USA coast to coast: NYC-LA

Attraverso la "Bible belt", "Deep south" e i Vietnam Veterans
Scritto da: ENRY70
usa coast to coast: nyc-la
Partenza il: 09/08/2019
Ritorno il: 02/09/2019
Viaggiatori: 2
Spesa: 4000 €
L’esperienza americana nel sud est asiatico, leggasi, la guerra del Vietnam o la american war come la definiscono i Vietnamiti, è la mia passione. Ma essa si concentra soprattutto sull’esperienza vissuta dei reduci che ha dell’incredibile, al limite del pazzesco. Quando mia nipote Serena mi pregava di portarla a fare un viaggio con me, le chiesi di indicarmi 5 destinazioni: Australia, China, Japan, Colombia e USA scelsi quest’ultima mi pareva la più equilibrata fra cultura, meraviglie naturali e livello di difficoltà tenendo conto che ha 17 anni e non aveva mai viaggiato fuori dell’Europa. L’itinerario ha incluso la mitica “bible belt” o “deep south”, ovvero quelli stati che ancora oggi permettono a noi benpensanti di puntare i nostri diti indici e dire: “questi sono dei razzisti” o dei retrogradi… Louisiana, Virginia, Texas e mete per me agognate come il Vietnam Veterans Center o il Vietnam Veterans Memorial Mall.

Come accade da alcuni anni ho utilizzato la piattaforma Couchsurfing, dove gli utenti si offrono di ospitare gratuitamente i viaggiatori: il risultato è che mia nipote ha conseguito una laurea, perché non solo ha fatto un viaggio perfetto da un punto organizzativo, ma soprattutto perché ha visto anche come vivono le famiglie americane. Che se lo sia meritato, questo regalo, è un altro discorso.

ITINERARIO

  • 09 Agosto : Partenza da Milano ed arrivo NYC
  • 10 Agosto : Vietnam Veterans Center, Holmdel – NYC Freedom Tower
  • 11 Agosto : NYC- Messa gospel Harlem-Radio City Hall-Rockfeller center.
  • 12 Agosto : Philadelphia – Amish village – Arrivo a Washington
  • 13 Agosto : Washington
  • 14 Agosto : Washington
  • 15 Agosto : Triangle US Marines Museum – Richmond
  • 16-17 Agosto : Viaggio per Lynchburg (Tennessee) Jack Daniel’s distilleria – Nashville
  • 18 Agosto : Nashville – Memphis
  • 19 Agosto : Memphis
  • 20 Agosto: : Viaggio per New Orleans
  • 21 Agosto : New Orleans
  • 22 Agosto : Viaggio per Austin
  • 23 Agosto : LBJ Center,-Texas Museum -Dallas
  • 24 Agosto : JFK Musuem – Olustee (Oklahoma)- Rodeo
  • 25 Agosto : Messa Cowboy – viaggio per Albuquerque, New Mexico
  • 26 Agosto : Acoma Pueblo – Monument Valley
  • 27 Agosto : Antelope canyon – Horse shoe band
  • 28 Agosto : Grand Canyon. Seligman “route 66”, arrivo a Las Vegas
  • 29 Agosto : Las Vegas
  • 30 Agosto : Calico Ghost Town-Los Angeles- Santa Monica
  • 31 Agosto : Universal Studio
  • 01 Settembre : Hollywood Boulevard – Beverly Hills – Bel Air – Rientro in Italia

COSTI

2 BIGLIETTI AEREI : Milano-NYC Los Angeles-Mlano : 1.400€

NOLEGGIO AUTO : 21 giorni, 1500 € + 600$ per il drop -off. HERTZ

ASSICURAZIONE : Columbus 79€ a testa

VISTO : 150€, dopo essere stato in IRAN non potevo fare l’ESTA

ALBERGHI : costosi, persino i “super 6”! In media ho speso 90$, escluso NYC dove ad agosto, a Manhattan chiedevano circa 300$ a notte una stanza decente.

TASSO DI CAMBIO : 1 €uro = 1,1 $ caro, soprattutto per il livello dei prezzi medi. Per darvi un’idea a Las Vegas, fuori dalla Strip, camicia lavata e stirata: 6$. avevo chiesto di piegarla: 7$! Un museo in media costa circa 20$

CIBO : escludendo i McDonald’s, una cena decente, senza alchool, ci vogliono circa 30$ a testa. Ne va della vostra salute.

SUGGERIMENTI UTILI

Limiti di velocità: erano il mio cruccio, dopo aver guidato per oltre 6.000 km vi posso dire che nelle highway potete superarli di circa il 10%, tollerato perché oltre scattano multe più succose!Cmq seguite sempre il “flusso”. Diverso il caso sulle locali e quelle di paese: seguitele assolutamente, anche il limite di “20” miglia, dove meno ve lo aspettatele c’è un agente pronto a fermarvi….

Visto: se non siete “elegible” per l’ESTA, ovvero pre-visto online, perché siete stati in Iran come il sottoscritto, allora dovrete recarvi presso un consolato/ambasciata Americana, muniti di dichiarazione dei redditi, stipendio e deposito titoli se lo avete, potrebbero chiederveli per verificare se avete capacità economiche per ritornare in Italia! Il costo è di 140€.

