18° Usa on the road… il nostro west insolito

Un viaggio (lungo 8600 km) sulle mitiche strade americane
Scritto da: moreno65
18° usa on the road... il nostro west insolito
Partenza il: 05/08/2011
Ritorno il: 28/08/2011
Viaggiatori: 02
Spesa: 4000 €
Eccoci quà, Moreno e Marina, finalmente si parte per una nuova avventura sulle strade Americane.

Si parte il 5 Agosto in serata per Francoforte dove dormiamo la notte per essere più comodi, e per una tariffa aerea migliore, poi la mattina seguente alle 09:30 il nuovissimo Airbus 380 di Lufthansa ci porta a San Francisco. Una volta arrivati c’è qualche piccolo problema all’Avis noleggio auto…sono rimasti un po’ a corto di auto e cercano di tamponare un po’ a modo loro, così dopo un po’ di discussione e trattativa vinciamo noi ed otteniamo una bellissima Chevrolet Cruze… Buongiorno America, quanto ci sei mancata, ci ritroviamo per la 18^ volta.

Arriviamo a San Francisco e come spesso succede troviamo nuvole basse e vento gelido, soprattutto verso Fisherman Wharf, temperatura 16°; facciamo un giro poi andiamo via… ci rallegra il fatto di avere scelto un albergo a nord della baia di San Francisco, così attraversiamo il bellissimo Golden Gate Bridge avvolto nelle nuvole e arriviamo a Novato dove dormiamo. Da San Francisco avremmo fatto circa 15 miglia e qui c’è il bel cielo blu della California, sole e 10 gradi in più di temperatura rispetto alla città.

07 Agosto 2011

Dopo la colazione, si parte in direzione nord-est e arriviamo a Sacramento, capitale dello Stato della California, entriamo a visitare lo State Capitol poi ci spostiamo nella “Old Town Sacramento”, bellissima.

Ci rimettiamo in marcia sulla US 50 o “Lincoln Highway” che vedremo meglio nei giorni seguenti… arriviamo al bellissimo Lake Tahoe, siamo a circa 2000 metri di altitudine ed il lago ha un colore blu esagerato… siamo nella parte Sud Lake Tahoe, saliamo ancora un po’ per vedere l’Emerald Bay S.P., poi ci troviamo l’albergo per questa sera; la cosa che fa un po’ sorridere di questa cittadina è che in California è vietato il gioco d’azzardo, ma basta attraversare la strada e si entra nello Stato del Nevada… quì si trovano subito quattro casinò ed in uno di questi ceniamo.

08 Agosto 2011

La giornata è sempre bellissima, cielo blu, anche se la temperatura è piuttosto bassa essendo a 2000 mt… ci vorrebbero tre o quattro giorni per visitare bene questa zona, giorni che noi non abbiamo e quindi costeggiamo ancora un po’ il lago e lo lasciamo per arrivare a Carson City, la Capitale dello Stato del Nevada… sembra così piccola… è anche vero che in Nevada oltre a Las Vegas e Reno non ci sono grandi città Visitiamo anche qui lo State Capitol e poco altro e poi andiamo via. Adesso il caldo inizia a farsi sentire, siamo a 38 gradi. Ci spostiamo a Virginia City, antica città mineraria, molto bella anche la strada per arrivare. Oggi la cittadina è un po’ una meta turistica con saloon e negozi stile western, ma le case sono ben tenute o ristrutturate, praticamente tutto l’abitato è considerato Historic District… veramente molto bella. Ci prendiamo il tempo anche per un’enorme gelato americano, che anche scegliendo la versione più piccola, è sempre grande.

Lasciata Virginia City, passiamo da Reno in cui ci fermeremo più avanti ed andiamo verso Nord sulla State Road 445… la sensazione e la speranza, è che da adesso in poi con il paesaggio si inizi a fare sul serio.

Attraversiamo una bellissima zona desertica e all’improvviso ci si trova davanti il blu intenso del Pyramid Lake, così chiamato per una roccia all’interno del lago che sembra una piramide… siamo in giro solo noi, sembra di essere fuori dal mondo.

