New york, washington, philadelphia

DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 Ore 10,30 volo 198 America Airlines diretto Milano Malpensa NY JF Kennedy Ci siamo!! Sono le 11 e siamo in decollo da 15 minuti verso New York!! Stiamo sorvolando le Alpi, il bianco delle cime innevate si staglia su un cielo particolarmente azzurro. La giornata è fantastica, sarebbe stupendo atterrare nella grande mela...
Scritto da: enry118
new york, washington, philadelphia
Partenza il: 05/10/2008
Ritorno il: 20/10/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 3500 €
DOMENICA 5 OTTOBRE 2008 Ore 10,30 volo 198 America Airlines diretto Milano Malpensa NY JF Kennedy Ci siamo!! Sono le 11 e siamo in decollo da 15 minuti verso New York!! Stiamo sorvolando le Alpi, il bianco delle cime innevate si staglia su un cielo particolarmente azzurro. La giornata è fantastica, sarebbe stupendo atterrare nella grande mela con gli stessi colori.. Nessun ostacolo alle procedure d’imbarco, nessun ritardo per quanto riguarda il decollo. Non siamo in Agosto e si vede. Malpensa gode di un clima tranquillo, un pò di coda al check-in ma per il resto tutto ok. Ore 18,30 il volo prosegue tranquillo. L’intrattenimento fornito dalla compagnia aerea non è un granchè, il pranzo buono a base di lasagne con una strana insalatina agrofolce ed un piccolo dessert alla fragola. Il nostro vicino di posto ha abbandonato il cubo di Kubric per mangiare e adesso sta disturbando mezza cabina russando come un tricheco. Molti si guardano divertiti ma nessuno osa fare niente. Io ho iniziato il mio libro poi mi sono addormentata. Ore 18,45 30 minuti all’atterraggio. Siamo sopra Boston il viaggio è proseguito tranquillo con tanto di pizza margherita alle ore 18,00. Il tempo quassù è sempre favoloso, cielo azzurro e limpido ma non ci hanno ancora informato sulla temperatura della Grande Mela. In questo momento sta passando sui video un filmato con le modalità di disbrigo delle pratiche aereoportuali. Sembra tutto abbastanza semplice ma forse non abbiamo ben presente le dimensioni dei posti…Comunque sia l’avventura inizia. Atterriamo al JF Kennedy l’aereoporto di New York in territorio New Jersey. Ora locale di arrivo le 13,30. Temperatura 60 gradi F!!!. L’aereoporto è composta da 8 terminal collegati tra loro da un air-train una sorta di monorotaia ( presente Gardaland ? Bè un pò più grossa !!!). Ci troviamo così alla fermata della metropolitana che ci porterà in città. Ci studiamo un pò la cartina e capito dove dobbiamo scendere per cambiare linea della metro facciamo il biglietto 7 dollari comprensivo del costo dell’air train 5 dollari e di una corsa in metro 2 dollari. La fermata più vicina al nostro Hotel è la 50th street, visto che il Portland Square si trova nella 47th. Scendiamo e ci guardiamo intorno. La metro è proprio vecchia, pulita ma buia…Siamo in America ma sembra che le scale mobili non siano ancora state scoperte, così ci trasciniamo i bagagli per due rampe di scale verso la superficie, usciamo e…….Pazzesco ragazzi siamo a New York!!!! siamo due anime piccole piccole in mezzo ad una marasma di persone colorate che camminano veloci rincorrendo taxi gialli che passano anch’essi veloci. Alziamo lo sguardo e quello che ci sta intorno ci mozza il fiato…Decine e decine di grattacieli si stagliano contro un cielo azzurro schiarito da un sole a cui purtroppo quaggiu è fatto divieto di arrivare. Prendiamo confidenza con gli incroci …Capiremo poi che orientarsi in questa città è semplicissimo ci si basa sugli incroci fra strade. Ogni via ha un numero progressivo che si incrocia con un’altra via che ha anch’essa un numero progressivo…Semplicissimo!!!! Il nostro hotel è un pò deludente, la camera piccola come anche il letto…Il bagno essenziale…Ma la posizione ottima. In fondo alla via ecco iniziare le luci sfavillanti ed i mille colori di Time Square. Si disfano i bagagli, e subiro pronti per un primo giro…Non ci sembra vero…La nostra faccia lascia trasparire tutto lo stupore di cui siamo capaci…È ora di cena. Si va da TAD’S STEAK per il primo assaggio di carne. Posto curioso, funziona come un self service. Le foto dei vari menù sono appese in alto, la carne viene cotta davanti ai tuioi occhi, appoggiata su un vassoio che ti porti comodamente al tavolo. Buon Appetito questa è l’America!!!!!! Dopocena con giro panoramico di Time Square alla scoperta delle proposte dei vari maxi schermo…Buffissimo quello sopra lo store della “MMS” con l’animazione dei pupazzi e mille colori sfavillanti. Decidiamo di entrare allo store della VIRGIN, ma dopo un pù la stanchezza si fa sentire. In italia sono le 2 e 30 di mattina…Forse è meglio riposare. Da domani ci sarà un “grosso lavoro da smaltire”………