Travel.state.gov/content/travel/en/us-visas/visa-information-resources/frequently-asked-questions/about-basics.html

It.usembassy.gov/visas/niv/b2/ per il visto per turismo o cure mediche.

Sicurezza: alcune zone delle città sono estremamente pericolose, le zone turistiche e quelle residenziali no.

09 Agosto : Partenza da Milano ed arrivo NYC

Lasciata la macchina da mio cugino vicino Malpensa, incontro brother, Gordor, ovvero l’occhio di mia cognata che controllerà tutto il nostro viaggio e mia nipote Serena di 17 anni ed andiamo all’aeroporto. Viaggio con arrivo con un’ora di ritardo e con una grana non da poco: il mio cellulare Huawei funziona male, forse a causa del bando di Trump, oppure è la mia scheda Vodafone… comunque non ha mezzi di comunicazione adeguati. Chiamo Marion, la mia host di couch surfing, che vive a Rutherford, un sobborgo sfizioso nel New Jersey, oltre il fiume Hudson a circa 45 minuti di autobus da port authority (Times square). Al telefono mi dice che per un imprevisto deve partire entro le 23.00 ma di andare cmq a casa dove c’è suo figlio. Arriviamo a prendere il bus a Port Authority e mentre sto comprando i biglietti, Serena prova a fermare l’autobus che sta partendo: l’autista le chiude la porta in faccia per 3 secondi di ritardo, benvenuti negli USA!! Seguendo le indicazioni arrivo alla casa di Marion ma… è chiuso, allora la chiamo e le dico dove sono le chiavi? Non usiamo chiavi, viviamo a porte aperte!! ancora adesso, mentre scrivo, stento a crederci, ero partito per gli USA convinto che gli americani vivessero in case protetti da guardie armate, fortini etc, mentre la sua famiglia vive così… “safe area” mi risponde… incredibile!

10 Agosto: Vietnam Veterans Center, Holmdel – NYC Freedom Tower

Sveglia alle 8 e con Uber, 50€, andiamo al Vietnam Veteran‘s memorial del New Jersey www.njvvmf.org Appresi della sua inaugurazione nel 1998 e sin da allora non aspettavo altro che questo momento. In alcuni giorni la visita è accompagnata dai reduci che ti raccontano la spaventosa realtà della guerra. Ho appreso cose nuove, come ad esempio che l’impegno Sud Coreano fu maggiore di quello riportato dalle cronache, della distanza di 10 metri fra i soldati che marciavano nella giungla..oppure aneddoti pazzeschi tra i quali la verità dietro la foto di un reduce che torna a casa dopo essere stato dichiarato MIA (mising in action) per 10 anni: la moglie felice che corre ad abbracciarlo insieme ai suoi figli si era in realtà risposata perché lo credeva morto…Fuori c’è un parco, anche esso ricco di simbolismo, tra i quali il rientro a casa è realizzato come un imbuto rovesciato, si entrava all’incontrario… I cani: gli unici che furono trattati peggio dei reduci, mi dice la guida… da piangere… “who lost in Vietnam?” non abbiamo vinto… ma Shapiro racconta che partì come patriota per poi domandarsi per cosa diavolo stesse combattendo. Foto con il mitico Huey, l’elicottero simbolo della guerra e partenza con un inconveniente incredibile, simbolo della paranoia statunitense. Nel parcheggio del museo chiamo Uber ma, a causa di lavori stradali l’autista non riesce ad arrivare ed allora mi chiama per dirmelo. Non potendolo aiutare chiedo ad una ragazza parcheggiatrice che non stava facendo nulla se potesse parlare con il mio telefono, la sua risposta è agghiacciante: “Non posso toccare il tuo telefono per legal reason, ragioni legali”!!

Altro Uber, arriviamo nei pressi di Staten Island, vediamo la statua della libertà da lontano, prendiamo il ferry ed arriviamo in Downtown! Sfruttiamo uno dei quattro tour inclusi nel www.sightseeingpass.com, sito dove comprare biglietti per eventi ed attrazioni a prezzi scontati ma soprattutto saltalacoda!119$ La visita alla Freedom Tower è carina, la salita con l’ascensore è rapida ma dall’alto la vista è intermediata dai vetri…con l’ausilio dell’IPAD la descrizione è migliore. Scesi visitiamo le “north and south pools”, dove un tempo c’erano le due torri gemelle ora ci sono due buchi alimentati da acqua…davvero inquietanti…a due passi ci infiliamo nell’Oculus di Calatrava, bella costruzione bianca con immancabili negozi per shopping ma anche la possibilità di vivere la realtà virtuale di Satr Wars per 40$ a cranio. Poi andiamo a Wall Street, Pier 17 con l’Heineken deck, un po’ di giri,ci vorrebbero 10 giorni per esplorare a piedi NYC, hot dog richiesto a gran voce dalla pulce, poi Times Square, emozionante, strapiena di folla anche alle 23.00 ed infine rientro dalla nostra host dove dormiremo con la porta aperta… non me ne capacito ancora…

