Usa 2008: s. Francisco–los angeles–las vegas-n.y

Quante volte nei film avete visto la scritta di Hollywood sulle colline di Los Angeles, o il Golden Gate a San Francisco? Chi non ha mai sognato di andare in California? O di vedere le luci della Strip di Las Vegas illuminata a giorno ogni notte? Queste sono le mete a cui abbiamo pensato, io Davide, 25 anni di Aosta e la mia ragazza Chantal, 22,...
Scritto da: phayton
usa 2008: s. francisco–los angeles–las vegas-n.y
Partenza il: 31/10/2008
Ritorno il: 13/11/2008
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Quante volte nei film avete visto la scritta di Hollywood sulle colline di Los Angeles, o il Golden Gate a San Francisco? Chi non ha mai sognato di andare in California? O di vedere le luci della Strip di Las Vegas illuminata a giorno ogni notte? Queste sono le mete a cui abbiamo pensato, io Davide, 25 anni di Aosta e la mia ragazza Chantal, 22, quando abbiamo deciso di non andare in vacanza durante l’estate per risparmiare qualche soldino e regalarci questo super viaggio sulla West coast a novembre 2008! Come sempre ci siamo affidati per l’organizzazione di voli e alberghi alla nostra super agenzia CTS (Centro Turistico Studentesco) che come per ogni altro viaggio ci ha fatto risparmiare un bel po di soldi! Inizialmente volevo aggiungere un’altra metà, che prima o poi riuscirò a visitare: il Monte Rushmore in Sud Dakota (quello con le facce dei Presidenti per intenderci), ma una giornata li, voleva dire dover scalare a Denver e di li prendere un mini aereo per una cittadina sulle Black Hills chiamata Rapid City, con un bel dispendio non tanto economico ma di energie! E così abbiamo lasciato perdere. Abbiamo però incluso nel viaggio anche 3 notti a New York, che avevamo già visitato a Febbraio 2007, quando in mezzo a un freddo polare avevamo visto anche Washington e le Cascate del Niagara! La convenienza di tornare a New York sta nel fatto che sia all’andata che al ritorno dovevamo scalare in una città della East coast e quindi fermarci 3 notti a New York era un’occasione impedibile per rivedere la città più bella del mondo! A Luglio le prenotazioni erano già fatte: Voli intercontinentali:  Ginevra – New York (Newark) e New York (Newark) – San Francisco (Continental)  New York (Newark) – Ginevra (Continental) Costo A/R 737 Euro a testa Voli interni:  Volo San Francisco – Los Angeles  Volo Los Angeles – Las Vegas  Volo Las – Vegas – New York (JFK) Costo 331 Euro a testa Hotel:  Hotel Cova a San Francisco – 3 notti, 100 Euro a testa  Hotel Clarion a Los Angeles – 3 notti, 100 Euro a testa  Hotel Flamingo a Las Vegas – 2 notti, 133 Euro a testa  Hotel Pennsylvania a New York – 3 notti 243 Euro a testa Noleggio auto a Los Angeles:  Km illimitati, con navigatore e pieno benzina – 3 giorni, 145 Euro in due Assicurazione medica:  Indispensabile per gli USA – 39 euro a testa Quota associativa CTS:  Per ottenere sconti in sede di prenotazione e comunque anche durante il viaggio per ingressi in musei, attrazioni, mediante la tessera ISIC – 30 euro a testa Considerazioni sui prezzi: Buono il prezzo dell’intercontinentale. Ginevra e San Francisco sono divise da 10.000 km, non uno scherzo…

I voli interni anche costano davvero poco. Soprattutto i primi due che sono tratte brevissime di 1h. E ¾ d’ora. Mentre più caro evidentemente è il Las Vegas – New York, per il quale occorrono 5h. Di volo.

Fantastico l’Hotel Cova di San Francisco, 33 Euro a testa a notte sono pochissimi, considerato che in camera avevamo un tv al plasma da 32 pollici!! Il miglior 3 stelle mai visto! Peccato che si trova in una zona non così raccomandabile… Quindi pesate bene le due cose quando scegliete! Il Clarion di Los Angeles, allo stesso prezzo, è straconsigliato! Sei a 1,5 km dalla downtown! E quindi sei al centro di ogni posto che puoi visitare fuori Los Angeles (Hollywood, Long Beach, Santa Monica, Beverly Hills…). Pulitissimo, e persino dotato di piscina! Il Flamingo a Las Vegas è strepitoso! Come tutti gli alberghi di Las Vegas crediamo!! La camera aveva due tv, il salotto con due poltrono e divano e la vetrata che dava sulla Tour Eiffel del Paris Hotel e sulle fontane del Bellagio! Pulitissimo e enorme!! Consigliatissimo anche questo! Sull’Hotel Pennsylvania di New York stendiamo un velo pietoso. Centralissimo, sei al Madison Square Garden, molto grande e con una hall enorme che ti sembra di essere al Plaza, la nostra camera era più o meno pulita ma con spifferi che entravano dalla finestra tutta la notte, e una puzza di fumo indescrivibile. E poi il prezzo…Se qui abbiamo pagato 81 Euro a notte a testa a Las Vegas per essere giusti avremmo dovuto pagarne 500, e a San Francisco e L.A. 200!! I prezzi degli alberghi di NY sono vergognosi, ma questo già lo sapevamo…

Passiamo al viaggio: Venerdì 31 ottobre 2008 – GINEVRA La partenza è fissata per il 1° novembre dall’aeroporto di Ginevra Cointrin, che dista 150 km da casa alle 8 del mattino. Considerato che avremmo dovuto partire circa alle 4 per essere in aeroporto 2 ore prima, abbiamo deciso di anticipare la partenza alla sera prima. E cosi ho prenotato al volo l’Hotel Trente Trois, che si trova a meno di un km dall’aeroporto dove abbiamo pagato 44 Euro a testa per una stanza piu che dignitosa.

