New York e …..ancora New York

Viaggio di Oriana e Claudio Questa è la nostra seconda volta a New York. Claudio ed io arriviamo il primo gennaio all’aereoporto JFK alle ore 18 circa. Il primo assaggio del freddo che fa è in fila in attesa del taxi: destinazione il nostro appartamento ad Williamsburg. E’ il quartiere a nord di Brooklyn che ci ospiterà durante il nostro...
Scritto da: oriana56
new york e .....ancora new york
Partenza il: 01/01/2010
Ritorno il: 09/01/2010
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Viaggio di Oriana e Claudio Questa è la nostra seconda volta a New York. Claudio ed io arriviamo il primo gennaio all’aereoporto JFK alle ore 18 circa. Il primo assaggio del freddo che fa è in fila in attesa del taxi: destinazione il nostro appartamento ad Williamsburg. E’ il quartiere a nord di Brooklyn che ci ospiterà durante il nostro soggiorno e che la Lonely Planet definisce il “non plus ultra di New York”. Poco prima di fermarci riceviamo subito un regalo da questa fantastica ed unica metropoli: una splendida vista dello skyline di Manhattan illuminato con il Crysler e l’Empire colorato di rosso e verde per le feste di fine anno. L’entusiasmo è alle stelle e subito andiamo in metropolitana al Rockfeller Center dove ci attende l’albero di Natale, la pista di pattinaggio e i fiocchi di neve illuminati che decorano la facciata dei magazzini Saks e che si accendono al suono di una musica accattivante. Poi un hot dog per riscaldarsi e a letto. Il due di gennaio cominciamo con una colazione da newyorkers : muffin e medium coffee with sugar and milk. Dove ? Da New York Muffins tra la Bedford Avenue e la 6th St poco lontano dal nostro appartamento. Ce ne sono ai sapori più fantasiosi (banana, cinnamon, cappuccino……) e noi ci torneremo tutte le mattine. Abbiamo deciso di iniziare da lower Manhattan e così in metropolitana (con la metrocard a 27 $) raggiungiamo Battery Park da dove vediamo in lontananza Miss Liberty. Poi a piedi in Bowling Green dove tocchiamo gli attributi al toro, nella Trinity Church, in Wall Street e da lì al pier di Sea Port dove facciamo i primi acquisti ( decorazioni natalizie nel negozio Christmas in New York). E dal pier 17 godiamo di una splendida vista sui tre ponti di Brooklyn, Manhattan e Williamsburg. Un’occhiata al murale illusionistico del ponte di Brooklyn di Richard Haas alla stazione elettrica Consolidated Edison, in Peck Slip, e proseguiamo per China Town (con i giocatori di mejong in Columbus Park) e Little Italy con le stupende illuminazioni natalizie dei vari ristoranti dai nomi inconfondibili in Mulberry Street (Napoli, Sorrento, Grotta Azzurra, Da Gennaro e S.P.Q.R…). Una sosta da Ferrara Cafè and Bakery sulla Grand Street e poi in metro alla Trump Tower dove scopriamo che stanno già togliendo gli addobbi natalizi !!!. Un salto al Rockfeller Center conclude la giornata. La domenica 3 gennaio prevede la messa gospel in Harlem. Noi entriamo nella Corinthian Church ed assistiamo a dei canti stupendi. Usciti prima della fine (il sermone sembra non avere mai termine) facciamo un giro nel quartiere che ci sorprende piacevolmente, ma fa un gran freddo e incomincia a nevicare. Impossibile entrare a pranzo da Sylvia’s (328 Lenox Avenue) come programmato (il locale è strapieno e c’è una lunga fila fuori in attesa) e quindi ci accontentiamo di un fast food. Il pomeriggio visitiamo il Guggenheim: che dire, vale la pena di andarci solo per vedere la struttura dall’esterno e dall’interno con la bianca spirale che si conclude con la cupola di vetro. Poi percorriamo la Fifth Avenue (tentando invano