11 AgostO: NYC- Messa gospel Harlem-Radio City Hall-Rockfeller center.

Sveglia per andare ad assistere alla Messa Gospel. Scegliamo a caso su google, una Chiesa distante da Central park, per tentare di vivere un’emozione più vera. Mentre andiamo incontriamo dei ragazzi italiani… la Chiesa è dimessa, c’è servizio d’ordine con scarpe argentate ed occhiali a specchio, pianti, grande performance dell’oratore che viene dal “deep south” Mississipi, e del cantante, senza coro. Per quest’ultimo dovete andare nelle chiese più turistiche. “Amen”: abbiamo impiegato un’ora per capire cosa volessero dire con “heiman”… theharlemchurchofchrist.com. All’uscita passeggiata in Harlem, poi finalmente il primo contatto con la food industry: pranziamo da un Texano e le porzioni di pollo fritto sono talmente enormi che sfamerebbero 4 e non due persone. L’obesità, come testimonierò nel resto del viaggio, è fuori controllo….da quel giorno in avanti abbiamo cominciato ad ordinare un piatto per due! Visitiamo il Rockfeller center, dal suo top la vista è mozzafiato perché senza vetri, non come nella freedom tower, scendiamo ed utilizziamo il terzo ticket del pass: il Radio City Hall. Ero convinto che fosse una radio..in realtà un teatro storico, che prese il nome dalla società che ne gestiva altri…tour con foto con Rockette e finale al Roxy bar, ma non è quello della canzone di Vasco Rossi…Samuel Roxy, l’impresario del teatro aveva un appartamento visitato da moltissime stars americane….riemersi in città, camminata lungo la 5th, dove ci sono senzatetto e vucumprà, stop presso negozi di grido e cena con l’host Marion.

12 Agosto: Philadelphia – Amish village – Arrivo a Washington

Svegli alle 6,30 per ritirare la macchina Hertz. Prenotato con grande anticipo, quando avevo fissato lo staying a Rutherford (New Jersey) avevo chiesto il cambio del punto di ritiro: 500$ in più…Usciti abbastanza velocemente da New York, giungiamo a Philadelphia..parcheggiata l’auto per 15$, a NYC ti chiedono anche 45$ all’ora, visitiamo l’American Revolution Museum, vero orgoglio nazionale, poi l’Independece Hall, la Bell ed infine il Jewisw Museum ma nessuna traccia della Israel Lobby….pranzo alla Food Hall, dove incontro lo stramaledetto bubble tea di cui Serena è pazza… mi accompagnerà lungo tutto il viaggio! Lungo il trasferimento per Washington incocciamo la contea di Lancaster: lì vive una delle comunità più estese degli Amish. Ci fermiamo presso un centro culturale, gestito da una società che fa business ma anche education sull’argomento e mostra come vivono e come sono organizzati. La guida suggerisce di leggere i libri più che i siti internet. Un dato: la comunità raddoppia ogni venti anni..che la decrescita felice funzioni? www.amishvillage.com. L’arrivo a Rockville, dovev vive il nostro host di couch surfing Rob, è a nord di Washington. Rob è un ex avvocato di alto livello, che vive in 300 mq di casa, area super residenziale, con una cultura superiore, laureato a Yale, insomma il top della Elitè.

13 Agosto: Washington

Colazionati prendiamo la red line, 4$, e scendiamo in Chinatown. Prima attrazione: National Archive www.archives.gov/dc. Premessa: a Washington la stragrande maggioranza dei musei è gratis ma tenete in mente che se negli USA tutto è big, qui è esponenziale!!! Ogni visita richiederebbe almeno 4/6 ore, dipende dalla vostra sete di sapere e pazienza. https://washington.org/find-dc-listings/museums Il secondo museo è quello inaugurato nel 2016, The African American people and culture nmaahc.si.edu. L’ingresso è la discesa verso l’abisso della nascita della schiavitù ma anche verso scoperte sconcertanti. Chi di voi sa che esisteva anche la Indentured servitude, ovvero la schiavitù dei bianchi? L’attuale società USA è la fedele replica dei suoi inizi: al vertice le elite, originarie della nobiltà, alla base, i nativi, i black ed i bianchi rozzi ed ignoranti discendenti anche loro dalla schiavitù. Perché in pochissimi conoscono questo aspetto della storia USA? Fatevi una domanda e datevi la risposta… Alle 17 ci buttano fuori ed a piedi visitiamo il Mall, il World War II mausoleo, con i due “oceani” pacifico ed atlantico ed il Lincoln Center. Tutti gli italiani devono ringraziare gli USA per averci liberato dai nazifascisti e prevenuto che finissimo sotto baffone, ciò premesso possiamo pure criticare le loro politiche. Di fronte al Lincoln center c’è una cerimonia di Marines con le bande militari e poi mi dirigo a rendere omaggio agli oltre 58.000 caduti della guerra del Vietnam. 30 anni di attesa terminati. www.nps.gov/vive Il Wall è costituito da due lastre di marmo a specchio, contrapposte che digradano verso l’angolo centrale e cronologicamente elencano i nomi dei tutti i caduti. Un ragazzo fotografa la mia emozione e me la spedisce via what’s up. Gli USA, spettacolari: fanno dei disastri, erigono un museo/memorial, un paio film di Hollywood, chiedono ufficialmente scusa e tuttappost! Non solo la guerra del Vietnam… Visitiamo anche il Memorial della guerra di Korea e poi casa con Rob. Le conversazioni con lui sono come frequentare l’Università… racconta alcuni aneddoti della sua amica Hillary Clinton, di quando era avvocato in Arkansas, dove il marito era governatore, oppure dello studio dove lui lavorava ed annoverò Richard Nixon come praticante. Al museo dei veterani del vietnam la guida disse che una guerra civile fra liberal e conservatori era probabile negli USA, secondo Rob è una esagerazione della stampa e così mi confermeranno altre persone…