LUNEDI’ 6 OTTOBRE 2008. Sveglia ragazzi. E’ mattina, siamo a New York, la città ci aspetta. Colazione al caffè Europa una catena molto presente nella città. Adesso capisco perchè gli hotel offrono il solo pernottamento. Il bar offre ogni specie di prelibatezza sia dolce che salata, brioches a volontà, muffins, torte, bagel con salsa al formaggio, omelette, frutta già tagliata e pronta per essere gustata…Quello che manca è il caffè o perlomeno il caffè come lo intendiamo noi. Il loro White-coffe è quella brodaglia nera in bicchieroni tipo Mac-Donald molto comodi per il passeggio sporco di …Latte. Una vera —–schifezza!!!! Guda alla mano a piedi verso Rockfeller Center…Non è distante da noi, quindi optiamo per una bella camminata e rimandiamo l’impatto con la metro. Rockfeller Center è proprio bello, oggi particolarmente animato in quanto è il “safety fire day” e la piazza è gremita di automezzi dei vigili del fuoco in esposizione con tanto di banchetti infomativi e dalmata gigante vestito da vigile del fuoco per le foto. Riconosco la famosa pista del ghiaccio che ogni tanto la tv italiana riprende, oprattutto nelle feste natalizie. Davanti a noi si staglia il Top of the Rock building. Chiediamo se sia possibile salire usando il nostro New York City pass, ma ci dicono che l’edificio è uno dei pochi non presenti nella tessera. Decidiamo comunque di salire…La giornata è bella e il panorama da lassù deve essere splendido. Un ascensore con soffitto trasparente e lucine intermittenti ci “spara” in pochi minuti al 70 piano…Solo le nostre orecchie si accorgono di quanto siamo in alto. Arrivati in cima il panorama è davvero mozzafiato…Non fosse che per quei nuvoloni scuri che si vedono verso l’orizzonte. A malincuore si scende per il tour all’interno del centro che capiamo in parte in quanto la guida, che ci ha dotato di cuffiette e apparato radio, parla velocissima ed il suo americano non è propriamente alla nostra portata. Alla fine del tour ci fiondiamo nello store della NBC dove troviamo un sacco di oggetti che richiamano i programmi TV più in voga in questo periodo. Usciamo e dei ragazzi ci fanno gentilmente passare dall’altro lato della strada…Il nostro lato è stato temporaneamente vietato al passaggio in quanto si sta girando la scena di un film o di una fiction…Insomma siamo all’interno di un set cinematografico…Non riconosciamo nessuno dei presenti, ma siamo comunque gasatissimi. Decidiamo di effettuare anche il tour del Radio City Music Hall che rimane sempre nella zona. Questa volta la parlata della guida è tranquilla e ci permette di capire di più. L’interno del teatro è veramente bello…Un gruppo rock sta facendo il sound-check per la serata. La guida ci accompagna perfino sotto il palco per mostrarci lo strano meccaniscmo che permette alla pedana centrale di salire per accompaganare sul palco le stars. Ci concediamo uno spuntino con un bretzel il famoso pane che fino ad oggi pensavo fosse solo altoatesino e scopro invece tipico newyorkese,dolce e salato con molte varianti- E’ già pomeriggio. Il tempo vola e le cose da vedere sono veramente tante. Ci dirigiamo quindi verso il MOMA, il museo di arte moderna…Non siamo grandi intenditori ma alcuni oggetto sono veramente particolari. Purtroppo non riusciamo a vedere tutto perchè è già l’ora di chiusura ( i musei chiudono alle 5 e 30). Siamo stanchi ma per oggi niente metro. Si torna tranquillamente in zona hotel per cenare. Guardiamo i negozi. In questa zona ce ne sono di particolari, molti con tema centrale Halloween. Sulla strada del ritorno…Che fortuna caputiamo proprio sotto l?Empire State Building…Sono oramai le 7 e mezza ma l’odea di vedere NY illuminata da lassù ci piace un casino. Controlliamo se è ancora aperto…..Aperto?? La coda è interminabile…..Tra l’altro gli ascensori sono due, il primo si ferma pochi piani dalla “vetta”, l’altro ti porta in cima…All’86 esimo piano…SPETTACOLARE!!!!!! da brivido e mai termine fu più azzeccato le pesanti pareti trasparenti in plexiglass non riescono a bloccare questo freddo pungente…In pochi minuti diventiamo dei pinguini, ma lo spettacolo ci distrae e le foto si sprecano…A malincuore scendiamo ripromettendoci di salire un’altra volta. Si cena al China Town express un self service di cucina cinese e thai…Ultima tappa per una cioccolta calda allo Sturbucks cafè e a nanna. Notte NY!!! MARTEDI’ 7 OTTOBRE 2008 Si ritorno al caffè Europa per la colazione ma questa mattina ci sentiamo già molto americani, quindi omeltte con formaggio, patate stufate, pane tostato ed imburrato…Molto imburrato…Succo d’arancia e caffè. I nostri piedi già si lamentano …Decidiamo quindi di organizzarci con la metro card al costo di 25 dollari valida per 7 giorni, trasporti illimitati.

