Sri Lanka by bus

Viaggio itinerante tra spiagge e cultura nella zona centro settentrionale dello Sri Lanka
Scritto da: m.dupont
sri lanka by bus
Partenza il: 31/07/2012
Ritorno il: 13/08/2012
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Partiti con volo Qatar scalo su Doha per 12 ore complessive. Il prezzo, accettabile considerando fosse la prima decade di agosto, è stato di 1702 euro per due persone (a/r). Arrivo a Colombo, città di scarso interesse e di alta caoticità, nuova capitale della ex Ceylon. Appena arrivati l’alternativa è di ritirare al bancomat o di cambiare gli euro in rupie; il dubbio è se sarà facile trovare altri sportelli in giro per i villaggi dell’isola. Constateremo che il rischio di non trovarne è pari a zero, ma comunque preferisco ritirare subito. Il cambio è 1 euro = 157 rupie. In Sri Lanka sono molto educati e nessuno ti assale ma tutti ti chiedono se vuoi comprare qualcosa da loro. Più raro è invece che ti chiedano l’elemosina. Il taxi che ci viene proposto in aereoporto costerebbe 7100 rupie, prendiamo invece l’autobus gratuito per la bus station da dove partiremo per Kandy a 150 rupie. Gli autisti guidano come matti ma le strade sono popolate di mezzi lenti, biciclette, vetture che sorpassano e invedono la corsia, dunque il viaggio non è rapido. Per coprire i 100 km che ci dividono da Kandy impieghiamo più di tre ore.

Kandy

È il centro culturale del Paese, quello più cosmopolita, per di più siamo capitati nella settimana della festa Esala Perahera, una parata che sfila per le vie della città è formata da 5 cortei che provengono dai quattro templi dedicati a Natha, Vishnu, Kataragama, Pattini e il più grande dal Dalaga Maligawa, il tempio del sacro dente di Buddha di Kandy. Dormiamo alla PinkHouse dove avevamo prenotato ignari che fosse un preszzo alto quello impostoci, soprattutto vista la qualità dei servizi. Ne restiamo scontenti, ma ce lo perdoniamo perchè siamo appena all’inizio. Ci spostiamo sempre con i tuc tuc che sono le apette della piaggio che fungono da taxi. Vi sono quelli con tassametro e quelli senza molto pi diffusi, con cui si tratta il prezzo prima di salire. I prezzi variano a seconda del posto dove si è, per tre km è normale una tariffa di 80-100 rupie. Facciamo un giro nel tempio Dalaga Maligawa, quello del Sacro dente di Buddha, l’atmosfera è molto suggestiva. Tutti ci chiamano, i turisti non sono numerosi e attiriamo una grande attenzione e richiesta di interazione. Ceniamo in un posto lungo la strada, sebbene Kandy offra molti esercizi in stile occidentale.La cucina è molto piccante, per evitare le spezie occorre fare attenzione a trovare posti con una alternativa di cucina non prettamente singalese.

Seconda tappa: DAMBULLA (via bus)

Occorre informarsi nelle bus station sugli orari, le persone che sono lì ti vengono incontro chiedendoti dove vuoi andare e tu lasci che ti indichino il bus giusto che spesso lo ha indicato sul vetro. Il treno non è consigliato non essendo spesso puntuale. Dambulla ha uno dei templi più suggestivi essendo scavato nella roccia. L’accesso è possibile fino alle 19. Da vedere assolutamente. Ceniamo di fronte alla bus station in uno dei baretti caratteristici che si trovano continuamente in strada. Per lo più snack fritti e impasti con verdure all’interno. I prezzi per questi pasti veloci sono di 300 rupie. Dormiamo invece nello Chamara Guest House, molto carino, con wifi e camere in stile coloniale pagando 1200 rupie.

Terza tappa: Singiria

Altro posto di grande fascino, ma più turistico. L’interesse è raccolto attorno al monolito che si erge su una distesa piana circondato da acropoli e sul quale si sale inerpicandosi su di scale di ferro inchiodate nella parete e sospesi nel vuoto. Facciamo una pausa al New Singiria Cafè dove gustiamo un Fresh Mango Juice che alterniamo al Fresh Mixed Juice. Praticamente un frullato di frutta, mentre se misti i frutti a latte si ottiene il lassie.In questo bar lasciamo i bagagli mentre visitiamo il sito archeologico.

Non dormiamo a Singiria ma ci dirigiamo tramite tuk tuk serale ad Habbaranah dove possiamo prendere un bus verso Trincomalee. Il problema è che non ve ne sono, per fortuna troviamo un Conducente Privato che appena raccolto un gruppo persone paganti ci conduce a Trinco dove arriviamo ad una ora tarda.

