, una città svedese e allo stesso tempo molto continentale. Situata sulla costa sud-occidentale della Svezia conta circa 128 mila abitanti.

La sua economia si concentra in imprese di servizi, commercio, industria e turismo.

Sul lato opposto dello stretto, troviamo la città danese di Elsinore (Helsingør). Prima della costruzione del ponte di Oresund, tra Malmö e Copenaghen, la maggior parte del traffico trans-scandinavo (di transito e turistico) utilizzava i traghetti tra Helsingborg e Helsingor.

Situata vicino al mare, la città si estende lungo la costa e dista soli 4 km dalla Danimarca e dal continente europeo, tanto che nelle chiare giornate di sole le due città possono vedersi l’un con l’altra in estremità.

La città è una delle più antiche della Svezia, sviluppatasi intorno al 1085. Dal 1429 i danesi introdussero una tassa, detta “sound Dues”, apposta a tutte le navi commerciali che passavano per lo stretto. A suo tempo la tassa fu una delle entrate principali della corona danese. Dopo la guerra dano-svedese (1657-1658) e il Trattato di Roskilde i danesi hanno dovuto rinunciare a tutto il territorio meridionale della penisola scandinava e Helsingborg divenne una città svedese.

La città ospita diverse interessanti attrazioni è nota in particolare per la Torre Kärnan, il resto di una fortezza medievale che si raggiunge dalla scalinata della sua piazza principale, la Stortorget. Da su, in cima alla torre, è possibile ammirare uno spettacolare panorama sulla città e il mare.

Ripartiamo in direzione Sud, verso Malmo, terza città della Svezia,Copacabana del Nord per le sue

Bianche e lunghe spiagge e da dove parte il ponte sullo stretto dell’Oresund che la collega a Copenaghen.

Facciamo un breve giro della città e intravediamo l’imponente ponte di Öresund, che lunghissimo e altissimo sfreccia nell’azzurro del Mare del Nord collegando la Svezia alla Danimarca. Opera del 2000, quando venni nel 1993 quindi non c’era.

L’Øresundsbron, costato 3 miliardi di dollari, è uno dei più grandi progetti infrastrutturali nella storia europea. E’ un ponte di 16 KM!! Il suo completamento ha soddisfatto l’antica ambizione di collegare Svezia e Danimarca attraverso l’Öresund, mettendo in comunicazione Copenaghen, la capitale danese, direttamente con il capoluogo regionale svedese di Malmö.

La città mi sembra irriconoscibile tanto è cresciuta! dormiamo presso

Notte Malmo al Living Room Hotel che a noi non ha dato grande buona impressione per la posizioni in cui è situato. Se potete state più al centro.

6° Giorno 12 ago

Malmo – Vadstena (450 km circa)

Mattinata trascorsa per completare la visita di Malmo.

Come dicevo anche Malmo l’ho trovata cambiatissima…chissà se sono poi davvero le cose che cambiano oppure non sia il nostro crescere, fare esperienze nuove che ci fa vedere e ritrovare le stesse cose viste anni prima cosi’ diverse…forse sono un po’ tutte e due le cose.

Cambiano le città, si trasformano, ma sicuramente anche noi cambiamo nell’animo e percepiamo alcune cose, alcuni dettagli oggettivamente immutati, come diversi…

Malmo è la terza città più grande della Svezia. Presenta una popolazione di circa 279.000 abitanti, con il 40% di origine straniera, appartenenti a circa 170 differenti nazionalità, di cui una vasta comunità musulmana. Il 40% è tantissimo ma è comprensibile il perchè. Un po’ è la sua posizione un po’ l’economia, il fatto che sia anche una città portuale.

E’ siituata sulla punta meridionale del Paese, nella parte più meridionale della sua provincia, la Scania. Dagli svedesi è chiamata la città dei parchi, ed effettivamente….

La città presenta una vasta rete di infrastrutture di comunicazione, essendo anche collegata in maniera rapida, meglio forse dire express, con le maggiori località della Scandinavia, Malmo, Copenhagen, Stoccolma, Kalmar, sono solo alcune. Sarà per questo che le influenze danesi sono qui così forti, ma lo erano ben molti secoli prima della costruzione dei suoi moderni collegamenti.

