Florida & Freedom

Il nostro amore per le crociere ci ha portato a scegliere come destinazione per le vacanze di quest’anno la Florida. Complice il cambio dollaro/euro basso siamo riusciti infatti a fare 10 giorni di tour della Florida e una settimana in crociera nei Caraibi con la più grande nave della Royal Caribbean, la “Freedom of the Seas”. Nonostante il...
Scritto da: CICIKOVA
florida & freedom
Partenza il: 07/08/2008
Ritorno il: 25/08/2008
Viaggiatori: in coppia
Il nostro amore per le crociere ci ha portato a scegliere come destinazione per le vacanze di quest’anno la Florida. Complice il cambio dollaro/euro basso siamo riusciti infatti a fare 10 giorni di tour della Florida e una settimana in crociera nei Caraibi con la più grande nave della Royal Caribbean, la “Freedom of the Seas”. Nonostante il timore degli uragani, il tempo è stato splendido anche in agosto, e, siccome in Florida è bassa stagione, è stato tutto molto economico e ci siamo proprio trattati da nababbi! 7 AGOSTO 2008 Partiamo da Malpensa con un volo Delta per Atlanta dove, dopo una lunga coda all’immigration e il riconoscimento bagagli, ci imbarchiamo su un piccolo aereo per Fort Lauderdale. Purtroppo a causa di un forte temporale il volo parte con un’ora di ritardo, quindi in tarda serata ci trasciniamo, stremati dal fuso, nel nostro bellissimo albergo sulla spiaggia di Fort Lauderdale, in cui ovviamente ci addormentiamo subito.

8 AGOSTO 2008 A causa del fuso ci svegliamo presto, ma questo ci dà l’opportunità di ammirare il risveglio della città e della spiaggia dall’alto della nostra stanza; dopo una colazione esagerata, facciamo una passeggiata sulla spiaggia, ci meraviglia quanto l’acqua dell’oceano sia calda e decidiamo di inaugurare subito la vacanza con il primo bagno! Fort Lauderdale è soprannominata “la Venezia d’America” in quanto la città è costellata di innumerevoli canali, non possiamo quindi perderci il classico giro tra i canali con il taxi boat, ammirando le case dei vip, qui infatti è “normale” avere la barca parcheggiata sotto casa. Non facciamo in tempo a tornare alla base che si scatena un violento temporale che per fortuna dura solo pochi minuti, impareremo presto che questo è la norma in Florida! Lasciamo quindi Fort Lauderdale per dirigerci verso i Flamingo Gardens dove, riparati dal poncho, ci facciamo già un’idea delle Everglades: entriamo infatti in un parco bellissimo in cui ci sono tantissimi fenicotteri (i mitici Flamingos), aquile, serpenti, alligatori, tartarughe, linci e le pantere della Florida; si può anche fare un giro a bordo del tram per visitare la rainforest. Siamo felicissimi del primo contatto con gli animali, una costante delle nostre vacanze. La nostra meta successiva sarà Key Largo, il gateway per le Keys, sulla strada ci fermiamo al nostro primo outlet, Sawgrass Mills che è veramente enorme e già ci rendiamo conto di quanto sia economico comprare negli Stati Uniti in questo periodo! 9 AGOSTO 2008 Ci svegliamo a Key Largo e già sentiamo nell’aria l’atmosfera delle Keys.Visitiamo subito il John Pennekamp Coral Reef Park, un parco marino dove si può vedere la barriera corallina più bella della Florida. Decidiamo quindi di fare un’escursione con la barca con il fondo trasparente, il paesaggio è splendido ci sono chilometri di mare coperti da mangrovie e anche la vita sottomarina è stupenda, ci sono tantissimi “brain corals” e avvistiamo anche uno squaletto! Certo non è paragonabile con il Mar Rosso o le Maldive ma è sicuramente una bella gita in mezzo all’oceano! Oltre ai numerosi sport acquatici, nel parco si possono effettuare anche delle belle passeggiate (se si riesce a sopravvivere alle zanzare) e rilassarsi facendo un bagno nella baia ricavata all’interno del parco. Nel pomeriggio, ci avviamo lentamente verso Key West, facendo la mitica US Hwy 1. E’ incredibile guidare e attraversare ponti e paesi avendo sempre e solo mare mare mare a destra e a sinistra! Attraversiamo il Seven Miles Bridge e ci fermiamo dopo ogni ponte su cui è consentita la sosta perché il paesaggio è davvero mozzafiato. Ci stupiamo ogni volta che vediamo un vecchio ponte spaccato in due da un uragano, perché ci sembra quasi impossibile. Arriviamo a Key West al tramonto, la città è piena di vita, ceniamo al nostro adorato Hard Rock Cafè per poi passeggiare tra le viuzze del centro piene di negozi e personaggi molto eccentrici.