Questo lago si trova all’interno del territorio indiano della Tribu Paiute e per accedere alle spiagge i cartelli ricordano che serve un permesso, noi naturalmente rispettiamo ed andiamo solo dove è possibile per fare qualche foto. Lasciamo questa meraviglia, e facciamo un po’ di strada fino alla cittadina di Fallon, dove troviamo un albergo per questa notte, mentre per cena è ora di ritrovare “Pizza Hut”.

09 Agosto 2011

Oggi “Lincoln Highway” o US 50 o “The Loneliest Highway of America”, la strada più solitaria d’America, ed in effetti nelle tante miglia fatte, si incontra veramente poca gente. Attraversiamo il Nevada da ovest ad est in un paesaggio fantastico, facciamo varie fermate per ammirare il mondo intorno a noi, incontriamo dune di sabbia bianca, aspro deserto ma anche la foresta, la caratteristica “Middlegate Station” popolazione 18 persone, anzi 17, come riporta il cartello corretto all’ingresso del locale, e poi la cittadina di Eureka dove al museo ci rilasciano un modulo da spedire con i nostri dati, così a casa arriverà il passaporto autenticato dal Governatore del Nevada per avere percorso la Lincoln Highway; nel tardo pomeriggio arriviamo alla cittadina di Ely, piuttosto insignificante ma dobbiamo fermarci quà perché intorno per molte miglia non c’è altro… troviamo comunque un buon hotel con annesso casinò per dormire (siamo sempre in Nevada ed i casinò sono ovunque) e mangiamo anche piuttosto bene nel suo ristorante.

10 Agosto 2011

Ripartiamo da Ely, diamo un’occhiata al “Cave Lake S.P.” che si trova da queste parti dove incontriamo un cervo, poi proseguiamo sulla US 93 sud….circa 90 miglia di nulla, solo la meraviglia del paesaggio desertico; arriviamo al “Cathedral Gorge S.P.”, la macchina segna una temperatura di 104 F., cioè 40°…il parco è bellissimo con tutte queste rocce colorate e modellate dal vento che sembrano appunto delle cattedrali. All’interno del parco siamo solo noi e due signori americani con il loro camper, quindi la visita è stata ancora più bella. Nel pomeriggio lasciamo lo Stato del Nevada ed entriamo in Utah, nella città di Cedar City troviamo un albergo per la notte, poi ci sembra presto per terminare la giornata nonostante un’ora persa per il cambio di fuso orario, così saliamo fino ai 3000 mt. del “Cedar Breaks N.M.”, anche se domani mattina passeremo ancora di qui… ammiriamo le rocce rosse con la luce tenue del tramonto che rende i colori ancora più belli, e poi torniamo a Cedar City.