di entrare da Abercrombie & Fitch) con il palazzo di Cartier “impacchettato” con un fiocco rosso, il negozio stile anni venti di Henri Bendel con un surreale albero illuminato all’interno, fino all’Apple Store. Per cena una pizza a Williamsburg dove ci godiamo per un po’ la vivace atmosfera serale del quartiere. Lunedì 4 gennaio puntiamo su Union Square per vedere il mercato di fiori e di generi alimentari (ma le bancarelle per freddo sono troppo poche). Il cielo azzurro e il sole splendente ci fanno decidere per una corsa verso il Top of the Rock al Rockfeller Center. Saliamo e in alto ci attende una vista mozzafiato su tutta Manhattan!!!!. Eravamo già stati sull’Empire di notte qualche anno fa, ma non saprei quale scegliere. Dal Top of the Rock la vista su Central Park è così speciale che ancora ho l’immagine stampata nella memoria! Scesi, proseguiamo verso il Flatiron che ci appare in tutta la sua spettacolarità sullo sfondo del cielo azzurro e nuvole bianche. La giornata prosegue con una visita a Gramercy Park, una delle tante insospettabili isole verdi a Manhattan. Il parco è privato e solo i residenti hanno la chiave. Impossibile entrare, ma anche da fuori si respira una calma atmosfera che mi ricorda alcune scene di Notting Hill. Diamo uno sguardo anche al Block Beautiful in East 19th St (un isolato ricco di alberi e tranquille abitazioni) .Quindi pranzo al Gramercystarcafè all’angolo della Lexington dove restiamo molto più del previsto rapiti dalla vita di New York per strada. Rimane solo il tempo di un salto a Washington Square per un primo assaggio del Greenwich Village ed è già buio. Ma a New York non ci si ferma: quindi di nuovo sulla Fifth Avenue (dove finalmente entriamo ed acquistiamo da Abercrombie & Fitch) e poi in Time Square che non è mai uguale a sé stessa e che è impossibile descrivere (bisogna esserci e basta). Noi ci incantiamo di fronte al display all’esterno dello store della M&M’s che ha come protagoniste le quattro pasticche e poi entriamo. E’ incredibile la serie di prodotti ispirati dal noto marchio (per l’abbigliamento, per l’arredamento, per lo sport ed atro ancora ….) e la quantità di tubi trasparenti con i confetti dei più disparati colori!!! Ubriachi di luci ceniamo al Mc Donald’s con gli occhi inchiodati su Time Square. Ci alziamo solo a tardissima ora per andare a dormire. Martedì 5 dicembre è la volta del Greenwich Village, West Village e Soho. Ho letto tanto per visitarli al meglio, ma i quartieri sono così carini con le case dalle facciate di ghisa, i negozi (anche di nomi come UGG, Kartell, J Krew etc), i caffè, le strade e i vicoli che tutto fanno pensare fuori che essere a New York, che ci siamo lasciati guidare più dall’istinto che dalla guida. E quindi passeggiamo per Broome St., Spring St., Green St., Christopher St., Bleecker St….. Per placare la fame abbiamo acquistato un panino alla gastronomia Dean e De Luca (560 Broadway all’angolo con Prince St) che abbiamo poi mangiato dinanzi alla casa dei Robinson’s in St. Luke’s Place al n. 10. Il programma doveva proseguire con un dolce da Magnolia Bakery al 401 Bleecker Street at West 11th St, ma purtroppo era chiusa per restauro. Allora un caffè da Starbucks in Christopher Plaza proprio davanti alle due bianche statue di Christopher Park. Dopo il tramonto di nuovo shopping, questa volta da Ugg appunto in Soho, dopo aver piacevolmente camminato nei vicoli intorno alla New York University. A cena un amico di Manhattan ha prenotato in un delizioso locale a Williamsburg, l’Acqua Santa. Mercoledì 6 gennaio non vogliamo perdere la parata che si svolge, al