10 AGOSTO 2008 Dopo un bel bagno in piscina (con vista sull’oceano), una romantica passeggiata sul lungomare e un veloce acquazzone, ci apprestiamo a visitare Key West by day: il Southermost US point (qui siamo solo a 30 miglia da Cuba!!) e la casa di Hemingway. Ripartiamo e ci fermiamo a Bahia Honda Park, un parco con mare e spiaggia caraibici, l’acqua è caldissima, il parco è super attrezzato, bisogna solo stare attenti a non farsi rubare il cibo dai gabbiani! Con una breve passeggiata raggiungiamo poi l’Old Bridge, il vecchio Seven Miles Bridge distrutto in più punti dall’uragano, per poi ripartire con destinazione Naples. Ovviamente facciamo diverse soste lungo la strada, soprattutto per ammirare un tramonto impagabile che sembra non terminare mai.

11 AGOSTO 2008 Naples si trova sul Golfo del Messico ed è diversissima dalle Keys, non sembra neanche di essere ancora in Florida. Prendiamo il Tamiani Trail perché abbiamo deciso che, nonostante l’umidità e le zanzare, dobbiamo andare assolutamente a visitare le Everglades con il famosissimo air boat! Mentre aspettiamo la partenza dell’airboat, visitiamo l’Animal Sanctuary delle Everglades dove vediamo da vicino una tigre gigantesca, i cervi delle Keys, le pantere della Florida; abbiamo anche tenuto in braccio un alligatore! L’esperienza in air boat è unica, in effetti quando si sale è un po’ traballante e il driver è simpaticissimo ma non ispira tanta fiducia…Soprattutto quando ci rendiamo conto che i giubbotti salvagenti sono inutili in mezzo agli alligatori vorremmo quasi scendere ma troppo tardi…Si volaaa!! Le Everglades sono immense e incontaminate e sull’airboat si ha davvero la sensazione di volare, è incredibile, un’esperienza unica! Ritorniamo poi a Naples dove ci rilassiamo un po’ sulla spiaggia in compagnia della signora dall’Hummer giallo che ci ha dato preziosi consigli sul parcheggio.

Qui ci rendiamo veramente conto di essere dalla parte opposta rispetto a Fort Lauderdale, infatti il paesaggio e il mare sono così diversi, ma comunque stupendi. Ripartiamo poi per una gita lungo la costa visitando le diverse spiagge, arriviamo fino all’isola di Sanibel (con la spiaggia interamente ricoperta di conchiglie), per poi visitare Captive Island, innamorarci di un tramonto da favola, e ritornare poi a Venice passando da Bowman beach.

12 AGOSTO 2008 Anche oggi giornata di mare, ci dedichiamo alla visita delle più rinomate spiagge della costa: partendo da Venice, ci rechiamo dapprima a Sarasota, per poi visitare Lido Beach, Longboat Key, Bradenton, l’isola di Annamaria, Park Fort de Soto (che ci è piaciuto da morire perché siamo arrivati appena finito il temporale ed era deserto), Treasure Island e la splendida Clearwater Beach, con una spiaggia magnifica che ci è rimasta davvero nel cuore. Dopo aver passeggiato sul pontile, soddisfatti dalla giornata molto suggestiva, ritorniamo alla base a Venice.