14 Agosto: Washington

Tornati a downtown, la pulce visita il Air Space Museum ed io competo la visita dell’African American people. I pian alti tributano l’onore alla cultura black, allo sport ed alla musica… la parte dei Tuskegee memorabile aviazioneaereimilitari.altervista.org/blog/tuskegee-airmen. Ripresa la pulce ci fiondiamo a Capitol Hill, riesco a vedere il Senato e poi tento di accedere alle carte del Senatore Wayne Morse, uno solo dei due che votarono contro la Tonkin Gulf Resolution che concesse un assegno in bianco al presidente Jonshon per la guerra del Vietnam. Nulla, vediamo da fuori il classico edificio della Corte Suprema, e poi andiamo allo Spymuseum: 26$ ma non li merita, anche perché ci stiamo solo 1 ora ma l’ideale sarebbero 3 ore www.spymuseum.org. Avrei voluto visitare il Ford Theather, dove Lincoln fu assassinato ed il News Museum, forse prossimo viaggio. Se amanti della storia e della cultura dedicate almeno tre giorni pieni a Washington. Terminiamo la giornata con visita alla White House, e poi rientro a casa.

15 Agosto: Triangle US Marines Museum – Richmond

Sveglia alle 8, traffico infernale, finisco per errore in una “lane” stile telepass. Credevo fosse l’autostrada in realtà è una corsia veloce a pagamento! Fatturati ben 30$ al mio rientro in Italia… e vabbè… qua tutto si paga. Arriviamo a Quantico, sede del museo dei Marines e della loro base www.usmcmuseum.com. Ottimizziamo il tempo e visito solo la sezione della guerra del Vietnam. Eccezionale. Ripercorre le battaglie più bestiali ed allucinanti del periodo. L’assedio di Khe Sahn è riprodotto con l’arrivo simulato dentro un elicottero mentre si odono gli spari ed i bombardamenti. Mi accompagna un reduce della battaglia, la cui figura è riprodotta nella sala come il museo delle cere, pazzsesco. Dopo alcune ore giungiamo nella mitica Richmond, capitale dei confederati durante la guerra di secessione. Il museo è ben fatto acwm.org, sopra c’è una mostra dedicata alla FED, racconta la storia del Dollaro, greenback, nato ed emesso dal governo Unionista durante la guerra di secessione perché Wall street non voleva più finanziare lo sforzo bellico…non basterebbero dieci pagine sull’argomento! Esiste anche un terzo, oltre alla sede dei Confederati, ad Appomattox. Richmond è carina, visitiamo il quartiere francese, il museo degli African American people www.blackhistorymuseum.org, poca cosa rispetto a quello di Washington e poi andiamo a casa di Shelley, la nostra host di Couchsurfing. Vegana, la sua casa disseminata di prodotti dietetici e cosmetici, tutti naturali, vive con un simpatico cagnone… andiamo a cena fuori nel quartiere trendy, poi visitiamo la Monumental Avenue, dove si comincia con la statua del generale LEE, del presidente Jackson, leaders dei sudisti, per finire con Jonnhy Ash, il tennista di colore… dannati confederati! onmonumentave.com

16-17 Agosto: Viaggio per Lynchburg (Tennessee) Jack Daniel’s distilleria – Nashville

Il 16 viaggio infinito di oltre 10 ore, ed arriviamo a Lynchburg, piccolo centro del Tennesse. Uno dice posto piccolo, ci sono dei ristoranti piccoli ma tipici, giusto? Errato!!! Tutto in mano alle grandi catene: distribuzione di massa, consumismo…i localism sono una bestemmia!