Arrivati in albergo, ci hanno regalato la tesserina del bus per poter arrivare all’aeroporto il giorno dopo in meno di 2 minuti! Appena sistemati i bagagli, siamo andati in bus a Ginevra (visto che era ora di cena) per cercare un ristorante e fare una passeggiata in una città che avevamo già visitato più volte e che amiamo! Siamo andati alla Gare de Cornavin in pieno centro e di li fino al Pont du Mont Blanc dove faceva un giusto un pochino freddo, per vedere il famoso getto d’acqua sul lago! Risalendo verso la Gare, abbiamo incrociato il ristorante messicano “Manana” in rue Chaponnière, e abbiamo mangiato li! Buono, (non avevamo mai mangiato messicano fino a quel momento) ma un po’ caro, 33 € a testa per due secondi.

Tornati in albergo siamo andati a nanna! Il giorno dopo si torna negli States!!!!! Sabato 1° novembre 2008 – GINEVRA-SAN FRANCISCO Alle 6 in punto eravamo già in aeroporto! Al check-in, ci hanno fatto una miriade di domande sul perché ci recavamo negli Stati Uniti, su cosa trasportavamo, ecc..Ecc..

Dopo aver lasciato le valigie abbiamo fatto colazione e alle 8.30, con mezzoretta di ritardo il nostro Boeing è partito! Abbiamo volato con Continental, dove non siamo riusciti a far funzionare la tv e quindi non abbiamo guardato nessun film . Siamo atterrati all’aeroporto di Newark (che si trova nel New Jersey, ma dal quale è più semplice raggiungere Manhattan che dal JFK…) a mezzogiorno, con le prime 6 ore di fuso orario sul groppone! Bellissimo l’atterraggio dove abbiamo costeggiato tutti i grattacieli di NY avvolti dalla nebbia! Abbiamo pranzato in aeroporto con una pizzettina diciamo americana, dopo essere passati per la dogana (meno code che due anni fa, e più educazione) e alle 17, dopo un attesa interminabile di 1h30 sulla pista ci hanno fatto decollare per San Francisco. Volo tranquillo ma faticoso, dopo le quasi 9 ore del primo, ce ne aspettano altre 6 per la California… Alle 20 siamo finalmente atterrati al San Francisco International Airport, con altre 3 ore di fuso orario rispetto a New York.

Abbiamo preso su consiglio di un signore dell’ufficio informazioni lo Shuttle che ci ha portato con 17 $ a testa al Cova Hotel (alla fine costa quasi come un taxi, solo che si ferma in diversi alberghi per poter scaricare tutti!) Alle 22 ci siamo messi a nanna (in Italia erano già le 7 di mattina del giorno dopo!!) Domenica 2 novembre 2008 – SAN FRANCISCO Alle 4 di mattina eravamo già svegli! Distrutti ma svegli… Effetto fuso orario! Così abbiamo cercato di stare nel letto ancora un po e poi abbiamo iniziato a leggere le guide per decidere cosa iniziare a visitare! Alle 7 siamo andati a fare colazione (è il primo albergo che troviamo negli USA che comprenda anche la prima colazione) nell’attico dell’ultimo piano con bellissima vista sulla città. Alle 8 siamo scesi in strada e ci siamo trovati… In mezzo ai barboni, ma non barboni normali, barboni matti…! Mah… Abbiamo percorso Ellis Street a tutta velocità, e una volta arrivati a Market Strett (che taglia in diagonale SF) la situazione è già migliorata! Insomma abbiamo scoperto che il nostro stupendo albergo non è molto ben localizzato, e di qui abbiamo deciso ogni sera di rientrare in taxi (ci avvicinavamo sempre il più possibile a piedi e poi con 3-4 $ di taxi arrivavamo direttamente in albergo). Abbiamo fatto il Muni Passport, una tesserina che con 18 $ a testa permette di viaggiare su autobus, tram, cable car e credo metro (non efficiente, buona per andare fuori città, Oakland, Berkeley…) tutte le volte che vuoi per 3 giorni! Abbiamo quindi preso il tram e ci siamo diretti all’imbarco per Alcatraz.

Non avevamo prenotato i biglietti per questa gettonatissima escursione, nonostante i numerosi consigli che avevo letto su internet, e abbiamo avuto fortuna, infatti ci hanno fatto salire subito sulla barca! La giornata non era bellissima, ma durante il breve tragitto nella baia, la vista sulla downtown era bellissima, e anche sul Bay Bridge, molto meno invece sul lato opposto, dove il Golden Gate era quasi completamente avvolto nella nebbia. Arrivati ad Alcatraz, abbiamo preso l’audioguida gratuita in Italiano e abbiamo visitato l’isola e più in particolare il carcere, dove siamo anche entrati nelle minuscole celle, che fino al 1963 hanno ospitato i più pericolosi criminali degli Stati Uniti tra cui Al Capone! Emozionante vedere le 3 celle con ancora i buchi da dove sono scappati gli unici 3 fuggiaschi della storia del carcere! Anche il cortile dell’ora d’aria riporta la mente a alcune scene del famoso film “Fuga da Alcatraz”! Bellissimo essere li” Abbiamo poi visto la biblioteca, le celle di isolamento, la sala mensa… Il tutto in circa due ore e trenta! Per cui è un escursione che vi consiglio e che non porterà via molto tempo! Ritornati a terra abbiamo cercato un ristorante li in zona (Fisherman’s Wharf) e ci siamo casualmente imbattuti nel Pier 39! Noi non lo conoscevamo ma è il molo più famoso di San Francisco! E’ una cozzaglia di ristorantini, negozietti ecc… E dove ci sono le… foche!! Ecco perché è così famoso il Pier 39! Ce ne sono tantissime e fanno un caos incredibile! Abbiamo mangiato al ristorante di pesce “Swiss Louis”, con vista sui leoni marini! Buonissimo, ma un po’ caruccio 75$ in due mancia inclusa (obbligatoria ovviamente, provate a non darla, non vi saluteranno nemmeno…).

Dopo pranzo siamo saliti con il bus alla vicina Coit Tower, un vecchio faro che si trova a Telegraph Hill che offre una vista (dicono la migliore) su San Francisco! Costo 5 Euro per fare delle bellissime foto ai grattacieli e ai sali scendi che caratterizzano S.F.