Fondata nel 1272 come una fortezza portuale, Malmö è stata per secoli la seconda più grande città danese, nel periodo in cui la regione della Scania era sotto il dominio della Danimarca. Diviene nota durante il 14º secolo, con l’arrivo nella costa svedese della potente Lega Anseatica, crescendo in una zona commerciale molto lucrativa. Il suo sviluppo mercantile la portò ben presto anche a coltivare arte e architettura, vennero così edificati numerosi edifici residenziali, chiese e castelli. La città ha dominato il sud della Scandinavia come mercato maggiore fino a che Copenaghen crebbe d’importanza durante il XVI secolo.

Nel 1658, dopo diversi anni di guerre e battaglie la Danimarca cedette la città alla Svezia con il celebre Trattato di Roskilde. Malmö si sviluppò rapidamente subito dopo la Rivoluzione Industriale, caratterizzandosi come la città più precoce e più industrializzata della Scandinavia. L’apertura del ponte Oresund nel 2000 ha riacceso l’anima di un vivace porto anseatico proiettandolo verso nuovi orizzonti, anche grazie alla tipica atmosfera studentesca delle città svedesi. Nuovi campus universitari vengono aperti anche grazie ad uno spirito sociale e politico che punta molto sui giovani e sulla ricerca.

I danesi, in circa mezzora si ritrovano ad arrivare in un altra nazione, seppur sempre scandinava. Nonostante la sua posizione settentrionale, il clima a Malmo è relativamente mite rispetto ad altre località situate a simili latitudini, anche un po’ più a sud, sempre per via della Corrente del Golfo. Grazie alla sua posizione geografica, il giorno si estende anche con 17 ore di luce in piena estate, che si riducono a circa 7 ore in inverno…

Vale la pena una visita se venite in Svezia, è molto particolare.

Si riparte passando attraverso i dolci pendii della Scania, meravigliosa!,

Regione ricca di coltivazioni e di fattorie. Dopo aver superato la città di Jonkoping (dove non vale la pena fermarvisi) nel pomeriggio proseguiamo il viaggio (che è lunghissimo) costeggiando il lago Vattern, superando Motala, dove passa il GOTA KANAL fino a raggiungere la città medievale di VADSTENA, dove sorge la famosa abbazia e il monastero di Santa Brigida, patrona d’Europa.

Notte nei pressi al Sjögestad Motell. Indirizzo Nässja Vikingstad, 59048 Svezia Telefono +46 138 20 90 begin_of_the_skype_highlighting +46 138 20 90 end_of_the_skype_highlighting Fax +461382330 E-mail info@sjogestadmotell.se.

Consigliato. Si tratta di piccoli cottage posti in zona umida e boschiva da cui partono varie passeggiate molto rilassanti e con possibilità di vedute molto suggestive.

Due parole sul Gota Kanal per chi non lo conoscesse. Il Canale di Göta (in svedese Göta kanal o Götaälv) è un’opera imponente, un canale artificiale di 360 km, situato nella Svezia meridionale. Collega la zona di Göteborg (e in particolare i laghi Vänern e Vättern) al Mar Baltico (presso Stoccolma). Fu realizzato nei primi decenni del XIX secolo. Un sistema di 58 chiuse rende navigabile l’intero corso del canale.

Per chiusa si intende un sistema idraulico di intercettazione e/o interclusione di fiumi, laghi, canali, mare, ecc. mediante una paratoia apribile, in alcuni casi anche regolabile. In termini molto semplici, una chiusa è il corrispondente idraulico di un varco presidiato da una porta o cancello.

Se avete tempo vi consiglio una mini crociera sul Gotakanal, vale la pena.

Oppure se volete fare qualcosa di diverso, partite per una crociera (cruise) Stoccolma-Helsinki con la Viking Line il venerdi. Fate 2 notti a bordo (venerdi/sabato e sabato/domenica) e passa il sabato (dalle 10.00 fino alle 16.00) a girare Helsinki. Il paesaggio che si ammira dal ponte della nave e’ favoloso e vale tutto il tempo e i soldi investiti !

