Sudafrica on the road, da Joburg a Cape Town

Viaggio di 3 settimane in Sudafrica on the road, in auto da Johannesburg a Cape town, passando per Swaziland e Lesotho
Scritto da: marti80
sudafrica on the road, da joburg a cape town
Partenza il: 03/08/2019
Ritorno il: 25/08/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Sabato 3 agosto 2019

Volo tardo pomeriggio da Malpensa per Johannesburg (scalo a Zurigo) che permette di viaggiare di notte e grazie all’assenza di fuso orario si arriva a destinazione al mattino (ore 9) abbastanza riposati e con tutta la giornata da sfruttare al meglio.

Domenica 4 agosto 2019

Auto: Johannesburg-Soweto (50 km)

Atterrati a Johannesburg alle 9. Velocemente si passa il controllo passaporti e dopo il ritiro bagagli facciamo un cambio soldi di 500 euro in moneta locale (ZAR) presso uno sportello di una banca dentro l’aeroporto. Sarà l’unico prelievo di contante di tutto il viaggio poiché spesso utilizzeremo la carta di credito che è accettata praticamente ovunque.

Sempre dentro l’aeroporto acquistiamo una SIM locale (Cell C, ma una offerta simile era disponibile anche con Vodacom = Vodafone) con 60 minuti di telefonate e 1 GB di traffico dati (250 ZAR = 15,50 EUR) da utilizzare entro 30gg. Andiamo a ritirare l’auto a noleggio (prenotata dall’Italia con Rentalcars fornitore BUDGET; noi abbiamo optato per un SUV con cambio automatico, per semplificarci la vita, considerando già la complessità della guida a sinistra) e dopo 1 ora e mezza di coda per effettuare le pratiche di ritiro, usciamo dall’aeroporto.

La prima tappa è il museo dell’apartheid di Johannesburg, in cui passiamo tre ore. Per approfondire tutte le tematiche e le sale, si potrebbe tranquillamente passare una giornata intera dentro. Poi andiamo a fare un po’ di spesa in un supermercato lì vicino. In ogni parcheggio dove siamo stati abbiamo sempre trovato un parcheggiatore con pettorina (più o meno abusivo, non si è ben capito) che chiede soldi per guardarvi l’auto. Noi mediamente lasciavamo 10 ZAR prima di riprendere l’auto e non abbiamo avuto mai problemi. Fatta la spesa ci spostiamo a Soweto e facciamo un giro con la macchina, passando anche per le Soweto towers, prima di arrivare all’ostello alle 18. Abbiamo dormito al Lebo’s Soweto.

Lunedì 5 agosto 2019

Auto: Soweto-Sabie (390 km)

Tramite l’ostello facciamo il tour guidato di Soweto in bicicletta dalle 10 alle 14. Non molto impegnativo in termini di fatica fisica e intervallato da molte (forse troppe) pause. Dopo il pranzo compreso nel pacchetto (che consumiamo nello spazio all’aperto davanti al Lebo’s) trasferimento in auto a Sabie (4 ore).

Martedì 6 agosto 2019

Auto: Sabie-HoedSpuit (220 km)

Il tragitto è un susseguirsi di piccole soste per vedere cascate, pozze d’acqua, canyon e formazioni rocciose. In ordine vediamo: Lone Creek Falls, Bridal Veil Falls, Mac Mac Pools, Mac Mac Falls, Canyon di Graskop, The Pinnacle, God’s Window, Lisbon Falls, Bourke’s Luck Potholes, Lowveld View, Three Rondavels.