Dalla Coit Tower abbiamo puntato Lombard Strett, la via più tortuosa del mondo, così è definita! A mio modo di vedere una delle cose più particolari e caratteristiche di San Francisco! Ce la siamo fatta tutta a piedi scendendo da Telegraph Hill e risalendo ripidamente verso la via a zig zag, per non dover aspettare il pullman! Dopo tantissime foto a Lombard Street e dopo averla risalita a piedi per le scale che la costeggiamo abbiamo preso per la prima volta il Cable Car!! Che bello! Come nei film! Ci ha portato in discesa fino al mare, più o meno davanti a Ghirardelli Square, nostra prossima tappa! Qui viene fatto un cioccolato famosissimo, che poi abbiamo trovato persino nei negozi di New York qualche giorno più tardi! E comunque una foto alla famosa insegna va fatta! Sarebbe come non fotografare l’insegna di “Tio Pepe” alla Puerta del Sol a Madrid!! Abbiamo quindi ripreso il cable car (una corsa costa 5$!! Noi invece ce l’avevamo compresa nel Muni Passport)! E’ bellissimo vedere come lo guida il manovratore, una cosa unica al mondo! Il tratto di strada è stato abbastanza lungo con salite e discese ripidissime! Siamo Scesi dopo circa 15 minuti a Union Square, e qui abbiamo fatto un po’ di shopping nei negozi e da Macy’s. Abbiamo cenato in un self service di un centro commerciale, e siamo poi tornati in albergo in taxi come detto sopra! Lunedì 3 novembre 2008 – SAN FRANCISCO Sveglia presto anche oggi, ma se non altro abbiamo dormito le nostre 8 ore, assorbendo l’ora della west coast! Come prima tappa abbiamo deciso di raggiungere a piedi dall’albergo il Civic Center, dove c’è l’enorme municipio di San Francisco, e di li, ci siamo diretti verso Chinatown, che è più carina di quella di New York, e dove i negozianti (non sono cinesi) di macchine fotografiche e altri piccoli apparecchi tecnologici fanno di tutto per venderti i loro prodotti, e con i quali non puoi fare a meno di trattare il prezzo dell’oggetto in questione (lo vogliono loro!). Siamo poi scesi nel Financial District, in corrispondenza dell’imponente Transamerica Pyramid (il grattacielo più alto di S.F. Con i suoi 260 metri) che però non dispone di terrazze panoramiche.. Dopo una piccola visita al distretto finanziario, siamo andati alla Levi’s Plaza, il luogo dove è nata la famosa marca di jeans, che si trova vicino al Pier 39, dove siamo tornati per pranzo visto che sapevamo che era pieno di ristoranti! Abbiamo mangiato da Bubba’s Gump, lo stesso dove avevamo mangiato a New York nel precedente viaggio, per intenderci il ristorante di Forrest Gump. E’ un ristorante molto molto caratteristico, in stile americano, che vi consiglio assolutamente! Per il pomeriggio avevamo in programma di andare a vedere il Golden Gate che si trova all’inizio della baia, all’estremità ovest di SF. Ma si è scatenato un diluvio che non ce lo ha permesso e così abbiamo passato il resto della giornata passeggiando tra Fisherman’s Wharf, Chinatown (alla quale siamo arrivati con il cable car del giorno prima preso da Ghirardelli dopo un’attesa interminabile nella quale abbiamo preso secchiate d’acqua) e di nuovo il Financial District dove ci siamo rifugiati nei centri commerciali utilizzando il tempo per fare shopping e cenare nello stesso self service della sera prima, consapevoli del fatto che avevamo comunque visto tutto quello che avevamo programmato di vedere e che la mattinata seguente saremmo andati a vedere il Golden Gate e poi partiti per Los Angeles! Martedì 4 novembre 2008 – SAN FRANCISCO-LOS ANGELES Anche oggi sfruttiamo il fuso orario favorevole e alle 8 circa siamo già “operativi” in cerca di un mezzo che da Market Street ci porti al ponte! Prendiamo una specie di metro che però solo in parte è interrata, quindi un autobus che passa attraverso il Presidio, la zona dalla quale nei secoli scorsi si controllava l’ingresso nella baia, e che adesso è un bellissimo parco! Forse non abbiamo fatto il tragitto più breve, però è stato bello vedere anche altre zone che altrimenti non avremmo visto.

E’ finalmente una bellissima giornata! Cielo finalmente sereno, con un venticello freddino! E’ il giorno delle elezioni americane e mentre l’autobus passa attraverso i quartieri residenziali che stanno nei pressi del Golden Gate Park (un parco enorme che non abbiamo avuto l’occasione, o la volontà di visitare) notiamo che la gente si reca a votare nei McDonald’s, negli Starbucks, o semplicemente nei garage delle tipiche villettine americane! Mah! Arriviamo quindi al mitico Golden Gate, il simbolo incontrastato di Frisco, lungo 2.710 metri e che con il suo colore rosso, si immerge nel blu del mare e del cielo nel verde e nelle colline brulle di Marin County che si trova dall’altra parte.