11 Agosto 2011

Ci svegliamo un po’ prima del solito, oggi sarà una giornata bella piena, il cielo sempre blu ci rende felici, fà molto caldo, ma non il caldo umido che abbiamo a Milano. Lasciata Cedar City, percorriamo la strada di ieri sera che prima attraversa un canyon e poi inizia a salire fino a 3000 metri, dove l’aria per il momento rimane bella frizzante. Incontriamo delle pecore al pascolo e campi di alta montagna pieni di fiori, e poi arriviamo al “Cedar Breaks N.M.”….alcuni lo chiamano anche il piccolo Bryce Canyon… sembra un anfiteatro lungo circa 5 km. e profondo 750 mt. con rocce e pinnacoli di colore rosso, veramente bellissimo. Proseguiamo con la bella Byway 143 attraverso laghi e campi pieni di fiori, poi prendiamo la Byway 12 e dopo il coloratissimo Red Canyon arriviamo a Bryce Canyon; facciamo una sosta all’ingresso del parco dove ci sono alberghi, negozi vari e molta gente, ma non entriamo nel parco, lo abbiamo già visitato qualche anno fà. Proseguiamo sulla Byway 12 girando dietro a Bryce dove comunque si vede qualcosa del parco e poi prendiamo la deviazione a Cannonville per il “Kodakchrome Basin S.P.”, un’altra meraviglia di colori, davvero spettacolare. Torniamo sulla Byway 12 che ci fà attraversare il “Grand Staircase Escalante N.M.”… impossibile descrivere la meraviglia di questo paesaggio che ci circonda, la strada sale e scende attraverso rocce di qualsiasi colore: davvero senza parole. Nel pomeriggio si arriva a Torrey dove abbiamo il nostro Best Western prenotato dall’Italia per questa notte… la sua posizione è stupenda, si trova fuori Torrey e vicino all’ingresso vero e proprio del “Capitol Reef N.P.”, ma si può dire di essere già all’interno, visto il paesaggio che ci circonda e che ammiriamo incantati anche dal balcone della nostra camera. Prima del tramonto facciamo un giro verso il parco per apprezzare tutte le sfumature di colore delle rocce, perché domani mattina questo tratto di strada sarà contro sole. Per la cena si và in paese a Torrey, dove mangiamo sui tavoli all’aperto… bellissimo, non tanto per la cena che è un normale hamburger e nemmeno eccezionale, ma per questa sera conta solo il posto dove siamo.

12 Agosto 2011

Il cielo è sempre blu e il sole colora di rosso tutto il paesaggio intorno a noi, per la colazione decidiamo di tornare in paese a Torrey, in una bakery vista ieri sera. Aspettiamo che alle 07:00 apre e poi la signora inizia a preparare ed infornare i dolci… oltre a bakery, il negozio vende qualsiasi altra cosa … facciamo colazione insieme ad altre quattro persone del posto, poi arriva lo sceriffo a prendere il caffè… alla fine paghiamo solo i donut che abbiamo mangiato, i caffè ci vengono offerti.

Lasciamo Torrey ed il Best Western con un po’ di dispiacere, ma il viaggio continua ed entriamo nel “Capitol Reef N.P… questo è l’unico parco nazionale che non abbiamo ancora visitato…la S.R. 24 divide in due il parco, poi dopo l’ingresso c’è una strada che entra nel parco verso sud per circa 12 miglia, attraversando un paesaggio bellissimo di gole e rocce colorate, poi finita la strada asfaltata continuiamo su una strada sterrata per qualche miglia all’interno di un gorge… veramente bellissimo questo parco, ci sarebbe anche la parte nord da visitare ma è più complicata da raggiungere; lasciato il parco, continuiamo sulla SR 24 est fino ad Hanksville, poi svoltiamo a sud sulla SR 95; strada un po’ solitaria e forse serve anche un po’ di coraggio, visto che oggi siamo arrivati anche ad una temperatura di 42°… la strada è meravigliosa, pianura desertica e niente intorno, poi arrivano le montagne e le rocce di colore rosso fuoco, e si entra nel Glen Canyon. Questa è la zona dove il fiume Colorado si ingrossa ed inizia a formare quello che più a sud è il bellissimo Lake Powell… il paesaggio è meraviglioso, anche perché si arriva dall’alto e si scende fino ad attraversare il fiume Colorado. Molte volte, viaggiando negli States, ci sono giorni dove non importa dove stai andando o dove vuoi arrivare, basta salire in macchina e guidare… la meraviglia dei paesaggi è tutta intorno a te, il bello è il viaggio in se stesso.

Proseguiamo verso sud e nel pomeriggio arriviamo nella Monumet Valley; siamo nella Nazione Navajo, ed è un posto magico, forse diventato un po’ troppo turistico rispetto a quando venimmo la prima volta anni fa, quando potevi visitarlo solo se accompagnato dagli indiani Navajo con le jeep… ma il fascino e la magia di questa valle è sempre una grande esperienza. Lasciata la Monument Valley, risaliamo verso nord ed in serata raggiungiamo Monticello dove dormiamo la notte; per cena, un ristorante a conduzione super-famigliare… genitori con i 5 o 6 figli che aiutano, dove il bambino più piccolo accompagna i clienti ai tavoli e le ragazzine servono i piatti; mangiamo benissimo.