13 AGOSTO 2008 Dopo qualche giorno immersi nel silenzio e nella natura, oggi si rientra nella civiltà con una sosta all’outlet prima di visitare Busch Gardens, dove incontreremo i nostri amati animali. Busch Gardens è un po’ l’alternativa di Disneyworld a Tampa, è più piccolo ma a noi piace tantissimo perché riusciamo a vedere da vicino tantissimi animali, tra cui la rarissima tigre bianca che è di una bellezza unica, indescrivibile. Perdiamo la cognizione del tempo davanti a queste meraviglie della natura e rimaniamo nel parco fino alla chiusura, per poi avviarci verso la nostra tappa successiva: la mitica Orlando.

14 AGOSTO 2008 Oggi giornata campale nella città in cui non si va mai a dormire: finalmente siamo a Disneyworld!! Iniziamo subito dal nostro parco preferito, inutile dire che è Animal Kingdom. E’ un parco immenso in cui è stato ricreato il parco Serengeti, qui gli animali possono girare liberi, è veramente un sogno, ci dimentichiamo di essere in Florida e ci immergiamo nell’atmosfera della savana africana, la quantità di animali ci commuove e ci tocca il cuore, non vorremmo più muoverci di lì…Purtroppo il tempo è tiranno e la nostra prossima tappa è Epcot, il parco futuristico, in cui proviamo alcune giostre “da urlo” come il lancio con lo shuttle. Facciamo poi una passeggiata sul lungolago (ovviamente artificiale) in cui sono state ricostruite (con stile impeccabile) diverse città del mondo, tra cui anche Venezia. E’ ormai sera quando ci apprestiamo a visitare Magic Kingdom, il primo parco Disney, che è una vera e propria favola! C’è il far west, Minnie e Topolino e anche noi ci riscopriamo un po’ bambini. Quando il parco chiude la giornata non è ancora finita, visitiamo quindi Pleasure Island e West End, dove ci fermiamo a mangiare al Planet Hollywood e concludiamo in bellezza questa interminabile ma indimenticabile giornata.

15 AGOSTO 2008 Oggi ci aspetta un’altra giornata “stancante”: dopo un’altra tappa in un altro outlet (ce ne sono ovunque, è proprio difficile farne a meno), ci dirigiamo al Seaworld. Io avevo già visto più di 10 anni fa quello di San Diego, ma stavolta sono rimasta ancora più entusiasta, addirittura esterrefatta dagli spettacoli. Prima abbiamo visto uno spettacolo incredibile con acrobati e delfini, poi abbiamo visitato un acquario situato in un tunnel in cui i pesci sono tutti intorno a noi (in effetti è un po’ inquietante camminare con degli squali sopra la testa…) e finalmente abbiamo visto lo show delle orche e del mitico Shamu che ha conquistato subito i nostri cuori. La sera invece abbiamo visto lo spettacolo dei leoni marini e delle otarie che prendono in giro anche Shamu, veramente esilarante! Ormai abbiamo capito che a Orlando non si dorme mai, quindi salutiamo il Seaworld per dirigerci verso Downtown Disney dove ci sono migliaia di negozi Disney ancora aperti: da Disney Sports a Christmas Disney c’è davvero da perderci la testa. Dopo aver visto Universal Disney (il parco Disney che imita gli Universal Studios, aperto anche di sera) e l’immancabile Hard Rock Cafè, è giunta l’ora di salutare Orlando e dirigerci verso Titusville, la nostra prossima meta. Appena usciti da Orlando ci accorgiamo che non c’è più nulla, non incontriamo macchine, non ci sono case, ma solo campi e una strada, stentiamo a immaginare come potessero essere questi posti prima dell’arrivo del gigante Disney.

16 AGOSTO 2008 Titusville è una buona base per poter poi visitare il Kennedy Space Center a Cape Canaveral: ci sembra impossibile, ma oggi entriamo alla NASA! Qui tutto è ovviamente enorme e ben organizzato, dall’altoparlante ci avvertono anche con precisione svizzera tra quanto arriverà il temporale che, puntualmente, non si fa attendere. Meno male che piove proprio quando siamo al coperto! Ci spostiamo in autobus all’interno del parco e ripercorriamo la storia degli astronauti che hanno messo piede sulla luna ma che poi, senza alcuna motivazione apparente, hanno smesso: è affascinante pensare che tutto ciò sia accaduto prima che noi nascessimo! Le ore passano veloci, questo parco è divertentissimo ma ci fa anche riflettere sulla nostra storia; è ora di rimettersi in viaggio: destinazione Miami Beach.