C’è pochissima gente! I posti per fare foto sono tantissimi e tutti belli! E’ un posto davvero incantevole! Abbiamo fatto una passeggiata sul ponte fino al primo grande pilone e le cose che sono più impressionanti sono il rumore che fanno le macchine che sfrecciano velocissime e l’altezza dal mare. Ripreso l’autobus, arriviamo di nuovo nei pressi di Fisherman’s Wharf e per il terzo giorno consecutivo pranziamo al Pier 39 al “North Beach Pizza”, dove sfoderiamo il nostro inglese(stendiamo un velo pietoso!) per farci capire dal cameriere che tenta in tutti i modi di spiegarci che con 15$ a testa possiamo mangiare e bere a buffet tutto quello che vogliamo, pizza, pasta o altro! Consigliatissimo! Dopo pranzo siamo poi rientrati in albergo decidendo di farla a piedi! Tanto è giorno… Però Ellis Street è invasa dai barboni e altra gente diciamo strana o completamente matta, anche peggio che alla mattina presto quando uscivamo dall’albergo. E così a 2.000 allora percorriamo il mezzo km circa che ci separa dall’Hotel indenni! Prese le valigie chiediamo un taxi nella hall dell’hotel con l’intenzione di raggiungere Market Street e da li prendere la metro per andare in aeroporto (ci eravamo informati apposta quella stessa mattina) ma ci arriva a prendere lo shuttle e così andiamo direttamente in aeroporto con lo stesso costo dell’andata… Diamo i soldi all’autista senza mancia e questo ce la chiede (ma si può?????), cerchiamo apposta di non capire ma alla fine lui ci dice che gli dobbiamo 2 $ a persona e così glieli diamo! L’attesa in aeroporto è abbastanza lunga e scandita dai soliti controlli che in america sono di più e più fastidiosi (mi hanno spaccato due lucchetti per aprire il bagaglio da stiva su due voli differenti, per poi lasciare un foglio dentro la valigia dove si scusano che mi hanno dovuto aprirla e che loro non sono responsabili dei danni, e per due volte hanno anche voluto aprire i bagagli a mano). Comunque alle 16.40 l’aereo dell’America Airlines è partito. Il decollo è stato il più bello che abbia mai fatto. L’aereo è stato bassissimo ed ha costeggiato tutto il profilo della città, disegnando una U rovesciata. Sfruttando la luce del giorno ancora presente, siamo riusciti a vedere la downtown, con la Transamerica Pyramid, Alcatraz, Ghirardelli, il Golden Gate Park (che non avevamo visto nel nostro giro in autobus della mattina stessa), le casettine a schiera che si trovano in quella zona, e quindi siamo passati sul Golden Gate Bridge, dove l’aereo ha curvato a sud puntando verso Los Angeles dove siamo atterrati all’International Airport circa un’ora dopo, in seguito ad un altro spettacolo eccezionale, una megalopoli illuminata a giorno che sembrava non avere confini! E’ stato un gran bel volo!! Atterrati all’aeroporto abbiamo seguito le indicazioni per le macchine a noleggio e una navetta della nostra compagni (la Alamo) ci ha portato nella loro sede poco distante da li, dove abbiamo fatto il check-in con un ragazzo che per fortuna (come tanti a LA) parlava spagnolo! Ci ha dato il navigatore e indicato il parcheggio dove poter ritirare la nostra utilitaria! Qui abbiamo capito che potevamo scegliere liberamente quale! Abbiamo tentato di prendere una Golf nuovissima (li è considerata utilitaria, siamo in America) ma uno più lesto di noi ce l’ha soffiata e così abbiamo optato per una Chevrolet Cobalt nuova di pacca che poi si è rivelata uno spettacolo! Il cambio automatico si è rivelato facile da usare e anche comodo. Montato il navigatore abbiamo messo le coordinate e in un quarto d’ora circa, passando dalla downtown illuminata eravamo al Clarion Hotel! Dopo esserci sistemati, abbiamo mangiato in un Mc Donald’s li attaccato (la zona non è male, niente delinquenza e sei a un miglio dalla downtown che a Los Angeles è minuscola!) e poi siamo andati a nanna.

Mercoledì 5 novembre 2008 – LOS ANGELES Giornata strepitosa! Abbiamo praticamente visto tutto quello che c’era da vedere anche a distanze davvero proibitive! Tutto merito del fatto di aver preso una macchina! A Los Angeles, dove non c’è nulla nel centro ma è tutto in periferia, senza saremmo stati persi! Appena svegli, presi dalla voglia di iniziare a scoprire la città, non abbiamo fatto colazione e siamo andati a vedere la casa del telefilm “Streghe”, molto vicina al centro della città e quindi al nostro albergo che si trova al 1329 di Carroll Avenue, quindi abbiamo impostato il navigatore su Long Beach per andare a vedere il transatlantico Queen Mary, che oggi è diventato uno dei più lussuosi alberghi di Los Angeles, e infatti è davvero bellissimo (sembra molto simile al Titanic).

Terza tappa della giornata, il quartiere di Torrance, dove ci siamo fermati a fare colazione, e dove il caldo ha iniziato a farsi sentire. E’ novembre ma sembra un’inizio mattinata di luglio! Che spettacolo! Dopo aver fatto colazione, siamo andati a vedere la Torrance High School (che si trova al 2200 di W. Carson Street a Torrance), che altro non è che il West Beverly High di Beverly Hills, 90210, il mio telefilm preferito del quale sono un fan!! Mentre fotografavo il mio liceo preferito, l’autista dello school bus, incuriosito e un po’ minaccioso mi ha chiesto perché facevo le foto alla scuola e io con il mio super inglese gli ho borbottato qualcosa che probabilmente ne io ne lui abbiamo capito!!!!! E’ stata solo la prima delle 4 location del famosissimo teen movie degli anni ‘90 che mi sono prefissato di vedere! La seconda l’abbiamo visitata immediatamente dopo, a Hermosa Beach, dove al 3500 della Strand, si trova la casa sulla spiaggia (quella occupata da David, Kelly e Donna). E li abbiamo scoperto la bellezza delle spiagge della california che sono molto ma molto più larghe di quelle di Rimini! Abbiamo toccato l’oceano pacifico e siamo ripartiti con la nostra Cobalt in direzione Venice! Volevamo vedere i canali che fanno di questa città una piccola Venezia ma non siamo riusciti a trovarli e così ci siamo fermati per telefonare a casa, in mezzo a una via piena di murales che ci ha fatto capire perché questo posto è definito un covo di artisti. Dopo qualche foto a Venice Beach e alla spiaggia di Santa Monica, abbiamo deciso di aspettare ancora per fare pranzo e di dirigerci verso Malibu, che si trova all’estremo nord dell’area metropolitana di Los Angeles (Long Beach per intenderci si trova all’estremo sud, e Pasadena dove andremo nel pomeriggio si trova all’estremo Est, ecco perché in un giorno abbiamo praticamente girato ogni parte di Los Angeles percorrendo circa 200 km).

Bello il tratto di strada costiera che ci ha portato nella località famosa dei surfisti! Abbiamo fatto un giro su un molo, da dove si vedevano le villettine dei ricconi che abita in zone sulle colline a picco sul mare. Molto molto bello! Sempre sul molo abbiamo pranzato in un ristorantino chiamato “The Beachcomber, dove con 30 dollari abbiamo preso un panino e una frittura di calamari.