13 Agosto 2011

Dal nostro albergo vediamo i cervi che pascolano liberamente nella campagna… ripartiamo dopo colazione in direzione nord e in strada troviamo lo “Wilson Arch”, un’arco di roccia rossa dove facciamo una bella passeggiata arrivando fino in cima al suo interno, e poi ripartiamo ed arriviamo a Moab, cittadina turistica ed ottima base per visitare Arches National Park e Canyoland National Park. Un giro in città, poi un pic-nic sul fiume Colorado e ripartiamo; tralasciamo il parco nazionale di Arches che abbiamo già visitato in un viaggio precedente ed entriamo nella parte nord del Canyonlands National Park, molto bello e spettacolare, nonostante una temperatura che anche oggi è intorno al 40 gradi… fuori dal parco decidiamo di fare ancora un po’ di strada verso nord, e in serata dormiamo nella cittadina di Price, siamo sempre nello Utah.

14 Agosto 2011

L’idea di questa mattina era di andare verso il Fleming Gorge nella parte sud-ovest del Wyoming, ma le previsioni meteo danno brutto tempo e quindi cambiamo idea ed andiamo in direzione Salt Lake City, dove la perturbazione è passata ieri… infatti dopo un’oretta di macchina sotto le nuvole, ritorna a splendere il sole. Arriviamo a Salt Lake City, il cielo è tornato blu ed abbiamo 37 gradi, lasciamo da una parte la città che già conosciamo per andare sull’Antelope Island, un isola nel lago salato collegata comunque alla terraferma da una strada; questo è un parco statale, un’area protetta dove bisonti, cervi e caprioli vivono liberi. Percorriamo tutta la strada interna sull’isola che è bellissima, incontriamo anche i bisonti in mezzo alla strada, poi proseguendo arriviamo alla spiaggia dove ci prendiamo la soddisfazione di un bagno nel lago salato. Lasciata l’Antelope Island, riprendiamo la I15 verso nord ed entriamo nello Stato dell’Idaho, dove in serata siamo a Pocatello, cena alla Texas Roadhouse e poi nanna.

15 Agosto 2011

La città di Pocatello non è granchè, proseguiamo ed arriviamo nella città di Idaho Falls, città più carina, con un fiume che forma appunto una lunga cascata; continuiamo sulla I15 nord che è molto bella ed offre paesaggi caratteristici intorno a noi, ed arriviamo nello stato del Montana, sosta al Jan’s Cafè di Lima, un paesino che sembra quasi abbandonato, dove gli unici punti vitali sembrano essere il distributore di benzina ed il cafè dove siamo ora… caffè e fetta di torta “gigante” sono una meraviglia, e poi ripartiamo. Andiamo a visitare due antiche città minerarie che ci sono da queste parte, e pubblicizzate dal materiale preso al Visitor Center…. sono Nevada City e Virginia City. Purtroppo arriviamo un po’ tardi, sono circa le 18:00 ed assurdamente secondo noi, è già tutto chiuso, facciamo lo stesso un giro a piedi e poi ce ne andiamo. Col senno di poi potremmo dire che fino a Virginia City potevamo anche non andare, ma per la strada ed il panorama ne è valsa la pena; qualche cervo ci ha attraversato la strada…quindi va bene così… e in serata siamo a Butte – Montana.

16 Agosto 2011

La città di Butte merita una sosta anche per i molti edifici storici, così la visitiamo piacevolmente (poi ci sono ancora le miniere da queste parti): in tarda mattinata arriviamo nella città di Helena, la capitale del Montana, visitiamo lo State Capitol, giriamo un po’ la città molto bella e tranquilla, con sosta per un caffè da Starbucks. Si riparte per raggiungere la città di Missoula, decidiamo di non prendere la pur bella I15, ma restiamo sulle strade statali dove anche se facciamo delle miglia in più, siamo più a contatto con l’ambiente locale…scelta perfetta, la SR 141 e poi la SR 200 ci fanno attraversare un paesaggio bellissimo, fattorie, campi di grano, fiumi e tanti cavalli e mucche liberi nei campi a pascolare, un po’ di soste per fotografare e la sera siamo a Missoula.