7° giorno, 13 ago, Vadstena – Stoccolma. (250 km circa)

La mattina presto proseguiamo il nostro viaggio verso Stoccolma.

Un tuffo al cuore pensare di rivederla dopo tutti questi anni. Me la ricordo bellissima e romantica e cosi’ la ritrovo, almeno per quel che riguarda il cuore della citta, ma mi sorprende anche la sua grande vivacità, l’atmosfera, la cultura “frizzante” e mi sorprendono i colori che non ricordavo cosi’ brillanti, meravigliosi..

Soggiorniamo due notti all’Alexandra Hotel, Magnus Ladulåsgatan 42, Södermalm

Stockholm. Mail: info@alexandrahotel.se. Un hotel come un altro, anonimo, con personale molto distaccato e freddo ma con un Metre eccezionale (l’organizzazione della sala colazione è perfetta al millesimo, qualcosa di incredibile!:)). Comodo, ma non particolarmente consigliato, perché a Stoccolma sarebbe bello stare appunto in un ostello caratteristico e con personalità e anche più economico; se ci fossimo mossi prima, ma all’ultimo momento era l’unico che ha dato disponibilità. Se non altro è situato nell’incantevole quartiere Södermalm di Stoccolma, a meno di 10 minuti a piedi dalla fermata della metro e dalla stazione di Södra. Il Centro storico di Stoccolma, e il terminal delle navi della Viking Line, Stadsgårdskajen, sono raggiungibili a piedi in 15 minuti.

In tarda mattinata iniziamo la nostra camminata nella città.

Stoccolma (850.000 abitanti) è oltre che la capitale della Svezia una delle più belle città europee con i suoi favolosi palazzi e monumenti a specchio sull’acqua.. .

Gamla Stan, la città vecchia, è un susseguirsi di botteghe di antiquariato e di rigattieri, di piccoli e grandi caffè, di odorose pasticcerie, di librerie che sono silenziosi, squisiti salotti e angolini di charme.

La Stoccolma di oggi è composta da cinque zone: Stadsholmen, con la città vecchia (che divide in due bracci, Norrstrom e Soderstrom, il lago Mälaren); Norrmalm polmone arioso e dinamico della città, pieno di teatri e di parchi; Ostelmalm con il parco della Libreria Reale (Humlegarden); Sodermalm, elegante centro residenziale; Kungsholmen, il quartiere dei commerci e dei grandi magazzini. Per la sua posizione strategica Stoccolma è da sempre un centro commerciale e un centro di scambi culturali. L’architettura orribile degli anni sessanta e settanta ha colpito anche qui, ma in tono minore. A parte qualche tratto, che sicuramente non vedrete, Stoccolma vi offrirà tante bellezze da vedere e tante cose da fare. Bella sia d’estate, sia d’inverno.

La città fu fondata 750 anni fa, nel 1255, ed è stata costruita a cavallo di 15 isole, collegate tra loro da ponti, situate dove il lago Mälaren confina con il mare. La città medievale nacque e si sviluppò lungo le coste del Mar Baltico, davanti a un arcipelago di 24.000 piccole isole, che l’hanno protetta dal mare aperto, dalle intemperie e da qualche possibile invasore. Questo, come è stato per Venezia, l’ha resa una città quasi ideale per il commercio e le attività marittime in genere. Gran parte di questo sterminato numero di isole sono disabitate, ma potete sempre vederle e ammirarle con escursioni in barca e visite guidate. Chissà se qualcuno ha mai visitato tutte le 24000 isole. Chissà quanto tempo ci vorrebbe! In realtà per gran parte dell’inverno l’arcipelago di Stoccolma è coperto da uno strato di ghiaccio spesso fino a 20 cm in inverno che ne fa un’unica grande isola.

