I tramonti di Stoccolma

Un romantico viaggio verso il Grande Nord
Scritto da: sarita_in_viaggio
i tramonti di stoccolma
Partenza il: 15/09/2011
Ritorno il: 19/09/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 500 €
Un tramonto rosso fuoco, il sole che si tuffa nell’acqua, i colori che si riflettono sul mare. Questo è quello che mi rimane di Stoccolma, una piccola città del nord, un gioiello incastonato nelle gelide acque, un luogo magico da scoprire ogni giorno.

Sono stati tre giorni indimenticabili quelli a Stoccolma insieme al mio neo-ragazzo, giorni di passeggiate nei parchi, birre guardando l’orizzonte arancione e di avventure nelle vie infinite di questa meravigliosa città. Siamo partiti con l’intenzione di fare una vacanza di fine estate e abbiamo trovato un volo Ryanair a 21 € andata e ritorno. Ho sempre subito il fascino del grande Nord, quindi via, si parte verso questa nuova avventura: bagaglio a mano e la fedele guida routard dentro. Trovare un ostello economico a Stoccolma è piuttosto difficile, ma il nostro ostello/hotel (Vanadis Hotell) ha risposto bene alle nostre esigenze: in mezzo a un immenso parco, 40 € a notte, una piccola stanza (purtroppo senza finestre), bagno in comune e abbondante colazione. Unica scomodità, l’ora e mezza di viaggio dall’aeroporto Skavsta al centro di Stoccolma, ma i mezzi pubblici in Svezia sono puntali ed efficienti (anche se cari). Noi abbiamo fatto la tessera per 72 ore per girare liberamente in metro e in autobus (si fa in ogni negozio nelle fermate della metro), ma Stoccolma è piccola e a piedi si arriva ovunque.

Del primo giorno ci rimaneva solo il pomeriggio, che abbiamo sfruttato per visitare Gamla Stan, la “città vecchia”, una pittoresca (e molto turistica) isola di viuzze, vicoli, negozi, ristoranti. Abbiamo gustato il primo tramonto di fronte a una birra in un pub, con il vento gelido del nord alle spalle, protetti dai plaid che tutti i pub forniscono ai clienti per riscaldarsi. Il secondo giorno abbiamo visitato Skansen, il più antico museo all’aperto del mondo. Qui troverete ricostruzioni di antichi villaggi Scandinavi, uno zoo con i tipici animali svedesi (lupi, linci, orsi, renne, alci e tanti altri). Ci siamo persi tra i sentieri e tra le foreste e divertiti ad osservare i giochi degli orsi. Da perdersi per una giornata intera! Il verde di Stoccolma è indimenticabile.

Il terzo giorno ci siamo diretti al famoso Vasa Museet, che contiene un immenso vascello affondato nel 1600 nel porto della città. Molto suggestivo sentirsi membri dell’equipaggio per un po’. Il museo tutto sommato non è grande, e abbiamo trovato il tempo per visitare anche il Musik Museet (non poteva mancare essendo entrambi musicisti). Piccolo e accogliente, contiene strumenti da tutto il mondo da suonare e provare liberamente, tastiere, chitarre: un piccolo paradiso per noi. Ci siamo persi a suonare, provare, improvvisare… e all’uscita ci siamo diretti di corsa verso la zona ovest dell’isola Riddarholmen, dove la fedele Routard prometteva un tramonto indimenticabile: non ci ha deluso. Una panchina, il mare, il sole. Nient’altro.

Il quarto giorno è stato dedicato al Moderna Museet, museo di arte moderna. Piccolo anch’esso, ma valido, con opere di Kandinsky, Matisse e Picasso. Per concludere la giornata abbiamo decido di prendere la metro e scendere a una fermata casuale ed esplorare la zona. Abbiamo così scoperto l’immenso Raiambsovparken. Per la serata abbiamo optato per una cena romantica in un pub a Gamla Stan, dove i prezzi sono, ovviamente, più alti, ma girando per le vie interne e spostandosi da quella principale si scoprono cantine e pub tradizionali svedesi, dove si mangia abbondantemente e bene.

Il quinto giorno, purtroppo, abbiamo dovuto dare l’addio (ma preferirei dire “un arrivederci”) a questa meravigliosa e fredda città.

Arrivederci, Stoccolma.

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Tramonto a Stoccolma

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Gamla Stan

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nuvole



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