17 Agosto 2011

Missoula è un’altra bella cittadina del Montana, in mattinata passeggiamo un po’ per il centro città, peccato, se arrivavamo il giorno dopo potevamo assistere a due giorni di festeggiamenti con musica dal vivo; lasciata Missoula andiamo a nord, siamo nel territorio indiano della riserva dei Flathead, ed entriamo nel National Bison Range, una vasta area protetta con un percorso interno da fare in auto, così iniziamo il percorso muniti di cartina con la speranza di vedere alcuni degli animali che dicono essere presenti da queste parti. Ci avviciniamo al letto di un fiume con arbusti e cespugli di mirtilli, il giusto ambiente per gli orsi, avanziamo lentamente ma niente, nessun rumore, nulla. Ad un certo punto, dopo una curva vediamo l’orso sul ciglio della strada proprio in fianco a noi; la prima cosa fatta è stata chiudere i finestrini della macchina, visto quanto l’orso era vicino… lui ci ha guardato un po’, e poi è tornato nei cespugli a mangiare. Siamo rimasti un po’ in attesa di rivederlo, sentivamo il suo respiro affannoso ed il suo modo grezzo di spezzare i rami per mangiare… e poi ad un certo punto è uscito di nuovo, è passato piuttosto vicino alla macchina e si è allontanato, che meraviglia!

Continuiamo il percorso (probabilmente c’era anche un altro orso, sentivamo il rumore nei cespugli), la strada sale sulla cima della montagna da dove si gode un panorama bellissimo, poi scendendo incontriamo cervi, bighorn ed un tipo di antilope un po’ strano, ed anche i bisonti… veramente una sorpresa questo National Bison Range, bellissimo.

Continuiamo sulla SR 200 ed il paesaggio è fantastico, cavalli libero ovunque, un fiume che ci accompagna a volte a destra, a volte a sinistra della strada. Lasciamo così il Montana e rientriamo in Idaho, dove subito costeggiamo il Lake Pend Oreille fino alla cittadina di Sandpoint dove dormiamo; l’albergo lo abbiamo prenotato questa mattina su internet, visto che Sandpoint è un posto turistico….il Guesthouse Lodge, ex Super8… si è rivelata una scelta scandalosa. Da fuori non vale i 90 $, e vedendo le camere ne vale ancora meno; pazienza, la scelta qui è stata un po’ obbligata. La cittadina è molto turistica, carina, peccato che come spesso accade le attività chiudano molto presto. Siamo in piena stagione turistica, sono le 19:30 e ci sono aperti solo alcuni ristoranti, mentre i negozi hanno chiuso alle 18. Dopo cena non siamo riusciti neppure a bere un caffè da Starbucks perché ha chiuso alle 21.

18 Agosto 2011

Ci spostiamo ancora un po’ a nord, siamo quasi al confine con il Canada ed arriviamo al Priest Lake. Il lago è bello ma niente altro, forse fino qui potevamo anche non venire. Torniamo in direzione sud fino a Coeur D’Alene, la città più bella dell’Idaho. Affacciata sul lago omonimo, è molto tranquilla, fiori ovunque ed è molto piacevole passare qualche ora in questa cittadina; è presto per trovare un albergo, così ci spostiamo di 30 miglia ad ovest, entriamo nello stato di Washington e siamo nella città di Spokane, più grande e più conveniente come prezzi di alberghi di Coeur D’Alene, c’è il tempo per un bagno in piscina e poi cena da Pizza Hut ma questa volta il locale è molto bello, non il solito che si trova ovunque.

