San Francisco – Big Sur – Los Angeles – New York

Dopo il nostro "NYC + Orlando fai date, tutto ok!" dello scorso settembre, torniamo di nuovo negli USA, xchè siamo appassionati, xchè il cambio è favorevole (soprattutto x lo shopping!) ed anche xchè con meno di 500 euro si vola A/R (FCO-JFK, JFK-SFO, LAX-JFK, JFK-FCO)!!!! Dopo lunghi, comodi e tranquilli voli, arriviamo sopra la baia di...
Scritto da: giusri
san francisco - big sur - los angeles - new york
Partenza il: 16/06/2009
Ritorno il: 02/07/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Dopo il nostro “NYC + Orlando fai date, tutto ok!” dello scorso settembre, torniamo di nuovo negli USA, xchè siamo appassionati, xchè il cambio è favorevole (soprattutto x lo shopping!) ed anche xchè con meno di 500 euro si vola A/R (FCO-JFK, JFK-SFO, LAX-JFK, JFK-FCO)!!!! Dopo lunghi, comodi e tranquilli voli, arriviamo sopra la baia di S.F. Al tramonto, una bella visione che notiamo subito ripetersi xchè l’areoporto è “affollato”, infatti prima che l’aereo finisca il carburante ci fanno atterrare a Sacramento con tanto di pit-stop di oltre 2 ore, tanto da arrivare a S.F. (x me e mia moglie ritornanrci dopo il viaggio di nozze ) alle 2 di notte, con 4 ore di ritardo! Ritirata l’auto già prenotata con enoleggioauto, dopo una mezzoretta arriviamo finalmente al nostro motel su Lombard Street (valutazioni su hotel e ristoranti su tripadvisor), tranquillo, pulito, ottimo. …Alle 7 eravamo tutti in piedi, in primis le bimbe !! Percorrendo la lunghissima Lombard Street verso la periferia, si arriva dopo poche miglia dinanzi alla maestosità del Golden Gate, come sempre coperto dalla nebbia alla mattina presto . Parcheggiata l’auto, si fotografa questa struttura che man mano la nebbia si dissolve appare nella sua grandezza, seguito dalla skyline della città e da Alcatraz “The Rock”, che bellezza! Proseguiamo il viaggio al vicino parco John Muir per ammirare le spettacolari ed altissime sequoie, da rimanere a bocca aperta, tappa secondo noi obbligatoria x chi visita S.F.

Poche miglia per arrivare all’incantevole Sausalito, oramai cittadina abitata da milionari, con molte galleria d’arte e negozi di marxhi famosi, soprattutto italiani, di moda e gioielleria. Rimane pur sempre una sosta carina x ammirare la baia, Alcatraz e mangiare gli hamburger con patitine + buoni al mondo, provare x credere! Nel pomeriggio freddo e ventoso di S.F., facciamo una sosta ad Alamo square x fotografarci sul celebre prato in discesa dinanzi alle carinissime painted ladies, poi da qui al Golden Gate Park, mega parco cittadino, con musei (calacademy in primis…) forse + bello ci central park a NY, nonchè pieno di gente che corre o prende il sole distesa sul prato. X inciso è doveroso riferire che a S.F. Vi vede moltissima gente che corre, qualcuno in bici, sempre, a tutte le ore, anche di notte, infatti è secondo noi popolata da belle gente, longilinea, e non come la maggior parte degli americani. Cmq noi eravamo andati x visitare il museo anzidetto, l’ingresso di mercoledì dovrebbe essere gratuito, infatti, anche il parcheggio sottostante, a pagamento, era completo.

Piccola parentesi sui parcheggi, poichè anche a S.F. Sono carissimi, quindi pianificare sempre bene gli itinerari ed assicurarsi che l’hotel offra il parchegio gratuito, xchè altrimenti si pagano anche 7 $ all’ora (parcheggio comunale al fishermann) !! Il secondo giorno è stato dedicato all’itinerario cui vale proprio il viaggio, ovvero la pena di venire a S.F., affittare l’auto e percorrere la “49 mile scenic drive”, secondo noi la migliore attrazione della città, che viene percorsa in tutti i punti strategici (golden gate, coit tower, fishermann, chinatown, quartieri castro, marina etc..) , dove ci si ferma x visitare (x esempio la torre con vista dall’alto di tutta la città e la baia…), percorrere la tortuosa Lombard street, oppure fotografare e ripartire, tanto che cmq impegna quasi tutto la giornata. Ripeto, secondo noi percorso obbligatorio x chi visita S.F… Città che dopo rimarrà x sempre nel cuore!! Si consiglia di pianificare la scenic drive x trovarsi a pranzo nella zona del fishermann x mangiare la deliziosa zuppa di granchi, una passaggiata x prendere il dolce dal celebre cioccolataio Ghirardelli ed infine ritornare cmq al pier 39 x vedere crogiolarsi al sole centinaia di rumorosi (e maleodoranti) leoni marini.

