Fly drive tra sudafrica e swaziland

Premetto che a noi viaggiare piace tanto, ma quest’anno Il Sud Africa ci ha veramente lasciato qualcosa di unico nel cuore. Ci chiamiamo Serena & Filippo e dopo miliardi di preventivi e milioni di ricerche online, abbiamo deciso che quest’anno il nostro viaggio sarebbe stato in Sud Africa. Avevamo 2 settimane disponibili e il mese di maggio...
Scritto da: Serry83
fly drive tra sudafrica e swaziland
Partenza il: 17/05/2009
Ritorno il: 31/05/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Premetto che a noi viaggiare piace tanto, ma quest’anno Il Sud Africa ci ha veramente lasciato qualcosa di unico nel cuore. Ci chiamiamo Serena & Filippo e dopo miliardi di preventivi e milioni di ricerche online, abbiamo deciso che quest’anno il nostro viaggio sarebbe stato in Sud Africa.

Avevamo 2 settimane disponibili e il mese di maggio ci è sembrato un ottimo periodo per il nostro viaggio.

Abbiamo deciso di appoggiarci a un’agenzia di Johannesburg che si chiama “Il Leopardo” – ma che ha un referente in Italia, a Milano, che devo dire ci ha seguito perfettamente, dandoci l’occasione di fare un viaggio meraviglioso.

Abbiamo optato per un fly drive e devo ammettere che il Sud Africa merita veramente di essere visitato in questo modo; in piena libertà, e molto tranquillamente siamo riusciti a spostarci da un posto all’altro senza alcun tipo di problema! Siamo partiti il 17 maggio alle ore 19.15 da Bologna via Francoforte con arrivo a Johannesburg alle 22.35 in perfetto orario,con la compagnia Lufthansa. Da qui con la British Airways dopo circa 2 ore, ci siamo imbarcati per Cape Town con arrivo a destinazione v le 13.00 e soprattutto con tutti i nostri bagagli!!!!!Un volo interminabile, ma che vale la pena di fare per tutto quello che abbiamo visto …

All’aeroporto di Cape Town ci aspettava, con un cartello indicanti i nostri nomi, un rappresentante dell’agenzia che gentilissimo, ci ha accompagnato alla compagnia di autonoleggio EuropCar per noleggiare la nostra prima macchina, una Yaris grigia di un modello vecchissimo!!! E così il nostro viaggio inizia …

1° giorno 18/05/09: Stanchi ma stracontenti, arriviamo al nostro alloggio a Cape Town, l’Abbey Manor – www.Abbey.Co.Za. Il tempo non era dei migliori…13-14° gradi e pioggia! Devo dire che la signora della ghesthouse era gentilissima e la camera assegnataci era favolosa!!!Ma dopo la doccia, la stanchezza ha preso il sopravvento e ci siamo addormentati fino al mattino dopo …

2° giorno 19/05/09: Di buon’ora e dopo una buona colazione con vista sulla Table Mountain, abbiamo deciso di dedicare la giornata alla visita di Simon Town e alla colonia di pinguini (The Boulderes) e al Capo di Buona Speranza. I pinguini sono strepitosi, li vedi in piena libertà in spiaggia e in acqua, e senza volerlo, siamo riusciti ad assistere anche all’accoppiamento di due pinguini!!Dopo ben 90 foto, nel ritorno, abbiamo incontrato i dassie, (Procavia del capo) degli strani animaletti simili ai nostri castori ma senza coda, che gironzolavano assieme ai pinguini in mezzo alla vegetazione!Il pomeriggio lo abbiamo invece dedicato alla visita del Cape Point e del Cape of Good Hope Reserve Natural. Il Capo di Buona Speranza, come alcuni pensano, non è il punto più a sud dell’Africa ma è Cape Aguilas, punto in cui l’Oceano Atlantico e l’Oceano Indiano si uniscono. La strada che si percorre per arrivare alla riserva naturale toglie il fiato e una volta entrati si può salire o a piedi o in funivia, per arrivare fino in cima al faro e ammirare l’oceano. Abbiamo incontrato due soli babbuini lungo la strada per arrivare al parco, completamente in mezzo alla strada e intenti a rosicchiare la loro pannocchia … all’interno della riserva invece non ne abbiamo incontrato nessuno ma i cartelli parlano chiaro … Non dategli da mangiare!! ! In serata abbiamo visitato la zona del Waterfront, una zona nata per i turisti ma frequentata anche dai capetoniani, piena di alberghi, ristoranti e negozi, che occupa tutt’oggi un’area molto vasta del porto e dove è possibile passeggiare tranquillamente di sera. Cena e una bella birra al Paulaner e ritorno alla ghesthouse.