19 Agosto 2011

La città di Spokane non è poi così eccezionale, molti parchi ed un fiume con relativa cascata, facciamo una breve visita e poi ripartiamo in direzione sud sulla Hwy 195, bellissima per il panorama che ci offre… cielo blu, molto caldo, il clima quà è desertico, 38° e colline di colore giallo per il grano, con fattorie di colore rosso sparse qua e là; rientriamo in Idaho a Lewiston ed entriamo nella riserva indiana dei Nez Perce (Nasi Forati). Percorriamo le bellissime Byways 12 e 13 con siti che ricordano anche il passaggio della spedizione di Lewis e Clark del 1805.

Risaliamo sulla Hwy 95 sud, ed è qua secondo noi che l’Idaho mostra tutto il suo meraviglioso panorama: montagne di un colore marrone e giallo, con la strada che scende quasi in picchiata e poi arriva il fiume, il bellissimo Salmon River che ci accompagnerà per molte miglia, ed alla sera arriviamo a Riggins… la cosa curiosa è che nonostante stiamo andando verso sud restando sempre in Idaho, prima del ponte per entrare in paese si cambia il fuso orario di un’ora avanti, passando dal Pacific al Mountain time zone. Riggins è un piccolo paesino di montagna sul Salmon River che proprio quà ci lascerà verso est, il paese è tutto quà sulla Hwy 95, molto carino e passeremo la notte al Best Western. La gentilissima signora della receptions, vista la nostra “best western platinum”, ci assegna una superior affacciata sul fiume con relativo balcone, al prezzo di una standard con vista parcheggio; complimenti e grazie. Per la cena andiamo al River Cafè, uno dei due ristoranti presenti in paese e mangiamo benissimo; lungo i 300 metri di strada percorsi dal nostro albergo, abbiamo visto cerbiatti ed un cervo tranquillamente nei giardini delle case….sembra di essere in un altro mondo.

20 Agosto 2011

Lasciamo con un po’ di dispiacere Riggins, ma seguiamo ancora un po’ il Salmon River per godere di questo bellissimo panorama ad ogni curva, mentre sul fiume stanno facendo rafting. Poi prendiamo una strada lunga 20 miglia, che quasi subito diventa una pista sterrata e si arrampica fino a quasi 3000 mt. di altitudine terminando in un piccolo parcheggio. Facciamo una passeggiata su un sentiero tra fiori multicolori fino ad una torre di osservazione, dove nei mesi estivi vivono due rangers; da quà la vista è molto bella, si vede l’Hells Canyon (non molto bene come speravamo, purtroppo per raggiungerlo con la sua Byway il percorso diventava troppo lungo…). Scesi dalle montagne, riprendiamo la Hwy 95 sud e poi la SR 55 incontrando il Payette Lake ed il Lake Cascade, sosta al Route 55 Cafè per caffè e fetta di torta con porzioni enormi, poi si riparte, e in serata siamo a Boise, la capitale, dove dopo cena facciamo un giro in centro città. E’ sabato sera, c’è molta gente in giro e tanti locali e ristoranti.

21 Agosto 2011

In mattinata torniamo in centro città e visitiamo lo State Capitol, poi ripartiamo e andiamo verso est sulla Ponderosa Pine Scenic Bwy, a tratti un po’ noiosa per la verità, poi cambiamo strada, siamo sulla Sawtooth Bwy e il panorama, che è sempre di montagna, migliora; arriviamo a Ketchum, località turistica e sciistica dell’Idaho, una sosta al cimitero perché qui è sepolto lo scrittore Ernest Hemingway….si dice di non arrivare alla tomba con fiori, ma con una bottiglia di vino…noi non sappiamo se è vero o no, però tre bottiglie sulla tomba c’erano…..lanciamo una moneta sulla tomba come tantissimi hanno fatto prima di noi, salutiamo ed andiamo via. Ketchum e la vicinissima Sun Valley sono due località di vacanza sia estiva che invernale, con impianti per sciare. Siamo pur sempre a 1600 metri di altitudine. Andiamo a Sun Valley dove c’è lo storico Sun Valley Lodge, ed al suo interno una galleria mostra le foto di tutte le celebrità che hanno soggiornato qui. Sun Valley è stata la prima località sciistica del Nord America; tornati a Ketchum, visto che il posto è gradevole, ci troviamo un albergo ed un ristorante per concludere la giornata.

