Emozionante New York

27 dicembre 2008 Il viaggio infinito!! Milano – Chicago/Chicago – New York. Siamo partiti puntuali da Milano Malpensa alle 12 e siamo arrivati a Chicago con un’ora e mezza di ritardo. Sul volo eravamo in diversi preoccupati perché temevamo di aver perso la coincidenza per NY, mentre invece anche quello era in ritardo, a causa forse del...
Scritto da: formicama
emozionante new york
Partenza il: 27/12/2008
Ritorno il: 03/01/2009
Viaggiatori: in coppia
27 dicembre 2008 Il viaggio infinito!! Milano – Chicago/Chicago – New York.

Siamo partiti puntuali da Milano Malpensa alle 12 e siamo arrivati a Chicago con un’ora e mezza di ritardo. Sul volo eravamo in diversi preoccupati perché temevamo di aver perso la coincidenza per NY, mentre invece anche quello era in ritardo, a causa forse del maltempo. A Chicago abbiamo iniziato a chiacchierare con una coppia di ragazzi che erano vicini a noi sul volo e ci siamo fatti compagnia nell’attesa.

Siamo arrivati in albergo (Latham Hotel – 4 E. 28th Street) che erano circa le 23.00, esausti.

La camera è abbastanza spaziosa e pulita, così come il bagno in comune. 28 dicembre 2008 Che giornata emozionante! Ieri sera da Chicago ho provato a mandare un sms a Milo, il mio cugino australiano, anche lui a NY, ma solo fino a oggi, ma nel numero che mi aveva dato mancava il prefisso statale, quindi mi tornava un messaggio di errore.

Questa mattina, dato che alle 5 avevamo già gli occhi aperti, e in Italia erano le 11, abbiamo mandato un sms alla mamma per scoprire il prefisso dell’australia e riuscire a comunicare con Milo.

Alle 7.30 ci siamo alzati ed ho svuotato le valigie. Nel mentre, alle 8, è suonato il telefono della camera. Era Milo, giù nella reception, già pronto ad incontrarci! Così, di corsa, ci siamo vestiti e siamo scesi.

La busta di FedEx che stavamo aspettando in albergo con i biglietti per la partita di basket di oggi, New York Knicks contro Denver Nuggets, non era ancora arrivata, lasciandoci molto preoccupati.

Dopo i saluti di rito, siamo andati a fare colazione nel locale all’angolo (E 28th – 5a) e Milo ha provato a contattare telefonicamente FedEx. Purtroppo, essendo domenica, erano chiusi e sono rimasti d’accordo che avrebbero verificato se fosse stato possibile il ritiro presso di loro della nostra busta. Abbiamo scoperto che l’hanno portata in albergo, ma è stata rifiutata, essendo a nome di Marco e non mio, utilizzato invece per la prenotazione della camera.

Così abbiamo deciso di provare ad assistere ad una messa coi gospel ad Harlem.

Ci siamo recati alla Abyssinian Baptist Church, ma c’era una lunga coda, e molti avevano addirittura la prenotazione fatta credo via internet. Milo ha indagato e scoperto un’alternativa (probabilmente ce ne sono molteplici).

Abbiamo preso un taxi al volo, col metodo newyorkese dell’alzata di braccio, e siamo andati alla First Corinthian Baptist Church.

Anche qui c’era già una lunga coda, ma appena hanno aperto le porte siamo entrati in un attimo. È molto grande.

Qui in realtà abbiamo assistito, principalmente, a dei battesimi, di persone adulte, con immersione totale nell’acqua, e a pochi canti, ma ci siamo potuti fermare solo mezz’ora e forse, successivamente, con l’inizio vero e proprio della messa, è stato diverso.

Alle 12.00 dovevamo essere al Madison Square Garden per cercare di entrare, pur non avendo ancora i biglietti, così abbiamo preso un altro taxi, lasciato, con dispiacere, Milo e Carmel vicino al loro albergo e proseguito.

Dopo un paio di code ed aver ripetuto la storia dei nostri biglietti a 3-4 persone diverse … ce ne hanno emessi due nuovi e …Via, siamo entrati, a pochi minuti dall’inizio.