Mercoledì 7 agosto 2019

Auto: HoedSpuit- Olifants rest camp (250 km)

Oggi entriamo al Kruger dal gate di Phalaborwa. Al gate acquistiamo la mappa del parco, con le strade classificate per tipologia, i chilometraggi e le immagini di tutti gli animali che possiamo avvistare (sarà utile per rendere un po’ più giocoso il game drive). Non paghiamo il biglietto di ingresso, poiché abbiamo acquistato dall’Italia via web la Wild card di coppia, che ci permette di entrare in tutti i parchi convenzionati del Sudafrica per 1 anno -> avendo fatto l’acquisto online, è sufficiente mostrare la stampa della lettera di conferma dell’acquisto ricevuta via mail, che è valida finchè non si riceve a casa la tessera fisica, cosa che probabilmente avverrà al nostro rientro dal viaggio). Arriviamo alle 11,30 e qui si inizia a girovagare lentamente in auto avvistando animali di ogni sorta. Dormiamo dentro il parco a Olifants. Calcolate bene i tempi di percorrenza dentro il parco: per evitare multe o comunque problemi, è necessario arrivare entro le 18 (orario di chiusura dei cancelli).

Giovedì 8 agosto 2019

Auto: Olifants-Satara (195 km)

Giornata trascorsa interamente dentro al Kruger spostandosi con la nostra auto da Olifants a Satara rest camp, dove dormiamo. Tutte le sistemazioni dentro il Kruger sono state prenotate tramite il sito Sanparks a gennaio per agosto (noi abbiamo scelto sempre sistemazioni in rondavel da 2 posti con la cucina attrezzata esterna).

Venerdì 9 agosto 2019

Auto: Satara-Skukuza (162 km)

Al mattino presto facciamo la passeggiata nella savana con i rangers (una delle attività proposte da tutti i principali rest camps -> noi le avevamo prenotate e pagate già dall’Italia sul sito Sanparks, ma possono essere anche prenotate in loco fino a disponibilità di posti). Rientriamo a Satara alle 8,30 e ci mettiamo in auto e, sempre percorrendo le strade del Kruger, ci spostiamo allo Skukuza rest camp. Dalle 16,30 alle 19,30 facciamo il safari del tramonto su un mezzo rialzato dei rangers. In tutti e 3 i rest camps in cui abbiamo soggiornato abbiamo trovato un negozietto con beni di prima necessità (aperto di solito fino alle 19, e utile per acquistare ingredienti per la cena -> consiglio comunque di fare la spesa grossa prima di entrare perché l’assortimento è veramente limitato), un ristorante (aperto dalle 19 alle 21 -> noi abbiamo sempre preferito cucinare nella nostra rondavel) e un benzinaio, con prezzi non particolarmente più alti dei benzinai esterni al parco.

Sabato 10 agosto 2019

Auto: Skukuza-Mlilwane Wildlife Sanctuary (eSwatini, ex Swaziland) (355 km)

Ultima mattinata dentro al Kruger e poi usciamo dal gate sud di Malelane. Passiamo il confine con l’eSwatini a Jeppes Reef (facciamo mezz’ora di coda per il timbro di ingresso in Swaziland) e proseguiamo verso il valico di Piggs Peak; subito notiamo il cambiamento nelle condizioni delle strade che in questo tratto dello Swaziland sono piene di buche, oltre a dover stare particolarmente attenti alle persone e animali ai lati della strada; facciamo una piccola deviazione passando dalla diga di Maguga, attraversiamo la capitale Mbabane dall’autostrada e arriviamo al Mlilwane Wildlife Sanctuary dove pernotteremo (rondavel dentro al parco con vista sulla valle -> molto romantica). Prima della cena (che cuciniamo noi nella nostra rondavel), assistiamo allo spettacolo di danza e canto locali che tutte le sere alle 18 ha luogo per gli ospiti nella zona del ristorante.

Domenica 11 agosto 2019

Auto: Mlilwane Wildlife Sanctuary-Zululand Safari Lodge,Hluhluwe (265 km)

Il Mlilwane Wildlife Sanctuary è una riserva naturale privata dove ci sono animali (no felini) e si possono fare diverse attività; noi optiamo per un giro in mountain bike di 4 ore, noleggiandole presso l’ufficio del parco (controllate le condizioni dei freni…). Ci mettiamo in auto dopo mezzogiorno e torniamo in Sudafrica passando dal Golela Border Post. Arriviamo nel tardo pomeriggio al Zululand Safari Lodge nei pressi della “cittadina” di Hluhluwe, a pochi km dall’ingresso dell’Hluhluwe–iMfolozi Park.