22 Agosto 2011

L’aria della mattina è quella tipica frizzante di montagna, con il cielo sempre blu. Lasciamo Ketchum e continuiamo in direzione sud, attraverso una valle con molti ranch ed animali al pascolo. Visto che siamo scesi dalle montagne, la temperatura è tornata intorno ai 37 gradi. Arriviamo nella città di Twin Falls, dove con un ponte molto altro si attraversa questo fiume che sembra avere scavato un profondo canyon, molto bello da vedere, mentre la città non offre molto… a 6 miglia però ci sono le “Shoshone Falls”, veramente bellissime da vedere e con il riflesso del sole c’era anche l’arcobaleno. Nel pomeriggio prendiamo la I84 e salutiamo lo Stato dell’Idaho per rientrare nello Utah e dopo una cena alla “Texas Roadhouse” ed un giro da Walmart, dormiamo ad Odgen, a nord di Salt Lake City.

23 Agosto 2011

A Salt Lake City ci siamo già stati in un viaggio precedente, quindi arrivati nei pressi della città prendiamo la I80 west, giriamo un po’ attorno al lago salato e poi… il paesaggio è deserto puro, ma questa volta tutto bianco; si attraversa il Great Salt Lake Desert, una distesa di sale infinita che con il blu del cielo diventa quasi accecante… meraviglioso. Prima di Wendover, facciamo una deviazione per andare a vedere il Bonneville Salt Flat Speedway, che viene usato per fare le prove di record di velocità. Facciamo un pezzo di strada in questa distesa di sale e senza punti di riferimento capiamo subito quanto sia difficile orientarsi… a proposito, siamo ritornati a una temperatura di 40°. Passiamo dalla città di Wendover, ultima città dello Stato dell’Utah e subito attaccata c’è West Wendover, ma siamo in Nevada e quindi iniziamo i vari casinò. Ad ovest della città salendo all’Horizon View Point si può vedere la curva dell’orizzonte terrestre… ed è vero! Nel pomeriggio si prosegue verso ovest, abbiamo deciso che il nostro rientro su San Francisco lo faremo attraversando lo Yosemite National Park, quindi prendiamo la Interstate e ne approfittiamo per fare un po’ di miglia… le possibilità di dormire sono soltanto in due città, arriviamo ad Elko che visitiamo un po’ ma è presto per fermarci, quindi proseguiamo per altre 130 miglia su questa I80 west, a volte desolata e solitaria ed a volte spettacolare come panorama, ed in serata arriviamo nella città di Winnemucca, dove troviamo un Quality Inn per la notte e cena in uno dei ristoranti disponibili in città.

24 Agosto 2011

Risaliamo sulla I80 ed è incredibile, siamo in una zona piuttosto desertica, eppure a fianco a noi scorre un bel fiume, l’Humboldt River….ci fermiamo alla Rye Pathc Reservoir per qualche foto, visto che il colore blu del fiume contrasta col colore arido della terra intorno; arriviamo a Reno…..la città è, se vogliamo, la sorella minore e molto meno spettacolare di Las Vegas, però anche lei fa la sua bella figura…è piacevole girare per la centrale Virginia Street, detta anche “casino row” per gli alberghi e casinò…caldo a parte, siamo a 39°. Proseguiamo sulla Hwy 395 sud e superata Carson City e Gardnerville arriviamo a Topaz Lake, dove sappiamo esserci un Best Western… siamo praticamente sul confine tra Nevada e California, c’è il Best Western, un Super8 con casinò ed un distributore di benzina, nient’altro….scelta obbligata per la cena in uno dei tre ristoranti del casinò, dove mangiamo molto bene.