A parte un po’ di schiacciate e la spettacolarità della partita, per il resto …Non è stato molto diverso dalle nostre. Certo, mancando la difesa, hanno superato facilmente i 100 punti, con vittoria però dei Denver Nuggets sui Knicks.

Siamo stati comunque tanto contenti di averla vista, è imperdibile! Usciti da lì abbiamo camminato lungo la 5°, siamo entrati ed usciti da qualche negozio ed abbiamo proseguito fino all’albergo.

29 dicembre 2008 La giornata è iniziata con la colazione nel locale all’angolo, dove è possibile servirsi anche di frutta fresca, già tagliata a pezzi, e fare il take away del pranzo in contenitori di plastica.

Abbiamo preso, lungo la nostra strada, il metrò per un paio di fermate, fino a Times Square, e da lì abbiamo proseguito a piedi sino al Moma, entrando ogni tanto in qualche negozio, tra cui quello dell’NBA.

La coda era già lunga, ma per fare il City Pass (consente l’accesso a 7 monumenti – Empire State Building, Statua della Libertà o crociera panoramica, Museo di Storia Naturale, Guggenheim, Moma, Metropolitan – a soli 74 $, con un risparmio del 40% ), o anche per chi ce l’ha già, bisogna andare al banco informazioni, saltandola. Qui c’erano diverse file, ma sicuramente molto più brevi.

Il Moma raccoglie diversi tipi di arte, dalle fotografie, al design, all’“arte” contemporanea, a quella moderna, con dipinti di Picasso e Matisse. In un paio d’ore siamo riusciti a girarlo tutto, seppur vedendo molto rapidamente alcune parti.

Da qui, essendo la giornata bellissima, abbiamo pensato di salire sull’Empire State Building.

La coda era lunghissima, ma era presto, neppure le 14, così ci siamo fermati.

In realtà, una volta entrati nell’edificio, la coda è stata ancora lunga, molto lunga, tanto che quando siamo riusciti ad arrivare all’86° piano era buio ed erano quasi le 18. Assurdo.

Certo, il panorama è sempre bello, ma …

Proprio sotto c’è una birreria in cui abbiamo deciso di fermarci per cena, per riposare finalmente la schiena dopo 4 ore di coda, oltre al tempo passato in piedi per la visita del Moma.

Insomma … cotti!! 30 dicembre 2008 Giornata ricca ed entusiasmante, ma molto stancante.

Ieri sera, prima di tornare in camera, abbiamo trovato il depliant con la pubblicità del volo sopra Manhattan in elicottero e, questa mattina, vedendo il cielo azzurro, abbiamo pensato di approfittarne.

Con la linea R, che passa proprio dalla 28th, siamo arrivati a Whitehall St.

L’eliporto rimane a pochi passi, sulla sinistra. Qui operano 3 compagnie che hanno più o meno elicotteri. Noi abbiamo beccato il più sfigato e ci siamo fatti una coda di 2 h, vedendoci passare davanti tante persone, ma pace, ne è valsa la pena! In realtà si vola sull’Hudson River e da qui si vede comunque Ground Zero, l’Empire State Building, il Madison Square Garden, Central Park e, naturalmente, la Statua della Libertà. Il tutto in 15 minuti.

Siamo poi passati da Wall Street ed arrivati a Ground Zero. Sebbene siano passati 7 anni … è ancora pieno di gru ed operai che lavorano.

Ci siamo spostati dal lato opposto, al South Street Seaport, dove si trova una zona di locali bassi, costruiti in legno, che poco centrano con i grattacieli che hanno attorno e proprio per questo la caratterizzano. Da qui poi si gode un ottimo panorama del ponte di Brooklyn, sui cui successivamente siamo saliti, arrivando a superane la metà.

Non ancora esausti, prima di tornare in albergo, siamo passati da Chinatown, Little Italy e Soho.

Ho fatto una puntata da Louis Vuitton, ma costa più che in Italia!! Per domani è prevista neve … vediamo! 31 dicembre 2008 Neve!! È iniziato a nevicare verso le 9, poco fitta, e portata un po’ dal vento, ma si è attaccata subito.

Per ripararci, siamo andati al Metropolitan. Come sempre abbiamo iniziato con entusiasmo, passando tutte le sale. Superato il primo piano, invece, ci siamo dedicati solo alle aree più importanti.

