Miniguida alle riserve indiane negli Stati Uniti

Ogni riserva indiana è un Paese a sé stante e merita un atteggiamento responsabile e rispettoso
Scritto da: raf999
miniguida alle riserve indiane negli stati uniti
Partenza il: 20/04/2013
Ritorno il: 20/06/2013
Viaggiatori: 1
Spesa: 4000 €
Sono Raffaella Milandri, viaggiatrice in solitaria e fotografa, ma soprattutto attivista per i diritti umani dei Popoli indigeni, e sento doveroso raccogliere alcuni consigli , diretti più al viaggiatore che al turista, e a colui o colei che intende il viaggio come esperienza di vita e full immersion in una cultura diversa da quella occidentale. La visita a popoli indigeni, che siano essi dispersi nella foresta più lontana dalle strade battute, o che siano essi a pochi passi da una città statunitense, richiede una sensibilità , una apertura mentale e un rispetto particolari, ma soprattutto una spoliazione dai valori occidentali che permetta di godere di civiltà antiche e diverse. Io ho avuto la straordinaria esperienza di essere stata adottata nella tribù dei Crow. Innanzitutto, occorre sapere che la stragrande maggioranza dei Nativi Americani vive in case come le nostre, e hanno supermarket, scuole, ospedali simili ai nostri. Non vivono in tipi, come gli eschimesi non vivono negli igloo. Essi sono riservati , come lo siamo noi per la nostra vita e per la nostra casa, e non amano gruppi di turisti che li osservano e li fotografano mentre vanno a fare la spesa o si dedicano a normali attività quotidiane. La reale cultura dei Nativi, e speciali cerimonie, sono fuori dalla portata dei turisti e non è ammesso accedervi. Le uniche realtà sempre aperte al pubblico, purchè il comportamento sia sempre educato e rispettoso, sono i musei, i Cultural Center e I pow wow. I pow wow sono le feste che ogni riserva, di solito una volta all’anno , organizza non per i turisti ma per celebrare la propria cultura e riaccendere le antiche tradizioni. I Nativi si vestono con costumi tradizionali, e sfilano tra canti e rulli di tamburi.

Il mio appello a chi visita le riserve indiane negli States è: rispettate la cultura, l’identità, le tradizioni, soprattutto siate discreti e corretti. Nella riserva Hopi ad esempio, viene chiesto di non fare foto : adeguatevi e siatene fieri. Se un comportamento molto corretto da parte dei visitatori deve preservare la natura e la fauna di un parco , può anche preservare lo spirito di buona accoglienza all’interno di una riserva. Aiutate gli indiani d’America acquistando da loro monili e manufatti, sostenete le riserve premurandovi di spendere i vostri soldi presso attività gestite dai membri della tribù. Dentro e fuori dalle riserve brulicano molti negozi di souvenir e manufatti dei nativi gestiti da bianchi. Che, da testimonianze da me raccolte, acquistano dalle tribù per due soldi e rivendono a prezzi esosi. Presso i Visitor Center di ogni Stato o Contea, prendete informazioni adeguate e, se non bastano, chiedete al Visitor Center della riserva, o ai membri della tribù, dove acquistare direttamente per aiutare la comunità. Qui il link al sito dove si può consultare il calendario http://www.powwows.com. La scelta della tribù è poi una decisione individuale, in base a gusti e cultura personale. Da visitare sempre con estremo rispetto e discrezione. Il più grande pow wow in nord America è il “Gathering of Nations”, che si tiene ogni aprile nello stadio della University Of New Mexico ad Albuquerque: questo evento richiama oltre 2000 danzatori nativi americani, centinaia di suonatori di tamburi, decine di migliaia di spettatori indiani e qualche migliaio di ospiti non-indiani. Vi è anche un grande mercato di artigianato.

FOTO: Chiedete SEMPRE il permesso prima di fare una foto , e rispettate la dignità delle persone. Moltissimi turisti fanno foto nelle riserve indiane e poi le pubblicano su internet o addirittura le vendono senza scrupoli. Ma siamo nel 2012, internet è dappertutto e un domani qualcuno potrebbe rivendicare i diritti sulle vostre foto. Durante il mio ultimo viaggio nella riserva Crow, ho fatto pochissime foto: per discrezione e rispetto della loro quotidianità; prima di ripartire, ho lasciato al Tribal Council e ad alcuni amici tutte le copie delle mie foto, perché le foto che li ritraevano sono di loro proprietà, prima di tutto.

DONNE SOLE: sia nella riserva Navajo, che in centro a Milano, una donna sola deve mantenere alto il buonsenso. Tutto il mondo è paese: non accettate bevande alcoliche o sostanze di dubbia provenienza e dai possibili effetti indesiderati. Ribadisco ancora: niente vestiti appariscenti, sarete rispettate maggiormente sia dai bianchi che dai nativi (liberamente riadattato dal mio libro La mia Tribù).

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