La giornata è bella, il cielo azzurro invita…Quindi decidiamo di scendere a downtown per prendere il battello che ci porterà alle isole Ellie e Liberty.

Inutile dire che non solo noi abbiamo avuto questa idea, quindi troviamo un marasma di gente che aspetta pazientemente in coda di potersi imbarcare- Prima di salire i nostri zaini, marsupi e simili vengono controllati al metal detector. Poi si parte. Il giro prevede come prima tappa Liberty Islanda con la mitica statua, poi Ellie Island l’sola che ospita il museo dell’immigrazione. Ritorniamo nel pomerggio, non perchè il tragitto sia lungo ma perchè la gente è veramente tanta ed i battelli purtroppo non volano. Ci incamminiamo nel Financial District, la seriosa Wall Street, la borsa, il mitico toro con foto ricordo…Degli attributi, Trinyty Church ed il suo piccolo cimitero…Cammina cammina arriviamo a Ground Zero dove una volta c’erano le torri gemelle. Dal cantiere che vediamo dovrebbe sorgere una torre, la Freedon Tower, e due piscine poste sulle basi delle vecchie torri. Si riprende la metro per tornare in zona Hotel. Ceniamo in un pub…In America la mancia è obbligatoria e addirittura molti ti indicano la percentuale che devi lasciare. Capiamo il perchè di tanti self service..E come mai questi siano così frequentati. Indubbiamente mangi di più e spendi molto meno. MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2008 Questa mattina facciamo colazione al Gourmet 47 è un piccolo supermar ket con un’area dedicata alla colazione…Osserviamo le persone che vengono a farsi fare il panino per il pranzo…E ci chiediamo a che ora inizino a lavorare visto che sono quasi le 10. Bighelloniamo un pò nei paraggi… Lo store della MMS due piani, pienissimo delle famose praline e di tanti tanti tenerissimi pupazzoni. Entriamo da LEVIS, allo store dell’Hard Rock Cafè e in altri negozi vista la grande scelta esistente in questa zona. Percorriamo la via dei teatri, dove sono parcheggiati parecchi scuolabus gialli…Probabilmente qualche scolaresca sta assistendo agli spettacoli…Ed eccoci da Madame Toussaud il famoso museo delle cere. All’interno una sensazione stranissima…Persone vive e vegete si mischiano a statue di cera, talmente simili da sembrare umane..Certo, alcune sono un pò “antiche”, ma l’imnpatto che danno e comunque molto forte. Oggi sarebbe l’ultima notte al Portland Hotel ma decidiamo comunque di prolungare il periodo fino a Domenica e dopo aver valutato altri hotel questo si è rivelato come prezzo e posizione comunque uno dei migliori. Quindi oramai è deciso …Ancora quattro favolosi giorni da passare nella grande mela GIOVEDI’ 9 OTTOBRE 2008 Oggi per colazione cambiamo supermarket…Qui c’è un ottimo cappuccino che per qualche minuto ci porta un pò di nostalgia dell’Italia. Giornata dedicata alla scoperta dei quartieri. Prima tappa Chinatown…Una marea di negozi e palazzi tutti attaccati, tutti colorati con mille prodotti alimentari in