Se vi capita di fare una escursione nelle isole voltatevi e ammirate la città dal mare, magari al tramonto, ne riceverete infinite e indimenticabili suggestioni, altre vi capiteranno di vederle girando a piedi nei giardini di Djurgården o nei vicoli di Gamla Stan il cuore della città.

Iniziamo una lunga passeggiata in Gamla Stan. Si trova sull’isola di Stadsholmen, è la città vecchia di Stoccolma che prosperò nel XIII secolo. Le sue strade medievali sono collegate da una serie di vicoli, archi e scalinate. L’attuale Palazzo reale, Kunglida Slottet, fu completato nel 1760 per sostituire quello antico, distrutto da un incendio nel XVII secolo Con le sue 608 stanze è il palazzo reale più grande del mondo. Attualmente gli appartamenti e l’armeria offrono un eccellente scorcio sul passato della città e sulla antica potenza della monarchia svedese. Vicino al palazzo reale, si trova la Storkyrkan, la cattedrale di Svezia, un’altro interessante punto da visitare.

Prendiamo un aperitivo con un amico di Marina che si trova anche lui in città e poi ci dirigiamo verso l’albergo fermandoci di quando in quando ad ammirare le splendide vedute e il tramonto lunghissimo e spettacolare.

8° giorno, 14 agosto Stoccolma.

In prima mattina ci dirigiamo verso est della città per andare alla grande isola di Djurgården che ha splendidi parchi e una serie di pregevoli musei. Visitiamo lo Skansen, il primo museo all’aperto del mondo, che con i suoi oggetti provenienti da tutta la Svezia mostra l’atmosfera rurale del paese di oggi e sopratutto del passato, prima dell’avvento della Rivoluzione Industriale. Skansen comprende anche uno zoo, un acquario, un padiglione di silvicoltura.

In seguito visitiamo Vasamuseet, un museo marittimo che si trova nell’isola dal nome impronunciabile di Ojurgardsbrunnsviken. In questo museo tutto ruota intorno ad un’impressionante vascello da guerra di 69 metri, di 1200 tonnellate di stazza, voluta dal re Gustavo Adolfo Vasa, che fece naufragio il 10 agosto del 1628, il giorno del viaggio inaugurale. Recuperata e restaurata negli anni Sessanta, il vascello è diventata un’attrazione irresistibile: sartie, cordami, suppellettili, cannoni, reperti di ogni tipo, la vita di bordo ricostruita minuziosamente in una specie di giocatolo da cui ti stacchi a fatica. E’ l’unica nave del XVII ancora esistente al mondo. Il Vasamuseet, il museo più visitato in Svezia e oltre al Vasa, ospita altri tipi di navi e collezioni molto interessanti sulla vita marinara dal Seicento ai giorni nostri

9° giorno. 15 agosto,Stoccolma

Mattinata trascorsa a Glanslam tra le sue strette stradine

A fine mattinata Ivan Steve e Julia ci salutano e tornano a Torino. Io e Marina restiamo a Stoccolma ancora tre giorni e continuiamo la visita della città vecchia e in particolare del Museo sul premio Nobel e qualche chiesa tra cui la Storkyrkan, la cattedrale di Svezia.