Per il resto pomeriggio dovevamo scegliere fra le 2 restanti location del mio telefilm preferito oppure tentare di arrampicarci dietro all’insegna di Hollywood. Abbiamo deciso per la seconda, spostando la visita a Pasadena dove si trovano le 2 ville di B.H. 90210 alla mattina seguente. Non sapendo il nome della strada che passa dietro all’Hollywood Sign, il navigatore non ci ha potuto portare, sempre che ci si possa arrivare… Infatti nessuna guida segnala questa possibilità, in quando l’insegna è circondata da filo spinato. Però su internet si trovano foto prese da dietro. Comunque siamo riuscita ad arrivarci proprio sotto, arrampicandoci sulle colline con la macchina, seguiti da una coppia di Francesi che anche loro come noi cercavano di arrivare più vicino possibile, ai quali abbiamo fatto una foto insieme e loro hanno contraccambiato il favore. L’insegna è bellissima, e si vede da molte zone di Hollywood e dintorni, alcune foto sono venute proprio bene, anche grazie alla splendida giornata! Scendendo dalle colline, in mezzo a ville bellissime, ci siamo fermati a fotografare i grattacieli della downtown, sullo sfondo! Bello! Essendo ancora presto abbiamo fatto rotta su Pasadena, concentrando la visita a Casa Walsh e alla Casa di Dylan in quella giornata! Siamo arrivati davanti a Casa Walsh appena prima che andasse via il sole in tempo per scattare qualche foto! E’ come nel telefilm, solo che dal vivo sembra più piccolina!! Ci abbiamo messo un po’ a trovarla, perché nonostante il Tom Tom dicesse che eravamo arrivati (1675 E. Altadena Drive a Altadena), guardavamo sempre dal lato sbagliato della strada! Mah!!) A 50 metri di distanza, girando sulla destra al numero 1605, c’è il cottage occupato da Dylan nelle prime 6 stagioni del serial, foto anche qui e via!! Dopo un McFlurry al Mc Donald’s, siamo tornati verso il centro e abbiamo cenato a “El Pollo Loco” catena di fast food messicani, che si trovano un po’ ovunque a L.A.! Giovedì 6 novembre 2008 – LOS ANGELES Avendo praticamente già visto tutto quello che ci eravamo prefissati di vedere, abbiamo optato per andare a vedere gli Universal Studios, sui quali eravamo un po’ incerti e dubbiosi.

Siccome aprivano a metà mattinata, abbiamo ne approfittato per visitare Beverly Hills (quella vera!) Ci siamo fermati nei pressi di Rodeo Drive, che abbiamo percorso a piedi, choccati dal lusso sfrenato di questa via, che è paragonabile a Via Montenapoleone, a Milano o Via Condotti a Roma, ma più californiana, con tanto di lampioni di swarowsky o qualcosa del genere.. Sempre a Beverly Hills abbiamo fatto colazione da Starbucks e poi abbiamo fatto qualche foto alle mega ville della zona, compreso il famoso Beverly Hills Hotel con la sua insegna e al Municipio. Lasciata Beverly Hills siamo andati a Universal City (eh si, è proprio una città, con tanto di CAP, dove vengono girati la maggior parte dei film che vediamo in Italia), che è nei pressi di Hollywood.

Il prezzo è decisamente caro a mio parere 67$ a persona. Dopo una foto di rito davanti al globo rotante posto all’ingresso, siamo entrati nel parco.

Gli Studios sono essenzialmente 2 cose: 1) un parco giochi simile a Gardaland o simili; 2) i set veri e proprio dove vengono girati i film. Io ero molto più interessato alla parte dei set ovviamente. E quindi non abbiamo fatto molte attrazioni, quelle si possono fare anche senza andare a 10.000 km da casa… Abbiamo visto uno spettacolo dal vivo dove fanno vedere come gli animali vengono addestrati a recitare nei film (incredibile) e poi abbiamo preso il trenino che ci ha portati giù nella valle (il parco è posto su un altura da dove si vede un’immensa valle dove si scorgono decine e decine di capannoni, prati enormi, laghetti, aree desertiche che altro non sono che i set!) a vedere i set. Abbiamo visto la Mummia, Jurassik Park, Disperate Housewife, lo Squalo, e tanti altri più o meno famosi. Bella la visita a Fast and Fourious dove abbiamo assistito all’esplosione di due macchine. Abbiamo visto anche come si fa a fare un’inondazione, come fanno piovere, come crolla un ponte… Bello! Tornati al parco, siamo scesi con una serie infinita di scale mobili all’aperto in un’altra zona della valle dove ci sono diverse giostre e altri spettacoli. Abbiamo pranzato in un fast food e abbiamo fatto un paio di giostre. Abbiamo quindi visto lo spettacolo del fuoco, in un capannone dove hanno simulato un enorme incendio. Incredibile quello che riescono a fare. Tutto controllato ma tutto vero. In un attimo, essendo al chiuso la temperatura sarà salita di almeno 20 gradi, se non di più.

Bella anche la visita al secondo capannone, dove ci hanno fatto vedere come funzionano gli effetti speciali. Qui invece si capisce davvero come nei film tantissime cose siano finte e fatte con i computer! Molto bello anche questo! Usciti dal parco, rientrando verso la città abbiamo impostato la parolina magica sul navigatore (Macy’s) e lui ci ha portato prima Burbank e poi a Glendale dove abbiamo fatto incetta di vestiti a prezzi ridicoli! Cena dentro in un fast food cinese nel Macy’s di Glendale e poi rientro a casa! Venerdì 7 novembre 2008 – LOS ANGELES – LAS VEGAS Prima tappa, dopo aver lasciato il bellissimo Clarion Hotel, di questa ultima mattinata in California, la downtown, dove eravamo passati più volte ma non ci eravamo mai fermati, per fotografare i grattacieli. Mai vista una downtown così piccola in una città così vasta! E di sera, arrivando in macchina sulle autostrade con le luci è davvero irresistibile! Dopo una veloce colazione li in centro siamo andati a Hollywood a vedere la Walk of Fame (il viale con le piastrelle a forma di stella con i nomi delle celebrità) che si trova sull’Hollywood Boulevard, insieme al famosissimo Mann Chinese Theatre (l’ingresso è piastrellato con le mani degli attori), al Kodak Theatre, e al World Guinness Record.