esposizion, tanti striscioni e tanti bambini felici e festanti per le strade…In fondo al quartiere c’è la strada di collegamento con Brooklyn che porta al mitico ponte…Da vicino è proprio come lo vedi in televisione…Rimaniamo un pò in contemplazione facendoci scaldare da questo strano sole autunnale. Prossima tappa Little Italy…La festa del cibo!!!!! Il quarterie è pienissimo di insegne e bandiere con i tre colori. Inoltre pullula di ristoranti strapieni di turisti che assaggiano le nostre prelibatezze…Passiamo poi da Soho dove ammiriamo i famosi palazzi in ghisa…Poi sulla strada principale la scelta tra un negozio e l’altro è veramente difficile…Scopriamo che è il quartiere adatto agli acquisti c’è ogni tipologia di negozio ed i prezzi sono davvero competitivi…Rientrando verso l’hotel ci fermiamo da Macy’s aulla 32th street, il più grande store dei New York…Non ci crederete ma il piano che mi ha stupito di più è quello di biancheria intima…Non tanto per la bellezza degli articoli esposti ma per le taglie degli stessi…Come saprete le newyorkesi non sono propriamente filiformi…Rientriamo carichi di acquisti, stanchi ma soddisfatti…Si cena da Sbarro. VENERDI’ 10 OTTOBRE 2008 Vista la bella esperienza di ieri anche oggi colazione al “supermercato”…Poi ci si incammina (tanto è vicino e la giornata anche oggi è fantastica, da maniche corte!!!!) verso Central Park…Ammirando i diversi stili dei palazzi nelle vicinanze. Central park è pieno di gene che cammina, corre, porta a spasso gli animali o semplicemente è sdraiato a godersi il tepore del sole, a studiare, leggere o dormire. La nostra intenzione è quella di noleggiare dei roller e percorrerlo così ma dopo quasi mezz’ora di cammino il centro di informazioni ci comunica che la cosa è impossibile …Guardiamo la cartina e ci rendiamo conto che il tratto percorso non è neppure un quarto di tutto il parco.. Urge una drastica decisione…Torniamo all’ingresso del parco dove un ragazzo di colore Joseph ci consegna due biciclette stratosferiche…All’ultimo grido, nel senso proprio che gridano tutte le volte che tocchiamo i freni o i cambi…Comunque sia attraversiamo questo grandissimo polmone verde…Tante inquadrature le riconosco…Di quanti film hanno fatto parte!! i laghetti sono molto romantici..Le barchette scivolano sull’acqua verde molto dolcemente…C’è perfino un castello su un piccolo altopiano…Arriviamo fin quasi alla punta …Nel territorio di Harlem e ce ne accorgiamo perchè le persone ci appaiono un pochino più …Abbronzate e non penso sia merito del sole…. Il tempo di noleggio dei potenti mezzi sta per scadere quindi decidiamo di rientrare scendendo dall’altro lato del parco…Ci fermiamo il tempo necessario per gustarci un meraviglioso hot dog jumbo (jumbo nel senso che il wurstel è gigante…E ritorniamo su Columbus Circle la famosa piazza dedicata dove ritroviamo Joseph a cui riconsegnaimo le bici. Una vigorosa stretta di mano e siamo nuovamente appiedati…