Il giorno dopo, splendida visita guidata alla distilleria Jack Daniel’s, un’american icon! L’altra è l’ Harley Davinson, presenti in massa nel parcheggio, con show room in città. La visita è molto interessante, alla fine compro una bottiglia e devo dire che è gradevole. www.jackdaniels.com/it-it/visit-us. Un’oretta di macchina ed arriviamo a Nashville: spettacolare. Vista al Tennesse state Museum tnmuseum.org, il memorial esterno e la house of food, dove divento scemo a trovare il cavolo di bubbel tea per mia nipote….andiamo in centro che, forse perché sabato, è una figata incredibile. Pullula di locali, di bus stracarichi di ragazzi che bevono e si divertono, musica dal vivo, luci colori… strepitosa. Dimenticavo: all’ingresso ci sono i cartelli che vietano “ingresso con pistole”… deep south! Visitiamo da fuori la Hall of Fame della musica country, e dietro c’è un edificio enorme ma armonico: il Music city center, grandioso! Finiamo nella parte nuova, dove ci sono molti murales. Nashville mi è piaciuta davvero!

18 Agosto : Nashville – Memphis

Al mattino vista al Partenone di Atene, sì, ricostruito nel 1897 per una esposizione centennale…un paio di ore in macchina ed arriviamo al Memphis. Prima tappa lo STAX Museum staxmuseum.com, immancabile. L’apoteosi della musica Soul, ho capito moltissimo di quegli anni e della evoluzione della musica black prima e R&B poi, in sostanza era una casa di registrazione immersa nel quartiere dei neri dove attingeva a piena mani i suoi talenti, pensiamo a Isaac Hayes di Shaft… seconda tappa il Lorreain museum, ovvero il primo piano del motel per soli neri dove fu assassinato MLK. Al termine del percorso si giunge all’ingresso della sua camera, da emozione……in centro visitiamo la mitica “Beale street” centro cultural-musicale degli anni ‘60, poi ridotta dalla modifica urbana del piano regolatore, sembra che i bianchi usassero questa strategia per silenziare i black, solita teoria complottista! A cena andiamo a casa dei nostri hosts di couchsurfing, Allen and Kate. Famiglia cristiana, con 5 figli, di cui due avuti dal primo marito, sminatore morto in Iraq. Apprendo che nella loro contea, se vuoi avere la differenziata devo pagare. Tornato a genova ho chiesto al mio Mauro, esperto di rifiuti il perché, mi risponde che sono scemi…mah, lì tutto è basato sui soldi, se portasse dei risparmi dovresti pagare meno…mondo fake. Dormiamo sui divani ma la conversazione è molto interessante, soprattutto sul gun control: non è colpa delle armi se ci sono i mass shooting. Seppellire le vittime è un business anche quello, fortuna vivo in Italia.

19 Agosto: Memphis

Oggi è la visita al più fulgido esempio di capitalismo: Graceland, la casa di Elvis Presley, la seconda più visitata dopo la White House, dove a breve faranno pagare l’aria che respirate, altro che Wall Street o la FED! Si parte dai 41$ fino a “the ultimate experience tour” per la modica cifra di 174$, per non parlare dello shop dove tutto costa un botto, qualsiasi cosa con la scritta Elvis. Ciò detto la visita è interessante per comprendere il fenomeno musicale dell’epoca che scippò il R&B con il Rock$Roll. Commovente il fine tour con la sua tomba ancora oggi adorata da migliaia di fans da tutto il mondo, make love and not war. Consumato un gelato “Elvis” per la modica cifra di 8$, parcheggiam dal Loreine hotel per vedere la “Blues hall of fame” https://blues.org/hall-of-fame-museum/ , poi trolley fino al “Cotton museum”, ovvero sua maestà il cotone, utile per capire il profondo sud, con i suoi riti ed il suo razzismo. Lunghe partite di domino in attesa dei dati, la gavetta dei nuovi, la nascita della Delta Airlines come società di aviazione per irrorare i campi del delta del Mississipi..tutto accompagnato dalla storia della musica degli schiavi..il soul, il blues. memphiscottonmuseum.org All’uscita del museo la città sembra deserta, ovvio 38°! Facciamo tappa alla Pyramid Arena, come suggerito dal nostro host, dentro megashop con fucile mitragliatore da 25.000$, cowboy, cowboy!!!Nuova sosta a “beale street”, dove stanno girando una serie televisiva, non visitiamo il BBKing museum, ma il “Rock and Soul museum”, altro must sull’argomento musicale: www.memphisrocknsoul.org. Cena in zona e poi rientro a casa.

20 Agosto: : Viaggio per New Orleans

Salutata la nosta famiglia con preghiera tutti in circolo, ci mettiamo in marcia. Interessante il soggiorno, abbiamo visto cosa è la “bible belt”. Per chi non lo sapesse è una cintura geografica dove gli americani tengono in una mano la Bibbia e nell’altra la pistola. Il viaggio verso NOLA, NewOrleans Lousiana è lungo ma per fare benzina finiamo in un posto moooolto reale: vediamo povertà, sbandati fermi nei bar, foreclosure (case all’asta) desolazione… nel tardo pomeriggio arriviamo a NO a casa del nostro host di couchsurfing Kendall, ragazzo di colore, che vive con la sua fidanzata Annie, di Chicago. L’appartamento è grande tutto, per noi ed a soli 10 minuti di bicicletta dal quartiere Francese, passando l’accampamento sotto lo svincolo dell’autostrada. Sì, negli USA chi perde tutto va a vivere sotto i ponti, con la sua tenda. Ci saranno circa 100-200 persone. Welcome to capitalism. Il quartiere francese con la Bourbon street è frizzante, godibile, turistica ma vedere i ragazzini che suonano i cestini di plastica rovesciata..beh capisci dove e perché il jazz è nato qua… dove il crogiolo di razze fra caraibici, nativi, inglesi, francesi tedeschi italiani si è musicalmente fuso alla perfezione…

21 Agosto : New Orleans

Sveglia sotto un cielo che minaccia sfracelli tropicali, andiamo a visitare il Museo del Jazz, grande cultura..scopro la storia del professor “Long hair” una delle tante icone del Jazz oppure quella di Lous Prima quello di Just A Gigolo / I Ain’t Got Nobody nolajazzmuseum.org. Sotto dei tuoni bestiali ci mettiamo in marcia per andare a visitare la “evergreen plantation”, la casa dove fu girato una parte di Django Unchained, dove Don Johson recita dal balcone per dire: e voi siete venuti dal Texas sino al Tennesse per” (https://www.youtube.com/watch?v=c2LE6ez3eIc )…questa mansion, non gigantesca, è importante perché, come dice la guida, è una delle poche dove le baracche degli schiavi sono sopravvissute post schiavitù. Dentro la casetta c’è un piccolo museo sulla famiglia che la possiede e sulla storia della Lousiana, in particolare sui contadini tedeschi che con la loro agricoltura la salvarono dalla fame. Ignoro perchè dopo alcune generazioni i tedeschi finirono assimilati dalle altre nazionalità con i francesi poi… www.evergreenplantation.org. Partiamo con le parole della guida: In NOLA ci sono due obbiettivi giornalieri: Stay dry and stay cool. Al rientro, sotto quasi una tempesta tropicale, andiamo all’American Italian cultural center, purtroppo chiuso per lavori di ristrutturazione. Aveva attirato la mia attenzione la storia del massacro-linciaggio di italiani nel 1891, forse il maggiore della storia degli USA, dopo quelli sui nativi. Notizia diffusa perché NOLA ha chiesto scusa… disastro-scusa-monumento-aspettiamoci un film di Hollywood e tuttappost! Giro al Louis Armstrong park e poi per grande fortuna vedo una coda fuori da una porta con una ragazza che mi dice, you should attend: era il favoloso Jazz preservation Hall, dove si suona dal vivo. Una performance da brividi, una stanza ristretta dove i musicisti suonano anche in mezzo al pubblico. Da ricordare. preservationhall.com

22 Agosto : Viaggio per Austin

Viaggio lungo. Alla prima sosta mia nipote ha la pessima idea di accusarmi di averle mangiato i biscotti. Chiarito che le sto pagando tutto io, escluse le escursioni, le faccio presente che in un viaggio si condivide tutto. La sua risposta: “Zio, lasciamo stare così passiamo queste due settimane che ancora ci mancano bene.” Stufo del suo atteggiamento di totale chiusura, non mi parlava quasi mai perché “non sapeva cosa dirmi”, a me che ho viaggiato in oltre 60 paesi del mondo! di farmi quasi il viaggio da solo mentre lei parla per 4-5 ore con la mamma al telefono, verifico che il primo volo diretto per Milano da NOLA costa circa 2.550€, diversamente l’avrei rimpatriata. Ad Austin siamo ospiti di Trevor, un ipertecnologico ragazzo americano, che già ospitava un’altra ragazza. Andiamo a vedere il sunset e poi pizza in una locale birreria…a casa tutto connesso: smartphone, tv, alexa, pc… il frigo pieno solo di birre, gliene regalo una con cristalli di sale di Messina…Trevor è un super obeso, mia nipote pensa che magari sono felici…

23 Agosto : LBJ Center-Bullock Texas Museum-Dallas

Il programma prevedeva di partire per le 13.00…figuriamoci, altro sogno che si realizza è la visita al Lyndon Baynes Johnson center lbjlibrary.org. La sezione “vietnam conflict” mi assorbe oltre 2 ore..una grande presidente che fece molto per i diritti civili,introdusse il Medicare altre riforme, peccato che il Vietnam distrusse la sua presidenza..la Storia a volte è stronza. Alle 14.00 andiamo al Bullock Texas State: i Texani mi sono scaduti un po’… amano dipingersi come tosti..beh.. una volta diventanti indipendenti, chiesero di essere ammessi all’Unione la quale rifiutò in un primo momento per non acquisire un nuovo stato schiavista, eppoi la famosa frase “Do not mess with Texas” era uno slogan pubblicitario per convincere i Texani maschi 18-35 di non abbandonare spazzatura..ora è un icona dei Texani..ma per favore! Il viaggio per Dallas attraversa degli incroci con intersezioni stradali aeree, a volte sembra essere su una stazione spaziale! Il centro di Dallas è godibile, ci sono delle opere d’arte moderne ed originali: The giant Eyeball ed un’altra vicino di cui non ricordo il nome… andateci. Stasera hotel, non avevo trovato nessun host di CS.

