America: in una sola parola, STRABILIANTE

Eravamo già negli States per il nostro viaggio invernale a Miami ed essendo il Natale alle porte come potevamo farci mancare New York?
Turisti Per Caso.it, 17 Mar 2020
america: in una sola parola, strabiliante
Eravamo già negli States per il nostro viaggio invernale a Miami ed essendo il Natale alle porte come potevamo farci mancare New York?

The Big Apple è stato artisticamente il “metaviaggio”, ovvero il viaggio nel viaggio! Siamo passati a +30 della calda Florida ai -10° percepiti sulla vetta dell’Empire State Building, lo skyscraper più alto della grande mela.

La sensazione era quella di esserci già stati: luoghi già visti nei film americani ma mai vissuti realmente e adesso erano lì davanti a noi … e noi eravamo lì per davvero!

Persone che distrattamente correvano in qua e là, il suono dei clacson, macchine in continuo movimento e turisti provenienti da ogni parte del mondo. Tutto questo succedeva ad ogni ora del giorno e della notte.

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Siamo atterrati a New York all’aeroporto La Guardia. Se si proviene da una città interna agli States è meglio scegliere questo aeroporto: meno afflusso di voli e più economico. Nel caso in cui si effettui un volo transatlantico è necessario scegliere l’aeroporto di JFK dato che è servito da tantissimi voli provenienti dalle più svariate città.

Ore 13: appena scesi dal volo abbiamo preso un taxi e siamo andati in hotel per lasciare le valige (alloggiavamo a Manhattan, zona Central Park), dopodiché siamo partiti alla riscossa di New York. Muoversi a New York è davvero semplice e più economico di quello che si potrebbe pensare. Per quanto riguarda le tipologie di mezzi, personalmente ci siamo trovati benissimo sia con i taxi che con la metropolitana.

Per l’utilizzo dei taxi, la città di New York offre un’applicazione per cellulare che permette, inserendo il punto di partenza e la destinazione, di calcolare in maniera esatta il prezzo minimo e massimo che il tassista vi farà pagare. La variabilità del prezzo è rappresentata dal traffico. Abbiamo testato la veridicità del prezzo indicato dall’app e vi posso assicurare che funziona! Anche per quanto riguarda la metropolitana la nostra esperienza è stata davvero positiva. Il prezzo di un abbonamento settimanale è notevolmente più basso di uno equivalente acquistato ad esempio a Londra o Parigi.

Il grado di pulizia è nella media e la sensazione di sicurezza trasmessa, soprattutto nelle ore notturne, è superiore rispetto a quella delle grandi città europee. Consiglio di prenotare anticipatamente volo, albergo e biglietti per visitare i maggiori luoghi di attrazione in quanto, per questi ultimi ci sono lunghe file e non sempre è possibile prenotare all’ultimo momento. Considerando invece vitto e alloggio, fissare tutto per tempo offre la possibilità di risparmiare notevolmente molti soldi! Inoltre, solitamente durante il periodo natalizio New York è spesso accompagnata dalla neve, per questo serviranno sciarpa, guanti, vestiti caldi e scarpe molto comode, adatte per camminare sulla neve.

Abbiamo visitato le zone più conosciute e rinomate: Times Square, Central Park, Brooklyn Bridge, l’Empire State Building, Liberty Island con la famosissima Statua della Libertà.

Times Square è come la vediamo nei film e sicuramente anche meglio, in una parola: SPETTACOLARE! …A voi i giudizi. 🙂

DAY 1

Il nostro giro per la Grande Mela è iniziato da Central Park, il “polmone verde” di New York, situato nel distretto di Manhattan. È incredibilmente grande ed al suo interno è davvero possibile praticare qualsiasi tipo di attività: gite in barca nel lago, lunghe passeggiate, pattinare sul ghiaccio in una delle piste locali, corse come la famosa Maratona di New York. Il clima non spaventa i corridori più temerari: il 16 dicembre (day 4) di prima mattina, con 20 cm di neve e -4° moltissime persone, uomini e donne di tutte le età, correvano per una gara locale! Per quanto riguarda il paesaggio, è spettacolare vedere Central Park ricoperta da un tappeto di neve!

Visitando l’Empire State Building, siamo saliti sino all’ 86° piano grazie ad un ascensore che si elevava come un razzo nello spazio. Per entrare al grattacielo è necessario comprare un biglietto, che consiglio di acquistare per tempo visti i numerosi turisti presenti ad ogni ora. Dopo pochi minuti siamo arrivati circa in cima (solo al piano 86 di 102!) nella terrazza panoramica: vista incredibile e panorama mozzafiato!

Abbiamo prenotato il nostro tour sul grattacielo online avendo così la possibilità di saltare la fila e risparmiare qualche dollaro. Ci siamo affidati al sito ufficiale.

In serata abbiamo fatto un giro per i mercatini natalizi di Central Park: inspiegabilmente magici. L’atmosfera che si respira tra queste bancarelle durante il periodo di natale è così speciale che sembra surreale. Ci si sente catapultati in un film americano natalizio.

DAY 2

Il secondo giorno lo abbiamo dedicato interamente alla Statua della Libertà, in quanto per arrivarci è necessario prendere un battello da Battery Park, nella zona più a sud di Manhattan.

L’imponente costruzione si intravede dal punto di partenza e, mano a mano che il traghetto si avvicina, balza agli occhi non lasciando spazio a niente intorno.