3° giorno 20/05/09: Di buon’ora e vista la bella giornata che si prospettava, abbiamo deciso di salire con la funivia per visitare la Table Mountain (Montagna della Tavola). Da su la vista della città toglie il fiato… la città è ai piedi della montagna e l’oceano è di un blu così intenso da rimanere incantati. Il pomeriggio lo abbiamo invece dedicato alla visita della strada dei vini. Lo scenario cambia rapidamente e ti trovi immerso in un miscuglio di colori…Il rosso, l’arancione e il giallo sono i colori predominanti delle viti e degli alberi che assieme al colore azzurro del cielo ne fanno uno sfondo da cartolina! Abbiamo deciso di pranzare a “Le Pommier Restaurant”, un ristorante che si trova a Bankoek Valley, poco dopo Stellenbosh, e che consigliamo vivamente visto quanto abbiamo mangiato e bevuto bene; un Cabernet Savignon Zorgvliet del 2004 rosso che non scorderemo tanto facilmente! Verso sera, dopo un pò di relax nella piscina della ghesthouse, abbiamo optato per due belle fette di torta al Carluca’s, una specie di pub-supermercato molto fornito a due passi dal nostro alloggio.

4° giorno 21/05/09: dopo 3 giorni a Cape town il nostro viaggio prosegue verso Hermanus e le balene! Sistemazione al Whale Cottage Hermanus – www.Whalecottage.Com – e inizio dell’avvistamento di almeno una balena…Purtroppo non ne abbiamo vista nemmeno una… secondo noi maggio è troppo presto per avvistarle, anche se l’agenzia e tutte le guide dicevano che il periodo in cui vengono ad accoppiarsi a 50 mt dalla riva varia da maggio a settembre…In compenso fra le rocce e le scogliere abbiamo potuto vedere tantissimi dassie!! Hermanus è una città molto piccola dove la gente viene appositamente per avvistare le balene e già dal poco turismo si poteva capire che non era il periodo giusto… abbiamo comunque visitato il mercatino di artigianato locale che si teneva nel centro della città e lo abbiamo praticamente svaligiato!!! Pranzo e cena al Burgunay, un piccolo ristorante vicino al mercatino.