mattino dell’Epifania al El Barrio in East Harlem, con partenza sulla 106th St. Non senza qualche difficoltà troviamo il punto di inizio ed assistiamo alla sfilata che ha come protagonisti i tre Re Magi. Poi è la volta di Chelsea con la High Line, una linea ferroviaria dismessa ora divenuta un piacevole parco. E’ rialzata rispetto alle strade circostanti così da consentire sguardi dall’alto sulle case di mattoni, sull’Hudson e un’inaspettata vista sulla statua della Libertà. Ci attendono quindi i piers di Chelsea e primo fra tutti il pier n.5 con il Golf Club ed il campo pratica a quattro piani. Potete immaginare cosa significa per noi golfisti visitare un pier trasformato in un capo pratica di golf all’aperto, con tanto di rete per evitare che le palline (tirate da ben quattro livelli) entrino nell’Hudson? E poi ancora il bowling e la pista di hockey su ghiaccio con tanti bambini in allenamento. In serata visita al B&H, il mega store di articoli fotografici e video. Anche qui vedere per credere. Come dice la Lonely Placet “Visitare B&H, il più celebre negozio di macchine fotografiche della città, e’ già di per sé un’esperienza”. Un accenno soltanto: gli articoli acquistati arrivano alle casse dai piani superiori attraverso il soffitto su un nastro rotante in capienti cesti di plastica verde ! E poi da Bed, Bath & Beyond (620 Sixth Avenue tra la 18th e la19th St), fornitissimo emporio di complementi di arredo segnalatoci da una newyorkese per l’acquisto di profumate candele alla cannella. Cena al Village da Five Boys all’angolo della Bleecker Street, proprio alla sbarra, per poter vedere la vita che scorre ed in particolare il numero incredibile di taxi gialli che percorrono Manhattan. Giovedì 7 gennaio. Prima di tutto facciamo visita a un magazzino vintage vicino al nostro appartamento a Williamsburg (Junk sulla Ninth St), così pieno di cose interessanti da dover chiudere gli occhi. Poi, per raggiungere il palazzo delle Nazioni Unite, prendiamo la metropolitana fino a Grand Central Station e qui il ricordo non può non andare al film Madagascar. Dalle Nazioni Unite percorriamo la 42th St fino all’incrocio con la Fifth Avenue, entriamo nel Crysler ed ancora prima nel Ford Foundation Building e come di incanto ci troviamo in un lussureggiante giardino interno, alimentato con l’acqua piovana. Poi è la volta di Bryant Park, sulla 42th dietro alla Public Library, ennesimo suggestivo angolo verde all’interno di Manhattan, e da lì indietro sulla Fifth Avenue in direzione Central Park con una visita da Tiffany (poteva mancare?) e da Fao Schwartz, proprio davanti al grande polmone verde di New York. E la sera un ultimo sguardo alle luci di Saks. Venerdì 8 gennaio è l’ultimo giorno a New York e abbiamo deciso di destinarlo ad una camminata in Central Park. Facciamo la nostra ultima colazione da New York Muffins e poi in metropolitana. Durante la notte ha nevicato e sotto la neve Central Park è una sorpresa. Abbiamo fissato in alcune foto immagini da cartolina di Natale di altri tempi. Le ore passano veloci tra Sheep Medow, Strawberry Fields, gli scoiattoli che corrono veloci, l’ Wollman Ring, la pista di pattinaggio che appare in così tanti films… ed è tempo di correre all’aereoporto! Pensavamo di vedere tutto in questa nostra seconda volta a New York ed invece non abbiamo passeggiato sul ponte di Brooklyn, non abbiamo fatto il giro con la Circle Line, non abbiamo avuto tempo per una visita a Macy’s o Bloomingdale e tanto altro ancora….. Ma ci sarà ancora una terza volta. Oriana e Claudio


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