Fortunatamente il giorno che abbiamo scelto di visitarla era soleggiato anche se freddissimo (-7°) e questo mi ha permesso di scattare foto luminose con un cielo di un azzurro incredibile.

DAY 3

Durante il terzo giorno abbiamo scelto di visitare 5th avenue, Rockefeller Center e Times Square.

La Quinta Strada è senza dubbio la via più famosa di New York, che attraversa Manhattan da nord a sud. Shopping qui è la parola d’ordine! Si passa dalle boutique delle grandi marche ai semplici negozi di souvenir.

Nel tardo pomeriggio abbiamo optato per un giro a Rockefeller Center che col suo albero di natale di ben 65 metri di altezza (si avete letto bene, 65) ci ha lasciati letteralmente impressionati.

Per pattinare sul ghiaccio abbiamo dovuto aspettare circa 45 minuti ma ne è valsa davvero la pena!!!! E.. mentre aspettavamo abbiamo assistito anche ad una proposta di matrimonio!

In serata abbiamo fatto un giro a Times Square. New York è veramente la città che non dorme mai e questa piazza ne è davvero la dimostrazione!

DAY 4

Il quarto giorno di vacanza a New York lo abbiamo trascorso visitando il Brooklyn Bridge, la Grand Central Terminal e il 9/11 Memorial.

Brooklyn Bridge è un’opera architettonica straordinaria che il 10-18 mm riesce a mettere in risalto in tutta la sua bellezza.

Bellissime le linee architettoniche della struttura, che fino a quel giorno avevamo visto solamente nei film e nelle cartoline. Abbiamo percorso circa 1 km visto che mano a mano che si camminava il vento aumentava ed il freddo si faceva sentire. Ci siamo fermati dove la prospettiva ci sembrava migliore per catturare il ponte in tutti i suoi dettagli.

La stazione centrale di New York, la Grand Central Terminal al suo interno è davvero “lussuosa” e sembra tutt’altro che una semplice stazione dei treni. Entrando in questo luogo sembra di essere catapultati in un castello ottocentesco.

Nella grande mela abbiamo visitato anche il memoriale delle Twin Towers: IL 9/11 Memorial. La costruzione rappresenta il baratro che hanno toccato gli Stati Uniti quel tragico giorno. L’atmosfera è cupa ma si respira un’immensa voglia di ricordare tutte le vittime dell’11 settembre, i quali nomi sono incisi sul memoriale. Riaffermare lo spirito americano e preservare la libertà sono stati gli obiettivi di questa costruzione, toccante e allo stesso tempo significativa per la storia statiunitense.

DAY 5

Ci siamo lasciati nelle ultime ore della nostra permanenza a New York Wall Strett, la sede del New York Times e Little Italy.

Wall Street sorge nel Financial District di Manhattan. Ne costituisce il cuore finanziaria, bancario e istituizionale. Tra i lussuosi grattacieli e i luminosi uffici impiegati e banchieri in giacca e cravatta camminano a passo spedito schivando i turisti lungo i marciapiedi.

Se vi capita di vedere, in queste vie, una folla di turisti attorno ad un’isola tra le strade e le macchine che sfrecciano, starete osservando la statua di Charging Bull: la statua del toro, simbolo di Wall Street e dell’America. Il toro costituisce impersona la forza, il potere e la speranza del popolo americano per il futuro.

Per chi ama il giornalismo come non fare un giro alla sede del New York Times?

Si trova al New York Times Building, situato sulla 8th Avenue.

DAY 6

Prima di ripartire non ci siamo fatti mancare un ultimo giro a Central Park visto che la sera precedente aveva nevicato per molte ore.

Un aspetto interessante che ci ha colpito è stato l’uso delle carte di credito. Infatti negli Stati Uniti i soldi contanti vengono usati molto raramente e solitamente dai turisti. I cittadini americani scelgono la semplice e veloce credit card. I meccanismi per ottenerla sono notevolmente più semplici rispetto ai nostri. Qui in Italia è necessario aspettare sino a 20 giorni per l’emissione della carta e altrettanti per la sua attivazione! In America invece le carte di credito vengono realizzate anche da semplici negozi più piccoli o più grandi, come da TJ Maxx, Marshall o Dress for Less. È senz’altro un sistema che permette di dichiarare ogni somma spesa e di pagarci sopra le tasse.

Arrivati alla fine del nostro viaggio non volevamo credere che la vacanza a New York fosse passata così velocemente. La neve di New York, i grattacieli, i taxi gialli, Manhattan erano trascorsi troppo velocemente.

Gli Stati Uniti sono sbalorditivi e letteralmente incredibili! Ci hanno stupiti in tutto: le dimensioni degli edifici e delle auto, le persone cordiali e sempre col sorriso pronte ad aiutarti in ogni occasione, i grattacieli chilometrici della magnifica New York, le sue opere architettoniche ed il paesaggio urbano futuristico. Ogni cosa che ci ha colpito abbiamo cercato di catturarla in uno scatto.

Grazie a questo viaggio abbiamo conosciuto il sogno americano, perché gli Stati Uniti sono il luogo dove tutto è possibile, dove ogni idea è realizzabile, dove ogni sogno può diventare realtà.

Gli Stati Uniti sono l’altro nome dell’opportunità.

Ralph Waldo Emerson

Scritto da: Valentina Di Mugno

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