Tornati alla macchina abbiamo avuto una spiacevole sorpresa. 45$ di multa per aver parcheggiato sul lato opposto della strada. Roba da non crederci. Ma qui non siamo in Italia… In macchina siamo passati su Sunset Boulevard (davvero niente di speciale) e siamo ripassati per Rodeo Drive a Beverly Hills. Pranzo nell’ennesimo Macy’s in quella zona (1 milanese, un piatto di pasta e una pizzetta 16$ in due), e rientro in zona aeroporto al parcheggio della nostra compagnia di noleggio auto, dove abbiamo lasciato la nostra super Chevrolet e in un battibaleno ci siamo ritrovati sulla navetta che ci ha portato in aeroporto. Affittare la macchina è stata una scelta azzeccatissima. In soli 3 giorni abbiamo percorso 270 miglia pari a 434 km! Il volo è decollato con 2 ore di ritardo ma in soli 45 minuti atterra all’aeroporto McCarran che si trova vicinissimo alla Strip, e dal quale si vede la piramide del Luxor! In aeroporto ci siamo informati su costi e tempistica per raggiungere il Grand Canyon che non si trova in Nevada, ma in Arizona, sia in auto che in elicottero. Ma l’elicottero era troppo caro (circa 250 $ a testa) e con la macchina ci voleva una giornata.. Quindi niente visita al Grand Canyon.

Appena usciti dal terminal abbiamo fatto una coda chilometrica per il taxi.. Non so quante decine di persone avremo avuto davanti. Sembrava di essere in coda per le montagne russe, e nonostante un continuo di taxi arrivassero non arrivava mai il nostro! Dopo mezzoretta siamo riusciti a averne uno anche se la guida diceva che ci volevano dagli 11 ai 20 $ ci è costato 25$ (più mancia, ovviamente). Arrivati all’Hotel Flamingo, abbiamo fatto il check-in (velocissimo) e arrivati nella nostra stanza al 15° piano siamo rimasti sorpresi dal fatto che era divisa in 2 stanze, una con salotto, poltrone, tv, e vetrata panoramica sulla Tour Eiffel e le fontane del Bellagio, e l’altra con il letto e la tele! Che spettacolo! Siccome era già sera, siamo scesi sulla Strip (che in realtà si chiama Las Vegas Boulevard) e abbiamo percorso il tragitto che separa il Flamingo dall’Excalibur, vedendo quindi, tra i più famosi alberghi del mondo: Paris, Bellagio, Ballys, Caesars Palace, MGM, Planet Hollywood, New York New York, Tropicana, Montecarlo.. La Strip è un caos totale! Di una bellezza indescrivibile! Fiumi di gente che entrano e escono da locali, casinò, centri commerciali all’interno degli alberghi… La cosa più bella è che tu alloggi al Flamingo, ma puoi entrare al Caesars Palace, fare shopping al Paris, e giocare al casinò dell’Excalibur! Puoi entrare ovunque! Abbiamo cenato all’interno del Planet Hollywood, da Earl of Sandwich, con un panino finalmente salutare, fatto con i ingredienti a scelta! Finita la nostra passeggiata siamo rientrati con la monorotaia, che costa 5$ per una corsa, (molto meno se si fa il giornaliero, in proporzione) ma siccome eravamo a pezzi sono stati spesi bene! Sabato 8 novembre 2008 – LAS VEGAS We are in Vegas!! Che bello svegliarsi e scoprire di essere a Las Vegas!! Fa caldissimo… torrido. Per prima cosa abbiamo esplorato il nostro albergo, con annessi fenicotteri (i flamingo) che girano attorno alla piscina e i giardini che circondano la cappella dove c’è un matrimonio in corso. Quindi abbiamo fatto colazioni in un bar all’interno dell’albergo, e poi siamo andati sulla Strip, dove abbiamo fatto in giornaliero per il “The Deuce”, il bus che la percorre su e giù tutto il giorno fermandosi ad ogni albergo. Siamo scesi fino alla Stratosphere Tower che è la torre di osservazione più alta ad Ovest del fiume Mississipi con i suoi 335 metri. Ovviamente non abbiamo resistito e ci siamo saliti (costo 13,50 $ a testa).Quello che non tutti sanno è che in cima c’è un parco dei divertimenti, con 3 giostre dalle quali ti sembra di cadere da quell’altezza! Non fa per noi… Abbiamo preferito limitarci a vedere il panorama mozza fiato che si vede da lassù. Una città vastissima (non credevo) fatta di casettine piccoline tutte uguali (solo sulla Strip ci sono costruzioni alte, cioè gli alberghi), e in fondo, il deserto e le montagne, anch’esse del colore del colore della sabbia. Troppo bello! Abbiamo pensato all’ipotesi di affittare una macchina per addentrarci qualche km nel deserto, perché eravamo veramente incuriositi, ma quando abbiamo chiesto informazioni in albergo alla sera avevano prezzi spropositati per averla solo mezza giornata e così abbiamo rinunciato..

Scesi dalla Stratosphere, abbiamo risalito la Strip (la sera prima avevamo visto l’altra metà della via) e abbiamo incontrato il Circus Circus, il Sahara, Venezia con il ponte di Rialto, le gondole e il campanile di San Marco (dove abbiamo mangiato da Denny’s, considerato uno dei migliori locali a basso prezzo, e infatti è così), e il Treasure Island, con annesso labirinto! Qui tutto eccessivamente stravagante! Dopo pranzo abbiamo ripreso il The Deuce e siamo andati in cima alla Strip per vedere la parte restante non vista la sera prima (ci eravamo fermati all’Excalibur) e cioè il Luxor e il Mandalay Bay.