25 Agosto 2011

Il lago che vediamo dalla nostra camera, con il sole contro di questa mattina, perde il bellissimo colore blu visto ieri. Ripartiamo e rientriamo in California dove la bella Hwy 395 ci porta prima al “Mono Lake”, si sale poi fino al “Tioga Pass” e quindi si arriva all’ingresso dello Yosemite National Park. Questo è stato il primo parco nazionale che abbiamo visitato qualche anno fa, ed è un piacevole ritorno. La parte di alta montagna del parco è spettacolare ma purtroppo anche molto molto affollata. All’interno del parco, arriviamo fino allo Yosemite Village, dove vediamo le cascate, poi “El Capitan” e poi decidiamo di uscire in direzione ovest, ed in serata siamo a Sonora, cena da Applebee’s e si và a dormire.

26 Agosto 2011

Dopo colazione, chiacchieriamo un po’ con due ragazzi, marito e moglie, di Pavia, anche loro da queste parti in vacanza… però loro vivono da sette anni a San Diego… che invidia. Si riparte, visitiamo la cittadina di Sonora, molto bella e caratteristica, e poi continuiamo verso ovest sulla bella SR 4; dopo Stockton, siamo a San Francisco. Entriamo in città dal Golden Gate Bridge, semi-nascosto dalle solite nuvole basse; l’ingresso in città si paga, ed ogni volta che siamo tornati in questi anni abbiamo trovato il prezzo aumentato… ora costa 6$ a macchina. In città c’è il sole ma la temperatura è molto bassa. Una volta sistemati in albergo, andiamo in giro per la città a piedi e verso sera arriva l’aria gelida della baia. Ad un certo punto non si capisce se c’è nebbia sulla città o sono nuvole basse; amiamo questa città ed allo stesso tempo la odiamo per questo suo clima sempre così assurdo, che a volte ti costringe ad indossare tutto ciò che hai portato in valigia per coprirti, per poi tornare in maglietta quanto torna il sole. Per la cena si và da Boudin al Fisherman Wharf, per una “clam chouder” ed una “crab cake”.

27 Agosto 2011

Oggi purtroppo è l’ultimo giorno di questa vacanza, liberiamo la nostra camera d’albergo, ma comunque il proprietario di permette di lasciare parcheggiata la macchina finchè lo desideriamo; la mattina è sempre piuttosto fredda e grigia, quindi passiamo un po’ di tempo nei negozi del Fisherman Wharf ed al Pier 39, poi finalmente le nuvole si diradano ed esce un bel sole riscaldandoci un po’. Andiamo a riprendere la macchina all’albergo, un giro al Presidio mentre il Golden Gate Bridge è ancora un po’ avvolto dalle nuvole, infine andiamo in Alamo Square per un’ultima foto alle “six sisters”, le sei case in stile vittoriano che ci sono in questa piazza.

Arriviamo in aeroporto, salutiamo affettuosamente la nostra “Chevy Cruze”, compagna di viaggio che ci ha portato ovunque, dalla baia di Frisco alle montagne oltre i 3000 metri, dai canyon fino al Great Salt Lake Desert, in queste bellissime tre settimane lunghe 8600 km.

Alle 19:30 il boeing 777 di United decolla e ci porta via ancora una volta da questo grande e meraviglioso Paese, che nonostante sia la 18^ volta che visitiamo, è riuscito sempre a stupirci. Grazie come sempre all’America ed agli americani per questa bellissima e spettacolare vacanza e, senz’altro, arrivederci.

A proposito….nel mese di settembre ci è arrivato per posta il nostro “attestato” che dimostra il nostro attraversamento dello Stato del Nevada sulla Hyw 50 “the loneliest road in America” firmato dal Governatore, e un simpatica spilla della “strada”… forse potrà sembrare una sciocchezza, ma per noi è una cosa che ci rende orgogliosi.

Arrivederci al prossimo viaggio. Moreno e Marina

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