Quarta tappa: Trincomalee

Sede dei passati scontri tra locali e tigri Tamil, ancora in piena ristrutturazione ma molto affascinante. Le spiagge sono molto belle, di colore chiaro, come anche il mare. Arriviamo quasi alle dieci dopo qualche trattativa con degli alberghi troviamo quello che ci soddisfa. È lungo un tratto di spiaggia, il Blue Ocean Guest House che chiede 2300 per una stanza doppia con bagno (può arrivare a 3000 per camere più comode) ma trattando riusciamo a ottenere un prezzo stracciato di 1500 rupie. Il posto è molto carino, nuovo, e con accesso diretto alla spiaggetta su cui si affaccia. Ceniamo al Green Park poco lì vicino un posto con molte velleità e poca elasticità nel servizio. Anche qualche scortesia, gli indiani e i singalesi non sono molto abituati a disattendere le regole che si impongono. Paghiamo anche abbastanza, mangiando pesce (1700 rupie in due). Lo sconsiglio. Facciamo un giro in città tra polvere e baracche ci fermiamo per un break in Customer Road in una pasticceria mentre per l’internet Cafè ci spostiamo in Court Road. Ceniamo al Trincoo Village, si mangia davvero bene ed è un ristorante classico in stile turistico. Torniamo a farci colazione il giorno dopo. Dopo la colazione giornata di mare in Uppamala Beach e in Niaveli Beach, a 3-4 km dalla città. Non fatevi ingannare dai tuk tuk che parlano di venti km dicendo sempre cifre a caso per chiedere più soldi. A Trincomalee restiamo due notti per visitare anche il tempio indù e rilassarci un attimo. Il bus che va a jeffna parte alle 22, è uno dei pochi che vaprenotato e non sapendolo lo perdiamo in quanto pieno. Dormiamo in bus station e prendiamo quello delle 4 di notte pagando 430 per due biglietti.

Quinta tappa: Jaffna

Arrivati dopo opo 12 ore di viaggio… c’è il caos delle città indiane, dormiamo al Kumaran Tourist Inn, ci sembra molto più saggio dormire in città piuttosto che in una delle tantissime guest house fuori. Ha dei bagni inguardabili in condivisione. La stanza è una stanza ma la struttura dell’albergo è davvero particolare. Sembra di essere in una caserma di frontiera. Paghiamo 1200 rupie. Ceniamo al Malayan Cafè, suggerito dalla Lonely Planet, posto in cui s mangia su foglie di banano, molto buono. Paghiamo 350 rupie per un menù vegetariano per gente con non troppo appetito. Il giorno successivo pranzioamo al Cosy Cafè trovato sempre su Lonely, famoso per la sua griglia. Posto ottimo, se non fosse che ci accorgiamo che il cameriere prende un boccone da ogni ppiatto con le mani prima di servirlo al tavolo. Prendiamo tre portate di riso con accompagno e 4 juice fresh pagando 1771 rupie.

Sesta tappa: Jaffna-Anurādhapura

Andiamo via anzitempo da Jaffna (si attreaversano dei check point in cui si viene perquisiti) e arriviamo ad Anurādhapura. Dormiamo al FrontLake Inn Village, posto bellino, dove paghiamo 1700 rupie per la solita doppia. In tutti i posti la colazione è esclusa. Qui la consumiamo in quanto è continental, con una aggiunta di 350 a testa. Affitto bici a 500 rupie in due ma una delle due bici (non la mia) è forata. Se decidete di recarvi qui, nella ex capitale, vi diranno che vi è un circuito per cui si paga una tessera valevole per accedere a tutto. Andiamo in bici e visitiamo tranquillamente i siti, i soldi ci vengono chiesti (35 dollari!) solo al Samady Buddha che è una statuetta insignificante dove non dovete assolutamente andare. Tutto il resto è molto bello.

Settima tappa

Matale, non di grande interesse. Ci andiamo solo per recarci al treno che passa attraverso le risaie. Rock City House.

Ottava tappa: Hella

Prendiamo il treno da Kandy viaggiando di notte. A Hella, luogo molto turistico per gli amanti del trekking, dormiamo in Hotel Aurora (due bungalows in tutto) a 2000 rupie per una matrimoniale. Il luogo è caro, passeggiamo ma non c’è molto da fare. Il successivo viaggio in treno attraverso le risaie non ci colpisce affatto. Non prendere la classe turistica, la corrispondente prima classe, in quanto coi finestrini chiusi non consente di far foto. A Hella facciamo dei massaggi con olio caldo in testa e ai piedi. 2000 il primo 1200 il secondo. Ceniamo al Dream Cafè, un ottimo posto sulla via principale, paghiamo 1600 per un tonno alla piastra e una porzione di riso con salse di vario genere, molto appetitoso.

Nona tappa: Negombo

Città piena di vita con un grande mercato. Dormiamo sulla spiaggia al Beach Hotel, il personale è molto cordiale la stanza pessima ma è quella di servizio paghiamo solo 800 rupie. www.marcofarina.net/sri-lanka.html. Continental Breakfast a 400 rupie.



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