Percorrere la strip in bus, dato il traffico può essere veramente lungo (ma quando si è stanchi va bene lo stesso :-p), a piedi invece è molto bello! A ogni albergo c’è un cavalcavia per attraversare la strada e ognuno è dotato di scale mobili! Visti gli ultimi due alberghi, abbiamo ripreso il bus che è uscito dalla Strip e ci ha portati al Las Vegas Outlet Centre, dove abbiamo fatto tra i migliori acquisti della vacanza, soprattutto da Tommy Hilfiger dove ho comprato di tutto! Abbiamo cenato da Sbarro (catena italiana che conoscevamo già benissimo per esserci stati un sacco di volte a New York) e per dessert, abbiamo preso dei cookies buonissimi dal venditore a fianco a Sbarro, specializzato in dolci! Bellissimo il ritorno in città con il bus che ha ripercorso tutti gli alberghi! Siamo saliti al secondo piano e siamo riusciti a stare seduti davanti, meglio che su un bus turistico! Al Paris siamo scesi, e siamo saliti sulla Tour Eiffel al prezzo di 12$ (10 se si sale di giorno). Da sopra la vista notturna è da mettere i brividi! La Strip illuminata è uno dei più belli spettacoli che si possano vedere. Da paura anche le fontane del Bellagio, viste prima dall’alto e poi una volta scesi dalla torre, dal basso! Rientrati in albergo siamo passati per il casinò e abbiamo vinto la rispettabile cifra di 5,16 $ con 2 $ giocati alle slot machine!! Domenica 9 novembre 2008 – LAS VEGAS – NEW YORK Colazione al Paradise Buffet del Flamingo, dove abbiamo sperperato l’eccezionale vincita della sera prima! Con 43,08 $ in due (sarebbero 20$ a testa, ma negli USA tutti i prezzi che si vedono nei negozi sono sempre IVA esclusa) puoi mangiare tutto quello che vuoi! Ci saranno state almeno 200 cose diverse! Dal semplice caffè e latte a 20 tipi di torte, frutta di tutti i tipi, brioche a volontà, carne, e non so quanti altri cibi! Il resto della mattinata lo abbiamo dedicato allo shopping, soprattutto al “The Mile Shop”, vicino al Paris. Siamo poi tornati in albergo e abbiamo preso lo shuttle per l’aeroporto a 6,50 $ a testa più 1 di mancia (all’interno del veicolo c’era un cartello dove si spiegava che le mance costituiscono il 50% del salario di un autista…).

Arrivati in aeroporto abbiamo mangiato benissimo al ristorante messicano Don Alejandro (www.Donalejandro.Com). Anche qui il nostro volo è partito con 1 h. Di ritardo, alle 5 del pomeriggio. Dopo aver sorvolato ben 12 stati, nell’ordine, Nevada, Arizona, Utah, Colorado, Kansas, Missouri, Illinois, Indiana, Ohio, Pennsylvania, New Jersey, New York, a mezzanotte e un quarto (con 3 ore di fuso recuperato) siamo atterrati al JFK, nella città più bella del mondo. Nonostante fossimo già stati al JFK e sapessimo che si trova nel Queens, bello distante da Manhattan, non abbiamo preso il taxi ma la metro, che a quell’ora non passa con la solita frequenza e ci ha messo un bel po’ ad arrivare. E da li ci è andata un’ora circa per arrivare in città. Alle 2 circa siamo arrivati a Penn Station, e appena usciti ci siamo resi conto che non eravamo più ne in California ne nel deserto del Nevada: un freddo che non dico… La hall dell’albergo è spettacolare, curata, spaziosa… Poi sali con l’ascensore e ti sembra di essere negli anni ’30. Non mi dilungo sulla descrizione della stanza perché l’ho già fatto sopra. Pessima. Lunedì 10 novembre 2008 –NEW YORK Essendo arrivati tardi, abbiamo dormito fino alle 10.20, e anche quando ci siamo svegliati eravamo abbastanza stanchi. Abbiamo fatto colazione sotto l’albergo in una specie di Starbucks e appena usciti l’aria di NY era pungente nonostante il sole e la bella giornata. Siamo andati al Madison Square Garden dall’altro lato della strada, con l’intenzione di vedere una partita di Basket, non necessariamente NBA, anche femminile, più che altro per vedere com’è! Ma non c’era niente nei giorni in cui noi stavamo a NY, solo l’NHL di hockey che però non ci interessava. Siamo quindi andati sulla Fifth Avenue, più o meno in corrispondenza dell’Empire State Building che fa sempre una certa impressione sia da sotto che da lontano! Siamo saliti verso il Rockefeller, dove abbiamo scoperto (delusi perché in queste vesti l’avevamo già visto) che Rockefeller Plaza era già adibita a pattinaggio. Dopo qualche foto alla Saint-Patrick’s Cathedral abbiamo proseguito la passeggiata passando sotto la Trump Tower, il Crown Building, la famosissima Tiffany, e il negozio FAO Schwarz, che merita una visita e che si trova a fianco del Plaza, all’inizio di Central Park. Arrivati all’inizio del grande parco, abbiamo deciso di fare la Metrocard (7,50 $ per il giornaliero) e con quella abbiamo preso un autobus che ci ha portato fino all’altezza del Metropolitan Museum, dove siamo scesi e ci siamo addentrati nel parco che in autunno ha dei colori bellissimi. Siamo andati fino al lago e abbiamo incontrato diversi scoiattoli che se ne vanno in giro in mezzo ai passanti. Il sentiero che costeggia il lago ci ha portati direttamente davanti al Guggenheim, che anche se non lo si vuole visitare è bellissimo da vedere anche da fuori. Vista l’ora di pranzo siamo andati prima in pullman e poi, visto che con il traffico non ci muovevamo, in metro a Times Square. Abbiamo mangiato anche qui come 2 anni prima e come a San Francisco da Bubba’s intorno alle 14.30 e appena usciti abbiamo cercato li intorno i biglietti per qualche musical. Abbiamo scelyo il “Christmas Spectacular – Starring The Rockettes” al famosissimo Radio City. Non mi ricordo di preciso il prezzo ma eravamo sui 40 $ a testa, che essendo a Broadway vi assicuro che non sono tantissimi.

Siccome il musical era alle 19.30, abbiamo dedicato il resto del pomeriggio allo shopping e più precisamente al Century 21, che si trova proprio a fianco al cantiere del World Trade Center.