La visita al museo sul premio nobel si rivela alquanto interessante. E’ Uno dei più affascinanti musei del mondo si trova dietro la sontuosa facciata del BÖrshuset, in Gamla Stan. Il Museo del Nobel racconta la storia del più prestigioso premio del mondo. Questa esposizione contemporanea si concentra su Alfred Nobel fondatore del premio, e più di 800 vincitori del Premio Nobel. Il 27 novembre 1895, nella sua villa di Sanremo, l’inventore della dinamite Alfred Nobel (1833- 1896) firma uno dei testamenti più famosi al mondo, destinando un immenso patrimonio ad essere investito affinché con gli interessi che avrebbe fruttato siano sostenuti i fautori del progresso: nasce così il premio Nobel destinato a scienziati, letterati e operatori di pace. Originario di Stoccolma, Alfred cresce in Russia, va a studiare a Parigi nel famoso laboratorio del professor Pelouze dove incontra l’italiano Ascanio Sobrero, scopritore della nitroglicerina. Cominciano lì e proseguono in Svezia le sue ricerche per trasformare questa pericolosa sostanza in esplosivo commerciabile; ci riuscirà nel 1864, inventando anche il detonatore. Da allora impianta 96 fabbriche in 20 diversi paesi, viaggia in continuazione e diventa «il vagabondo più ricco d’Europa»; ed è grazie ai i suoi 355 brevetti che in trent’anni si realizzano ovunque tunnel, strade, ferrovie e ponti. I primi Nobel vengono assegnati a Stoccolma e a Oslo solo nel 1901, dopo tante vicissitudini testamentarie. Arrivati oggi a 758, annoverano protagonisti che hanno fatto la storia: basti ricordare per la scienza i coniugi Curie e Einstein, per la pace Martin Luther King, Nelson Mandela e il Dalai Lama, e per la letteratura Boris Pasternak e Thomas Mann. Doti naturali validamente incoraggiate, un ambiente propizio o cos’altro ha permesso a questi personaggi di esprimere un’intelligenza geniale? nata a Stoccolma nel centenario della nascita del premio per volere della Fondazione e del Museo Nobel, ritorna in Europa dopo le tappe in Oriente e negli Usa. Qui si arricchisce di una sezione dedicata ai 19 Nobel italiani, tra cui Grazia Deledda (letteratura 1926) e Rita Levi-Montalcini (medicina 1986) due delle 31 donne, appena il 4% del totale, che hanno avuto il Nobel, e quelli ancora attivi: Renato Dulbecco per le ricerche sul DNA e Carlo Rubbia per quelle sulla fisica dei protoni, Riccardo Giacconi scopritore della prima sorgente extraterrestre di raggi X, e Dario Fo, Nobel nel 1997 per la letteratura. Una pioggia d’informazioni da filmati d’eccezione, realizzati con materiale d’archivio, mette a fuoco le rispettive discipline, le idee e l’epoca dei premiati, con resoconti dettagliati sui contributi dei più noti, sul loro coraggio, la sfida alle teorie consolidate, le cooperazioni vincenti. Ma ci sono anche i retroscena fatti di contestazioni, rifiuti e ripensamenti: nel 1918 provoca aspre polemiche il Nobel per la scoperta di un processo di sintesi dell’ammoniaca dato al tedesco Fritz Haber, padre della guerra chimica, colpevole di aver decimato col cloro gassoso decine di migliaia di soldati; nel 1964 Jean-Paul Sartre respinge il riconoscimento perché non vuole essere istituzionalizzato; e le teorie economiche dell’americano Milton Friedman premiato nel 1976 si riveleranno causa dell’impoverimento di molti paesi. Bellissime fotografie, oggetti personali, la registrazioni delle voci dei premiati – quella di Hemingway che parla della sua passione per Mozart e Bach – e le suggestive ricostruzioni degli ambienti «creativi», luoghi d’incontro e vere fucine di idee in libertà: dai bistrot parigini frequentati negli anni’20 da Beckett, alle attuali caffetterie del CERN a Ginevra, ritrovo di fisici e matematici. Molti i cortometraggi: dalla ricerca in biologia molecolare nel laboratorio di Long Island al Niels Bohr Institute di Copenaghen, scenario dell’eterna discussione sulla scienza e la vita, alla campagna internazionale per bandire le mine antiuomo condotta su Internet, esempio di milieu creativo virtuale. La mostra è articolata in modo che il visitatore possa muoversi seguendo istinto e curiosità personali: più che una rassegna è uno «science center», un viaggio affascinante nella ricerca animata dalla passione di aprire nuove prospettive, che pur richiede devozione, volontà, fantasia e spesso l’audacia di andare controcorrente

Cambiamo hotel e ci trasferiamo al Stockholm Hotel Lindhagen,indirizzo: Ulriksborgsgatan, Kungsholmen,Stockholm. Mail: reservation@hotellindhagen.se

Si tratta di miniloft completamente arredati. E’ molto bello e un paio di notti ci sono state regalate dal “piccolo” Alexandro. Soggiorniamo 3 notti

Facciamo la spesa e ci accogiamo che non hanno alcolici nel supermercato. Volevamo acquistare una bottiglia di vino e nulla da fare. Una cassiera di origini italiane ci spiega il motivo. Qui l’alcool è stata una piaga sociale e gli alcolici possono essere comperati solo in luoghi appositi esibendo un documento di identità: una sorta di pribizionismo.