il giorno seguente, lasciata l’auto, si acquista il pass giornaliero ad 11 $ dei mezzi pubblici, x “scorazzare” e far divertire le bambine sui mitici cable car, trainati da cavi sotterranei, che tranquillamente si arrampicano sulle ripidissime salite di S.F..

Non va’ dimenticata, durante i giorni delle vacanze, la parte dedicata allo shopping, qui a S.F. Probabilmente ancora + conveniente di NY, e cmq di articoli che negli stessi negozi tipo macy’s. Bloomb.., A&F ecc, vengono venduti in colori o modelli diversi. Mentre il negozio, a me caro, della “mela”, è stato impossibile accedervi visto il lancio del celebre “3g s”, con tanto di ingresso limitato al negozio.

Dopo 4 gg lasciamo una splendida ed assolata S.F. Con la promessa di (ri)ritornarci presto, diretti a sud, verso Monterey, dove nel primo pomeriggio visitiamo l’acquario, veramente bello con vasche grandissime e la possibilità di toccare molte specie di pesci, comprese le razze, tartarughe ecc, un vero spasso x i bambini, forse un po’ troppo caro x gli adulti (30$).

Dopo la notte troppo tranquilla trascorsa a Monterey, partiamo per una tappa importante del nostro viaggio, conoscere il mitico “big Sur”. Infatti, dopo alcune miglia a sud, la celebre HW1, inizia a costeggiare, a volte sembra lambire, l’ impetuoso oceano pacifico.

” tappa obbligatoria” la 17 mile drive (pedaggio 9 $), per arrivare al Lone cypress, il cipresso che cresce sulla roccia, forse l’albero + fotografato al mondo, bellissimo, provare x credere! nel bis Sur, la strada si allontana un po’ dal mare, immergendosi un una fittissima e spettacolare foresta di pini rossi e credo qualche sequoia, visto l’altezza, zona praticamente tagliata in 2 dalla strada e basta, quasi vergine, x diverse miglia senza copertura telefonica, motel e benzinai, ma senza problema, visto quanto è trafficata! Scendendo a sud, ci sono i “vista point” dove ci fermax ammirare la costa rocciosa, le piccole spiaggie di sabbia che sembra di stare ai tropici e spiaggie occupate da colonie di leoni marini, a centinaia.

Dopo la tappa notturna a Morro bay si riparte in direzione sud, qui la costa è già cambiata, è oramai solo sabbiosa, a volte veramente bella, ma con un mare con onde minimo di 2 metri, spettacolo puro x gli occhi e x i surfisti, impensabile bagnarsi, anche xchè l’acqua è ghiacciata.

Si arrira a Santa Barbara, dove oltre alla carina città, consigliamo di visitare la vecchia missione fondata dagli spagnoli, dedicata appunto a S.Barbara, che ha dato poi il nome alla città. Il passo poi è breve fino a Malibu. Con centinaia di surfusti all’opera, e la bellissima SAnta Monica, con la sua sterminata spiaggia, pulita, ordinata, il suo fomaso pier con tanto di ruota panoramica, anchi qui è consigliata una bella sosta. Segue Venice, con i suoi particolari canali e spiaggia di palestrati/e, infine in serata si arriva in hotel, attaccato al parco disney di anaheim.

Di buon ora, visto che dobbiamo raggiungere gli studios ad holliwood ad oltre 40 miglia di distanza, partiamo in direzione NW, nella sterminata rete delle HW a 10/12 corsie di Los ANgeles (cmq obbligatorio secondo noi il navigatore da noleggiare insieme all’auto) e dopo un’oretta e mezza arriamo agli Universal, già visitati a suo tempo, vera attrazione x appassionati del cinema, con spiegazione di effetti e trucchi , tour degli studios con ricreazioni delle stesse scene dei film, niente a che vedere con quelli di Orlando, dove sono praticamente solo un ottimo parco giochi.