5° giorno 22/05/09: Cambio di albergo, anche se non previsto dall’itinerario, in quanto la strada che collegava Hermanus a Città del Capo era bruttissima: piena di lavori in corso, stretta e tutta curve! Carole, la signora del Whale Cottage ad Hermanus è stata davvero deliziosa: visto che lei aveva un alloggio anche a Città del Capo, nella zone del Camps Bay, ci ha spostato la, senza farci pagare nulla e così saremmo stati più vicini all’indomani per restituire l’auto e imbarcarci per Durban. Cena al Ristorante Nonna Lina, trovato per caso, e soprattutto italiano!!!Una buona pizza! 6° giorno 23/05/09: Sveglia alle 05.00 del mattino con direzione aeroporto di Cape Town per la restituzione dell’auto a noleggio e imbarcarci sul volo per Durban alle 08.30, con la British Arways. Arrivo a Durban v le 10.30 e ritiro della nuova auto a noleggio: la stessa Yaris ma di un bel colore bianco! Partenza per il Hluhluwe-Umfolozi National Park. La nostra sistemazione è lo Zululand Tree Lodge – www.Zululandtreelodge.Co.Za – una riserva privata a pochi chilometri dal parco. Arrivo nel pomeriggio con un’accoglienza al suono di tamburello e aperitivo e sistemazione in camera … e che camera!!Ogni stanza era una sorta di capannina privata rialzata da terra, tipo palafitta, con bagno e terrazzo. Da qui sotto tantissimi impala passeggiavano tranquillamente… Alle 16.00 ci siamo preparati per il nostro primo safari all’interno della riserva privata (riserva di Ubizane) a bordo di una Jeep scoperta: abbiamo visto tantissimi impala, gli gnu, una giraffa e i rinoceronti bianchi. La guida che ci accompagnava ci ha spiegato che non esiste una differenza di colore tra il rinoceronte bianco e nero, entrambi sono grigi, la differenza sta solo nella loro fisionomia esterna … uno dei due ha il sedere più tondeggiante dell’altro …L’altro più accentuato…Non chiedeteci quale, il nostro inglese era molto carente e capire la guida, che non parlava nemmeno una sola parola di italiano è stata molto dura! Sosta nel bush a base di un bicchierino di Hamarula (Buonissimo!) e frittelline piccanti e rientro v le 18.00 al lodge. Cena all’interno del lodge.

7° giorno 24/05/09: Sveglia alle 05.30 per partire alle 06.00, dopo caffè e biscotti, per il primo safari del mattino all’interno del Hluhluwe-Umfolozi National Park. Entrambi crediamo di non aver mai provato un freddo così…Maglie, maglioni e coperte di lana…E avevamo freddo lo stesso!!Ma il freddo ha ripagato quello che poi abbiamo visto…Dall’elefante con il suo piccolo, alle giraffe, dalle zebre ai rinoceronti, dai bufali agli impala e la iena che infine ci ha attraversato la strada. Probabilmente quello che ci ha emozionato di più è stato l’elefante…Vicinissimo alla jeep quasi da poterlo toccare..E lo abbiamo visto anche caricare v la jeep per proteggere il suo piccolo in un minuto e poi riprendere la sua passeggiata. Ancora emozionati, rientro al lodge verso le 09.00 dove ci aspettava una colazione abbondantissima e riposino in camera fino alle 15.00. Un’ora dopo eravamo pronti per il secondo safari del giorno sempre all’interno della riserva Ubizane: abbiamo potuto osservare le giraffe con i suoi piccoli, due rinoceronti che si scornavano, i facoceri (assomigliano vagamente ai nostri cinghiali) e migliaia di impala. Rientro al lodge v le 17.30 e cena alle 19.00. Abbiamo potuto piacevolmente notare che il lodge è infestato dalle scimmie!!!! 8° giorno 25/05/09: Stamattina, data la nostra partenza v il regno dello Swaziland abbiamo deciso di non fare il safari mattutino. Dopo la colazione, dove Filippo è riuscito a farsi rubare la briosche da una simpatica scimmietta, siamo partiti per lo Swaziland. Il passaggio del confine e la dogana sono molto veloci: abbiamo dovuto solo pagare una tassa pari a 50 rand, e dopo un velocissimo controllo al portabagagli eravamo già fuori dal Sud Africa. Una volta oltre il confine avevamo già notato la differenza con il Sud Africa: strade affollate di gente che camminano ai lati delle corsie, bambini piccolissimi che giocano senza niente ai lati delle strade, tantissimi studenti, donne con i bambini in spalla, e dintorno il nulla. Pochissime case, strade che sembravano non finire mai, fino a che non siamo arrivati a Mbabane. Abbiamo attraversato la città, che sembrava affollatissima, per arrivare al nostro lodge, il Foresters Arms – www.Forestersarms.Co.Za – a 28 km da Mbabane. Siamo arrivati al lodge v le 13.00 e dopo il pranzo a buffet ci siamo dati allo shopping! Lo Swaziland con i suoi mercatini di artigianato locale è favoloso..Abbiamo riempito la valigia a costi molto molto ridotti!!!Purtroppo i mercatini e i negozi alle 17.00 circa del pomeriggio chiudono, visto che a quell’ora più o meno fa buio, e così siamo rientrati al lodge. Cena al ristorante del lodge dove abbiamo bevuto un Cabernet Savignon Audacia che ha dato i suoi frutti… una sbornia unica!!! 9° giorno 26/05/09: Dopo colazione, di buon’ora siamo partiti per il Mpumalanga. Prima di partire abbiamo lasciato in camera due sacche di vestiti, pennarelli e quaderni per i bambini dello Swaziland. Avremmo voluto portarli in una scuola ma il nostro inglese carente ci ha obbligato ad agire in questo modo. Abbiamo lasciato anche due righe su un foglio di carta dove spiegavamo che avremo avuto piacere se queste cose fossero distribuite a chi ne aveva più bisogno. Siamo sicuri che chiunque li abbia ricevuti ne aveva davvero necessità. Un po’ dispiaciuti, perché lo Swaziland meritava più di mezza giornata per essere visto, ci siamo diretti v il Mpumalanga. Il nostro lodge si chiama Perry’s Bridge Hollow – www.Perrysbridgehollow.Co.Za – . Vista l’ora tarda in cui siamo arrivati abbiamo deciso di trascorrere il nostro pomeriggio all’interno del lodge, che era un vero Craft Center!!Pieno di negozi di artigianato locale dove poter curiosare e soprattutto fuori dalla nostra camera si potevano vedere decine di zebre!!! Cena al ristorante del lodge.