10° giorno, 16 agosto. Stoccolma

Decidiamo di fare una cosa un po’ fuori dal comune e visitare lo Skogskyrkogården (il Cimitero del Bosco) nato da un concorso internazionale organizzato nel 1915 per la progettazione di un nuovo cimitero a Enskede nella zona sud di Stoccolma, in Svezia. Il concorso fu vinto da due giovani architetti svedesi. I lavori iniziarono nel 1917 in un posto che prima era una cava di ghiaiae dove erano presenti numerosi pini e furono completati tre anni dopo. L’uso del paesaggio naturale ebbe una forte influenza sulla concezione dei cimiteri in tutto il mondo. E’ un luogo intriso di bellezza e poesia. Costruito su un’antica area morenica di 100 ettari coperta di pini, è considerato fra le maggiori opere architettoniche moderniste al mondo e rappresenta alla perfezione la concezione nordica della natura, della vita e della morte. Ospita anche splendide cappelle.

Il Cimitero del Bosco è stato iscritto dall’UNESCO nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità. E’ davvero suggestivo, immenso. Non sembra proprio un cimitero. Qui la gente viene a trascorrere il tempo come se andasse in un qualsiasi parco. Molto rilassante.

Nel pomeriggio optiamo per una gita in battello. Si rivela una scelta azzeccata: vediamo la città dall’acqua. E’ molto suggestiva, soprattutto al sopraggiungere del tramonto. Nella nave ci sono persino le cuffie con registrazione di tutto ciò che puoi mirar fuori, in lingua italiana. Terminiamo tardi e cerchiamo un localino in cui mangiare per poi tornare al nostro residence.

11°Giorno. 17 ago Stoccolma.

Proseguiamo la visità della città vecchia e esploriamo qualche quartiere.

Ci sorprende l’atmosfera di questa città, la sua cultura cosi’ frizzante, i suoi splendidi scorci, i suoi tramonti mozzafiato.

Il tempo è clemente e il sole non ci lascia mai, ma non fa caldo, si sta bene come in tarda primavera.

Ci spiace che domani sarà l’ultimo giorno…

12 giorno. 18 ago Stoccolma

Prima di lasciare questa romantica città e tornare in Italia decidiamo di trascorrere la mattinata a visitare il Municipio, dove avviene ogni anno la consegna dei premi nobel e la città diventa più viva che mai.

Il Municipio di Stoccolma è uno dei più fulgidi esempi di architettura in stile romantico svedese. Fu progettato dall’architetto Ragnar Östberg e inaugurato la sera del solstizio d’estate del 1923. È formato da otto milioni di mattoni e la sua torre, alta 106 metri, è sormontata dalle tre corone dello stemma nazionale. Dietro la splendida facciata si celano uffici e sale riunioni per politici e funzionari, così come meravigliosi saloni delle feste e opere d’arte uniche. Nella sala consiliare si tengono le riunioni della giunta comunale di Stoccolma. Il Municipio ospita anche il fastoso ricevimento dei Premi Nobel. Dopo il banchetto nella Sala Blu, i premiati, la famiglia reale e gli ospiti si trasferiscono per il grande ballo nella Sala Dorata, con i suoi mosaici composti da 18 milioni di tessere d’oro.

La nostra guida è una bellissima ragazza svedese che parla la nostra lingua perfettamnte ed è dotata di una buona dose di simpatia ed ironia.

Dopo pranzo prendiamo il treno per l’aereoporto. Approdate a Malpensa il pulman ci aspetta per portarci nella nostra Torino. ..A presto Stoccolma sicuramente ci rivedremo.