17 AGOSTO 2008 Oggi è il nostro ultimo giorno sulla terraferma, tra poco ci imbarcheremo sulla Freedom of the Seas! Siamo stati troppo fortunati perché per poco non abbiamo incontrato nel nostro viaggio la tempesta tropicale Fay, che ora si sta abbattendo sulle Keys dopo aver distrutto Haiti (e noi ci andremo tra qualche giorno). Prima di partire per questa nuova avventura, facciamo una passeggiata sulla spiaggia (e qui ci sembra di essere tornati a Fort Lauderdale, all’inizio di questa avventura) e non possiamo fare a meno di fare lo “struscio” sulla famosissima Ocean Drive…Finalmente riusciamo a bere un espresso decente in un bar italiano, facciamo le valigie (che non si chiudono più, abbiamo fatto troppo shopping!), abbandoniamo la nostra cara Chrisler e raggiungiamo il porto in taxi. A Busch Garden avevamo comprato una scimmia che è stata denominata Flamingo e che naturalmente in valigia non ci sta, quindi, tra gli sguardi perplessi degli altri passeggeri, ci imbarchiamo (con Flamingo in braccio) sulla nave dei nostri sogni…FINALMENTE FREEDOM! 18 AGOSTO 2008 Oggi saremo tutto il giorno in navigazione, dovrebbe essere il primo giorno di relax dopo tanti chilometri in giro per la Florida, ma ci sono troppe cose da fare su questa nave stupenda! Iniziamo ad esplorare questa nave immensa e scopriamo la piscina grande, in cui ci sono anche gli spruzzi d’acqua (e noi ci divertiamo come bambini) e quella piccola per adulti, in cui ci si può rilassare e anche bere un cocktail perché c’è il bancone e gli sgabelli sott’acqua! A pranzo andiamo al mitico Johnny Rockets dove ci innamoriamo del chili bowl che diventerà un “must” per tutta la vacanza. Nel pomeriggio ancora sole, un’occhiata al surf e alla parete di roccia (ma oggi non le sperimentiamo), partita a mini golf e infine..Fitness! E’ spettacolare correre sul tappeto guardando l’oceano! E’ ben presto ora di cena e dello spettacolo a teatro, la giornata è veramente volata.

19 AGOSTO 2008 Oggi arriviamo ad Haiti, o meglio, all’isola privata che la Royal ha ad Haiti, un posto stupendo, organizzatissimo ma soprattutto con un mare incredibile. Fa caldissimo, non c’è una nuvola, praticamente non si riesce a star fuori dall’acqua, e meno male che dovrebbe essere la stagione sbagliata per venire qui. Dopo il tempo pazzerello della Florida non ci aspettavamo proprio una giornata così spettacolare. S. Qui si appassiona alla moto ad acqua (che sarà d’ora in poi un’altra costante della nostra vacanza) così gli faccio mille foto e poi…Partenza! Il pomeriggio scorre veloce ed è presto ora di tornare sulla nave, dove tra l’altro ci aspetta lo spettacolo dei pattinatori sul ghiaccio, veramente unico, ci piace tantissimo. E anche oggi è già ora di cena, il resoconto di ogni giornata sarebbe proprio interminabile, di sicuro per noi indimenticabile.

20 AGOSTO 2008 Oggi ci svegliamo presto per vedere l’ingresso nel porto di Ocho Rios: siamo in Giamaica! Scendiamo subito, curiosi di visitare questa nuova terra e ci dirigiamo alla spiaggia: anche oggi sole e temperatura invidiabile, facciamo un lunghissimo bagno e poi, immancabile, giro in moto ad acqua, proposta da un tipo alternativo del luogo, ma ovviamente non ci formalizziamo. Sulla via del ritorno ci fermiamo a visitare vari negozietti e con mia immensa gioia troviamo anche l’Hard Rock Cafè dove io posso approfittare per arricchire la mia collezione di magliette.