10° giorno 27/05/09: Il nostro obiettivo per oggi era il Blyde River Canyon. Siamo partiti di buon’ora dal lodge con un cielo molto nuvoloso e a tratti sereno, ma mai ci saremmo aspettati lo spettacolo che ci si è presentato davanti: dai due punti panoramici di maggior rilievo (God’s Windows e Wonder View)il bianco più completo. Praticamente le nuvole erano cosi’ basse da coprire completamente l’intero canyon impedendoci di vederne anche un piccolo scorcio; sembrava di stare sopra le nuvole!! Un po’ amareggiati abbiamo quindi deciso di visitare le Mac Mac Fall e le Lisbon Fall e di rimandare la visita del canyon nel pomeriggio. Entrambe le cascate sono carine, ma non impressionanti. Purtroppo anche nel pomeriggio la situazione metereologica non era cambiata e abbiamo dovuto abbandonare la visita. Lungo la strada del ritorno al lodge abbiamo deciso di partecipare a un’escursione “Whisper Elephant”, dove abbiamo potuto cavalcare gli elefanti!!Probabilmente una delle escursioni più emozionanti e che consigliamo, anche se non proprio economica!!! (1.390,00 rand in due) La pelle dell’elefante è cosi rugosa e nello stesso tempo cosi’ calda…E poi che emozione tenergli la proboscide tra le mani e infilarci manciate di noccioline dentro!Gli elefanti erano, ad esclusione di uno solo, molto giovani, e dopo una breve spiegazione da parte della guida sulla fisionomia dell’elefante, siamo saliti a bordo! Ogni elefante teneva una guida e due persone..Una bellissima passeggiata al calar del sole!! Rientro al lodge e cena.

11-12-13 giorno 28-29-30/05/09: il nostro viaggio prosegue verso il famoso Parco Kruger. Emozionatissimi per come tanti ce lo avevano descritto, siamo partiti verso le 10.00 del mattino, con arrivo per l’ora di pranzo al Camp Shonga. L’ingresso al parco è abbastanza veloce, se riesci a capire la lingua, e dopo circa 20 km di strada sterrata siamo arrivati allo Shishangheni camp. Lungo la strada abbiamo incontrato due splendide giraffe in mezzo alla strada che brucavano dagli alberi e dio che emozione vederle da cosi’ vicino!!Sono buffissime, ti guardano con quei due occhioni mentre masticano di continuo…Dallo Shishangheni ci hanno trasportato a bordo di una jeep scoperta lungo una strada sterratissima, (la nostra macchina si sarebbe fermata alla prima buca) al Camp Shonga. La nostra camera era immersa nel verde del parco. Una capannina tendata rialzata da terra, ma completamente immersa nel silenzio del parco. Non c’era elettricità, (usavano un generatore elettrico), pochissima gente (il camp aveva solo 5 camere), solo tanta gentilezza e cordialità, silenzio e animali. Dopo pranzo abbiamo fatto il primo safari a bordo di una jeep…I rinoceronti, le giraffe,i bufali, gli elefanti, lo gnu, i facoceri, l’avvoltoio, l’aquila reale, gli impala, l’antilope equina, gli ippopotami, il kudu maggiore, il Nyala, ad ogni angolo i nostri occhi cercavano qualcosa muoversi…Ora il nostro obiettivo sarebbero stati il leone e il leopardo per completare la lista dei big five. La cena l’abbiamo fatta, assieme agli altri inquilini, nel bush del camp a lume di lampade ad olio, una sorta di area di parco recintata, dove al centro troneggiava un fuoco accesso e un barbecue scoppiettante. Intorno a noi il silenzio più totale. Il mattino seguente, sveglia alle 05.00 per il primo safari del giorno. Mentre aspettavamo gli altri, sul terrazzo del camp, con in mano una tazza di caffè da far schifo, speravamo che quel giorno non finisse più…Quel silenzio, dove solo il verso degli animali e il battito del tuo cuore fanno da padroni, diventa qualcosa di importante e indispensabile…Lo avremmo poi capito al nostro rientro in Italia. Durante il safari abbiamo potuto finalmente avvistare il famoso Re della Foresta: assieme a una bellissima leonessa e ai due piccoli, se ne stava la’, bello rilassato a godersi il sole del mattino…Per quasi tutto il safari siamo rimasti incantati dal leone e dai suoi spostamenti..Al rientro verso le 9.00 ci aspettava una mega colazione! Il pomeriggio lo abbiamo dedicato a un po di relax sotto al sole ai bordi della piscina e al secondo safari del giorno. Il leopardo lo abbiamo cercato incessantemente ma senza alcun ombra…Solo lui mancava all’appello e ancora oggi manca…Perchè siamo tornati a casa senza averlo visto. Quello che abbiamo pero’ visto l’indomani ci ha ripagati di ogni delusione sul leopardo…Prima di organizzare il nostro rientro previsto da Johannesburg il 30/05/09 alle 18.30 della sera, abbiamo voluto fare l’ultimo safari. E dio…Dopo mezz’ora a bordo della jeep lungo la strada, un gruppo di cinque leoni maschi se ne stava appollaiato completamente in mezzo alla strada a godersi il sole del mattino…Uno di loro ci è passato a 100 mt dalla jeep e il cuore batteva all’impazzata!Poi uno di loro si è allontanato, probabilmente per cacciare una preda e gli altri a rotazione lo hanno seguito…E poi non li abbiamo più visti, solo dei sonori versi da re della foresta!!Cosi contentissimi siamo rientrati al camp, preparate le valigie e con le lacrime agli occhi, dopo 5 ore di macchina eravamo a Johannesburg per ritornare a casa via Francoforte.

Ora capiamo cosa sia il Mal d’Africa…Forse è quel silenzio, o quel colore ogni sera diverso, o il sorriso della sua popolazione a lasciarti qualcosa di indelebile nel cuore.



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