Un confronto imietoso.Due parole sul sistema scolastico in Svezia: In Svezia iscrizione e frequenza sono gratuite a tutti i livelli d’istruzione (compresa l’Università). Gli studenti universitari svedesi ricevono una somma mensile come contributo a sostenere il costo dei testi e le altre spese quotidiane. Tutti i programmi di studio ed i corsi sono a numero chiuso e ciascuna Università stabilisce i criteri da adottare nella procedura di selezione.

L’anno accademico è suddiviso in due semestri: il primo inizia alla fine di agosto e dura fino a metà gennaio, il secondo va da metà gennaio all’inizio di giugno. Gli studi full-time includono normalmente 40 ore settimanali compresi gli studi individuali e di gruppo.

Come da noi no?…

Un esempio: jörn Gustavsson nasce nel 1981, lo stesso anno di Marco Rossi. Björn invece a Stoccolma, in Svezia. Marco a Roma, Italia. Björn comincia la sua carriera scolastica in uno dei paesi con livelli d’istruzione più efficienti ed alti al mondo (la Svezia investe in istruzione lo 7,5% del PIL). La sua famiglia dall’asilo fino all’università non dovrà pagare alcuna tassa per il suo diritto allo studio, perché lì l’istruzione è gratuita. Marco nasce in una nazione che vanta livelli di istruzione e di innovazione tecnologica tra i più bassi in Europa (meno del 5% del PIL è investito in istruzione, ovvero meno della media europea) nonché percentuali di analfabetismo del 12% (Unla, 2005). Marco paga le tasse per l’istruzione allo stato, i libri, nonché – a seconda delle scuole – una sovratassa definita “di contributo scolastico”.

Dall’asilo all’Università. Björn riceve dallo stato svedese un assegno mensile per sei anni (2492 corone svedesi, circa 270 euro) che gli permette di coprire circa il 30% delle sue spese, anche se risulta uno studente universitario part-time. Potrà incrementare fino a 7,259 corone svedesi, circa 770 euro, se chiederà un prestito d’onore. Questi soldi dovrà rimborsarli in futuro allo Stato, il quale chiederà un 4% di interesse annuo. Questo gli permette di andare via da casa intorno ai 17-18 anni, in genere in un monolocale o casa dello studente a prezzi ovviamente vantaggiosi. Marco, una volta laureato e trovato un lavoro, se ne andrà di casa tra i 30-32 anni. Alla fine della sua carriera scolastica ed universitaria potrà dire di aver vissuto alle spalle della propria famiglia per 30 anni della sua vita. Björn una volta laureato (intorno ai 24 anni), se non riesce a trovare lavoro va allo IAF (Ufficio per la disoccupazione) e riceverà 320 SEK al giorno (circa 35 euro) fino a quando non troverà un lavoro. Ma dovrà dimostrare di cercarlo continuamente, altrimenti gli verrà negato l’assegno. Marco trova lavoro dopo alcuni anni di ricerca e di lavoretti saltuari e provvisori tramite la conoscenza di un amico di famiglia. Björn dopo aver lavorato tutta la sua vita intorno tra i 61 e i 67 anni deciderà di andare in pensione. La sua pensione dipenderà dalla quantità di contributi versati nella sua vita lavorativa (il 18,5% del suo stipendio verrà utilizzato per la sua pensione). Verranno inseriti anche gli anni di università e i giorni di malattia.

CONFRONTO IMPIETOSO? – In questo parallelismo tra la vita di uno svedese ed un italiano ci rendiamo conto delle differenze lampanti tra i due stati. Björn è figlio del più efficiente womb-to-tomb system al mondo (letteralmente dall’utero alla tomba). Uno Stato madre che organizza e aiuta i propri figli-cittadini, e rappresenta il più grande datore di lavoro della nazione. Una Svezia che è fiera di definirsi socialdemocrazia, che è rimasta come un faro ed un modello per tutti i partici socialisti europei.

Peccato non averlo saputo ventanni fa!

A presto.

Per qualsiasi informazione contattatemi alla mia mail.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche