Nel West tra parchi e città

Sogno (di 18 giorni) di mezza estate. 5632 chilometri tra i grandi parchi dell'America occidentale e le metropoli di San Franisco, Las Vegas e Los Angeles
Scritto da: wondermau
nel west tra parchi e città
Partenza il: 30/07/2015
Ritorno il: 17/08/2015
Viaggiatori: 2
Spesa: 3000 €
Prima di un viaggio del genere i punti interrogativi sono tanti. Il costo, il navigatore, le enormi distanze, l’assicurazione, la patente internazionale e tanti altri. Il mio consiglio, anche se difficile da accettare, è: lasciatevi i dubbi alle spalle e partite! Ci sono sicuramente vacanze più economiche, ma vale la pena mettere da parte qualche risparmio per una vacanza così. Noi abbiamo speso quasi 2500 euro a testa, ma ne è valsa la pena.

30 Luglio – Volo, auto e poco altro

Impiegate il tempo necessario per trovare la migliore offerta. Il costo del volo incide parecchio sulla spesa finale. Inutile dire che prima prenotate meglio è. Noi abbiamo optato per la British Airways. Comodo Linate – Londra alle 7.45 del mattino. Attesa ad Heathrow per 4 ore, poi volo per Los Angeles con atterraggio alle 17.15. Appena arrivati una lunga coda per uscire dall’aeroporto. Pensavamo peggio per i controlli, ma abbiamo impiegato comunque 1 ora e mezza (l’ESTA è necessario, anche se a noi non l’ha chiesto nessuno, e dovete compilare anche i fogli che vi daranno sull’aereo). Pullmino della hertz e di corsa a ritirare la macchina. Come per il volo provate le diverse opzioni. La più conveniente è la Dollar, ma alla fine abbiamo scelto la Hertz che comprendeva tutte le coperture assicurative (negli USA meglio non rischiare!). Il noleggio previsto era 690 euro per tutta la durata del viaggio, con una macchina di classe C, quindi non proprio la base. Parlando con il ragazzo al desk ho chiesto un preventivo per avere anche il navigatore (la mia intenzione era comprare un tom-tom in un negozio perché la hertz chiedeva ben 180 euro). Il ragazzo ci ha proposto un upgrade della macchina con una di classe superiore con navigatore incluso. Alla fine, rifiutando la prima offerta, abbiamo speso 150 euro in più. Quindi provate a chiedere! Una sportiva Infinity Q50 ci ha accompagnato per 5632 km, facendo lunghe tratte e regalandoci anche qualche sorpresa sullo sterrato. Divertente alla guida, ma occhio alla modalità. Da impostare su ECO, altrimenti beve parecchio. Per questi km abbiamo speso 270 euro in benzina. In generale costa meno, ma occhio a farla nei parchi perché è più cara. E non fidatevi della capienza del serbatoio, spesso si fanno centinaia di km senza vedere un benzinaio. La modalità è curiosa. Spesso dovete entrare e prevedere quanta benzina state per fare, pagando! Poi se avete sbagliato la previsione vi danno il resto o vi riaccreditano l’importo sulla carta di credito. Ah ecco, appunto! La carta di credito. Assolutamente indispensabile. Non solo per il noleggio o per gli hotel. La userete praticamente per tutto, anche per comprare le caramelle! Firmate le carte con la Hertz di corsa in albergo per riposare un po’. Cloud 9 Inn vicino all’aeroporto. Come hotel d’appoggio va benissimo. Notte a 70 euro.

31 Luglio: Verso San Francisco

Direte: perché atterrare a LA e andare subito a SF? Non era conveniente arrivare a SF e ripartire da LA, o viceversa, e volevamo godermi la strada tra LA e SF. Catapultati sulle strade americane di città andiamo subito a fare colazione. Ciambella e caffè per pochi dollari. La prudenza è d’obbligo perché in strade gigantesche come quelle di città verrete superati a destra e sinistra. Occhio ai semafori rossi: se dovete svoltare a destra non fermatevi (salvo diverse indicazioni), altrimenti vi suonano come matti! Intelligente la corsia per chi non viaggia da solo. Usatela perché in città vi farà risparmiare molto tempo. Dopo più di 600 km arriviamo a SF, ma una tappa al nostro primo fast food era necessaria. Un centinaio di km prima di SF abbiamo gustato un ottimo panino da in&out. Questo si che è un panino! Poca scelta, ma sono gustosissimi. E del prezzo non parliamone. Arrivati a SF siamo andati subito in hotel, al Red coach motor lodge. 3 notti a poco più di 300 euro. Non è poco, ma vi assicuro che trovare un hotel, a SF, con il bagno in camera non è facilissimo. E io e la mia fidanzata vogliamo le comodità, soprattutto negli USA. Hotel carino e pulito, gestito da cinesi, in una zona piena centrale, ma piena di barboni. Subito attivi per godersi una città meravigliosa, veramente suggestiva. Powell Street cable car, dove gira il famoso “tram”, il City Hall dove c’è sempre qualcuno che si sta sposando, Alamo Square e il Ferry building. Del Ferry building, edificio a parte, è veramente carino il mercato che c’è al suo interno. Premessa: a SF non è facile trovare parcheggio, ma ci si arrangia. Dopo il tramonto ritorno in hotel e cena al KFC/Taco Bell a due passi dall’hotel.

1 Agosto: San Francisco

La mattina dell’1 Agosto usciamo dall’hotel con in mano i biglietti per Alcatraz Island, per la visita al celebre carcere. Prenotateli prima, altrimenti difficilmente troverete posto. Andiamo al punto di ritrovo con largo anticipo. Consiglio di parcheggiare a un km di distanza, il prezzo si dimezza e una passeggiata lungomare si fa volentieri. Colazione in strada in direzione attracco e appena arrivati un’organizzazione impeccabile ci dà modo di salire sulla barca. Traversata molto lenta, si ha tutto il tempo di fare delle splendide foto sia all’isola sia alla bellissima vista di SF. Prendetevi il tempo per godervi l’isola, per visitare ogni angolo e godersi ogni scorcio. La visita al carcere, guidata con auricolari, è davvero interessante e rappresenta un pezzo di storia. Di ritorno da Alcatraz la temperatura aumenta, fortunatamente, quindi ci dirigiamo al Pier 39. Un centro commerciale molto bello e con un sacco di cose carine, anche con un sacco di gente! Pranziamo da Luigi’s con una buona pizza. Non economica, ma con un tavolo sul pontile e una vista magnifica. Nel pomeriggio ci dirigiamo al Golden Gate. Un sacco di traffico, ma troviamo il punto migliore per scattare delle bellissime foto. Il ponte non ha bisogno di commenti. Successivamente visita alla Baker beach e al Legion of Honor. La sera ritorno in hotel e cena da Brenda’s french. Piacevole sorpresa a due passi dall’hotel. Non è un ristorante economico, ma si mangia davvero bene.

2 Agosto: San Francisco

Sveglia presto per una giornata ricca di impegni. Colazione con cookies e caffè e via in macchina. Prima tappa Lombard street. La mattina presto la si gode volentieri. Pochissimi turisti, calma e spazio per fare le foto migliori. Poi visita alla Grace cathedral, a Waverly place e alla Jack Kerouac alley. Siamo in anticipo sulla tabella di marcia, quindi facciamo quattro passi in un mall di SF e pranziamo da Great steak. Nel pomeriggio visita a Mission Dolores, carina, e Balmy alley, una via piccola, ma molto colorata. Infine un giro a Twin Peaks, da cui si gode una vista meravigliosa di SF, una città che ci ha stregato. La sera, stravolti, ceniamo al solito KFC vicino all’hotel e andiamo a nanna.

3 Agosto: Yosemite national park

Si parte la mattina presto con una colazione veloce in strada. Direzione Yosemite national park. Il programma prevede la visita alle principali attrazioni che offre questo splendido parco, ma prima di entrare facciamo la tessera dei parchi. Costa 80 dollari, ma se avete in programma di visitare più parchi vi farà risparmiare parecchio (non vale nelle riserve indiane). Fatevi lasciare sempre le mappe dei parchi, non solo per ricordo. Torneranno utili e spesso i navigatori si perdono. Il parco è affollato, ma si viaggia bene, le distanze sono enormi! Vista delle Falls da lontano, purtroppo nel periodo estivo sono asciutte. Tappa obbligatoria al Tunnel view, una vista mozzafiato! Infine diretti al Glacier point. Qui la prima nota dolente. Veniamo dirottati dai ranger in un grande parcheggio, in quanto quello al Glacier point è pieno. Non vediamo grossi problemi, ci sono le navette! Peccato che ci sia una navetta ogni mezz’ora, ci siano circa 500 persone e la navetta ne porta solo una trentina. Attesa sotto il sole, al caldo, in un piazzale. Mi spiace, ma dagli americani ci aspettavamo ben altra organizzazione. Lasciamo perdere e, sconfitti, ce ne andiamo. Speriamo che voi siate più fortunati! Pranzo a metà pomeriggio, nel parco, con un panino con del prosciutto (più o meno). Tappa al lago per rilassarsi un po’ e poi di corsa in hotel. Alloggiamo a Big pine al Bristlecone Motel. 70 euro ben spesi in un posto pulito e caratteristico. A due passi dal motel ceniamo al Country kitchen. Sono questi i bei locali americani. Mega hamburger di ottima qualità, onion rings e via andare con un litro di coca-cola.

4 Agosto: Death valley

Dato che la Death valley è “vicina” ci concediamo una colazione tranquilla in una tipica casa americana, al Jenny’s café di Long Pine. Colazione d’altri tempi con pancakes a nastro, sciroppo d’acero e caffè a volontà. Il fatto che il caffè venga versato ogni volta che il bicchiere si svuota è molto cortese. In ogni caso abbiamo fatto una grande mangiata, che ci basterà anche per il pranzo. Arrivati alla Death valley il paesaggio è completamente diverso da quello del giorno prima. Prima tappa alle Sand Dunes con gita sulla sabbia e qualche foto. Occhio al caldo. Ci sono 48 gradi e un vento caldissimo. Portatevi sempre da bere. In seguito tappe a Furnace creek con visita al centro visitatori, Zabriskie point molto suggestivo, e Dante’s view con il suo panorama mozzafiato. Infine ultima tappa a Badwater, il punto più basso degli Stati uniti; 86 metri sotto il livello del mare. Terminati i luoghi da visitare procediamo verso il Death Valley Inn & RV Park a Beatty. 76 euro per un bellissimo motel con piscina che, visto il caldo, ci rilassa parecchio. Ceniamo al nostro primo Denny’s, nel casinò di Beatty. Puzza di fumo del casinò a parte, Denny’s è stata una piacevole sorpresa. Si mangia bene a prezzi modici. Filetto per me, spaghetti con polpette per la mia fidanzata e un’ottima cheesecake per concludere in bellezza.

5 Agosto: Las Vegas

Arriviamo presto a Las Vegas e facciamo una tappa in un mall, prima di buttarci sulla Strip. Pranziamo da Dine-in con un buon hamburger e facciamo quattro acquisti, visto il prezzo. Poi ci dirigiamo all’hotel Circus Circus. Si tratta di uno dei più vecchi di Vegas, ma le stanze sono grandi, comode e pulite. Nonostante il numero elevato di persone il check-in è stato velocissimo e in 15 minuti arriviamo in camera. 90 euro per 2 notti. Consiglio di visitare questa città durante la settimana perché i prezzi sono bassissimi. Catapultati in questa particolare realtà usciamo e ci buttiamo sulla Strip, la via principale. Coraggiosi e stimolati dalla voglia di vistare la città decidiamo di farlo a piedi. Alla fine faremo 14 km in questo mondo in miniatura. Sembra di stare in un giocattolo gigante, una città particolare e divertente. Venezia, New York, le piramidi, Bellagio e l’antica roma, colori di giorni e luci di notte. Una città che in ogni angolo ti può stupire! La sera cena da in&out, troppo buono, e poi un giro al casinò del nostro hotel. Bene, ma non benissimo…si chiude in pari.

6 Agosto: Las Vegas

Coi piedi bollenti decidiamo di dedicare 9 dollari per il biglietto del pullman, così da girare la città con calma. Servizio che funziona benissimo, ma è comunque una città molto trafficata. La mattina visitiamo il mitico Pawn Shop, quello di “Affari di famiglia”. Ovviamente non vediamo i protagonisti, ma è comunque una piacevole visita immersi in quadri, cimeli sportivi e tanta storia americana. Poi ritorniamo sulla Strip per goderci la città e le piccole cose. Bellissime le fontane al Bellagio (spettacolo ogni mezz’ora), lo spettacolo di fuoco al Treasure island, il lampadario del Cosmopolitan…meglio non aggiungere altro altrimenti starei qui delle ore! Pranzo da Denny’s vicino all’hard-rock café. La sera, biglietto del pullman in mano, decidiamo di mangiare una pizza e la scelta cade su una pizzeria molto più buona di tante italiane. 800 degrees si chiama e la consiglio assolutamente. Pizza vera in terra straniera. La sera altro giro al casinò e poi nanna.

7 Agosto: Zion national park

Lasciamo l’hotel presto, dopo una buona colazione. Il Zion national park è vicino, ma la giornata è brutta e piove. Becchiamo un temporale che ci obbliga a fermarci ad aspettare. Ne approfittiamo per pranzare ad un Carl’s, altra catena molto interessante, a St. George. Nel primo pomeriggio entriamo nel parco e i colori sono meravigliosi grazie al sole e all’effetto del temporale appena terminato. Si gira bene e ci sono scorci interessanti. Segnalo solo la Checkerboard Mesa, particolare e con sfumature che offrono bellissimi giochi di colore. Terminata la gita ci dirigiamo al St. George coronada inn a St. George. 45 euro per un motel abbastanza inquietante, ma per una notte ci siamo adeguati. Camera grandissima, un appartamento con cucina, ma data la pulizia facciamo un salto da Wallmart per mangiare qualcosa.

8 Agosto: Bryce Canyon

Colazione da Starbucks e partenza per il Bryce Canyon. Altro parco altro mondo. I parchi negli USA sono tutti diversi, anche se molto vicini tra loro. Non elenco tutti i punti di interesse di questo magnifico parco, mi dilungherei troppo. Dovrete fermarvi ogni 500 metri perché il panorama cambia e ogni view Point vi offrirà una foto diversa da scattare. Le guglie di questo parco sono meravigliose e le vedrete dappertutto. Solo per citarne un paio l’Inspiration point e il Rainbow point. Giornata molto bella, ma stancante, quindi ci dirigiamo all’Adobe Sands Motel di Panguitch. 50 euro per un motel carino e caratteristico. Affamati dopo il pranzo di ciò che avanzava della gita da Wallmart, scegliamo di cenare come si deve alla Cowboy’s Smoke House. Non si spende poco, ma ho mangiato le Ribs più buone del mondo, accompagnate da una bistecca di maiale, patate fritte, fagioli e salsa barbecue a volontà. Una cena coi fiocchi conclusa con una bomba da food porn: Oreo brownie. Un Brownie enorme ripieno di oreo, con due palle di gelato alla panna, panna montata e una ciliegia in cima. “Big enough to share” diceva il menù… credete al menù! Passeggiata per Panguitch, in realtà non c’è molto, e poi a letto.

9 Agosto: Arches national park e Dead horse point

Il parco di Arches non è proprio dietro l’angolo, ma vale la pena visitarlo perché ad impatto è uno dei più belli che abbiamo visto. Gli archi lasciano a bocca aperta, anche se alcuni sono da raggiungere con delle buone camminate, armati di borraccia per il grande caldo. Nell’ordine visitati il Double O, Window, Partition, Landscape, Delicate, Double Arch e la Balanced Rock. Basta guardare un paio di foto per capire quanto sia bello questo parco. Non contenti della giornata impegnativa abbiamo fatto tappa anche al Dead horse point (per questo la tessera parchi non vale, ma si tratta di una spesa di 10 dollari). Si tratta di un’ansa formata dal fiume Colorado. Un bellissimo panorama che vi lascerà senza fiato. In più il punto non è molto trafficato e avrete tutto il tempo per fare fotografie e rilassarvi. Terminata la visita ci aspettava il Blue Mountain Horsehead Inn nella piccola Monticello. Hotel pulito ed economico (60 euro). Per cena siamo andati, a piedi, al Peace Tree. Si tratta di un locale un po’ da figli dei fiori in cui abbiamo gustato un gigantesco hamburger con il pane tostato col simbolo della pace.

10 Agosto: Monument Valley

L’arrivo alla Moment Valley è da film, con i 3 principali attori che vi aspettano svettanti. Fermatevi per scattare foto perché vi sentirete come in un film western. Grandi spazi e visite guidate dagli indiani. Noi per risparmiare le abbiamo fatte da soli. Curiosa la visita al Mexican hat, una roccia dal sapore messicano. Tanto per macinare km siamo anche andati ai four corners. Ingresso a pagamento (10 dollari) per un punto curioso e tanti indiani che vendono magliette e gioielli. Si tratta del confine tra quattro stati (unico degli USA): Arizona, Colorado, Nuovo Messico e Utah. Lo consiglio solo se si avanza tempo. Stanchi siamo arrivati al Kokopelli Inn di Bluff. Hotel molto carino a 76 euro comprensivi di abbondante colazione. Prima di riposare abbiamo cenato al Cottonwood. Locale straordinario gestito da indiani molto molto gentili. Bistecca New York di quelle che ti ricorderai per tutta la vita e cheesecake meravigliosa.

11 Agosto: Horseshoe bend e Grand Canyon

Prima di arrivare al Grand Canyon abbiamo deciso di compiere un’impegnativa virata per visitare l’Horseshoe bend (gratuito). Il navigatore ci ha fatto fare una strada sterrata e la nostra macchina ci ha salvato dal rimanere insabbiati, nonostante non fosse molto alta! Arrivati, comunque, siamo rimasti molto colpiti da uno dei più bei panorami mai visti in vita nostra. Un’altra ansa del fiume Colorado, molto bella e suggestiva. Lo consiglio assolutamente. Purtroppo la visita al Grand Canyon ci attendeva, quindi non siamo riusciti ad organizzare anche un’escursione all’Antelope Canyon. Peccato, ma le cose da vedere sono veramente tante. Pranzo veloce al Burger King di Page e via di corsa al Grand Canyon. Dopo lo sterrato del viaggio verso l’Horseshoe bend la fortuna ci volta definitivamente le spalle. Arrivati al Grand Canyon, infatti, piove e ci sono molte nuvole basse. La visita conta: temporale da apocalisse, temperatura da 8000 m e nuvole che impediscono la visibilità del Canyon (nonostante la sua grandezza). Non so se riesco a spiegarmi, non si riusciva nemmeno a scattare una foto ad una roccia a 10 metri di distanza. Magari è stato un segno del destino che ci spingerà a tornare, prendiamola con filosofia. Purtroppo in vacanze a tappe programmate si può solo dire “the show must go on”. Sconfitti e un po’ giù di morale ci dirigiamo verso il Days Inn a Flagstaff/Bellemont. Il days inn fa parte di una catena, quindi devono rispettare degli standard. Vanno benissimo, soprattutto a 40 euro per la notte. Cena al vicino Subway e riposo per il viaggio verso LA.

12 Agosto: Verso Los Angeles

Il viaggio verso LA è interminabile, sono 7/8 ore di macchina. Dopo un pranzo al DQ, ennesima valida catena, arriviamo a metà pomeriggio a LA. Depositiamo i bagagli a El Rancho Motel, zona South San Pedro. 270 euro per 4 notti in un motel pulito, comprensivo di parcheggio. Purtroppo appena arrivati abbiamo dovuto fare i conti con una colica renale che mi ha colpito (ho subito un’operazione a Giugno, quindi sapevo cosa stesse accadendo). Il dolore difficilmente passa, quindi siamo andati all’ospedale. Per la prima volta ho usato un’assicurazione ad hoc per il viaggio, quindi il mio consiglio è di farla sempre. Due punture di morfina e il giorno dopo ero come nuovo.

13 Agosto: Los Angeles

Il nuovo giorno sembra migliore del precedente e dopo una buona colazione iniziamo la lunga giornata in giro per LA. Lasciamo la macchina al motel e prendiamo un pullman che, ad offerta libera, ci porta alla stazione della metro. Arrivati prendiamo il giornaliero a 7 dollari e iniziamo a visitare la città degli angeli. Prima tappa Union station, poi diretti alla Walt Disney concert hall, bellissimo edificio. Sempre lì in zona visitiamo la Cathedral of our lady, il City hall e l’Angels. Pranzo veloce in un mercato davanti all’Angels flight, poi in metropolitana per visitare la zona di Hollywood. Walk of fame, TLC chinese theatre, Dolby theatre sono solo alcuni dei luoghi interessanti, ma la camminata nella celebre via delle star è molto carina. Si fa lo slalom tra la gente, tra Elvis e Michael Jackson, tra Marilyn e le impronte di qualche star del cinema. Piacevole camminata e un’ottima vista sulla celebre scritta. La sera, stanchi, mangiamo in camera dopo aver fatto tappa in un supermercato. Poi proviamo ad uscire per andare all’Osservatorio Griffith. Pessima decisione. Coda di un’ora e decidiamo di tornare indietro. Cocktail sulla Sunset e poi nanna.

14 Agosto: Los Angeles

Giornata intensa, ma oggi prendiamo le quattro ruote. Giretto sulla Sunset, poi Beverly hills e Rodeo drive. Incredibili le case che ci sono a Beverly hills. Poi, tra i palazzi, cerchiamo il Westwood village. Non è facile da individuare, ma vale la pena farci un giro. Molte tombe di personaggi famosi a cui rendere omaggio, tra cui quella di Marilyn Monroe. Dopo questo bel giro andiamo al mare e iniziamo da Santa Monica. Tutto come nei film anche qui, con gente che pattina o va in bicicletta, chi fa yoga e chi si allena coi pesi. In più il molo mi ricorda molto le mie scorribande a GTA V, riprodotte fedelmente alla realtà. Un posto davvero bello dove ci godiamo anche un po’ di spiaggia e di oceano. Pranziamo al Bubba Gump di Santa Monica. Molto divertente e ricco di cimeli del celebre film Forrest Gump. Acquisto di souvenir e via verso Venice beach, altro posto molto bello. Prima di riprovare l’avventura all’Osservatorio Griffith facciamo una tappa al Getty centre. L’ingresso a questo bellissimo museo è gratuito, ma il parcheggio sotterraneo costa 15 dollari. Ci sono un sacco di opere d’arte ed è un edificio molto bello con dei giardini e una vista magnifica su LA. Nel tardo pomeriggio facciamo tappa in un supermercato e iniziamo la salita verso l’Osservatorio Griffith. Andateci perché merita, ma portate la pazienza per la lunga coda che porta in cima alla collina. Arriviamo all’osservatorio (gratuito) e ci godiamo anche il tramonto immersi tra la scritta Hollywood e i grattacieli di LA. La vista è magnifica e quando il sole tramonta, le luci si accendono e inizia la magia. Un panorama mozzafiato.

15 Agosto: Los Angeles Universal studios

Walt Disney o Universal studios? Questo è il problema. Il tempo a disposizione era troppo poco, quindi abbiamo scelto di visitare solo un parco e la scelta è caduta sugli Studios. Il biglietto non è molto economico, ma si tratta di un’esperienza molto bella. Come spesso accade nei parchi di divertimento c’è tantissima gente, quindi si generano interminabili code per ogni singola attrazione. Assolutamente da non perdere lo spettacolo Waterworld, di grande effetto. Divertentissimo, e interessante, lo spettacolo degli effetti speciali. Obbligatorio un giro negli studi. Per il resto bel parco e belle attrazioni. Unico rimpianto l’apertura della città di Harry Potter nel 2016. Sfiorato “solo” per qualche mese. Stravolti dalla giornata intensa cerchiamo la pizzeria 800 Degrees per gustarci un’ottima pizza. Non la troviamo, ma ne troviamo un’altra e ci adeguiamo ad una pizza standard.

16 Agosto: Si torna a casa

Riportiamo la macchina alla Hertz e ci facciamo portare in aeroporto per il solito giro con British Airways. LA – Londra – Milano. La vacanza è stata super. Abbiamo visto tante cose e fatto tanta strada. Ci porteremo nel cuore tanti ricordi di questa bellissima terra. Lasciate a casa i dubbi, i problemi e partite. Le sconfinate strade americane vi aspettano.



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