E’ primo pomeriggio abbiamo ancora mezza giornata. Decidiamo quindi di dirigerci verso la 49tth, dove, costeggiando il fiume dovremmo trovare l’INTREPID museum…Un museo di aerei su una vera e propria portaerei…La strada è lunga anche perchè in quella zona non arriva la metro quindi ci fiacciamo una bella scarpinata sotto un sole più che primaverile…Peccato che al nostro arrivo scopriamo che il museo à chiuso per restauri e che verrà riaperto solo l’8 di Novembre. Costeggiando l’Hudson in direzione sud troviamo il punto di partenza dei battelli per le crocere attorno all’isola. Ormai è tardi ma decidiamo di tornare l’indomani per effettuare quella di tre ore che effettua il giro completo dell’isola. Ripercorriamo la strada verso “casa”…Abbiamo ancora un pò di tempo prima di cena ma le gambe non permettono molte altre iniziative…Facciamo quindi una puntatina al Museo del Sesso…Un pò deludente peraltro (un’infinità di filmati hard e qualche oggettino strano!!!) si cena da Sbarro, una catena italiana che offre vari tipi di pasta e pizza, e a nanna. SABATO 11 OTTOBRE 2008 Colazione in un altro drugstore…Oggi si va di omelette cheese oltre al solito cappuccino…

Metro e ci si dirige verso “The Village” il quartiere universitario. Forse il giorno non è stato molto indovinato per vedere gli studenti e la vita scolastica tipica dei giorni feriali. In compenso i parchetti pullulano di scoiattoli. Ci spostiamo verso Port Autorithy il punto di raccolta dei bus dove acquistiamo il biglietto per Washington per dopodomani. La giornata è splendida; ottima quindi per la crocera rimandata ieri. La Circle Cruise dura tre ore ed è una crocera panoramica intorno all’isola di Manhattan percorrendo dapprima l’Hudson River con puntatina a Liberty ed Ellie Island, poi l’East River attraversando i maggiori ponti di New York. I più belli sicuramente quello di Brooklyn e G. Washington. Gli altri si presentano un pò vecchi anche se fanno comunque la loro scena. La periferia è abbastanza normale, molto diversa dall’idea che abbiamo noi di America e comunque come ci può apparire il sobborgo di una qualsiasi cittù. La parte nord mi ha stupito per la quantità di verde e per le poche abitazioni, oserei dire che è quasi selvaggia. Ritornando verso il punto di partenza lo skyline di Manhattan sbalordisce sempre.

Ritornardo indietro, a piedi verso la metro notiamo, sull’ottava avenue all’incrocio con la 50 street l’inizio di una colonna interminabile di bancarelle colorate che proseguono fino alla Columbus Circle. Realizziamo che domani è il Columbus Day e gli abitanti della cittadina si preparano già oggi. Nell’aria si mescolano i profumi dei cibi più strani…Prelibatezze thailandesi, crepes francesi, pita chicken (spiedini di carne di pollo in salsa BBQ all’interno di una simil piadina) burrito messicano (tacos con carne, fagioli, riso verdura e salsa), pannocchie BBQ, insalate frullati di frutta limonate a fiumi. C’è veramente l’imbarazzo della scelta, così, anche se avevamo già mangiato da Mac Donalds assaggiamo uno spring roll thai (involtino con carne e verdure).L Per la cena si ritorna da SBARRO.