24 Agosto : JFK Museum -Olustee (Oklahoma)- Rodeo

La madre di tutti i complotti è qua..il Sixth floor museum, da dove Lee Arwald Osvald avrebbe sparato al presidente, in base alla teoria ufficiale. www.jfk.org. Ho ripercorso a piedi l’itinerario della macchina presidenziale, probabile che gli spari provenissero dalla collinetta in faccia a lui, come nel film JFK. Nel museo si racconta di come i servizi segreti avessero sconsigliato la visita, perchà Dallas era considerata città ostile. Propendo per la teoria che fu la mafia a sparare, teoria non ufficiale più che del complotto. Acquisto di souvenirs Texani e poi verso Olustee, in Oklahoma al confine con il Texas, Come abbiamo fatto a finirci? Couchsurfing offre la possibilità di rendere pubblici i tuoi viaggi, ebbene Jones & Rebecca hanno un piccolo compound per workaway dove ospitano anche ragazzi che vogliono fare il college locale ed ogni tanto ospitano persone con CS: All’arrivo ci informa che stasera ad Altus ci sarà un vero Rodeo!!!! 12 $ insieme ad un ragazzo giapponese, un bagno nella cultura della Bible belt. Lo speaker, nell’ordine: ringrazia che gli USA sono la patria della libertà, in particolare religiosa, messa, onore ai caduti delle guerre, inno nazionale, grazie a Dio di vivere nel posto più bello e meraviglioso del mondo… stikazz… poi si inizia, con la transumanza e varie gare di abilità di cattura degli animali..

25 Agosto : Messa Cowboy – viaggio per Albuquerque, New Mexico

Svegli alle 9,00 ma Jeff ha un regalo per noi: alle 10.00 c’è la messa dei cowboy a Magnum! rrccmangum.com, arrivati prima ci rifocillano, con bibite, dolci e poi la messa cantata da cowboys, il pastore cita la presenza di turisti da tutte le parti del mondo, Italia e Giappone, e non mi sorprende, questi non visitano neppure la contea più vicina….alle 1,30 ci mettiamo in viaggio per Albuquerque..in campagna ci fermiamo in una baracca che vende prodotti dei contadini, chiediamo di tagliare un melone, non avevamo coltello: “we do not do that”, la solita psicosi americana di essere denunciati, magari la loro lama è infetta e gli chiediamo i danni. Sosta ad Amarillo, nulla di che: se non fosse per la “route 66”, souvenir, foto… di nuovo in marcia ed arriviamo ad Albuquerque alle 20.00, con fuso orario, da Keith il ns cs host, un simpatico e scafato signore di 70 anni, gli regaliamo un’icona e dell’olio taggiasco.

26 Agosto : Acoma Pueblo – Monument Valley

Sveglia con calma ed andiamo ad Acoma Pueblo, non avendo letto molte info in anticipo: è un posto incredibile, una destinazione pazzsesca quasi fuori dal tempo!. Situato in vetta ad una collina, fu scoperto e parzialmente distrutto dagli spagnoli, dove i nativi praticano segretamente la loro religione ma ufficialmente il cattolicesimo. La guida, obbligatorio dentro il tour che è gestito dai nativi, è molto preparata ma raggiunge il top con la nonchalanche con la quale fa fare il giro del villaggio con tutte le soste nelle varie bancarelle che vendono prodotti artigianali a prezzi americani, ovvero cari.. acomaskycity.org.html Siamo in ritardo in autostrada pesto come un dannato ed arriviamo all’ingresso della Monument Valley alle 18.00, orario massimo di arrivo perché alle 20.00 chiude tutto. Nessun commento, migliaia di foto e video scattati, avessimo avuto tempo avremmo incluso giro a cavallo. Costo del parco 20$ a macchina, all’uscita direzione verso Page, complicata dalla scarsa copertura della Vodafone…

27 Agosto : Antelope canyon – Horse shoe band

Deluxe tour al Lower Antelope canyon, 245$ dollari in due perché mia nipote, che si ritiene più esperta di me nei viaggi, ha dormito sopra la prenotazione. Fra il lower e l’upper molti suggeriscono il primo perché si fa percorso non circolare, ovvero non si passa due volte nello stesso punto. Dovete fare quello nell’ora centrale fra le 11.00 e le 13.00, vedrete la luce del sole filtrare, spettacolare. Con il deluxe avrete una guida dedicata, ma sarete circondati dai tour classici, L’abbiamo fatto solo per l’orario, altrimenti “full”. Sotto un sole cocente andiamo all’Horse shoe band, altra meraviglia naturale. Il parco/parcheggio costa 20$ ma davvero incredibile..altra tonnellata di foto. Da quel posto puntiamo a Flagstaff, perché l’indomani abbiamo la visita al Grand Canyon. Tuttavia, il consiglio che vi do è da Page, dormire a Cameron, per non farvi spellare dagli hotel interni al parco, e poi la mattina prendere la 64 e fare la Desert View scendendo fino a mother point. Andare a Flagstaff da Page è un viaggione, spesso sballato dal continuo passaggio di fusi orari…..