Lunedì 12 agosto 2019

Auto: Zululand Ubizane Safari Lodge,Hluhluwe-St.Lucia (250 km)

Dedichiamo tutta la giornata alla visita del Hluhluwe–iMfolozi Park (secondo alcuni anche più bello del Kruger per via dei passaggi più collinari e vari, comunque stesso stile di safari: si guida la propria auto sulle strade del parco). In serata arriviamo a St.Lucia dove pernotteremo per due notti. La strada dall’uscita sud del parco (Nyalazi gate) a St Lucia è una delle strade peggiori che abbiamo percorso in tutto il viaggio, quindi considerate i tempi di percorrenza allungati dalla velocità molto ridotta.

Martedì 13 agosto 2019

Auto: St.Lucia-iSimangaliso Park- St.Lucia (115 km)

Dedichiamo tutta la giornata alla visita della parte est del parco (si accede direttamente dalla cittadina di St Lucia) che ha alcuni accessi all’oceano e arriviamo fino alla bella spiaggia di Cape Vidal dove si può fare tranquillamente il bagno. Il percorso fino a Cape Vidal è prestabilito, con una serie di view point e loop sul percorso.

Mercoledì 14 agosto 2019

Auto: St.Lucia-Royal Natal National Park (533 km)

Giornata interamente dedicata al trasferimento in auto, partendo verso le 8 da St Lucia. Si scende in direzione di Durban e una ventina di chilometri prima della città, deviamo verso nord per percorrere la strada che attraversa le “Thousand Hills”. Riprendiamo la strada principale a Pietermaritzburg e proseguiamo fin dentro al parco poiché alloggiamo in una rondavel presso il Thendele Camp (consiglio: prenotate l’alloggio al lower camp, che costa meno e ha in realtà una vista migliore sull’anfiteatro rispetto al campo superiore). Arriviamo alle 16,30 e abbiamo tempo per una passeggiata fino alle Tiger Falls prima del tramonto.

Giovedì 15 agosto 2019

Auto: Royal Natal National Park-Golden Gate National Park (135 km)

Al mattino percorriamo il Tugela Gorge Hike, una semplice passeggiata che si incunea nella gorge del torrente (si puù percorrere il letto del fiume nel tratto finale; forse perchè era inverno o forse per una siccità anomala, ma le cascate erano asciutte quando siamo stati noi) regalando bei panorami. Alle 14 riprendiamo l’auto e iniziamo il trasferimento verso il Golden Gate National Park. Una strada molto bella e panoramica ci porta al Golden Gate Hotel, dove soggiorniamo. Poco prima di arrivare all’hotel, ci sono un paio di brevi loop da fare in auto con view point sulle formazioni rocciose: Oribi loop e Blesbok loop.

Venerdì 16 agosto 2019

Auto: Golden Gate National Park-Malealea Lodge (Lesotho) (273 km)

Al mattino bella passeggiata a piedi di 4 ore lungo il Wodehouse Trail (partenza a piedi dal parcheggio di fianco al benzinaio). A mezzogiorno siamo in auto per il trasferimento in Lesotho. Per evitare il caos di frontiera di Maseru, passiamo il confine a Peka Bridge Border Control (attenzione che chiude alle 16); scelta azzeccata perché ci siamo solo noi e il personale di frontiera ovviamente. Arrivati in Lesotho, comunque dobbiamo attraversare la città di Maseru e per colpa del traffico cittadino perdiamo un’ora. Arriviamo al Malealea Lodge alle 16,30 (per percorrere l’ultimo tratto di strada sterrato ci mettiamo quasi mezz’ora: la strada è molto dissestata e non vogliamo rischiare di bucare: così ci godiamo anche il panorama). Ceniamo al ristorante (cena a buffet) in tavoloni comuni con altri ospiti, dopo aver assistito allo spettacolo del coro e di una band locali, nel giardino del lodge al tramonto.