Come nel 2006 abbiamo riempito più o meno una valigia di vestiti! La convenienza è incredibile. Ho trovato dei Levi’s a 19 $! Finito lo shopping siamo tornati al Radio City e una volta entrati siamo rimasti sorpresi da quanto è grande! Un teatro davvero enorme. Il musical è stato bellissimo. Il tema era ovviamente il Natale, e la scenografia lasciava a bocca aperta. Addirittura nella prima parte del musical abbiamo indossato gli occhiali 3D per vedere Babbo Natale con la slitta che arrivava a NY! Finito lo spettacolo abbiamo cenato da Sbarro con circa 20 $ in due proprio sotto il nostro albergo e poi nanna! Martedì 11 novembre 2008 – NEW YORK Essendo già stati a New York, in questo viaggio abbiamo cercato di rivedere i posti che più ci erano piaciuti e vedere o fare quelle cose che ci eravamo pentiti di non aver visto o fatto. Tra queste, il lago di Central Park, la partita NBA (che nemmeno stavolta siamo riusciti a vedere!), il Musical, e altre cose che abbiamo fatto in questo giorno! Sveglia alle 7.15 in mezzo agli spifferi della nostra stanzina. Colazione nello stesso Sbarro della sera prima e metro per South Ferry, per vedere la statua della libertà dall’estremità sud di Manhattan! E’ sempre bella, anche se questa volta abbiamo deciso di non andare a Liberty Island.

Da li siamo risaliti tra i grattacieli verso Wall Streer per rivedere la borsa, quindi siamo tornati a Ground Zero, dove in 2 anni sembra che il cantiere proprio non sia andato avanti. Il buco però fa sempre una certa impressione, c’è poco da fare.

Ed eccoci ad un’altra di quelle cose che soprattutto io mi ero pentito di non aver visto: la skyline da sotto il ponte di Brooklyn. Siamo così andati in metro al di la dell’East River, e mentre aspettavamo un autobus vicino a un parco, che ci portasse sotto il ponte, ho visto un ragazzo che correva nel parco col suo cane, che ha perso il cellulare e siccome lo abbiamo aspettato per restituirglielo (insieme a una che faceva le pulizie che magari voleva fregarselo!) abbiamo perso il pullman ma poco dopo siamo lo stesso arrivati a destinazione! La skyline sotto vista da sotto il ponte (la scorsa volta eravamo stati sopra) è assolutamente da vedere! Ho fatto tra le migliori foto del viaggio, e non so proprio quante ne ho fatte! Anche il ponte di Manhattan è bellissimo da sotto! Fateci un salto, non si perde poi così tanto tempo, e soprattutto ne vale la pena! Da Brooklyn abbiamo ripreso la metro fino a Columbus Circle, per andare a vedere il Museo di Storia Naturale, (quello del film Una notte al museo). Abbiamo però prima pranzato in una tavola fredda sulla Columbus Avenue, da European Bakety & Café. Abbiamo poi proseguito in autobus fino al museo, dove abbiamo pagato 11$ a testa invece di 15 grazie alla tessera ISIC, che ci rilascia la nostra agenzia CTS in quanto ancora studenti!! Il museo è bello, e molto meno noioso dei musei d’arte dove mi sento un pesce fuor d’acqua, ma è grandissimo e così dopo un po’ eravamo stanchi e siamo usciti! La tappa successiva è stata una scappata da Macy’s, dove però non abbiamo praticamente comprato nulla perché costa molto meno comprare al Century 21 e comunque è troppo caotico, anche rispetto a quelli di Los Angeles, molto più periferici. Siamo poi tornati a Times Square, perché il giorno prima l’avevamo vista di giorno e Times Square (a mio modo di vedere il posto più belli di NY) va vista di sera!! E infatti nemmeno quest’anno siamo rimasti delusi. Le luci in movimento continuo creano un atmosfera persino più bella della Strip di Las Vegas! L’ultima tappa della serata, quella più rilassante, è stata la visita al Top of the Rock, l’osservatorio posto in cima al G.E. Building del Rockefeller Center! Prima però abbiamo mangiato al Burger King nei sotterranei del Rockefeller. Salire sulla terrazza di notte mette i brividi. Sembra di essere dentro a un film. Dietro alle vetrate ci sono dei divanetti in pelle comodissimi dai quali si vede tutta la città. Poi se si vuole si può uscire, anche se il freddo è insopportabile, ma ci ho passato credo un ora per fare le foto! Anche qui dovete andarci assolutamente! (Costo 20$, noi ne abbiamo spesi 18, grazie a dei volantini che ci avevano dato durante la coda per vedere il musical la sera prima!).

Scesi dal G.E. Siamo tornati in albergo per l’ultima notte in America.

Mercoledì 12 novembre 2008 – NEW YORK Ci siamo svegliati verso le 8.15, e quando siamo scesi nella hall per fare il check-out abbiamo scoperto che per lasciare le valigie qualche ora in albergo per poter girare tranquillamente in città prima di andare in aeroporto, abbiamo dovuto pagare 4 $ a valigia, compreso il mini trolley.. Mai più in questo albergo..

Siamo andati poi alle Poste a spedire le cartoline, un edificio bellissimo e mastodontico proprio dietro al Madison Square Garden. Abbiamo poi fatto colazione a Penn Station, e siamo poi andati sulla Fifth Avenue, per andare da Build a Bear, un negozio che avevamo già visto a Las Vegas dove ci si costruisce un pupazzo! E abbiamo comprato il nostro Bear, con tanto di maglietta con scritto I love NY e cappello texano!! Poi avendo ancora spazio in valigia siamo tornati al Century 21 e abbiamo preso altre 2 borse di vestiti (più che altro regali!) Finita la mattinata siamo tornati tristemente al Pennsylvania e prese le valigie (niente mancia!! Ahah!!) siamo andati da Penn Station fino a Newark, con il treno che passa sotto l’Hudson River e arriva in New Jersey, e da li abbiamo preso l’Air Train (compreso nel prezzo del treno che era di 15$) che ci ha portato al terminal. Siamo decollati alle 17.35 con qualche minuto di ritardo con un volo della Continental praticamente vuoto che ci ha permesso di poterci sdraiare per qualche ora, anche se poi non abbiamo dormito. E alle 7.25 con 6 ore di fuso recuperato siamo arrivati a Ginevra con le valigie piene, ma soprattutto con 1400 foto e tanti ricordi bellissimi! Per info: d.Bazzani@gmail.Com



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