28 Agosto : Grand Canyon – Seligman “route 66”, arrivo a Las Vegas

Nel dormiveglia mattutino qualcosa non torna… infatti la sveglia non è suonata!Abbiamo solo poco più di un’ora per raggiungere la base del volo in elicottero, dentro il parco del Grand Canyon,. Guidando veloce arriviamo in tempo, giusto per il ricevere il più bel regalo da mia nipote. In fase di prenotazione avevo inserito l’opzione di poterla far sedere accanto al pilota. Al check.in l’assistente mi informa che il posto è disponile. Spiego a mia nipote che era un regalo personale verso di lei, farla stare accanto al ilota, avrei pagato io. La risposta? Neppure grazie. Tutto è dovuto, il risultato è che in questi giorni ho prenotato il mio prox viaggio in Arabia Saudita, i suoi due fratelli non possono ma a lei non glielo ho proposto. Chissà, magari è contenta……per prenotazioni: www.papillon.com. Ho pagato 700$ per due, inclusi i posti davanti, volo strepitoso di circa 50 minuti, con la musica di Wagner in cuffia. Partenza alle 10.00, orario ideale. Memorabile. Atterrati prendiamo la strada “64”, quella verso Est, ovvero quella che avremmo dovuto fare e che vi suggerisco se pianificate di visitare il Grand Canyon provenendo da Page (Antelope Canyon). I punti panoramici dai quali fare foto si sprecano, solito acquisto di artigianato locale per la modica cifra di 50$ e puntiamo verso Las Vegas. Lungo la strada facciamo sosta nella caratteristica Seligman, punto vitale della “Route 66” Pur se turistica merita uno stop di almeno un’ora…Arrivo sul tardi a Las Vegas, alloggiamo alla Stratosphere tower, sede di alcune delle più terrificanti montagne russe del mondo, Big Shot, X-Scream, Insanity… da brividi. stratospherehotel.com.

29 Agosto : Las Vegas

Temperatura monstre di circa 40°..camminare è come essere dentro una asciugatrice… soliti hotel : New York New York, Mandalay Bay etc…ma Las Vegas mi dà l’opportunità di dimostrare quanto costa la vita. Colazione con due caffè e due brioches da Starbucks: 26$. Far lavare e stirare una camicia, vicino alla strip ma nella parte finale: 6$. La vorrei piegata: 7$. A Genova mi costa 2€. Non c’è nulla da fare, il costo della vita è nettamente superiore negli USA. Dentro l’immancabile centro commerciale, notiamo in pubblicità il concerto da “Cardi B”, la notte al Palms Casino. Prenotiamo on.line per 160$ ma all’ingresso la security ci ferma perché mia nipote è minorenne. Facciamo richiesta di rimborso on line ma ancora desso nulla. Purtroppo il sito non chiede l’età..disgraziati!

30 Agosto : Calico ghost town – Los Angeles – Santa Monica

L’avvicinamento verso la West Coast prevede uno sop alla città fantasma di Calico. È parzialmente ricostruita ma merita una breve visita. vacanzeinamerica.eu/attrazioni/come-visitare-calico-ghost-town-in-california.html. A Los Angeles saremo ospitati da Antonio, couchsurfer che avevo ospitato l’anno prima… grande piacere rivederlo. La cena però è a Santa Monica, dove visitiamo anche il molo dove finisce la “Route 66”.

31 Agosto : Universal Studio

Salutato Antonio, il quale vive in bella zona e chiude la porta solo con una zanzariera, andiamo al deja-vu degli studios che avevo visitato nel 2005. Il costo del biglietto è pesante: 518$ in due, quello unlimited, necessario se volete saltare la coda per tutte le attrazioni e rifarle a piacimento. The Mummy sopra tutte. Rispetto al passato ho incontrato due novità: la zona di Harry Potter e l’assenza degli attori che ora non si fanno più vedere… sfruttato dall’apertura alla chiusura finiamo la serata nella street piena di negozi e di ragazzi che ballano dal vivo… universalstudioshollywood.com

01 Settembre : Hollywood Boulevard – Beverly Hills – Bel Air – Rientro in Italia

A Los Angeles non c’è molto da fare…con la macchina visitiamo il Sunset Boulevard, il Kodak Theather che nel 2005 non avevo visitato, poi bel giro nei quartieri chic: Beverly Hills, Bel Air , primo ed ultimo pranzo da Mc Donald per 13$ in due e poi aeroporto… back to Italy! Viaggio ricco ma non avventuroso, tutto è andato come programmato… prossima volta voglio fare il Coast to Coast passando per il Nord. Porterò per sempre le emozioni del Vietnam Veterans Memorial di Washington e del Museo di Holmdel, la musica di Memphis, il crogiolo di razze di New Orleans, la nostalgia di un passato vergognoso a Richmond… la conferma della mia ignoranza, nell’apprendere che esisteva anche la schiavitù dei bianchi, davvero destabilizzante per le mie credenze… mia nipote? Mio fratello dice che gli adolescenti di oggi “sono così”. Negli USA commettono i mass shootings, gli ho risposto.

Per qualsiasi cosa scrivetemi: petrocch@hotmail.com



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