Sabato 17 agosto 2019

Auto: Malealea Lodge-Graaf Reinet (530 km)

Al mattino, organizzato dal personale del Malealea Lodge, facciamo il giro in pony di due ore sul bordo della gorge (essendo la nostra prima volta su un cavallo, non abbiamo osato fare l’escursione di 4h alla cascata, ma col senno di poi ci siamo pentiti perché è stato molto divertente). Poi riprendiamo il viaggio per rientrare in Sudafrica. Passiamo il confine a Van Rooyens (pochissima gente). Da qui il viaggio è lungo ma la strada è bella (attraversiamo paesaggi brulli e quasi nessun segno di presenza umana) e così arriviamo a Graaf-Reinet alle 18,30, subito dopo il tramonto.

Domenica 18 agosto 2019

Auto: Graaf Reinet-Nature’s Valley (395 km)

Al mattino presto entriamo nel vicino Camdeboo National Park (desolation valley) e vediamo l’alba dal Toposcope view point (dobbiamo fare le corse, perchè il parco apre alle 7 e l’alba è pochi minuti dopo in questo periodo dell’anno). Poi ci spostiamo alla vicinissima Valley of Desolation e percorriamo a piedi il sentiero ad anello di un paio di chilometri. Prima di ripartire, facciamo un giro veloce in auto della città, ricca di edifici interessanti da un punto di vista architettonico. Passiamo anche dalla township che si trova subito fuori dai confini della città. Riprendiamo il viaggio in auto verso Nature’s Valley. Per almeno 200 km si viaggia veloci su lunghissimi rettilinei fino a Uniondale. Da qui percorriamo prima la R339 e poi la R340; sono strade sterrate, in ottime condizioni, che permettono di scavalcare la catena montuosa passando da scenari mai incontrati finora (passiamo dal Prince Alfred Pass). Alle 15,30 arriviamo a Nature’s Valley e partendo dal De Vasselot Campsite facciamo un trekking di un paio d’ore che prima costeggia il fiume, lo guada (bisogna mettere i piedi in acqua per una ventina di metri), e poi sale ad un view point che guarda sulla spiaggia e sulla foce del fiume. La discesa porta direttamente in spiaggia e poi si rientra alla macchina dalla strada asfaltata.

Pernotteremo al Moon Shine on Whiskey Creek per due notti. Sistemazione molto particolare in una casa stile palafitta all’interno di una folta foresta autoctona.

Lunedì 19 agosto 2019

Auto: Robberg-Tsitsikamma (125 km)

Giornata dedicata a passeggiate nei dintorni:

– Arch Rock: scendiamo in auto al vicino villaggio di Keurboomstrand e tra spiaggia e sentiero poco sopra si arriva a questa conformazione rocciosa ad arco sovrastata da un buco (1 ora e mezza tra andata e ritorno);

– Robberg Nature Reserve: oltre la città di Plettenberg bay, pochi km di auto e si arriva al parcheggio del parco. A piedi percorriamo il Point Shack Trail che fa il periplo della penisola (4 ore) passando anche per The Island, collegata da un lembo di sabbia bianca;

– Tsitsikamma Storms River Mouth: un’oretta scarsa di auto per arrivarci e poi ci incamminiamo per il trail verso le Water Falls (percorrendo un piccolo tratto dell’Otter Trail). In 2 ore e mezza andiamo e torniamo (di buon passo) e così abbiamo tempo per una scappata al Suspension Bridge (in realtà sono 3) che godiamo in totale solitudine all’imbrunire.