Ripartiamo nel tardo pomeriggio e, visto che c’è ancora un po’ di tempo, ritorniamo in palestra dove ci godiamo, in cyclette, un tramonto fantastico.

Dopo cena facciamo un salto nella discoteca della nave e anche nella sala giochi, su questa nave non c’è proprio mai tempo per dormire! 21 AGOSTO 2008 La prossima tappa è George Town, Grand Cayman: la cosa più bella della crociera è poter visitare ogni giorno un posto in una diversa nazione senza neanche accorgersi di aver viaggiato, credo che questo sia ciò che ci stupisce ed affascina di più e ci faccia amare questo tipo di viaggio.

Oggi in particolare ce ne rendiamo conto: tutto qui è profondamente diverso dalla Giamaica, siamo in un vero e proprio paradiso fiscale! E poi, in quanto colonia inglese, si guida a sinistra. Anche qui il mare è splendido, andiamo in una spiaggia da sogno in cui vediamo ancorata la nostra adorata Freedom vicina a due Carnival; sembrano così piccole da qui, quasi sembra impossibile pensare a quante cose e persone possano trasportare. Anche oggi facciamo un lunghissimo bagno e questa volta anch’io cedo al fascino della moto ad acqua e devo dire che mi diverto un casino! Il mondo assume un’altra prospettiva se si guarda tutto da in mezzo al mare, è bellissimo vedere la spiaggia e le navi da qui. Sulla via del ritorno ci dedichiamo allo shopping, entriamo addirittura in banca per cambiare degli euro per comprare un paio di scarpe e ci sentiamo veramente ridicoli, la banca è più chic di una banca svizzera e il dollaro qui è l’unico che vale addirittura di più di quello americano. Ritorniamo alla nave grazie ai tender che fanno la spola tra la banchina e la nave e siamo pronti per ripartire verso la nostra ultima (purtroppo) tappa.

22 AGOSTO 2008 Ed eccoci arrivati a Cozumel, nel coloratissimo Messico! Anche oggi ci dirigiamo subito in una spiaggia con mare caraibico e attrezzatissima: facciamo il bagno con il materassino, andiamo in pedalò, ci divertiamo come matti sulla pedana galleggiante su cui si può saltare, raggiungiamo l’iceberg in mezzo al mare da cui ci si può buttare (ma scalarlo è veramente impossibile). Qui abbiamo anche un buffet a nostra disposizione e, cosa che non può mancare ovviamente, la moto ad acqua. Insomma una giornata indimenticabile, degna conclusione del nostro tour nei Caraibi. Salutiamo con le lacrime agli occhi questo mare indescrivibile e salpiamo: si ritorna a Miami! 23 AGOSTO 2008 Intera giornata sulla nave, in cui ci dedichiamo a tutto ciò che non siamo ancora riusciti a fare, soprattutto il surf: io proprio non ce la faccio a provare, ma S. Si butta e si diverte un casino, anzi devo dire che a furia di provare gli riesce anche bene; io naturalmente lo immortalo in mille pose buffissime. Facciamo tantissime foto in piscina, al tramonto, esploriamo tutte quelle parti della nave che ancora ci mancavano, il ponte tre, la punta della nave, il retro e prendiamo le foto dei nostri ricordi più belli, soprattutto quelle delle due serate di gala, siamo troppo belli! Non potevamo certo rinunciare anche oggi al chili bowl …Insomma un’altra giornata spettacolare, sicuramente da ricordare.

24 AGOSTO 2008 Attracchiamo presto a Miami e noi siamo già svegli per goderci l’arrivo, scendiamo a malincuore dalla nave e ci trasciniamo tristi sull’autobus che ci porterà all’aeroporto di Fort Lauderdale da cui poi, passando per Atlanta torneremo a casa. Il nostro cuore è pieno di ricordi indelebili di una vacanza da sogno per cui vorremmo ripartire immediatamente.



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