Domani è il nostro ultimo giorno a NY. DOMENICA 12 OTTOBRE 2008 Dopo l’ormai tipica colazione da Gourmet 47 ci dirigiamo al centro informazioni di Tima Square alla spasmodica ricerca di un PC dove poter prenotare l’hotel su Washington visto che in camera non c’è segno della connessione via palmare. Alla fine il tempo scorre veloce e prenotiamo anche se non siamo totalmente sicuri della scelta fatta…

E’ ormai tarda mattina e decidiamo di dirigerci ad Harlem per visitare il quartiere e magari riuscire a sentire dal vivo uno dei famosi gospel propinati tante volte dal cinema. NY offre un vero e proprio tour per Harlem ed i suoi gospel…Ma a quanto ne sappiamo è una cosa propriamente costruita su misura per il turista. Noi volevamo toccare con mano…Non vi dico …Un’esperienza incredibile capitata proprio per caso…Arriviamo nel quartiere, peraltro non particolarmente bello ma molto tranquillo, tanti parchi verdi e molte persone a godersi il tepore di questo sole autunnale. Passiamo vicino a diverse cappelle…Tutte con funzioni in corso ma tutte a porte chiuse e la nostra timidezza o forse meglio dire ignoranza del tipo “ma si potrà entrare???” ci fanno proseguire. Fino a quando troviamo una cappelletta di fianco ad una scuola dove è in atto una funzione…Molto timidamente raggiungiamo l’atrio della stessa e sostiamo lì una decina di minuti mentre un pastore donna, nero e…Molto in carne sta predicando con tanto di microfono in mano e andatura lenta …

Una giovane donna ci invita ad entrare…E noi la seguiamo in questa piccola cappella in cui saranno presenti 40 anime.

La “pastora” continua il suo sermone, i presenti le rispondono, confermano quello che dice con degli oh yes, oh right..Con applausi…Peccato per noi non essere completamente padroni della lingua. Ad un tratto lei rallenta il ritmo della sua parlata e l’organo inizia a suonare, il coro ad accompagnarla …Il tutto esplode in un gospel di quelli veri…Mentre molti cantando si avvicinano ai piedi dell’altare e si prendono per mano formando una lunga catena ..Il canto prosegue e l’emozione, per quanto mi riguarda si fa sempre più intensa…C’è un uomo tra loro la cui voce mi arriva diretta al cuore…Il canto finisce, ognuno guarda il suo vicino e l’abbraccia…Nell’aria si percepisce un non so che di mistico, di magico, di sacro…Non solo, le persone tornando al loro posto ci passano accanto e ci danno la mano in segno di pace. La pastora riprende a parlare, capisco che la funzione sta per finire…Ad un certo punto non comprendo bene ma…Sta parlando di noi due, ci indica e ci chiede se siamo di lì o di fuori…”we come fron Italy”…Diciamo nel nostro misero inglese e scroscia spontaneo un applauso…Credetemi ho il magone!!!!! La pastora ci dà la sua benedizione e ci invita a tornare…Gospel finale ed altre persone vengono a salutarci…La funzione finisce, noi usciamo mentre fatico a trattenere le lacrime…Tutto questo mi ha veramente toccato nel profondo…Dovunque andrò avrò sempre un bellissimo ricordo di questo piccolo quartiere nero e dei suoi gentilissimi abitanti!!!!! Pranziano in un self service cinese, poi si ritorna verso la Columbus Circles pensando di ritrovare il mercatino del giorno precedente che invece non c’è più!!!! Scopriremo poi che New York festeggia il Columbus Day il 13 quindi, giorno della nostra partenza alla volta di Washington. Diamo una sbirciata ai negozi per gli ultimi acquisti, si cena in un ristorante messicano sopra il Bubba Gump store e via in hotel a preparare la valigia…..

Che dire…NEW YORK arrivederci… non è una frase fatta “è stato bello!!!!!!”