Da lì abbiamo percorso parte di Central Park, tra la neve e gli scoiattoli. Spero di avere tempo per tornarci.

A quel punto è iniziato il giro di negozi, da quelli con i giochi per bambini, FAO Schwarz e Disney, al Nike Store, al tanto desiderato Tiffany, dove mi sono comprata il braccialetto che volevo.

In realtà le Nike le ho comprate al Lady Footlocker che si trova vicino a Macy’s, l’unico ad avere quel modello.

Nel frattempo il cielo è tornato sereno.

Siamo tornati in albergo a riposarci un po’ e a scaldarci dal freddo.

Alle 23 siamo riusciti ed abbiamo cercato di avvicinarci a Times Square. Molte strade erano state bloccate con le transenne, era pieno di polizia, ma siamo riusciti comunque a fermarci lungo una strada laterale e ad assistere alla discesa della famosa palla.

Passata la mezzanotte, come lo scorso anno a Londra, tutti si sono girati e si sono allontanati dalla zona della festa ed anche noi siamo tornati in albergo, infreddoliti.

Ho impiegato parecchio tempo, una volta sotto le coperte, a scaldarmi e quindi a dormire.

1 gennaio 2009 Giornata ricca di shopping e quindi di spese. In un solo giorno siamo riusciti a spendere più di 900 $.

Sulla guida del Touring avevo trovato l’indicazione di un negozio che vende tecnologia, B&H (420 Ninth Ave – all’altezza della 34th), ed è davvero eccezionale. È enorme, super organizzato, con nastri trasportatori, gestito da ebrei. Siamo riusciti a comprare la macchina fotografica nuova, risparmiando circa 100 € rispetto al prezzo che ha in Italia.

Quindi da Macy’s Marco ha fatto qualche acquisto da Ralph Lauren, mentre nella parte donna … non ho trovato nulla di interessante, forse perché non mi serve nulla… Abbiamo acquistato entrambi delle magliette all’Hard Rock Cafe ed al NBA Shop.

Tornando siamo passati anche da Bloomingdale’s, ma siamo usciti a mani vuote.

2 gennaio 2009 Giornata dedicata alle ultime visite.

Siamo andati prima verso sud, a piedi, passando dal Flatiron Building ed arrivando in Union Square Park, dove, avevo letto, in alcuni giorni della settimana, tra cui oggi, si tiene il mercato ortofrutticolo. Non so se fosse troppo presto (9.15 circa), ma c’erano solo una decina di bancarelle.

Risalendo, siamo passati da Gramercy Park, ed abbiamo preso il metrò per andare da Abercrombie, ma, anche oggi, c’era una lunghissima coda, così siamo entrati in Central Park e mi sono divertita a scattare un po’ di foto agli scoiattoli, prima di andare al Guggenheim. La visita del museo è stata molto breve, sia perché non è molto grande, sia perché diversi piani erano occupati da una mostra fotografica temporanea, sulla cui qualità … non mi esprimo! La parte più interessante è comunque la struttura dell’edificio.

Siamo rientrati in Central Park e nel frattempo aveva iniziato a nevicare.

Siamo passati dalla casa di John Lennon, davanti alla quale è stato ucciso, e da Strawberry Fields.

Per finire siamo arrivati al Lincoln Center e dal Carnegie Hall.

Siamo tornati in zona Empire ed abbiamo fatto gli ultimi acquisti.

Questa sera ci aspetta Grease, mi alletta molto, ma segnerà definitivamente la fine della vacanza.

3 gennaio 2009 Grease è stato bello, avevamo ottimi posti, centrali, lungo la prima fila della balconata. Hanno cambiato un po’ di scene rispetto al film, ma è stato divertente. E poi Kenickie, l’amico di Danny Zuko … che fisico!! Questa mattina abbiamo fatto le valigie, colazione ed in taxi siamo andati in aeroporto.

Anche per il viaggio di ritorno abbiamo fatto scalo a Chicago, questa volta senza ritardi. Non è stato necessario fare il riconoscimento bagagli, quindi è stato anche più semplice. Partenza da NY alle ore 13, arrivo a Milano Malpensa alle 9 del mattino del 4/1. Troverete le foto ed altri miei diari sul sito www.Formicamania.It



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