Martedì 20 agosto 2019

Auto: Nature’s Valley-Swellendam (400 km)

La giornata comincia con una bella passeggiata ancora alla Nature’s Valley (meno turistica e più bella del più gettonato Tsitsikamma storms river, senza considerare che l’ingresso è gratuito anche per chi non avesse la Wild card): percorriamo il Salt River Hiking Trail. Per salire al look out (da cui si vede il torrente che arriva al mare creando una serpentina tra la vegetazione) bisogna guadare a piedi scalzi il fiumiciattolo per una ventina di metri (variabile a seconda della marea). Alle 11,30 ci mettiamo in auto per il trasferimento a Swellendam che viene intervallato da soste a view point vari: Kranshoek (purtroppo la foresta è stata distrutta da un incendio di 2 anni fa), Knysna (lato est della baia), Wilderness.

Mercoledì 21 agosto 2019

Auto: Swellendam-Hermanus (325 km)

Al mattino andiamo alla De Hoop Nature Reserve e parcheggiamo a Koppie Alleen. Girovaghiamo per le bellissime dune di sabbia bianca e poi avvicinandosi all’oceano riusciamo a vedere molto bene (muniti di binocolo) le balene che nuotano a un centinaio di metri da riva. Alle 13 ci rimettiamo in viaggio per fare tappa a Cape Agulhas, la punta più meridionale del continente Africano e dove si incontrano i 2 oceani. Poco più avanti, verso l’ingresso del parco, è possibile vedere il relitto di una nave affondata da riva. Arriviamo poi alle 17 ad Hermanus ma, pur essendo famosa per la baia piena di balene avvistabili da riva, non ne avvistiamo nessuna (proviamo 2 view point diversi lungo la passeggiata ma nulla di fatto).

Giovedì 22 agosto 2019

Auto: Hermanus-Cape Town (225 km)

Prima di ripartire da Hermanus, riproviamo l’avvistamento delle balene all’alba ma nulla ancora. Andiamo allora in auto ad un view point sulla città e la baia. Lasciamo la città e percorrendo la R44 arriviamo a Betty’s Bay per andare a visitare lo colonia di pinguini africani che vive qui. Proseguiamo sempre sulla R44 per un bel tratto di strada costiera panoramica. Passiamo prima da Gordon’s Bay (dove mangiamo fish&chips in riva al mare, acquistato in un negozietto sulla strada principale) e poi saliamo a Stellenbosch per acquistare bottiglie di vino da portare in Italia. Alle 15,30 arriviamo a Cape Town e saliamo subito alla Table Mountain con la funivia (siamo doppiamente fortunati: non c’è coda e il tempo è perfetto, senza nuvole nè vento). In coma facciamo il giro ad anello con vista a 360 gradi sulla penisola, il porto e la città. Alle 18, con l’ultima corsa, scendiamo. In serata giro e cena in uno dei tanti ristoranti del Waterfront. A Cape Town alloggiamo in un appartamento in zona centrale, al decimo piano di un palazzo con garage privato, molto comodo per gli spostamenti sia in auto che a piedi.

Venerdì 23 agosto 2019

Auto: Penisola del capo (150 km)

Iniziamo la giornata a piedi in città visitando il quartiere BoKaap (partiamo a piedi dal nostro appartamento) e poi Market Street Place e la zona circostante. Poi con l’auto toccheremo diversi punti della penisola del Capo:

– Muizenberg: spiaggia con le cabine colorate;

– Kalk Bay: porticciolo con le foche;

– Boulders Penguin Colony: colonia di pinguini africani;

– Cape Point e Cape of Good Hope: la parte più meridionale della penisola del Capo, all’interno del parco omonimo.

Sabato 24 agosto 2019

Auto: Hout Bay-Aeroporto Cape Town (80 km)

Scendiamo un po’ a sud per poi percorrere la Chapman’s Route, strada costiera a pagamento che arriva a Hout Bay da sud. Passeggiata a piedi in spiaggia e poi alle bancarelle del porto. Pranzo a base di fish&chips nel porticciolo. Dopo pranzo ci spostiamo in aeroporto per il volo di rientro in Italia alle 18.



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