13 – 14 – 15 OTTOBRE 2008 WASHINGTON Che dire di questa città? Imponente, maestosa, elegante…Sobria…

I monumenti ed i siti che visitiamo sono tutte strutture quadrate o rettangolari enormi, tutte vicine, tutte bianche come costruite da bambini con i LEGO. Le strade enormi, tutte a quattro corsie, due per ogni senso di marcia. Il nostro hotel è in periferia Arlington, famosa per il cimitero…Non è comodissima ma una navetta ci accompagna comunque alla più vicina stazione metro…La Pentagon City. L’hotel, un Best Western, è molto confortevole con una camera che sembra un monolocale, bagno, antibagno e veranda. Peccato non avere il tempo di godersela un pò di più…

Washington ha davvero tante cose da vedere…Se sei un amante della storia o dell’arte una settimana non ti basta. Noi dobbiamo cavarcela con due giorni visto che il primo se ne è andato tra viaggio (4 ore di pullmann da NY) e ricerca dell’hotel che, grazie ad alcune indicazioni errate o male interpretate da parte nostra ci è costata due ore di fatica, un ticket metro e un passaggio in taxi. Al contrario di quella newyorkese la metro è bellissima, moderna di buon gusto estetico, vagoni quasi nuovi con moquette e molti posti a sedere. Semplice da capire e le scale mobili presenti sono un buon aiuto a chi cammina già tutto il giorno. Prendiamo la metro fino a Capitol South e da qui non c’è che l’imbarazzo della scelta…Capitol Hill, il tribunale, la biblioteca The Library of Congress (strordinaria!!!!! lì dentro potrei leggere qualsiasi cosa…Scale in marmo bianco, colonne con capitelli arzigogolati, rosoni anch’essi bianchi che si contrappongono ad una marea di affreschi su pareti e soffitti. Da rimanere a bocca aperta.). A parte il Capitol con l’austero cupolone, gli altri monumenti presentano la stessa struttura esterna. Un enorme scalone d’ingresso, colonnato immenso, tetto stile greco. La Mall è il territorio tra il Capitol ed il monumento a Washington, un lungo e largo viale con tanto terreno attorno occupato da ben 14 musei. Tutto questo è proprietà della Smithsonian (uno dei più famosi istituti di ricerca mondiale) che da accesso gratuito a qualsiasi museo tu voglia visitare da quello di storia naturale, quello degli indiani d’america, quello delle icone americane, quello dello spazio e degli aerei…Ed altri ancora. Pranziamo al ristorante indiano del Museo degli indiani d’America…Ci gustiamo un indian taco, piatto unico formato da una base di focaccia fritta ricoperta con uno stufato di carne sfilacciata, speziata e macerata nel vino, salsa di formaggio, pomodoro e insalata…Una vera delizia. Visitiamo un pò il museo veramente interessante e molto curato nei dettagli. Usciamo per immergerci nel museo degli aerei e dello spazio dove passiamo gran parte del pomeriggio. Il secondo giorno visitiamo il Cimitero di Arlington, che per territorio risulta appartenere allo stato della Virginia. Chiamarlo cimitero è sicuramente giusto ma molto riduttivo…Un paese, un paese con tante, tantissime piccole lapidi di marmo bianco. L’occhio non riesce a vedere il termine di quell’estensione…Tombe famose catturano la nostra attenzione la famiglia Kennedy, gli astronauti del Challenger…Per non parlare del monumento al milite ignoto…Grande, grandissimo. Quì, allo scoccare di ogni ora viene effettuato il cambio della guardia…Molto particolare Non abbiamo visto tutto ma decidiamo comunque di uscire per vedere qualcosa ancora della città. Riprendiamo la metro e ci dirigiamo verso il centro. Anche oggi fa un gran caldo e ne aprofittiamo per mangiare qualcosa nei giardinetti di un centro commerciale. Un edificio ci colpisce per la sua torre campanaria e ci fermiamo per scattare una foto…Una ragazza ci dice che l’edificio davanti a noi è il vecchio ufficio postale, oggi adibito a centro commerciale, il Pavillon center e che se vogliamo possiamo salire sulla torre. Da lassu si gode la vista del “Federal Triangol” Casa Bianca, Monumento a Washignton e Lincoln Memorial…