Usciti dagli studios, si va’ alla vicina beverly hills, si parcheggia x il solito giro sulla walk of fame, kodak teathre ecc. , sono bella ma x pochi, poi sunset boulevar e dal mare ritorniamo ad anaheim.

il giorno seguente, a piedi, entriamo dopo 5 minuti Disneyland, x la gioia delle bimbe, ma anche nostra. Premetto, anche qui, che visti in breve tempo, eurodisney e MAgic world, il parco qui in California è tutta un’ altra cosa, mi riferisco cmq alla parte, diciamo fiabesca, x i bambini + piccoli, è proprio un’altra atmosfera. Fatte tutte le attrazioni, arriviamo stanchissimi alla sera, dopo aver visto delle spettacolari parate, rimaniamo incantati a bocca aperta, nel vero senso della parola, nel vedere i fuochi artificiali, con effetti mai visti, personaggi disney, agganciati a dei cavi, tipo trilly che volavano tra i fuochi, una cosa mai vista, spettacolare!! Il giorno dopo, avendo il secondo ingresso gratuito, torniamo agli studios, xchè, ripeto, sono incredibili, anche le sole cover band che suonano dal vivo, vicino allo studios di shrek, credo cover dei blink182, appure dei blues brother, sono fenomenali, credo che in Italia non avrebbero rivali a “xfactor” oppure “amici”.

Lasciamo mogi mogi gli studios, xche dobbiamo riconsegnare l’auto e lasciare L.A, così da hollywood percorriamo sunset blulevar (il viale del tramonto), ma cmq felici xchè ritorniamo a NY.

Noto e faccio notare subito a mio moglie che tutte le radio locali stanno trasmettendo la musica di Micheal Jackson, ed infatti apprendiamo con molta tristezza la notizia della morte del re del pop. Leggendario ed insuperabile per sempre! A Santa Monica proviamo a fare il bagno, ma niente da fare, acqua ghiacciata, quindi solo i piedi, pazienza, sarà x la prossima volta.

In serata, con un traballante volo notturno, nel senso che in tutte le quasi 6 ore abbiamo tenuto sempre la cintura allacciata, arriviamo a NY, che con il favore del fuso sono oramai le 6 della mattina.

Concludendo, visto anche che il mio racconto di viaggio su NY risale a 6 mesi fa’, registro solamente alcuni piccoli particolari in posivo ed in negativo. Eccellente la trovata (in vista delle prossime elezioni ?) del sindaco Bloomberg nel chiudere al traffico Times Square con tanto di sedie, sdraio e tavolini x fermarsi, anche a prendere il sole o il gelato di sera. Di notte T.S. È incredibile, nessuna foto, web cam o immagine televisiva possono far vivere le sensazioni che si provano sul posto: Di negativo, ma è sicuramente il periodo, troppi cantieri (tra cui l’empire) e lavori in corso. Da registrare, l’ultima domenica di giugno, anche questa incredibile da racocntare e sconosciuta da noi, visto che i media non ne parlano, la colorata, rumorosa, ma nello stesso tempo composta ed orgolgliosa parata del Gay Pride lungo la 5^ strada. Una folla incredibile oltre le transenne ad ammirare, salutare, fischiare o schernire un “fiume” di gay, dai dottori ai motociclisti, agli assistenti di volo e piloti della Delta, e da non credere, ai mitici NYPD e NYFD, è un altro pianeta.

L’ultima curiosità. La sera del 30 giugno, notiamo dinanzi da macy’s, decine di persone che stavano addobbando tutte le vetrine x il periodo natalizio, con tanto di ghirlande, alberi con luci etc… Insomma durante la notte dovevano registrare lo spot x le prossime feste natalizie. Cmq i soliti e noti negozi sono pieni di gente, compresi molti italiani (del resto si compra a metà prezzo tutto l’abbigliamento)…

RItorniamo anche questa volta tristi in Italia, con la speranza che il dollaro rimanga tale e che il prossimo anno ci permetta di ritornare, chissa! Giuseppe.



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