Inutile dire che seguiamo il suo consiglio; un’ascensore ci porta in vetta e da li non solo siamo spettatori del mitico triangolo, ma dall’altra parte il cupolone del Capitol fa bella mostra di se. Scendiamo dalla torre, raggiungiamo la casa Bianca ed il monumento a Washington. Bighelloniamo ancora un pò per la città, raggiungiamo il quartiere di Chinatown ma dopo aver visto quello di New York questo è una vera desolazione. Decidiamo quindi di ritornare verso l’hotel e di cenare in un ristorante messicano dove ci viene servito un favoloso “burrito” con contorno di fagioli stufati, salsa di formaggio, nachos e birra. Domani mattina si riparte meta Philadelphia. Washington, mi lascerà comunque un bel ricordo ma non è riuscita a far breccia nel mio cuore. 16 – 17 – 18 OTTOBRE 2008 PHILADELPHIA Ancora due ore di pullman…Questa volta sulla via del ritorno verso New York. Giornata bella anche oggi, più che autunno qui stiamo vivendo una nuova primavera!!!!! Questa volta ci siamo informati bene e al nostro arrivo sappiamo perfettamente quale linea della metropolitana prendere per raggiungere il nostro hotel, un Comfort Inn. Al nostro arrivo siamo piacevolmente sorpresi dal fatto che l’hotel si affaccia proprio sul Delaware e la nostra camera offre una favolosa vista sul Benjamin Franklin bridge che collega lo stato della Pennsylvenia al New Jersey. Philadelphia è una New York in miniatura…Il centro offre le stesse caratteristiche della grande mela…Addirittura c’è un edificio che ricorda il Crysler, c’è anche una gran bella cattedrale peccato i lavori di restauri in corso davanti alla stessa…Per il resto molti grattacieli tutti vicini, tutti attaccati a ricordarci che comunque anche qui siamo in America…Se ti allontani la città diventa molto più “normale”, molto meno metropoli americana. C’è la parte vecchia, dove sono posti gli edifici interessati dalla dichiarazione di indipendenza…Infatti è proprio in questa città che la stessa è stata firmata, nel palazzo della City Hall, vicino è esposta la Liberty Bell che sembra essere la prima campana che abbia fatto udire il proprioo suono dopo la dichiarazione di indipendenza…Sempre nella parte vecchia della città c’è la residenza di Betsy Ross che, secondo gli abitanti del luogo, è la donna che ha cucito la prima bandiera americana…

Superando il centro e dirigendosi dalla parte opposta al quartiere vecchio della città ci si trova in una zona molto verde, formata da un lungo viale alberato con ai lati diversi campi sportivi …Percorriamo il viale e alla fine troviamo un’enorme scalinata che porta al Museo di Arte Moderna della città ma non è il museo a catturare la nostra attenzione bensì la scalinata…Siamo in un “set cinematografico”…Quì è stata girata la scena finale di Rocky quando il nostro mitico Stallone sale la scalinata e, sulla cima, invoca il nome della mitica “Adriana”!!!! Inutile dire che la scalinata è piena di persone che si fanno fotografare correndo o in cima con entrambe le braccia alzate…Ai piedi della scalinata, in pò nascosta c’è una statua di Rocky ad altezza naturale…

La città offre un sacco di ristorantini carini, di negozi, di centri commerciali ed un mega mercato coperto dove, oltre ad acquistare generi alimentari, si può sostare per un lunch veloce scegliendo tra le cucine più svariate.

La sera la città si svuota e, a parte nei ristoranti, lungo le strade non c’è molta folla…È una parte di America molto tranquilla, una cittadina di per se molto normale…Il tranquillo termine di un bel viaggio…La tranquillità di questi giorno infatti ci è servita per riprenderci un pò dalla fatiche trascorse. Domani il pullman ci riporterà a New York, da lì faremo rientro in Italia…I ricordi di questa vacanza ci accompagneranno per un bel pò…Riscopriremo nei films tanti piccoli angoli e li sentiremo un pochino nostri, una leggera malinconia ci assalirà ma nello stesso tempo ci sarà la voglia di ripartire verso altre mete per provare sempre più queste meravigliose sensazioni che le esperienze di viaggio ti sanno regalare!!!!! Alla prossima!!!!!!!



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